Superiori al 25% gli interessi per chi acquista a rate

Ad essere positivi potremmo dire che i tassi d’interesse sono un calati leggermente. Ma rimangono stellari, con massimi (leggi “American Express“) che toccano punte del 26%. Una sorta di usura. Forse, allora sarebbe meglio stare lontani carte di credito revolving, quelle con il rimborso a rate. Comode, probabilmente. Ma sono un peso incredibile per le tasche dei consumatori, che rischiano di non capire né quanto s’indebitano né quanto spendono. Ecco i dati e qualche esempio, elaborato dall’Università Bocconi che ha condotto un’importante ricerca nella quale ha confrontato dieci carte rateali.

Tasso annuo

Il tasso annuo effettivo globale medio (Taeg) delle revolving è nel 2013 del 18,97%, contro il 19,64% di un anno fa. Quello minimo è del 9,92%, isolata eccezione di Deutsche Bank (Carta Comfort). Quello massimo è del 25,92% (Amex Carta Blu) ed è al limite della soglia d’usura, visto che quella in vigore per le revolving è del 25,20%, ma non si riferisce al Taeg, bensì al Tegm, il tasso effettivo globale medio, che non comprende le imposte (ed è incredibile che non ci sia confrontabilità: sui fogli informativi c’è il Taeg, non il Tegm calcolato da Banca d’Italia).

Ecco l’esercito dei freelance

Secondo il “The Economist” sono i lavoratori della “nuvola”. Un vero e proprio esercito di freelance dell’economia globale mette a disposizioen del lavoro all’interno di un luogo di mercato digitale diffuso da siti quali oDesk , Elance e Mbo Partners .

Chi li ha fondati, come Gary Swart, ceo di oDesk, sostiene che l’impiego tradizionale non tornerà mai ai livelli pre-crisi e che, comunque vada, i datori di lavoro non potranno più concedersi il ‘lusso’ di assumere dipendenti.

Fabio Rosati, presidente e ceo di Elance, rammenta che fornire lo spazio fisico a un lavoratore può costare fino 10mila dollari a persona all’anno, un importo che si trasforma in grande risparmio quando il talento si può ingaggiare al momento del bisogno. Anche le grandi corporation come Ibm e Yahoo! ricorrono a collaboratori che possono assumere e licenziare al bisogno.

Daniel Pink, autore del saggio “Free agent nation, the future of working for yourself” l’aveva prefigurato già nel 2002 e adesso evidenzia il modo in cui le cause di questo fenomeno si siano moltiplicate negli ultimi tempi.

La tecnologia, infatti, ha diffuso maggiormente le piattaforme e le infrastrutture per collaborare. La tendenza è frutto anche di un cambio di mentalità più ampio. “Siti come Aibnb.com, – fa notare Sara Lacy, fondatore di PandoDaily.com , che fornisce news della Silicon Valley – hanno dimostrato che si possono trasformare degli asset in fonti di reddito». Amazon.com ci ha messo del suo, aggiunge ancora Rosati: “Ha insegnato che acquistare online sia una migliore esperienza di un negozio fisico e questa nuova mentalità abbraccia anche il talento, soggetto a una relazione on-demand”.

Lavoro estivo: le professioni più ricercate

 Sono tanti gli studenti che, una volta finita la scuola o la sessione di esami, cercano un’occupazione per i mesi estivi. Certo, la situazione occupazionale italiana al momento lascia poco da sperare, ma, secondo le ultime stime, questa estate porterà a ben 60.000 nuove occupazioni temporanee.

Per accaparrarsi un posto, però, è necessario guardare nella giusta direzione. Ecco quali sono le professioni che maggiormente richieste per questa estate 2013.

Secondo i dati rilasciati dal sistema informativo Excelsior di Unioncamere e dal ministero del Lavoro, la professione maggiormente richiesta per questa estate, come succede d’altronde tutti gli anni, è il cuoco, seguita, immediatamente dopo, dal cameriere e da tutte le professioni del settore turistico-alberghiero, quindi si cercano anche addetti ai servizi di pulizia, all’accoglienza, all’informazione e all’assistenza della clientela.

Per alcune di queste professioni spesso è richiesta una esperienza precedente o la provenienza da scuole del settore, ma ci sono anche molte realtà che cercano giovani alla prima esperienza.

Se tra queste professioni nessuna rientra nel vostro campo di interessi, le ricerche di una occupazione estiva si possono focalizzare anche sull’animazione – in questo caso c’è anche la possibilità di fare una esperienza di lavoro all’estero – o, ancora, sul baby sitting o sul commercio, in particolar modo nelle grandi città dove è prevista una maggiore affluenza di turisti per il periodo estivo.

Possibili rincari nell’ energia e strategie di risparmio

 A partire dal prossimo mese di luglio il mercato italiano dell’ energia potrebbe subire dei rincari dell’ 1 – 2% per quanto riguarda la somministrazione dell’ energia elettrica, mentre ci potrebbe essere una leggera diminuzione delle tariffe del gas di circa lo 0,8%.

Prodotto lordo pro-capite: Italia sotto alla media europea

 I dati rilasciati oggi dall’Eurostat confermano ciò che gli italiani sanno già bene: la loro condizione economica è peggiore di quella della maggior parte dei paesi europei.

► I giovani occupati producono il 17,2% del PIL

Nello specifico si tratta dei dati sulla media del Prodotto lordo procapite: come indicato dall’istituto di statistica, se si prende come media europea di questo dato un valore pari a 100, l’Italia si ferma a 98, mentre tutti gli altri paesi dell’Unione, a parte Spagna e Cipro, la media si attesta a 108.

Quindi, trasformando il tutto in percentuale, la ricchezza degli italiani è del 10% inferiore rispetto a quella che hanno a disposizione i colleghi dell’Unione. Anche la Francia, che in questo momento sta attraversando una difficile congiuntura economica, riesce a rimanere entro la media.

È la prima volta dal 2009 che l’Italia mostra un calo così sensibile del prodotto lordo procapite e dei consumi individuali rispetto agli altri paesi dell’Unione.

Gli altri sembrano stare tutti meglio, con picchi molto positivi del pil procapite per il Lussemburgo, che si attesta al 271% rispetto alla media europea.

Oltre ai dati sul Pil l’Eurostat ha anche rilasciato quelli relativi ad un altro indicatore molto importante, l’Actual Individual Consumption, ossia l’indicatore che tratteggia i consumi effettivi individuali dei beni e dei servizi effettivamente consumati dalle famiglie.

► I Paesi con il miglior Better Life Index

Per questo indicatore i risultati sono più omogenei rispetto a quelli del Pil, anche se si notano comunque degli alti dislivelli (ad esempio tra  il 48% della Romania e il 141% del Lussemburgo).

L’ Antitrust chiede la riforma del settore Rc auto

 Nel corso della sua relazione annuale, il Presidente dell’ Antitrust Giovanni Pitruzzella ha indicato i possibili obiettivi dell’ autorità garante della concorrenza per i mesi che verranno, mettendo in luce situazioni di possibile disagio per i consumatori in più settori.

Multe per 182 milioni di euro dall’ Antitrust

 Multe per 182 milioni di euro in soli 17 mesi. Sono questi i risultati conseguiti dalle autorità dell’ Antitrust italiano presentati in questi giorni dal suo presidente Giovanni Pitruzzella, in occasione della tradizionale relazione annuale.

La Corte dei Conti lancia un nuovo allarme sull’evasione fiscale

 In Italia, come anche in Irlanda del Nord, si continua a parlare di quali siano le misure più adatte per arginare l’evasione fiscale che ogni anno ruba ingenti risorse all’economia e non permette di abbassare il carico fiscale su famiglie e imprese.

► I 10 punti dell’ accordo contro l’evasione fiscale

Nel frattempo gli evasori, però, ben poco impauriti da misure solo annunciate e mai messe in atto, continuano a proliferare, portando così, secondo i dati rilasciati questa mattina dalla Corte dei Conti, la pressione fiscale su chi paga al 53%.

Già qualche tempo fa i magistrati contabili avevano spronato il Governo a prendere delle decisioni mirate ed efficaci per la lotta all’evasione fiscale e, oggi, hanno ribadito il concetto dati alla mano: l’economia sommersa pesa per il 18% del Pil del paese, l’Iva non dichiarata nel 2011 ha portato ad una sottrazione di imposta pari a 46 miliardi di euro, cifra alla quale si aggiunge anche l’Irap non pagata, che porta il conto dell’ammanco per le casse dello Stato a più di 50 miliardi di euro.

Una situazione che va di pari passo con la crisi economica, una sorta di circolo vizioso per cui le aziende, soffocate dalla pressione fiscale, si autofinanziano non pagando le imposte dovute.

 

► L’Imu è la tassa più odiata dagli italiani

E la propensione all’evasione, secondo la Corte dei Conti, cresce sempre di più:  al Sud e nelle Isole arriva al 40% per l’Iva e al 29% per l’Irap. Situazione che non cambia al nord: se si guarda ai valori assoluti, infatti, i dati dimostrano che  la maggior parte dell’evasione si concentra sul Nord-Ovest, zone nelle quali si realizza la quota più rilevante del volume di affari e redditi.

I vantaggi italiani dall’ accordo bilaterale USA – UE

 Come anticipato anche nei giorni scorsi, in seguito al vertice tra gli 8 Big del pianeta che si è tenuto in questi giorni in Irlanda del Nord, l’ Unione Europea e gli Stati Uniti d’ America hanno dato il loro assenso alla stipula di un accordo bilaterale relativo al commercio transatlantico.