La Cina e l’immobiliare tricolore

 Il nostro mercato immobiliare è da troppi mesi in una fase di stallo e visto il perdurare della crisi europea e nazionale è sempre più complicato vedere la luce alla fine del tunnel. Nonostante questa amara considerazione è necessario rendersi conto che una via d’uscita c’è e arriva dall’Oriente. Ancora una volta le speranze sono riposte nella Cina.

Anche l’Istat conferma il calo immobiliare

La Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali ha spiegato che in circa 5 anni, dal 2007 al 2012, le compravendite di immobili nel nostro mercato nazionale, sono diminuite del 40 per cento. Questa flessione non è andata di pari passo con il calo dei prezzi degli immobili che sono scesi soltanto del 25 per cento dal 2008 ad oggi.

Gli italiani, alle strette anche per questioni lavorative, stanno posticipando l’acquisto della casa, mentre sembrano tornare alla carica gli investitori cinesi che sembrano propensi a trasferirsi nel nostro paese. Per avere una prova di quanto appena detto, è sufficiente leggere velocemente gli annunci immobiliari disponibili sul portale d’intermediazione immobiliare internazionale Juwai.com dove l’Italia è tra i paesi che più attraggono gli investitori cinesi. Il 37% delle richieste che arrivano dalla Cina, sono rivolte al mercato tricolore.

Si acquista casa anche senza mutuo

Il nostro paese, nonostante l’instabilità politica, è attraente per via del business del lusso e degli immobili usati a fini finanziari.

Il franco svizzero presto in calo

 Il franco svizzero si è configurato da tempo come una valuta di rifugio per gli investitori intenzionati a trovare una via di scampo meno costosa dell’oro. Il franco svizzero, anche per effetto dell’andamento degli indici giapponesi, ha finito per ritornare ad apprezzarsi con grande dispiacere della popolazione locale. Il trend rialzista, però, sembra essere momentaneo.

Le direttrici del mercato 2013 individuate da JP Morgan

Il franco svizzero, proprio in questi ultimi giorni, è tornato a crescere nonostante nelle ultime settimana avesse accumulato delle interessanti perdite. Il declino della valuta elvetica era iniziato dai ribassi dei titoli quotati nel mercato giapponese. Il crollo di Tokyo, legato all’aumento dell’instabilità finanziaria, ha indotto molto investitori a liquidare le posizioni di carry trading rispetto alle valute rifugio.

Integrazione e fallimento dell’euro per Saxo Bank

La conseguenza immediata di questi atteggiamenti è stato un rialzo dello yen e del franco svizzero. Questa volontà di allontanarsi dal rischio, però, potrebbe essere momentanea. Almeno questo è il sentiment dei ricercatori dell’Unicredit Research, i quali si aspettano di vedere di nuovo il franco in ascesa dopo la riunione della Swiss National Bank a metà di questa settimana. In quell’occasione i vertici della Confederazione ribadiranno che il valore del franco è troppo alto e spingeranno per aumentare il peg di 1,20 sul tasso di cambio tra l’euro e la valuta elvetica.

Le soluzioni di Mervyn King alla crisi

 Ormai crisi non è più il termine privilegiato per indicare la situazione economica del Vecchio Continente, nel senso che si parla soprattutto di recessione. Molti sono gli economisti che hanno provato ad indicare delle soluzioni. L’ultimo in ordine cronologico è senz’altro il governatore della Bank of England, Mervyn King che ha dato in pasto al FT le sue quattro soluzioni per l’Europa.

Secondo l’Economist il peggio non è passato

Il Financial Times ha voluto dedicare ancora spazio alla crisi dell’Eurozona e l’ha fatto affidando alla saggezza dell’editorialista Martin Wolf il compito d’intervistare il presidente della Bank of England. Le sue quattro soluzioni per il Vecchio Continente sono semplici e succinte. Le prime due ipotesi, tuttavia, sembrano essere troppo esose per gli attori principali.

La Francia vuole un governo dell’Eurozona

La prima soluzione, infatti, prevede di continuare con i tassi di disoccupazione attuali per il sud del mondo. Così facendo, infatti, si riusciranno nel tempo ad abbassare prezzi e salari fino a ritrovare la competitività. Una soluzione analoga potrebbe essere quella di introdurre una buona dosa di inflazione anche in Germania. Entrambe le soluzioni, è evidente, scoraggiano troppe persone.

Restano quindi due ipotesi: la prima è la rinuncia alla questione di ritrovare equilibrio e competitività a tutti i costi attraverso la profusione di denaro dal nord al sud dell’Europa. L’ultima ipotesi è quella di rivedere il concetto stesso di appartenenza ad uno stato membro.

Come cambia l’emigrazione italiana

 Il nostro paese, da sempre, soprattutto nel Novecento, è stato interessato dai flussi migratori in uscita. Nel senso che moltissimi italiani, ai primi del Novecento e nel secondo Dopoguerra, hanno tentato la fortuna trasferendosi all’estero con le loro famiglie. Le destinazione privilegiate erano l’Argentina e gli Stati Uniti, almeno all’inizio del secolo scorso.

Dove vanno i giovani che lasciano il proprio paese in cerca di fortuna?

Poi i flussi migratori si sono rivolti anche al nord Europa e in particolare al Belgio, alla Francia e alla Germania dell’Ovest. Questa nuova tendenza è stata considerata caratteristica del secondo Dopoguerra. Oggi non solo sono cambiate le mete dei nuovi migranti, ma anche le motivazioni per il trasferimento e la condizione sociale di chi ha la valigia pronta.

I giovani scappano dall’Italia

Riguardo le mete dei nuovi migranti si scopre che la meta più gettonata oggi è la Germania che assorbe il 20 per cento dei flussi italiani in uscita. Al secondo e al terzo posto si piazzano rispettivamente la Francia e la Gran Bretagna che assorbono il 16 e il 13 per cento dei flussi. A seguire l’Ungheria, l’Olanda e l’Austria, tutte con un 5 per cento di italiani migranti all’attivo.

Il trasferimento, spiga la ricerca, è compiuto senza la famiglia al seguito nel tre quarti dei casi e se si devono indicare almeno due motivi per spostarsi dal paese d’origine si parla di “ricerca di un reddito migliore” e “possibilità di fare carriera”.

Guida al decreto semplificazioni

 In data 19 giugno, il Consiglio dei Ministri ha approvato in riunione un disegno di legge in relazione alle semplificazioni, dietro proposta del Ministro per la Pubblica Amministrazione.

La semplificazione implica una serie di misure. Nelle intenzioni del governo, esse arricchiscono e rendono più ampio il quadro degli interventi di sburocratizzazione dell’amministrazione, i quali hanno avuto inizio con il cd. decreto-legge “Fare”.

In gioco ci sono una serie di norme necessarioe alla riduzione degli oneri amministrativi e informativi a carico di cittadini e aziende. Norme che sono utili per il rilancio dell’economia e l’ammodernamento del Sistema Paese. Si tratta di misure di semplificazione a costo zero per lo Stato.

Decreto semplificazioni: i contenuti fondamentali

Le semplificazioni riguardanti i cittadini

– Rilascio, a discrezione dell’interessato, dei titoli di studio in lingua inglese, così che egli possa utilizzarli all’estero senza aver bisogno` di costose traduzioni asseverate.

– Riunificazione degli adempimenti inerenti al cambio di residenza e al pagamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Si evitano ai cittadini inutili duplicazioni burocratiche e si previene l’evasione tributaria.

Procedure del Pubblico Registro Automobilistico (PRA

I cittadini non avranno più la necessità di comunicare al Pubblico Registro Automobilistico le perdite di possesso per furto ed i cambi di residenza, i quali verranno acquisiti d’ufficio.

Termina il fenomeno delle intestazioni fittizie dei veicoli, dal momento che non sarà necessario produrre l’atto sottoscritto non solo dal venditore ma anche dall’acquirente per procedere al passaggio di proprietà. Ogni variazione concernente la proprietà del veicolo verrà immediatamente e gratuitamente comunicata dal PRA all’interessato con e-mail o sms.

Entro il 31 dicembre di ogni anno, il Consiglio dei Ministri, dietro suggerimento del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, non prima di trovare l’accordo con la Conferenza unificata, provvederà all’approvazione dell’Agenda dei lavori ai fini della semplificazione delle norme e delle procedure contenente le linee di indirizzo condivise tra Stato, Regioni, Province Autonome e Autonomie locali, circa le modalità, anche temporali, di attuazione delle misure di semplificazione vigenti.

Ciò permetterà la programmazione e il coordinamento dell’attività di semplificazione.

L’interoperabilità tra le pubbliche amministrazioni per permettere lo scambio dei dati contenuti nelle diverse banche-dati. La norma appare fondamentale al fine di fornire concreta attuazione al principio secondo il quale le pubbliche amministrazioni non possono fare richiesta ai cittadini e alle imprese della documentazione relativa a dati e informazioni di cui sono gia` in possesso.

Semplificazioni riguardanti le imprese

Per quanto il monitoraggio d’azienda, Il decreto di legge inaugra la figura di un tutor per le imprese che le segue passo passo nella loro attività, dall’inizio alla conclusione dei procedimenti.

Di cosa si tratta?

Il tutor informa sulle normative ad hoc che si possono applicare e su tutti gli adempimenti necessari per l’esercizio dell’attivita` produttiva.

Il tutor garantisce l’osservanza delle migliori prassi amministrative e delle disposizioni in materia di semplificazione. Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione e Ministro dello Sviluppo Economico gestiscono ogni anno, di concerto con le Regioni, l’ANCI, Unioncamere e le associazioni di imprese, la pubblicazione delle migliori prassi amministrative sul portale www.impresainungiorno.gov.it.

Semplificazioni e lavoro

Al fine di semplificare gli adempimenti in materia di sorveglianza sanitaria, è contemplato che la visita medica precedente alla ripresa del lavoro sia effettuata soltanto qualora la patologia sia correlata ai rischi professionali.

L’obbligo di inviare all’INAIL le certificazioni mediche di infortunio sul lavoro e di malattia professionale a carico del datore di lavoro, verrà eliminato poichè la comunicazione verrà fatta direttamente dal medico.

Semplificazioni e Beni culturali

L’uscita temporanea dall’Italia di beni culturali non esposti, ma richiesti da intese culturali con istituzioni museali straniere permette di ottenere in cambio un corrispettivo per lo sfruttamento economico di questi beni per un periodo che non puo` essere superiore a dieci anni.

Ai fini di trovare una maniera che risponda adeguatamente alle mutate prassi del settore cinematografico, si amplia la possibilità di depositare la copia del film presso la Cineteca nazionale per l’ottenimento dei contributi, oltre che mediante negativo della pellicola originale, anche in versione digitale.

Viene inoltre agevolato il “found raising” sul territorio, anche di modico valore, da indirizzare in favore di interventi di tutela dei beni culturali o paesaggistici, analogamente a quanto avviene in altri Paesi europei. In questa maniera, nel caso delle donazioni di scopo per interventi di tutela del patrimonio culturale, si permette ai funzionari delegati del Ministero per i beni e le attivita` culturali di prendere in modo diretto e utilizzare in maniera immediata le somme destinate a interventi specifici, attraverso l’accensione di appositi conti correnti presso istituti bancari o altri soggetti autorizzati, eliminando il versamento delle somme in conto entrata dello Stato e la loro successiva riassegnazione allo stato di previsione della spesa del Ministero per i beni e le attività culturali.

Semplificazioni ed edilizia

Si semplifica la realizzazione di varianti ai permessi di costruire che non costituiscono variazioni essenziali, assoggettandole alla SCIA. Cio` puo` avvenire a condizione della conformita` alle prescrizioni urbanistico-edilizie e dell’avvenuta acquisizione degli atti di assenso in materia ambientale e paesaggistica, nonche` di quelli previsti dalle altre norme di settore aventi incidenza sulla disciplina dell’attivita` edilizia e in particolare delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie e di quelle relative all’efficienza energetica. Tali segnalazioni costituiscono parte integrante del procedimento relativo al permesso di costruire dell’intervento principale e possono essere presentate prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori.

Semplificazioni e appalti

– Viene modificato il codice dei contratti pubblici, semplificando le procedure per agevolare la partecipazione alle gare da parte delle piccole e medie imprese. In particolare, si prevede che le stazioni appaltanti devono motivare le ragioni della mancata suddivisione dell’appalto in lotti; l’Autorita` per la Vigilanza sui contratti pubblici vigilera` sul rispetto di tale adempimento.

– In modo da promuovere lo sviluppo del partenariato pubblico privato, si riconosce alle amministrazioni aggiudicatrici la possibilita` di far ricorso a centrali di committenza, anche per l’affidamento dei contratti di concessione di lavori.

– E’ previsto che, in caso di risoluzione di un rapporto concessorio per motivi attribuibili al concessionario, gli enti finanziatori del progetto possono evitare la risoluzione designando una societa` che, in un termine non inferiore a 120 giorni, subentri nella concessione al posto del concessionario.

– Per ridurre l’overdesign delle opere infrastrutturali ferrovie e stradali, si prevede che l’introduzione di nuove norme nazionali non fondate su standard comuni europei di sicurezza ferroviaria deve essere limitata al minimo e subordinata ad una analisi economica di impatto sul sistema ferroviario che tiene conto dei relativi sovraccosti oltre che alla stima dei tempi necessari alla loro implementazione.

Semplificazioni e privacy

La legge sulla privacy ha una fondamentale importanza poiché, al pari di quanto succede in altri Paesi dell’Unione europea, viene stabilito che ai fini del trattamento dei dati personali previsto dal Codice della privacy qualsiasi imprenditore, anche individuale, è ritenuto e trattato come persona giuridica: quindi, escluso dal trattamento dei dati personali ivi previsto.

Semplificazioni e ambiente

Molti procedimenti nel pieno rispetto degli standard comunitari al fine di assicurarne l’accelerazione vengono semplificati, pur rimanendo intatti i livelli di tutela. Inoltre vengono affrontati i problemi dellamessa in sicurezza e della bonifica con il duplice fine di difendere l’ambiente e recuperare aree, anche ai fini produttivi, e vengono semplificati alcuni passaggi burocratici dei procedimenti di VIA, di VAS e AIA.

Semplificazioni nel settore agricolo e agroindustriale

Sono esclusi dall’obbligo di iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali gli imprenditori agricoli che effettuano direttamente il trasporto di rifiuti pericolosi e non pericolosi di propria produzione e, in agricoltura, si prevede la possibilita` di assunzioni collettive di lavoratori da parte di gruppi di imprese facenti capo allo stesso gruppo o riconducibili ad uno stesso proprietario ovvero ad uno stesso nucleo familiare.

In più, si facilita la tenuta della contabilita` degli imprenditori agricoli, consentendo agli imprenditori agricoli obbligati alla tenuta del registro di carico-scarico di delegare la tenuta degli stessi alla cooperativa agricola di cui sono soci.

Semplificazioni e salute

Per quanto concerne l’influenza aviaria, diminuiscono gli obblighi di informazione per le aziende avicole familiari. Le procedure autorizzative per l’installazione delle apparecchiature a risonanza magnetica diventano più snelle.

Semplificazioni in materia fiscale

Il pacchetto di misure è finalizzato all’agevolazione del rapporto tra fisco e contribuenti attraverso un uso piu` diffuso degli strumenti informatici ed evitando duplicazioni di documentazione. Tra le principali novità;

Successioni: quando il valore dell’eredita` non supera i 75.000 euro i beneficiari sono esonerati dalla dichiarazione se si tratta di coniuge o parenti in linea retta e se l’eredita` non comprende immobili o diritti reali immobiliari. Attualmente la soglia per l’esonero e’ fissata in 50 milioni di lire;

Rimborso crediti d’imposta: viene stabilito che gli interessi sui rimborsi in conto fiscale siano erogati contestualmente al rimborso stesso senza che il contribuente debba presentare apposita istanza;

Spese di rappresentanza: viene portato a 50 euro (da 25,82 euro) il valore unitario degli omaggi per cui e` ammessa la detrazione Iva. In questo modo il valore per la detrazione Iva viene uniformato a quello della deducibilita` ai fini delle imposte sui redditi;

Ammortamento finanziario: viene specificata l’eliminazione della preventiva autorizzazione per poter dedurre quote di ammortamento finanziario in caso di concessioni relative alla costruzione e all’esercizio di opere pubbliche;

Imprese di spettacoli: viene uniformata la percentuale di detrazione forfettaria dell’iva per le operazioni di sponsorizzazione con quella contemplata per le spese di pubblicità. In questo modo si riduce il contenzioso dovuto alla difficolta` di distinguere le due categorie;

Società tra professionisti: ad esse viene applicato, anche ai fini Irap, il regime fiscale delle associazioni senza personalita` giuridica costituite tra persone fisiche. La norma e’ volta a risolvere alcune incertezze interpretative.

Spese di vitto e alloggio dei professionisti: la disposizione prevede che tali spese sostenute direttamente dal committente non rappresentano compensi in natura per i professionisti che ne usufruiscono.

 

 

Tasso del mutuo: meglio fisso o variabile?

 Di questi tempi le banche sono piuttosto restie a concedere mutui ai loro clienti. Un problema del quale si sta occupando il Governo proprio in questi giorni al fine di sbloccare la situazione e permettere all’economia di ripartire.

► Btp-Bund come incidono sui tassi dei mutui?

A volte, comunque, i mutui vengono concessi. In questo caso, è meglio scegliere tra un mutuo a tasso fisso o un mutuo a tasso variabile?

In questo periodo l’opzione migliore è quella del tasso variabile, che, dato che i tassi vengono continuamente rivalutati al ribasso, potrebbe portare ad un risparmio sul tasso fisso di circa il 2%.

Gli italiani non sono, però, molto predisposti a scegliere i mutui a tasso variabile, in quanto rimane sempre la paura di trovarsi a pagare delle rate altissime a causa di un aumento degli stessi. Una soluzione per risparmiare sulle rate del mutuo potrebbe essere quella di scegliere un mutuo a tasso variabile e utilizzare la differenza della rata che si pagherebbe con un tasso fisso per aderire ad un altro strumento di risparmio.

In questo modo, nel caso in cui la rata a tasso fisso dovesse improvvisamente aumentare, si avrebbe a disposizione un piccolo capitale con il quale far fronte all’eventuale spesa.

Un’altra soluzione per coloro che non vogliono scegliere un mutuo a tasso variabile è quella di optare per un mutuo a tasso fisso con Irs rinnovabile (Interest Rate wap, una sorta di accordo sul valore dei tassi di interesse dei flussi di capitale).

► Qual è la situazione dei mutui e dei tassi

Sottoscrivere ad un mutuo a tasso fisso con Irs rinnovabile vuol dire che l’interesse sul mutuo è calcolato per un periodo inferiore a quello della durata del mutuo stesso e quindi, proprio per questo motivo, sicuramente più basso del tasso di interesse fisso.

Questo è un consiglio che vale soprattutto per i mutui concessi dalle banche italiane che prevedono un piano di ammortamento con rate via via più basse con il passare del tempo.

Il mutuo a tasso fisso con Irs rinnovabile prevede che l’Irs venga rivalutato dopo cinque anni e al momento della sua rivalutazione il nuovo tasso Irs potrebbe essere più alto di quello fissato in precedenza.

E se il mutuo è stato già acceso? Come si può fare per risparmiare sulle rate?

Se avete già stipulato un contratto di mutuo, che sia a tasso fisso o variabile, potete sempre ricorrere alla rinegoziazione del mutuo. Grazie a questa possibilità si possono rivedere i termini del mutuo con la banca che lo ha concesso o, nel caso si sia trovata una banca che ha delle condizioni più vantaggiose, optare per il trasferimento del proprio debito su questa con la possibilità anche di poter variare l’importo delle rate e quindi la durata dl mutuo stesso.

Contrazione del credito in Italia: le proposte dell’Unione Europea

 Se andate in banca a chiedere un mutuo la risposta che vi sentirete dare dalla maggior parte degli istituti è no. Dato il momento di crisi, infatti, le banche non hanno molta fiducia nella possibilità dei cittadini di restituire quanto concesso e utilizzano i loro capitali per investire in prodotti più redditizi del credito alle famiglie.

► In quali regioni si ottiene facilmente un mutuo

Ma senza credito l’economia, in modo particolare il settore edile e quello immobiliare, non può ripartire e di questo problema si è occupata anche l’Unione Europea.

L’UE ha stilato delle regole che l’Italia dovrà discutere nei prossimi mesi per rendere più accessibile il credito agli italiani.

Le misure europee per il rendere il credito più accessibile alle famiglie e alle aziende europee.

Per dare la possibilità agli italiani di avere un quadro generale dell’offerta bancaria ed essere consapevoli di cosa significhi accendere un mutuo e le responsabilità che ne derivano gli istituti bancari dovranno fornire informazioni più dettagliate sui costi e rischi dell’indebitamento.

Inoltre, l’Unione Europea vorrebbe che in Italia fossero approvati gli standard europei standard europei per la valutazione della solvibilità del credito e, sempre in fatto di standardizzazioni, anche le stime immobiliari dovranno essere in linea con il financial stability board.

► Qual è la situazione dei mutui e dei tassi

Infine, l’UE chiede all’Italia di provvedere alla formulazione di una norma che dia la possibilità al cliente di recedere dal contratto di mutuo fino a sette giorni dopo la firma dello stesso. Allo stesso modo, sempre per tutelare i consumatori, questi non dovrebbero, come accade adesso, essere costretti all’acquisto abbinato di prodotti finanziari insieme al mutuo.

HP cerca giovani laureati

 HP è una delle più grandi realtà a livello mondiale sia per il settore dell’hardware, con la produzione di una vasta gamma di computer, server e stampanti, che in quello dei software  e dei servizi per l’informatica.

L’azienda nasce nel 1939 per volere di Bill Hewlett e David Packard, per poi crescere nel corso degli anni e divenire la grande realtà che è oggi con 170 sedi in tutto il mondo. Uno dei punti di forza della HP, che le ha permesso di crescere ad un tale livello, è sicuramente la cura e l’attenzione che l’azienda ha sempre riservato ai suoi dipendenti, adottando sempre li metodi più adatti e all’avanguardia per la loro formazione e la crescita professionale.

In tutte le sue sedi, infatti, la HP organizza dei training on the job, ossia dei programmi mirati per neolaureati e laureandi, attraverso i quali permette ai giovani di avere una adeguata formazione tecnica per entrare a far parte a pieno titolo delle risorse dell’azienda.

I prossimi saranno organizzati proprio per le sedi italiane della HP.

Per poter partecipare ai prossimi training on the job delle sedi italiane della HP è necessario avere una spiccata passione per la tecnologia, avere una fluente conoscenza della lingua inglese e possedere una laurea, conseguita da non più di 12 mesi, o essere dei laureandi (il titolo deve essere conseguito entro l’anno accademico) in Informatica, Ingegneria Informatica, Ingegneria Gestionale, Ingegneria delle Telecomunicazioni, Ingegneria Elettronica o Economia.

Per maggiori informazioni sui requisiti e le modalità di candidatura ai programmi di training on the job di HP, consultare la pagina delle Offerte di lavoro del sito dell’azienda.

 

Microsoft assume in Italia

 Microsoft è una grandissima azienda fondata, nel lontano 1975, dall’uomo più ricco del mondo, Bill Gates. Da quell’anno l’azienda ha fatto tantissima strada diventando una della maggiori realtà mondiali nella produzione di sistemi operativi e software.

Il suo business si è poi allargato abbracciando altri settori come l’editoria, la ricerca tecnologica, la televisione, i videogiochi e anche la telefonia.

Arrivata in Italia nel 1983 con tre sedi, la Microsoft è al momento alla ricerca di nuovo personale nel nostro paese. Le posizioni aperte sono molte e, grazie anche alle ricerche di personale legate la programma MACH, le candidature sono aperte anche ai giovani neolaureati.

Per tutte le posizioni la Miscrosoft richiede ai candidati la conoscenza della lingua inglese.

Le offerte di lavoro di Microsoft

Support Specialist SQL (Milano)

Dynamics Ax Tech Support Engineer

Window Device Solutions Specialist Professionale

Sharepoint Online Senior Architec

Mach – Sales Professions

Mach – Marketing Professions

It Operation Consultant (Milano e Roma)

Software Development Engineer

Mach – Technical Professions (Milano e Roma)

Per tutte le informazioni sui requisiti richiesti da Microsoft per le diverse posizioni di lavoro aperte in Italia e per l’invio della propria candidatura, consultare il sito dell’azienda alla pagina dedicata alle Carriere.

I periodici RCS vanno a Bernardini de’ Pace

 E’ Prs Media di Bernardini de Pace ad assegnarsi le prime testate RCS andate all’ asta in questi giorni. Fra queste vi sono le più note Novella 2000Visto Astra,  ma anche il grande numero delle testate dedicate all’ enigmistica, tra cui   Domenica QuizDomenica Quiz MeseSudoku TopPiramide EnigmisticaQuizissimoCruciverba TopCorriere EnigmisticaCorriere Enigmistica JuniorHobby PuzzleQuiz Ermetici.