La Riforma del condominio: le novità animali domestici e utilizzo degli spazi comuni

 Novità in vista a partire da domani per i 50 milioni di famiglie italiane che vivono in condominio con l’entrata in vigore della legge “Modifica alla disciplina del condominio negli edifici”. Per loro importanti novità per il possesso di animali domestici e l’utilizzo degli spazi comuni.

Riforma del condominio: via libera agli animali domestici

Gli animali comuni saranno i benvenuti in tutti i condomini. Con questa novità si mette fine all’annoso problema del divieto di possesso di animali per chi vive all’interno di un condominio, fermo restando l’obbligo per tutti i possessori di un amico a quattro zampe del rispetto dell’ordinanza del Ministero della Salute del 23 marzo 2009 che obbliga all’utilizzo del guinzaglio e della museruola, ma solo nel caso di animali particolarmente aggressivi, in caso di passaggio negli ambienti comuni e al rispetto della pulizia nelle aree di passaggio.

Tutti i possessori di animali domestici rimangono soggetti a responsabilità civili e penali come da legislazione in materia.

Riforma del condominio: utilizzo degli spazi comuni

La legge che riforma il condominio offre a tutti coloro che abitano in questo tipo di immobili una precisazione su quali spazi debbano essere considerati comuni.

Tra questi la riforma cita esplicitamente i sottotetti qualora destinati per caratteristiche strutturali e funzionali all’uso comune e tutti gli spazi adibiti al posizionamento di sistemi centralizzati di distribuzione e di trasmissione per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso a qualunque altro genere di flusso informativo, sia da satellite che via cavo.

La riforma del condominio

Le novità per l’amministratore

Le novità per le assemblee e per chi non rispetta le scadenze dei pagamenti

Le novità animali domestici e utilizzo degli spazi comuni

Impianti per le rinnovabili, scale e ascensori

Maggiore trasparenza per i condòmini

La Riforma del condominio: le novità per le assemblee e per chi non rispetta le scadenze dei pagamenti

 La regolamentazione dei condomini cambia volto. Dopo tanti anni di attesa è finalmente stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la nuova regolamentazione che ridisegna il rapporto tra i condòmini e tra questi e l’amministratore.

Importanti novità riguardano le assemblee condominiali e i condomini che non rispettano le scadenze dei pagamenti.

Riforma del condominio: le assemblee

Niente più convocazione a voce: l’amministratore di condominio dovrà mandare la convocazione per le assemblee solo tramite fax, posta elettronica certificata (PEC) o tramite recapito a mano.

Alle assemblee l’amministratore dovrà essere presente (divieto di delega) e anche per i condomini sono stati aggiornati i limiti di delega. Per quanto riguarda i quorum da raggiungere per la validità delle decisioni prese in assemblea condominiale, i nuovi limiti sono:

prima convocazione: 50% + 1 dei condomini e 2/3 dei millesimi;

seconda convocazione (quella effettiva): 1/3 dei condomini e 1/3 dei millesimi;

le delibere in seconda convocazione: 50% + 1 dei partecipanti e 1/3 dei millesimi.

Riforma del condominio: condòmini morosi

La nuova legge che ridefinisce le regole dei condomini prevede anche delle norme più stringenti nei confronti dei condòmini che non rispettano i termini di pagamento. I condòmini morosi hanno sei mesi di tempo per regolarizzare le loro posizioni, oltre questo limite di tempo l’amministratore può procedere all’emissione di un decreto ingiuntivo nei confronti dei morosi.

Se anche dopo l’ingiunzione il condomino moroso non regolarizza la sua posizione sarà interdetto dall’utilizzo dei servizi comuni e essere costretto al pagamento di una multa dai 200 agli 800 euro.

La riforma del condominio

Le novità per l’amministratore

Le novità per le assemblee e per chi non rispetta le scadenze dei pagamenti

Le novità animali domestici e utilizzo degli spazi comuni

Impianti per le rinnovabili, scale e ascensori

Maggiore trasparenza per i condòmini

La Riforma del condominio: le novità per l’amministratore

 Da domani 18 giugno, dopo ben 71 anni di attesa, arriva la nuova legge che cambia il volto dei condomini: ai condòmini spetteranno maggiori diritti, come la possibilità di accedere a tutta la documentazione relativa alle spese sostenute ed averne una copia, e, di contro, gli amministratori dovranno seguire degli appositi corsi per poter svolgere queste mansioni.

Vediamo come cambia la figura dell’amministratore di condominio.

Riforma del condominio: il nuovo amministratore

La prima novità che riguarda la figura dell’amministratore di condominio è la durata della sua nomina. Con la nuova legge la carica dell’amministratore dura un anno e le nomine successive, anche se riguardano la stessa persone, non potranno avere maggiore durata. Per essere nominato l’amministratore deve possedere almeno il diploma di scuola media superiore, frequentare appositi corsi di formazione professionale e seguire i corsi di aggiornamento.

Per l’amministratore di condominio, che con la nuove legislazione diviene una figura obbligatoria per tutti gli agglomerati abitati composti da più di 8 condomini, maggiori obblighi nei confronti dei condomini, che potranno richiedere ad accedere a tutta la documentazione riguardante le spese sostenute e a tutto quanto necessitano per poterne valutare l’operato.

Inoltre, l’amministratore è tenuto a passare qualsiasi somma riceva dai condomini o da terzi su uno specifico conto corrente postale o bancario intestato al condomino stesso.

La riforma del condominio

Le novità per l’amministratore

Le novità per le assemblee e per chi non rispetta le scadenze dei pagamenti

Le novità animali domestici e utilizzo degli spazi comuni

Impianti per le rinnovabili, scale e ascensori

Maggiore trasparenza per i condòmini

La riforma del condominio: tutte le novità che entreranno in vigore da domani

 Entra in vigore domani 18 giugno 2013 la Riforma del Condominio. Si inizieranno a conteggiare i sei mesi di tempo che lo Stato dà ad amministratori e condomini per adeguarsi alle novità contenute nella legge dell’11 dicembre 2012 n. 220 “Modifica alla disciplina del condominio negli edifici”.

La legge per la riforma del condominio introduce delle importanti novità soprattutto per quanto riguarda i rapporti tra i condomini e l’amministratore, un rapporto che coinvolge ben 50 milioni di cittadini italiani che vivono in condominio (circa l’85% del totale), che otterranno maggiori diritti e una più ampia supervisione finanziaria.

Alcune delle novità introdotte dalla legge che riforma il condomino provengono da sentenze, diventate ormai prassi consolidata, della Corte di Cassazione come, ad esempio, la possibilità di avere un conto corrente intestato al condominio e diverse innovazioni riguardanti il riscaldamento centralizzato.

Per la stesura della “Modifica alla disciplina del condominio negli edifici”, inoltre, il legislatore ha tenuto conto anche dei cambiamenti avvenuti in questi anni (71 dalla prima disciplina in materia) rivoluzionando le normative precedenti soprattutto in fatto di quorum per le assemblee condominiali e lo status dell’amministratore che, per poter fare questo lavoro, dovrà seguire degli appositi corsi e avere le necessarie qualifiche.

La riforma del condominio

Le novità per l’amministratore

Le novità per le assemblee e per chi non rispetta le scadenze dei pagamenti

Le novità animali domestici e utilizzo degli spazi comuni

Impianti per le rinnovabili, scale e ascensori

Maggiore trasparenza per i condòmini

Cala il peso medio degli italiani per colpa della crisi

 La crisi e la recessione economica che hanno colpito l’ Italia fin dal 2008 hanno profondamente mutato i consumi degli italiani, sopratutto quelli alimentari. Da alcuni anni a questa parte, infatti, i nostri connazionali stanno attenti alle spese anche in merito al cibo e alcune ricerche condotte dall’ Istat, dalla Confesercenti e dalla Coldiretti non fanno che confermare di giorno in giorno questa inesorabile tendenza.

Possibile destinare il TFR ai fondi pensione

 Sebbene gli ultimi dati registrati dalla Covip, la Commissione di vigilanza sui fondi pensione, parlino di una generale sospensione dei versamenti da parte dei titolari dei fondi di previdenza complementare, i risultati per coloro che hanno continuato a versare sono stati senza dubbio positivi.

Aumentano gli incentivi per le riqualificazioni energetiche

 Buone notizie sul fronte delle detrazioni previste dal Governo in favore degli interventi di riqualificazione energetica. A partire da inizio giugno, infatti, il Governo Letta ha fatto proprio il testo di una direttiva europea che ha innalzato dal 55% al 65% la detrazione fiscale per le riqualificazioni di tipo energetico, prorogando anche i termini di applicazione della stessa. 

La situazione del lavoro minorile in Italia

 Proprio in questi giorni due associazioni a scopo umanitario, l’ Associazione Bruno Trentin e Save The Children, hanno lanciato l’ allarme su una realtà oggi ancora abbastanza sommersa: il lavoro minorile in Italia.

In miglioramento la bilancia commerciale italiana

 Se l’economia interna del paese fa fatica a tirare avanti, ci sono buone notizie che arrivano sul fronte estero. La bilancia commerciale italiana, infatti, ad aprile 2013 ha registrato un disavanzo positivo per il paese pari a 1,9 miliardi di euro, a fronte del -300 milioni di euro che si è registrato nello stesso periodo dello scorso anno.

► Calano le vendite nell’Eurozona

Sono i dati rilasciati questa mattina dall’Istat che sottolinea come gli scambi commerciali dell’Italia con l’estero siano positivi sia per i paesi dell’Unione Europea (+0,4 miliardi di euro) che con i paesi al di fuori dell’Unione (+1,5 miliardi di euro).

Per quanto riguarda i primi quattro mesi del 2013, i dati Istat evidenziano un aumento tendenziale dello 0,5% delle esportazioni e una diminuzione del 6,3% delle importazioni. Su base mensile le importazioni sono diminuite dello 0,9%, mentre le importazioni sono rimaste stabili sul livello registrato per il mese precedente.

Nello specifico l’import è diminuito soprattutto per gli acquisti in Europa (-1,4%) rispetto ai mercati extra Ue (-0,3%); calati maggiormente gli acquisti di beni strumentali (-6,3%).

► A marzo negativo l’export italiano

Le esportazioni, invece, sono aumentate del +4,4%, ripartire in un +3,1% verso l’area Ue e del 6,1% verso i paesi extra UE.

Tobin Tax prorogata ad ottobre

 E’ stato approvato nella seduta del Consiglio dei Ministri che si è tenuta il 15 giugno il cosiddetto Decreto del fare, quell’ insieme di provvedimenti di particolare urgenza cui il Governo ha deciso di dare la precedenza su tutte le altre misure.