La Banca Mondiale cerca laureati per lo Young Professional Program

 Se avete meno di 32 anni, siete laureati e il vostro sogno è quello di fare un’esperienza di lavoro all’estero, siete i candidati ideali per partecipare allo Young Professional Program della Banca Mondiale.

La Banca Mondiale è un istituto che si occupa dell’assistenza economica e finanziaria ai paesi in via di sviluppo o di quelli che versano in condizioni particolarmente difficili. La sua sede è a Washington D.C., ed è proprio qui che i giovani selezionati per lo lo Young Professional Program saranno chiamati a lavorare.

Questo programma della Banca Mondiale prevede un periodo di formazione sul campo di due anni, suddivisi in due periodi di 12 mesi durante i quali i candidati saranno chiamati a svolgere funzioni diverse, periodo per il quale la Banca Mondiale corrisponderà anche delle interessanti retribuzioni e vari benefits.

I requisiti per potersi candidare allo Young Professional Program della Banca Mondiale sono:

età massima 32 anni,

possesso della laurea con specializzazione in specializzazione in economia, finanza, istruzione, sanità pubblica, scienze sociali, ingegneria, urbanistica o gestione delle risorse naturali,

conoscenza fluente della lingua inglese parlata e scritta e di una seconda lingua straniera,

esperienza di almeno 3 anni a livello politico o possesso di un dottorato di ricerca.

Per l’invio della propria candidatura visitare la pagina dedicata allo Young Professional Program del sito  Banca Mondiale.

Le candidature devono essere inviate entro il 30 giugno 2013.

Verso i fondi europei per l’ occupazione giovanile

 Il Presidente del Consiglio Enrico Letta ce l’ ha fatta. Nella bozza che circola in questi giorni a Bruxelles, relativa alle conclusioni del summit europeo previsto per il prossimo 27 e 28 giugno, sono state infatti inserite le richieste avanzate sin dai primi giorni di insediamento al governo, e relative alla messa a disposizione di fondi europei per finanziare l’ occupazione giovanile.

L’ Italia virtuosa stia attenta al disavanzo

 L’ ultimo bollettino mensile pubblicato dalla Banca Centrale Europea – BCE – ha riportato parole di elogio nei confronti degli sforzi compiuti dall’ Italia per allinearsi tra i Paesi virtuosi dell’ Eurozona, che sono riusciti nel 2012 a mantenere il proprio deficit al di sotto del 3% del PIL nazionale.

Otto compagnie assicurative nel mirino dell’ Antitrust

 L’ Antitrust, l’ Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato, ha recentemente aperto un’ istruttoria su otto compagnie assicurative sulle quali è caduto il sospetto di ostacolare l’ esercizio del plurimandato da parte degli agenti assicurativi al fine di restringere il campo della concorrenza.

Per Confindustria la priorità è il costo del lavoro

 Ora che la data del primo Luglio si avvicina sempre di più, aumenta la pressione mediatica e non solo in merito alla complessa questione dell’ aumento dell’ aliquota dell’ Iva, che secondo i precedenti piani del Governo Monti, dovrebbe essere portata a breve al valore del 22%. 

La Confcommercio crede ancora nel blocco dell’ Iva

 Da una serie di incontri e di esternazioni avute nella giornata di ieri dal presidente del Consiglio Enrico Letta, sembra ormai trapelare la decisione dell’ esecutivo di non procedere al blocco dell’ aumento dell’ aliquota dell’ Iva, che è in programma per il prossimo primo di Luglio, e che porterà l’ imposta ad avere una pressione del 22%.

L’ aumento Iva ci sarà

 Il Governo sembra aver ormai quasi deciso in merito alla spinosa questione dell’ Iva, che, in vista di un possibile blocco dell’ aumento dell’ aliquota, ha recentemente riempito le pagine dei quotidiani. Da alcune esternazioni avute dal Presidente del Consiglio Enrico Letta nella giornata di ieri, infatti, sembra ormai quasi sicuro che l’ esecutivo abbia scelto di non procedere allo stop dell’ aliquota.

Qual è la situazione dei mutui e dei tassi

 Supermoney, come periodicamente accade, ha fatto un censimento dei migliori mutui in circolazione a tasso fisso e variabile, affidandosi alle offerte presenti in rete.

Una ricerca che contribuisce al chiarimento della situazione dei tassi d’interesse sul mercato, nonché effettua una panoramica attendibile del settore creditizio. Se si considerano i mutui presenti sul mercato si scopre che nel giro di pochi mesi i tassi d’interesse hanno raggiunto livelli molto alti.

Non siamo ancora nella fase in cui un certo tasso applicato dall’istituto di credito “X” è da considerare grave, ma di certo il mercato immobiliare si è un po’ bloccato.

BCC in promozione con il variabile con CAP

L’ancora di salvataggio è fornita dagli indici europei cui si legano i prodotti delle nostre banche. Per esempio Euribor e Eurirs che definiscono rispettivamente il TAEG dei mutui variabili e dei fissi, sono sempre sommati allo spread delle banche. Quest’ultimo indicatore è cresciuto in modo esponenziale, mentre i tassi europei si sono abbassati sempre di più.

Mutuo S.O.S. a tasso variabile con la BCC

Entriamo nel vivo della ricognizione di Supermoney e vediamo il podio dei mutui a tasso variabile. Il miglior prodotto in circolazione è offerto da Webank che propone un TAEG al 3,18%. Non si allontanano molto Deutsche Bank e BNL il cui tasso variabile d’ingresso è del 3,22 per cento. Per il comparto fisso la migliore proposta è sempre Webank con un TAEG al 5,09%. A seguire BNL con il tasso al 5,52% e poi ancora Intesa Sanpaolo con il TAEG al 5,72%.

Di che si discute tra BCE e Germania

 E’ da diversi giorni che l’alterco tra la Germania e la BCE ha colonizzato le prime pagine dei giornali. La Germania, infatti, ha chiamato in causa la sua corte costituzionale per stabilire se l’istituzione europea abbia in effetti usato gli strumenti a sua disposizione per favorire alcuni paesi.

Tra ieri ed oggi, quindi, si è cercato di capire qualcosa in merito all’influenza della BCE sui mercati finanziari. La Corte costituzionale tedesca ha deciso di fare una serie di audizioni per comprendere la legittimità delle politiche monetarie comunitarie.

La BCE punta il dito sull’Italia

Sotto la lente d’ingrandimento, però, non c’è soltanto l’Outright Monetary Transactions (OMT) annunciato l’anno scorso da Mario Draghi, il programma con cui la BCE s’impegnata ad acquistare un numero illimitato di titoli emessi dai paesi con maggiori difficoltà a livello economico.

Le udienze dedicata all’OMT infatti, arrivano dopo le evoluzioni di un altro processo, una causa legale intentata per scoprire se l’ESM, il fondo salva-Stati sia effettivamente costituzionale.

La Germania contro l’euro ha effetto sulle borse

Il parlamento tedesco ha approvato il fondo salva-Stati e immediatamente dopo ha ricevuto circa 35 mila richieste di persone che intendevano stoppare l’adesione della Germania al fondo. La partecipazione economica, infatti, è commisurata alla grandezza economica del paese e questo comporta che la Germania sia molto generosa verso chi è in difficoltà.

 

Anche l’Istat conferma il calo immobiliare

 E’ arrivata anche la conferma dell’Istituto nazionale di statistica in relazione al settore immobiliare: le vendite delle case, nel 2012 sono diminuite del 22,6 per cento. A subire il tracollo maggiore sono state le unità residenziali. Più contenuto il calo degli immobili ad uso economico.

Si acquista casa anche senza mutuo

Se si considera un periodo più ampio dell’anno solare e si osservano le statistiche disponibili dal 2006 ad oggi, si scopre che le compravendite immobiliari sono state falciate del 43 per cento. I mutui, allo stesso modo, hanno subito una battuta d’arresto.

Anche nel settore creditizio, infatti, c’è stata una flessione delle richieste di prestiti finalizzati alla compravendita immobiliare pari al 37 per cento se si considera lo scarto di un anno, quindi il 2012. Il calo è stato superiore al 50 per cento se invece si considerano le richieste di mutui dal 2006 ad oggi.

1 su 2 acquista casa con il mutuo

L’Istat, ad ogni modo, spiega che l’anno passato è stato il peggiore di tutti dal punto di vista immobiliare e nel quarto trimestre del 2012 la situazione si è aggravata rendendo il recupero più complicato.

Se si effettuasse un’analisi geografica del mercato immobiliare si scoprirebbe allora che la flessione principale delle compravendite c’è stata nelle isole dove il calo dell’acquisto di unità abitative è stato del 24,5 per cento e quello delle unità economiche del 30,6 per cento.