Ecco quali aziende retribuiscono bene il lavoro

Bingham McCutchen Llp: Studio legale di Boston che riconosce ai suoi associati il magnifico stipendio di 216.000 dollari l’anno. Bonus a parte, naturalmente. Lo studio propone inoltre diversi incentivi, tra cui cene e persino lezioni di yoga per alleviare lo stress del lavoro.

Alston&Bird: Lo studio legale di Atlanta versa ai propri associati una media di 182.394 dollari l’anno, bonus a parte.

Perkins Coie: studio legale di Seattle che versa ai propri associati una media di 165.815 dollari l’anno. Sono moltissimi poi i bonus, le assicurazioni (persino quella sugli animali domestici offerta a tutti i dipendenti dello studio), le agevolazioni sulle polizze e sui piani pensionistici, nonché incentivi di altra natura.

Arnold&Porter Llp: studio legale di Washington (che ha sedi anche in altre città) versa agli associati 160.000 dollari all’anno. I bonus non mancano anche per i praticanti e i semplici impiegati. Inoltre sono comuni aperitivi o cene per tutti.

Hilcorp Energy Company:  gruppo petrolifero versa ai propri ingeneri in media 159.944 dollari l’anno e riconosce ai propri impiegati bonus sostanziosi (fino in media al 42% dello stipendio annuo di base) al raggiungimento dei target. Non solo, centrati gli obiettivi prefissati di produzione giornaliera di barili di petrolio, Hilcorp riconosce a tutti ulteriori incentivi per almeno 100 dollari. Tra i benefit poi il gruppo versa ai propri dipendenti gli abbonamenti ai mezzi pubblici di trasporto o ai parcheggi. Insomma una società da sogno ad occhi aperti.

Lavoro nel mondo della Tv con Fox Channels

 La Fox International Channels Italy è una emittente televisiva che fa parte del grande Fox Entertainment Group. L’emittente è nata nel 2013 ma, grazie alla sua variegata offerta, è divenuta una delle realtà più importanti delle televisioni a pagamento.

La Fox International Channels Italy è al momento alla ricerca di diverse figure professionali per le sue due sedi italiane, che si trovano una a Milano e una a Roma, e per la sede di Monaco.

Queste le posizioni aperte in Fox International Channels Italy

Corporate Communication & Pr Coordinator, Roma
Richiesta laurea in materie umanistiche e almeno 2/3 anni di esperienza in ufficio stampa.

Sales Agent, Milano
Richiesta laurea ed esperienza di almeno tre anni in concessionarie o agenzie digitali.

Sales Marketing Manager, Monaco
Ricerca rivolta a laureati in Economia Aziendale, Marketing, Comunicazione o materie affini, con almeno 4-6 anni di esperienza in tv e marketing di vendita e conoscenza del mercato televisivo tedesco.

Junior Trafficker, Milano
si cercano laureati in Scienze dell’informazione o equivalenteed esperienza di almeno 1 anno nel ruolo.

Stage Programming Planning, Roma
Ricerca rivolta a laureati in Lettere, Filosofia e Scienze della Comunicazione da non oltre 12 mesi, con ottima conoscenza del pacchetto Office.

Per candidarsi ad una delle offerte di lavoro di Fox Channel consultare la pagina Lavora con noi del sito dell’emittente.

Dall’estate il calcolatore online per la pensione, ma solo per gli over 58

 Una distinzione tra i lavoratori svedesi e quelli italiani? I primi conoscono già da vent’anni l’ammontare dell’assegno pensionistico. Gli italiani, invece, no.

In altri termini parliamo della ormai celebre “busta arancione” , che in Svezia rende nota ai lavoratori la pensione che riceveranno dallo Stato.

Nel nostro Paese farà il suo ingresso quest’estate, ma solo per gli over 58 e con un ritardo di oltre vent’anni in confronto con il Nord Europa.

Il via libera all’informativa, che giungerà in un primo tempo solo ai nati prima del 31 dicembre 1955, stando a quanto riferito dalla nota ministeriale dello scorso 20 marzo, è rinviato di qualche mese a seguito del cambio di governo, anche se il presidente dell’ente Antonio Mastrapasqua di recente ha assicurato che il semaforo verde arriverà entro i prossimi due – tre mesi.

Ma bisogna fare una precisazione. A differenza di quanto accade nei Paesi del Nord Europa, la “busta arancione” italiana non sarà inviata in formato cartaceo né via web: sarà più semplicemente un calcolatore online messo a disposizione sul sito dell’Inps, con cui i lavoratori a cinque anni dalla pensione, dotati di username e password, potranno via via conoscere l’ammontare del futuro assegno pensionistico.

Alitalia chiede contratti di solidarietà e tagli allo stipendio

 Al fine di contrastare la situazione economica non agevole, l’Alitalia ha fatto richiesta alle organizzazioni sindacali di 2.400 contratti di solidarietà di 50 ore medie mensili.

Si tratta, in altri termini, di sei giorni. Si parla dunque di una riduzione dello stipendio di quasi settanta euro.

E’ questa la proposta ufficiale avanzata dall’azienda all’incontro con i sindacati. Stando a quanto riferito dalle fonti sindacali, la delegazione imprenditoriale ha illustrato tale proposta reputandola un’operazione di salvaguardia occupazionale per quasi 600 dipendenti.

Una operazione che Alitalia vuole condurre avanti il prima possibile per la durata di due anni così da affrontare una situazione finanziaria molto difficile sul profilo dei costi a seguito di ricavi non positivi. Le stesse fonti sindacali dicono che l’Alitalia abbia chiesto un’immediata applicazione di contratti di solidarietà già da lunedì prossimo fino al 9 giugno 2015.

In questa maniera verrebbe scongiurato il ricorso alla cassa integrazione. Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Maurizio Lupi, ha già confermato l’intenzione di rafforzare e prolungare il fondo di solidarietà, istituito nel luglio 2005.

I conti della compagnia aerea sono gravissimi. Il primo trimestre si è chiuso per Alitalia con una perdita di 157 milioni, in aumento rispetto ai 131 mln dello stesso periodo del 2012. Il nuovo piano industriale 2013/2016 è in corso di elaborazione e sarà sottoposto al consiglio d’amministrazione di fine giugno. In crescita anche l’indebitamento finanziario netto gestionale che al 31 marzo risulta pari a 1.023 milioni, inclusi i 95 milioni del finanziamento soci, rispetto ai 967 milioni al 31 dicembre 2012; di questa voce la quota per l’indebitamento sulla flotta di aerei di proprietà è pari a 636 milioni.

Crollo mercato automobili maggio 2013

 Durante il mese di maggio, da poco conclusosi, sono state immatricolate nel nostro Paese 136.129 nuove vetture. Si registra pertanto un calo del 7,98% in confronto alle 147.942 di un anno fa. Nei primi 5 mesi del 2013 le immatricolazioni sono state di 608.579 unità, in calo dell’11,3% in confronto allo stesso periodo del 2012.

Fiat Group Automobiles durante il mese scorso ha portato la sua quota di mercato al 30,24%, in calo in confronto al 31,51% di dodici mesi fa e in leggero progresso rispetto al 30,2% di aprile. Nei primi cinque mesi del 2013 la quota del Lingotto è al 29,51%, in aumento rispetto al 29,32% dello stesso periodo del 2012.

Le immatricolazioni di Fiat sono state bloccate dalla mancata fornitura di componenti per alcuni modelli, con evidenti ritardi nelle consegne: sono quasi 3 mila le vetture che erano state già vendute ma che non è stato possibile consegnare

Le posizioni di vertice della classifica delle auto più vendute, tuttavia, sono ancora appannaggio di modelli del gruppo torinese, con ben cinque automobili nelle prime cinque posizioni. Dietro la Panda, ancora una volta la vettura più venduta, si piazzano Punto, 500,

Bene nel Nord America

Le vendite in rialzo dell’11% per Chrysler a maggio negli Stati Uniti, in progresso del 12% in Canada. In Usa, si tratta del miglior maggio dal 2007 e del il trentottesimo mese consecutivo di crescita. Le immatricolazioni della casa auto controllata dalla Fiat il mese scorso sono state pari 166.596 unità rispetto alle 150.041 unità dello stesso periodo del 2012. I marchi Jeep, Dodge, Ram Truck e Fiat hanno tutti incrementato le vendite rispetto a maggio 2012.

Hertz cerca collaboratori

 Hertz Global Holdings Inc è una grande multinazionale statunitense che opera in oltre 150 paesi. Il suo business è quello del noleggio auto e furgoni, per questo, molte delle sue sedi sono proprio negli aeroporti delle maggiori città.

In Italia le sedi Hertz sono presenti negli aeroporti di Venezia, Firenze, Bari, Ancona e Milano, sedi per le quali la multinazionale sta cercando del nuovo personale. Vediamo quali sono le posizioni aperte.

Addetti al Servizio Clienti per Firenze, Venezia e Bari

Ai candidati è richiesto il possesso del diploma di scuola media superiore, la conoscenza della lingua inglese e del pacchetto Office, la patente di giuda di categoria B e una breve esperienza in attività di front office.

Imprenditore Mandatario Hertz Autonoleggio per Ancona e Milano

Per candidarsi a questa posizione i requisiti richiesti sono:
– costituzione di una società a responsabilità limitata (anche preesistente);
– effettuare servizi esclusivi per il marchio Hertz;
– minimo investimento economico necessario allo svolgimento dell’attività;
– precedenti esperienze qualificate nell’autonoleggio o nel settore automotive;
– conoscenza del Pacchetto Office.

Per avere maggiori informazioni sulle posizioni aperte dalla Hertz e per inviare la propria candidatura, consultare la pagina Offerte del sito della multinazionale.

Decreto Imu-Cig: Confindustria chiede più attenzione verso la crescita

 Occorre mantenere un approccio più attento ai profili della crescita economica, in confronto a quanto stabilito nel decreto Imu-Cig.

Tale approccio sarebbe ottimo sia per i lavoratori che per le imprese. A pensarla così è il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, che si è espressa durante l’audizione di fronte alle commissione riunite Finanze e Lavoro della Camera sul decreto Imu-Cig.

Il termine stabilito dal decreto Imu-Cig al fine di realizzare la riforma totale della tassazione in relazione immobili «è molto breve e difficilmente renderà possibile un ripensamento complessivo della fiscalità del patrimonio immobiliare. Ciò non toglie che tale riforma possa essere avviata e che entro agosto possano essere attuati quantomeno alcuni obiettivi prioritari».

Gli immobili strumentali all’attività d’impresa non vanno trattati alla stregua patrimoni da tassare. L’imposta sugli immobili, attualmente, è penalizzante sia per le imprese, sia per le fasce meno abbienti della popolazione.

Nello specifico, per quanto concerne le aziende, Confindustria rammenta che da tempo chiede una revisione del carico fiscale che sgravi i fattori produttivi da un peso impositivo soffocante. Per tale motivo riteniamo indispensabile prevedere oggi, se non l’eliminazione, quantomeno un significativo temperamento dell’imposizione sugli immobili strumentali di impresa. Finora, ricorda Panucci, per esigenze di gettito, ci si è mossi nella direzione opposta.

Le novità al dl per lo sblocco dei pagamenti delle PA introdotte dal Senato

 Il termine ultimo per l’approvazione del decreto legge per lo sblocco del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso imprese, aziende e professionisti è fissato per la fine di questa settimana.

Il decreto è stato approvato questa mattina dal Senato, ma il testo ha subito delle importanti modifiche, che arrivano dopo gli emendamenti proposti ed approvati la scorsa settimana quando il decreto è stato revisionato dalla Camera.

► Approvato al Senato il decreto legge per lo sblocco dei pagamenti delle PA

Ora, prima di essere convertito in legge, il decreto per lo sblocco dei debiti delle pubbliche amministrazioni, dovrà passare per Montecitorio dove si dovrà decidere che fare delle ulteriori modifiche e poi giungere al testo definitivo.

Le novità introdotte dal Senato al Decreto Legge per lo sblocco dei pagamenti delle Pubbliche Amministrazioni

Platea più ampia per la compensazione dei debiti: saranno compensati tutti i debiti tributari iscritti a ruolo entro il 31 dicembre, allungando così di 8 mesi la scadenza per la registrazione, fissata dal testo precedente ad aprile.

Proroga per la chiusura dei bilanci preventivi dei Comuni: la scadenza è stata prorogata al 30 settembre, prima era stata fissata al 30 giugno.

Estensione degli incentivi statali per le Regioni: il Patto Verticale è stato esteso fino al 2014. Provincie e Comuni avranno così la possibilità di rimodellare gli obiettivo del patto di stabilità interno con maggiore flessibilità.

Comunicazioni telematiche: la pubblica amministrazione dovrà comunicare ai creditori la data e l’importo esatto del pagamento del debito entro il 30 giugno e solo tramite posta elettronica certificata.

► Le novità del decreto legge sui debiti delle pubbliche amministrazioni

Convenzione Abi-Governo per il monitoraggio della destinazione della liquidità proveniente dal pagamento dei debiti.

30 giorni di tempo per saldare i debiti pagati con anticipazioni: le amministrazioni avranno l’obbligo di estinguere i debiti pagati con anticipazione di liquidità entro e non oltre 30 giorni dalla data dell’anticipazione.

Patto si stabilità più morbido per gli enti virtuosi: gli enti che sforeranno i limiti del patto di stabilità per il pagamento dei debiti andranno incontro a sanzioni meno severe.

Stato garante dei debiti maturati fino al 2012: in questo modo si potrà procedere più velocemente al pagamento dell’intero stock del debito.

Taglio dei fondi per le imprese per il finanziamento dei Comuni che hanno avuto tagli di risorse a causa dell’Imu: si tratta di circa 400 milioni di euro.

Stop all’Imu su immobili categoria D: impianti sportivi, teatri e capannoni di proprietà dei comuni non saranno soggetti all’Imu.

Tagli: al fine di reperire la liquidità necessaria la pagamento dei debiti saranno tagliati i fondi dei ministeri dell’Economia, del Lavoro e degli Affari esteri, il fondo per gli interventi strutturali di politica economica, i fondi per l’editoria e le risorse anche per le fonti rinnovabili.

Sono invece stati esclusi dai tagli previsti dal testo del decreto legge la scuola, la ricerca, l’Expo 2015 e i fondi per la cooperazione internazionale, anche se sono state introdotte delle riduzioni per le indennità di servizio all’estero per il personale delle ambasciate.

► Gli otto miliardi della fine della procedure di deficit devono andare alle imprese

Crediti certificabili anche per i professionisti.

Società in house: questo tipo di società potranno utilizzare la liquidità che arriva dal pagamento dei loro crediti per pagare quelli che hanno accumulato a loro volta verso imprese e professionisti.

Proroga per Equitalia: le amministrazioni potranno rivolgersi ad Equitalia per la riscossione delle imposte, compresa la Tares, fino al 1 gennaio 2014, termine entro il quale dovranno rendersi autonome.

 

 

Pensioni certe ma più leggere

 Anche in virtù degli effetti dell’ultima riforma, varata alla fine del 2011, la spesa per pensioni in rapporto al Prodotto interno lordo può essere considerata sotto controllo. Tuttavia, alla sostenibilità del sistema, la quale mostra una buona tenuta soprattutto in confronto alla transizione demografica negativa, saranno corrisposti in futuro assegni più soft. Ciò si evince dal Rapporto della Ragioneria generale dello Stato in relazione alle tendenze di medio periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario, pubblicato oggi.

Al termine di una fase iniziale di crescita della spesa attribuibile solo ed esclusivamente alla recessione economica, la quale è prevista proseguire anche nel 2013, la spesa per pensioni in rapporto al Pil flette gradualmente sino al raggiungimento del 14,8% nel 2029. Negli anni successivi sarà l’inizio di una nuova fase di crescita che condurrà il rapporto al suo massimo relativo, uguale a circa il 15,6%, nel triennio 2044-2046.

Da qui in poi si diminuisce rapidamente, con un rapporto che si attesta al 15,3% nel 2050 ed al 13,9% nel 2060, con una decelerazione che dovrebbe essere costante. L’Italia farà meglio degli altri paesi del Vecchio Continente. Infatti, a fronte di un valore della spesa pensionistica che cresce in media, per l’insieme dei paesi dell’Unione europea (e la Norvegia), di 1,4 punti percentuali nel periodo 2010-2060, nel nostro caso il rapporto scende di 0,9 punti percentuali, e questo nonostante il più forte invecchiamento demografico e le più elevate aspettative di vita.

Tra i più potenti stabilizzatori della spesa pensionistica il rapporto rammenta l’aumento dei requisiti di pensionamento per vecchiaia e la chiusura delle uscite per anzianità, il passaggio pro quota al contributivo come criterio unico di calcolo delle pensioni e l’aggiornamento dei coefficienti di trasformazione.

Approvato al Senato il decreto legge per lo sblocco dei pagamenti delle PA

 Il Decreto legge per lo sblocco dei pagamenti alle pubbliche amministrazioni ha ricevuto questa mattina il sì del Senato – 247 voti a favore, 7 astenuti e nessun contrario – dopo che qualche giorno fa sono stati discussi e approvati alla Camera gli ulteriori emendamenti proposti.

► Le novità del decreto legge sui debiti delle pubbliche amministrazioni

Ora, il decreto legge dovrà tornare a Montecitorio per la terza lettura e per l’approvazione definitiva, il tutto entro la fine della settimana.

Gli emendamenti approvati

Il testo arrivato al Senato conteneva molti emendamenti proposti dai vari relatori, per la maggior parte, però, sottoposti a revisione:

pagamento dell’intero debito delle pubbliche amministrazioni entro il 2014 attraverso anticipazioni del sistema creditizio nazionale e internazionale con garanzia dello Stato;

esonero per i comuni dal pagamento dell’Imu sugli immobili di loro proprietà;

proroga di sei mesi dei poteri di Equitalia per la riscossione delle imposte contestate per conto dei Comuni;

eliminazione della riserva dello Stato sull’Imu sugli immobili di categoria D di proprietà dei Comuni;

revisione dei criteri di ripartizione del fondo sperimentale di riequilibrio e la semplificazione dei criteri per il fondo di solidarietà comunale per il 2013.

► Gli otto miliardi della fine della procedure di deficit devono andare alle imprese