Il calcio italiano non è più il migliore

 Il calcio italiano è stato a lungo considerato il più bello del mondo oltre che il più pagato ma questo non vuol dire che adesso tutto sia immutato, anzi, la corona di campionato migliore del mondo, è passata dalle mani delle squadre italiane a quelle delle squadre inglesi e tedesche.

La Francia ci prova con la supertassa per i calciatori

Il campionato inglese, tanto per essere precisi è quello che totalizza la maggior parte dei ricavi in Europa, mentre, se si fa un’analisi in termini di profitti, allora il primo posto nel Vecchio Continente è da attribuire alla Bundesliga tedesca. Il calcio più ricco, quindi, non è più quello italiano.

L’UE vuole tassare il calciomercato

Il calcio dei ricchi è a nord anche perché nel nostro paese, soprattutto per quanto riguarda la Serie A, ci sono troppi interessi economici in campo, nel senso che i calciatori e gli altri professionisti del pallone sono pagati troppo. Gli stipendi elevati fanno il paio con le entrate legate ai diritti televisivi troppo limitate per il sistema creato negli anni. In più bisogna aggiungere la diminuzione degli spettatori negli stadi.

Tutti elementi che, considerati insieme, offrono un quadro preciso della situazione del calcio europeo ed italiano. Da notare anche come siano in calo gli incassi calcistici in Spagna dove le uniche due squadre contro corrente sono il Real e il Barça.

Pensioni light: i nuovi assegni in base alle tipologie di lavoratori

 In un futuro molto vicino, gli assegni Inps saranno più magri. Ma cosa cambia? Per capirlo, occorre fare una distizione tra le pensioni destinate ai lavoratori dipendenti e quelle destinate ai lavoratori autonomi.

Lavoratori dipendenti

I dipendenti di un’azienda privata, che non hanno un coniuge a carico e vanno in pensione tra il compimento del sessantacinquesimo anno e il compimento del settantesimo anno d’età, andati in pensione nel 2010 mediamente hanno ricevuto dall’Inps un assegno lordo uguale al 74% circa della retribuzione. Chi con gli stessi requisiti andrà a riposo nel 2020 percepirà il 69% dell’ultimo stipendio. Chi si ritirerà con lo stesso profilo nel 2050 non supererà il 63%.

Tenendo in considerazione gli importi netti dei salari e degli assegni Inps, tuttavia, la differenza diminuisce di gran lunga. Considerando ancora i requisiti di cui sopra, nel 2010 la pensione raggiungeva l’83% dell’ultimo stipendio mentre calerà al 78% nel 2020 e al 71% nel 2040, con una perdita del tenore di vita pari a quasi un terzo.

Lavoratori autonomi

Guai in vista anche per i lavoratori autonomi. Tenendo sempre in mente gli stessi requisiti, al lordo delle trattenute fiscali e contributive, coloro che sono andati a riposo nel 2010 hanno ricevuto un assegno Inps uguale in media al 73% dell’ultimo stipendio. Chi ‘rimarrà a casa’ dal 2020 guadagnerà invece un importo attorno al 51% dello stipendio mentre chi si ritirerà nel 2030 dovrà accontentarsi di una rendita lorda attorno al 47%.

Pensioni light

Perché saranno più leggere

I nuovi assegni in base alle tipologie di lavoratori

 

Pensioni light: perché?

 Gli assegni dell’Inps potrebbero essere più bassi da qui al futuro. Uno scenario che si profila alla luce del sistema previdenziale del nostro Paese.

Scenario attuale

Le riforme che sono state portate avanti negli ultimi tempi, inclusa quella approvata dal governo Monti, sotto la giurisdizione diretta dell’ex-ministro del welfare, Elsa Fornero, hanno contribuito alla sua formazione.

Successivamente all’estensione del metodo contributivo (in virtù del quale l’importo delle pensioni pubbliche sarà inerente esclusivamente ai contributi pagati durante la carriera e non dagli ultimi redditi ricevuti prima di concluderla) sono diversi i lavoratori italiani che devono prepararsi a tirare la cinghia nel corso della vecchiaia, ovvero a ricevere dall’Inps una rendita ben più bassa rispetto all’ultimo stipendio.

A pensarla così è il Rapporto della Ragioneria Generale dello Stato riguardante le tendenze di medio periodo del sistema pensionistico, che profila un quadro che molti esperti previdenziali hanno già ben in testa.

Scenario futuro

Volendo entrare nel particolare, le pensioni future potreebbero cambiare in seguito alle riforme avviate dagli anni ’90 fino al 2011, in maniera drasitca.

Per i futuri pensionati, in particolar modo per i lavoratori autonomi, non sarà un cambiamento positivo.

Questi ultimi, spesso e volentieri, riceveranno dall’Inps un assegno che non supererà il 50 o 60% dell’ultima retribuzione. Il calo, dunque, c’è.

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Consumi TLC in calo nel nostro paese

 La crisi è talmente grande che adesso intacca i consumi storicamente sempre in voga nel nostro paese. Non molti mesi fa l’Italia ha fatto i conti con il periodo più duro della crisi e l’Istituto nazionale di statistica ha notificato che qualcosa sta cambiando.

I poveri sono sempre meno numerosi

Per esempio gli italiani, per risparmiare, hanno deciso di tagliare su tutto. Per prima cosa sono state abolite le spese superflue, per esempio i viaggi, le vacanze e tutto ciò che non è strettamente legato alla sopravvivenza quotidiana. Poi però anche le spese alimentari hanno subito una flessione.

Grazie alla Pasqua la ripresa dei consumi

Non si è detto che gli italiani mangiano meno ma piuttosto che mangiano peggio, nel senso che vanno a rifornirsi nei discount di alimenti meno controllati e privilegiano cibi di scarsa qualità. Adesso, l’ultima ricerca, portata avanti da Confcommercio, dimostra che stanno cambiando anche altri tipi di consumi: quelli per le telecomunicazioni.

Insomma, l’italiano medio tutto pasta, pizza e telefonino, è un archetipo da mandare in soffitta. Il fatto è che l’occupazione è in calo e la ripresa economica stenta ad arrivare, per questo bisogna ridurre anche i beni di cui non possiamo proprio fare a meno, per esempio quelli legati alla comunicazione.

I consumi sono calati del 3,9 per cento su base annuale.

Il FMI ripensa al salvataggio greco

 Il FMI è tornato sui suoi passi e dal considerare importante e inevitabile il salvataggio di Atene, è arrivato alla conclusione che quanto è stato fatto ha raggiunto sì l’obiettivo, almeno in parte, ma la procedura non è stata ortodossa e nemmeno indolore. Che si ripensi anche nelle alte sfere all’austerity già messa in discussione altrove?

Gli errori commessi in Grecia dal FMI

Il FMI ha pubblicato un documento interno in cui è evidente che c’è un ripensamento su quello che è stato fatto per la Grecia. Il documento in questione è stato reso pubblico solo di recente grazie al Wall Street Journal. L’affermazione più clamorosa è quella in cui si ammette che tutto ciò che è stato fatto per la Grecia è sbagliato.

Tre elementi per valutare il 2012

Il FMI racconta che l’austerity, sebbene abbiamo portato dei vantaggi alla Grecia, tanto che il paese è in procinto di rientrare sul mercato, ha comportato enormi danni per la popolazione. Una strategia eccessivamente pesante e resa più ancora più dura dai ritardi nel taglio del debito.

Certo è che ha fatto bene alla Grecia e al resto dell’Europa, tanto che anche l’UE e al BCE sono state d’accordo con alcune misure “inopportune”. Il Vecchio Continente, infatti, ha avuto modo di mettersi al sicuro dalle altre possibili situazioni di crisi.

La BCE interverrà sui bilanci di 140 banche

 Secondo il settimanale tedesco Die Zeit la Banca Centrale Europea (BCE) si starebbe preparando ad intervenire, a partire dal prossimo autunno, sui bilanci di circa 140 banche europee, in modo da prevenire eventuali problemi in caso di traumi esterni.

Il Governo ripensa all’accisa sul fumo elettronico

 Bandite dai locali pubblici come già succede in Francia, le E-Cig potrebbero essere la prossima ‘miniera d’oro’ per il Governo. Le sigarette elettroniche si configurano infatti come una potenziale fonte da cui attingere per rimpinguare le casse dello Stato.

Torna di moda l’idea di tassare il fumo elettronico, dunque.

E intanto, il presidente dell’Anafe Massimiliano Mancini si dichiara favorevole a una tassazione che sia però proporzionata e non sbilanciata.

Rimane un problema: come costruirla? Al momento le sigarette elettroniche vengono considerate fuori da ogni categoria. Sono ‘presidi medici’ che aiutano i fumatori oppure sono da paragonare alle sigarette bionde tradizionali (ancora meno dannose)?.

Si avverte, in ogni caso, la necessità di aumentare le entrate. Mancini si augura che si parta con un tavolo di trattative, ma che prima vi sia una fase di analisi, con la partecipazione di tutti gli interessati “per arrivare a una regolamentazione che valuti costi e benefici, sanitari ed economici”.

E’ dunque nuovamente all’ordine del giorno l’idea di procedere con l’introduzione di un balzello relativo alle nuove sigarette. L’Associazione di categoria vuole però chiarezza. Fissare l’imposta sul consumo in misura pari a quella sulle sigarette tradizionali equivarrebbe in pratica a triplicare i prezzi dei “ricambi” usa e getta, che sono la parte più italiana della filiera. Un business da 175 milioni nel 2012. Oggi il mercato del tabacco tradizionale vale per lo Stato oltre 13 miliardi di euro

Gli errori commessi in Grecia dal FMI

 In un rapporto “strettamente confidenziale” pubblicato di recente il Fondo Monetario Internazionale ha ammesso di aver compiuto degli errori di valutazione ai tempi dell’ intervento di risanamento dello Stato greco, per il quale, infatti, si sono resi necessari ben due interventi e non uno soltanto.

Rincaro del premio Rc Auto a maggio

 Crescono i premi Rc Auto. A Palermo l’aumento arriva all‘115. A Torino arriva fino al 13%. I risultati del focus trimestrale sui costi delle polizze non sono molto positivi.

Il campione preso in considerazione riguarda otto grandi città: Oltre alle già citate Palermo e Torino ci sono Milano, Verona, Bologna, Firenze, Roma e Napoli.

Il focus arriva dopo un confronto effettuato tra le tariffe di maggio e quelle di febbraio di quest’anno. In sostanza, si parla di cambiamenti limitati rispetto alle scottanti variazioni dei mesi passati.

A Napoli si registra un ribasso delle tariffe intorno all’8%, che fa ben sperae.Il rialzo di Palermo, invece, concerne in particolar modo i profili degli automobilisti più virtuosi.

I premi destinati al profilo 3, riguardante i giovani e i neopatentati, rimangono stabili eccezion fatta per la città di Roma in cui si registra un +2,5%.

Le variazioni riguardano sia gli uomini che le donne. Gli uomini, a Bologna, hanno uno sconto del 3,3%, a Verona del 5,5,%, a Milano del 4,9%.

L’aumento dei prezzi riguarda anche Firenze, con un +4,2%.

Nessuna modifica al Premio per le donne nelle città di Milano e Verona. Sempre per quanto concerne il profilo femminile, a Firenze i prezzi sono diminuiti del 2,6%.

Un ultimo dato riguarda la copertura extra su incendio e furto. A febbraio era del 21,18%. A Marzo del 12,86%.

Il FMI ammette errori nel piano di salvataggio della Grecia

 Sbagliando s’ impara, e, a volte, a pronunciare questa frase sono anche le grandi istituzioni internazionali. Come è successo, infatti, al Fondo Monetario Internazionale, che in un rapporto sul primo piano di salvataggio della Grecia ha recentemente ammesso di aver sbagliato, di comune accordo con l’ Unione Europea, le stime sulle ipotesi di crescita della nazione.

La Grecia verso la ripresa economica