Wind assume a tempo indeterminato

 Seconda compagnia telefonica dopo Telecom, Wind opera su tutto il territorio nazionale sia come operatore di telefonia fissa che mobile, anche con i marchi Infostrada e Libero.

Al momento la compagnia telefonica Wind ha aperto le selezioni alla ricerca di giovani diplomati che saranno inseriti nel Network Management Center della Rete Mobile Wind della sede di Roma. Per i candidati che saranno selezionati Wind offre un contratto di lavoro a tempo determinato.

Le mansioni delle quali si occuperanno i nuovi assunti della Wind riguarderanno lanalisi e la risoluzione dei guasti delle linee telefoniche, la gestione dei reclami dei clienti che provengono dai call center della compagnia e la supervisione delle reti e dei servizi.

Ai candidati è richiesta la disponibilità a lavorare su turni h24, la conoscenza della principali nozioni informatiche e della lingua inglese.

Per candidarsi alle offerte di lavoro di lavoro di Wind per neo diplomati, consultare la pagina Lavora con Noi del sito della compagnia telefonica.

Assunzioni Booking.com

 Booking.com è uno dei più grandi portali web che si occupa di prenotazioni on line. Parte del gruppo Priceline.com, compagnia leader mondiale del settore, è stato fondato nel 1996, e il suo obiettivo è quello di cercare per tutti gli utenti l’offerta più economica in base alle esigenze del cliente.

Booking.com è disponibile in circa 40 lingue e tratta 312.377 strutture in 183 paesi, per un totale di circa 30 milioni di utenti ogni mese.

Al momento il portale è alla ricerca di nuovo personale per le sue sedi italiane di Roma, Milano, Venezia e Bolzano.

Queste le posizioni ricercate da Booking.com.

Account Manager e Junior Account Manager per le sedi di Roma, Bolzano, Milano, Venezia
Per candidarsi a queste posizioni è necessario avere un’esperienza pregressa di uno o due anni nel ruolo, conoscenza fluente della lingua inglese. Necessaria anche la disponibilità a trasferte frequenti.

Hotel Coordinator per le sedi di Milano, Venezia, Bolzano
Richiesto titolo di studio alberghiero, conoscenza della lingua inglese ed esperienza pregressa nel settore alberghiero.

Content Editor per le sedi di Bolzano, Roma
Ai candidati è richiesta la conoscenza fluente della lingua inglese parlata e scritta ed esperienza nella stesura di contenuti per il web a carattere commerciale. Necessaria anche la conoscenza di Word, Excel, fotoritocco di base e Internet.

Per candidarsi ad una delle offerte di lavoro di Booking.com consultare la pagina dedicata alle Carriere del portale di prenotazioni.

 

 

I 4 motivi della disoccupazione giovanile secondo l’Economist

 Una generazione di giovani istruiti e pronti per il mondo del lavoro si trova a spasso senza un’occupazione e senza alcuna speranza per il futuro. Soprattutto in Europa, dove il tasso di disoccupazione giovanile sta raggiungendo livelli mai registrati prima di adesso: al momento siamo al 12,2%, con picchi che raggiungono il 62,5% in Grecia, il 56% in Spagna e il 41,9% in Italia.

► Le lauree migliori per trovare un lavoro

Ma quali sono i motivi di questo dilagare di giovani disoccupati?

A spiegare perché l’Europa si trova in questa situazione è un articolo apparso sul The Economist, una delle più importanti testate giornalistiche economiche.

Secondo i redattori dell’articolo, i motivi principali della disoccupazione giovanile in Europa e nel resto sono quattro, e non dipendono esclusivamente dalla crisi economica.

In primo luogo, secondo il The Economist, la disoccupazione giovanile è la conseguenza di un mercato del lavoro troppo rigido e che prevede delle tasse troppo alte per l’inserimento di nuovi lavoratori.

Il secondo problema per i giovani che vogliono affacciarsi al mondo del lavoro è la formazione: troppo spesso solo ed esclusivamente teorica che non li rende adatti alle esigenze dei datori di lavoro.

Il terzo motivo della disoccupazione giovanile si lega direttamente al secondo e riguarda il difficile passaggio dei giovani dalla scuola al lavoro, due mondi che sono troppo distanti e separati.

► Dove vanno i giovani che lasciano il proprio paese in cerca di fortuna?

Il quarto motivo è l’unico che si riferisce nello specifico alla crisi economica: ci sono delle zone che al momento hanno un’economia sofferente e che, quindi, non hanno spazi per mantenere della nuova forza lavoro.

Le novità per i mutui del decreto del fare

 La crisi economica sta rendendo la vita difficile a moltissime famiglie italiane. Molti di colori che avevano un’occupazione l’hanno persa o hanno visto ridursi il loro stipendio perché finiti in cassa integrazione o in mobilità, senza contare il generale aumento dei prezzi di tutti i beni.

► Decreto del fare: le novità per i cittadini

Questo comporta che sempre più spesso le famiglie si trovino impossibilitate a far fronte alle rate del mutuo che hanno acceso in tempi non di crisi per l’acquisto di una casa o di altri beni durevoli e che, quindi, si trovano ad andare incontro a diversi problemi con le banche ed il fisco.

Il decreto del fare, tra le tante novità che contiene, prevede anche che per le famiglie che si trovano in condizioni del genere siano ammorbidite le maglie del recupero del credito, onde evitare di creare delle situazioni di ulteriore disagio economico.

Già il Governo qualche tempo aveva riaperto la possibilità di sospendere il pagamento delle rate e ha anche riattivato il fondo di solidarietà: con questo decreto si è fatto un ulteriore passo avanti nella tutela delle famiglie, garantendo loro soprattutto tempi più lunghi per provvedere al pagamento di quanto dovuto.

► Gli strumenti per i mutui pensati dal Governo

Nello specifico il decreto del fare prevede che la possibilità di dilazione delle rate decade non dopo due mesi di mancato pagamento, ma dopo 5 mesi; le rate possono essere aumentate fino a 120 (in precedenza erano 71) e il diritto alla rateizzazione viene perso solo nel caso di mancato pagamento di 8 mensilità, non più dopo due.

Europa e USA verso il libero scambio

 Buone notizie, sul fronte del commercio internazionale, arrivano dall’ Irlanda del Nord, dove in questi giorni si tiene il vertice degli 8 Grandi del Pianeta e dove hanno trovato una prima intesa il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e i capi di stato europei, Cameron, Van Rompuy e Barroso.

Le lauree migliori per trovare un lavoro

 Tra i tanti giovani disoccupati italiani ce n’è una grande percentuale che in tasca ha anche un titolo di studio universitario. Laureati di ogni disciplina che si trovano senza un’occupazione pur avendo investito anni della loro vita per una formazione di alto livello. Non stupisce, quindi, che siano in molti a chiedersi se valga ancora la pena fare questo investimento per il futuro.

► Dove vanno i giovani che lasciano il proprio paese in cerca di fortuna?

Partendo dal presupposto che lo studio non è mai una perdita di tempo, va detto che le università italiane sono poco concorrenziali nel tipo di formazione che offrono ai loro studenti che si trovano, sempre più spesso, ad essere preferiti a coloro che, pur non avendo un titolo di studio universitario, hanno già fatto esperienze di lavoro o comunque hanno affrontato un percorso di formazione sul campo.

Per il nuovo anno accademico le cose stanno già cambiando e sono molti gli atenei che stanno sperimentando – come prevede la riforma Gelmini 240/2010 – la suddivisione in dipartimenti e non più in facoltà e che si stanno adeguando all’internazionalizzazione così come voluta dall’ex ministro dell’istruzione che prevede la possibilità per gli studenti di conseguire un double degree o un titolo congiunto mediante accordi con più di 52 università straniere.

► La crisi dei finanziamenti universitari italiani

Quello che si può consigliare a chi sta per iniziare l’università è di abbinare agli studi un percorso di formazione e, per avere una maggiore sicurezza di poter trovare un lavoro una volta finiti gli studi, di orientarsi in percorsi di studi attinenti all’area economico-giuridica, magari scegliendo i nuovi corsi più specifici come management e governance, all’area scientifica, cercando però di orientarsi verso corsi dedicati allo sviluppo di settori emergenti come l’ambiente e l’energia.

Senza lavoro e senza sostituto d’imposta: due anni per i rimborsi

 È questo l’allarme lanciato oggi dalla Consulta dei Caf, i Centri di  Assistenza Fiscale,  in occasione della chiusura della campagna fiscale per il 2013: 400 mila contribuenti che non hanno potuto presentare il modello 730 per mancanza di  un posto di lavoro e quindi del sostituto d’imposta si vedranno costretti a presentare il modello Unico e, quindi, per loro l’attesa dei rimborsi fiscali sarà di ben due anni.

► In scadenza il 730

Quindi, per questi contribuenti, come denuncia la Consulta dei CAF, oltre alle difficoltà economiche derivanti dal trovarsi senza un’occupazione, ci sarà una ulteriore penalizzazione: non riceveranno il conguaglio a luglio, ma, per ricevere i rimborsi che derivano, ad esempio, dalle spese sostenute, dalle detrazioni per le ristrutturazioni o dagli interessi passivi sui mutui, dovranno attendere fino al 2015.

Per questo i Caf chiedono un immediato intervento del Governo che modifichi la normativa in vigore per evitare anche che le fila di questa tipologia di contribuenti continuino ad ingrossarsi.

► Proroga ufficiale per il Modello Unico 2013

Ad essere coinvolto da questo costante impoverimento è tutto il ceto medio italiano, per il quale servono delle grandi riformi, prima di tutto fiscali, che siano mirate a distribuire più equamente la pressione della tassazione e, di conseguenza, a far ripartire i consumi delle famiglie.

Per Saccomanni la priorità è il risanamento

 Il Ministro dell’ Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, in occasione dell’ evento  promosso dalla Guardia di Finanza, ha parlato dei temi economici di maggior interesse per il Paese.

Le perdite di Equitalia

 Il volto di Equitalia S. p. a. appare oggi molto mutato rispetto al passato, nonostante gli sforzi compiuti dal suo direttore Attilio Befera. La società di recupero crediti che lavora in collaborazione con l’ Agenzia delle Entrate, infatti, è interessata, almeno da un paio di anni, da una generale contrazione, e basta dare una semplice occhiata ai suoi conti e ai suoi bilanci per rendersene conto. 

Per gli 8 Grandi l’ economia resta debole

 Nel corso della prima giornata di incontri che si sono tenuti ieri in occasione del G8 che si svolge anche oggi in Irlanda del Nord, grazie all’ ospitalità concessa dal premier britannico David Cameron, gli 8 big della Terra si sono espressi in particolare sulle sorti dell’ economia europea e mondiale, che costituiva il principale argomento all’ ordine del giorno.