Il piano europeo contro la disoccupazione

 Non solo Italia. La disoccupazione è un’emergenza che riguarda tutta l’Europa. Così, durante un incontro a Palazzo Chigi con il Premier Letta, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha ribadito che nel ‘Vecchio Continente’ sono più di sette milioni i giovani che non seguono un percorso lavorativo o di istruzione. E’ questa una sfida economica, politica e sociale per le nostre società, una sfida impellente che dobbiamo affrontare.

Piano di lavoro dell’Unione europea

La sfida è dunque quella di combattere la disoccupazione, in nome della crescita e di un futuro che sembra sempre più cupo. In virtù di ciò Herman Van Rompuy ha annunciato un Piano europeo contro la disoccupazione in 5 punti. Quali sono?

1 anticipo del cofinanziamento dei progetti regionali al fine di contrastare la disoccupazione ai primi mesi del 2014;

2 accelerazione dell’introduzione della “Garanzia Giovani” in tutti i Paesi UE;

3 valutazione della possibilità di risorse che arrivano dalla Banca di Investimenti Europea e dal Fondo di Globalizzazione europeo;

4 sensibilizzazione dei partner sociali (datori di lavoro, sindacati) nella messa a punto di “best practice”;

5 aumento della mobilità transfrontaliera. In questo senso Van Rompuy ha rammentato che il portale EURES ha più di 1,3 milioni di posti vacanti e ha incluso nella possibilità di mobilità transfrontaliera anche il programma Erasmus, nonostante il rischio inerente ai finanziamenti, per via di un buco miliardario nella casse UE.

Le novità sull’Estratto Conto Integrato

 Novità in vista per i nuovi servizi telematici dell’Inps per la pensione. Con il messaggio 8822 del 30 maggio, l’Istituto nazionale di previdenza, infatti, ha ufficializzato l’allargamento della platea dei contribuenti che potranno accedere al servizio dell’Estratto Conto Integrato.

► I nuovi servizi Inps per i pensionati

Con questa implementazione i contribuenti che hanno maturato contributi in diverse casse previdenziali che potranno consultare l’ECIEstratto Conto Integrato – passano da circa 100 mila ad milione di persone: i 650 mila contribuenti attualmente iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, ai fondi sostitutivi o alla gestione separata dell’Inps, i 150 mila iscritti alla gestione dipendenti pubblici, i 20 mila lavoratori dello spettacolo e i 180 mila iscritti ad altri enti previdenziali.

Grazie all’Estratto Conto Integrato, che fa parte di un più ampio progetto dell’Inps, partito in via sperimentale alla fine del 2011, questa tipologia di lavoratori avrà la possibilità di controllare la propria situazione contributiva consultando un solo file, nel quale saranno indicati tutti i contributi versati a suo favore nelle diverse casse.

► Il piano del Governo per pensioni ed esodati

Si accede al servizio direttamente dal portale dell’ultimo Ente in cui si è stati iscritti o dai portali degli enti che forniscono le informazioni previdenziali al Casellario dei Lavoratori Attivi, istituito presso l’Inps (Inps, Enasarco e Casse previdenziali degli ordini professionali).

Finanziamenti ai partiti, arriva il primo stop

Per molti sarà una buona notizia. Il sistema dei rimborsi diretti ai partiti non è più attivo.

Al termine di una riunione fiume di due ore, il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl che introduce un nuovo sistema di finanziamento della politica improntato sulle contribuzioni volontarie.

► Ecco dove lo Stato ha tagliato le spese dello Stato

Al termine della riunione, Enrico Letta non ha perso tempo per comunicare la sua soddisfazione tramite il suo profilo twitter:

Il Cdm ha appena approvato il ddl di abrogazione del finanziamento pubblico partiti e passaggio a incentivazione fiscale contributi cittadini

ha scritto il Premier.

Ora, dice il Premier, “il Parlamento approvi rapidamente”. Nel pomeriggio, nel corso della conferenza stampa congiunta con il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, il premier sottolinea che siamo al capolinea per quanto riguarda il finanziamento pubblico ai partiti come l’avevamo inteso finora.

 

► Operazione trasparenza del Governo: dove sono i redditi dei ministri?

“Abbiamo mantenuto la promessa”, afferma Letta. Suvvessivamente un appello al Parlamento: “Confido che l’approvi rapidamente”, aggiunge, perché questo disegno di legge serve per ridare “credibilità” alla politica. “La coesione politica della maggioranza” ha concluso il Premier, “è stata importante su questo tema. Voglio ringraziare i partiti perché è un passo che i cittadini aspettavano”.

 

Le città più visitate di Mastercard

 Usare la carta Mastercard vuol dire anche affidare alla rete creditizia di questa carta di credito, una serie di informazioni su spostamenti e acquisti, tanto che periodicamente, Mastercard, può stilare delle classifiche relative ai gusti degli utenti.

La più recente, in tal senso, è quella delle città più visitate del mondo che nei primi 20 posti annoverano anche le nostre Roma e Milano. Quest’anno i risultati della classifica delle città più visitate del mondo è raccolta nel report annuale che considera i flussi delle transazioni.

Mastercard è alla ricerca di Stagisti

Si tratta della Global Destination Cities Index dove, al primo posto, si posizione la capitale thailandese. Medaglia d’oro per Bangkok che ruba a Londra il primo posto del podio. In realtà potremmo quasi considerarle a pari merito visto che gli arrivi internazionali a Londra sono stati 15,96 milioni e quelli a Bangkok soltanto 15,98 milioni.

Carta Pensione del Banco di Napoli

Al terzo posto, medaglia di bronzo per Parigi che in ossequio alla legge dell’alternanza, è seguita da una meta esotica come Singapore. Al quinto posto troviamo la sempre attraente New York, seguita da Istanbul in forte crescita. A seguire ci sono Dubai, Kuala Lumpur e Hong Kong, mentre il decimo posto è occupato da Barcellona.

Per le italiane bisogna arrivare fino al dodicesimo e tredicesimo posto, occupati, rispettivamente, da Milano e Roma.

Visco e l’arretratezza dell’Italia

Siamo un Paese indietro nel tempo. Abbiamo un ritardo di venticimque anni e un cuneo fiscale che blocca il livello occupazionale. La stretta creditizia è sempre più invasiva.

Per cambiare marcia occorre rivedere le condizioni dei prestiti e rivedere quelli che sono gli effetti negativi sull’economia.

A pensarla così è Ignazio Visco, governatore di Bankitalia. Il nostro paese non è stato in grado di replicare agli straordinari cambiamenti geopolitici, tecnologici e demografici degli ultimi 25 anni. Per Ignazio Visco, secondo cui “l’aggiustamento richiesto e così a lungo rinviato ha una portata storica» e che necessita di un contributo decisivo della politica, della società e di tutte le forze produttive”, siamo indietro dunque di un quarto di secolo sui tempi rispetto al resto d’Europa.

I problemi, dunque, sono molti. A cominciare dal cuneo fiscale, che grava sul lavoro frenando l’occupazione e l’attività aziendali. Sono necessarie alcune riduzioni di imposte. Secondo Visco “non possono che essere selettive, privilegiando il lavoro e la produzione”. Parole che arrivano da Visco durante le Considerazioni finali all’Assemblea Ordinaria dei partecipanti a palazzo Koch. Assolutamente da combattere è poi l’evasione , anche nella dimensione sovranazionale. “L’evasione – come ha detto più volte il Governatore – distorce l’allocazione dei fattori produttivi, causa concorrenza sleale, è di ostacolo alla crescita della dimensione delle imprese”.

Abolizione finanziamento pubblico ai partiti: le norme per la trasparenza

 Il ddl che contempla l‘abolizione spalmata in tre anni del finanziamento pubblico ai partiti porta con sé una serie di regole di trasparenza, di democrazia interna ai partiti, chiamati a dotarsi di uno statuto, ma anche di bilanci certificati, come condizioni per usufruire delle agevolazioni e degli incentivi fiscali.

Detrazioni erogazioni liberali

Per ciò che concerne le detrazioni, le erogazioni liberali in denaro, effettuate dalle persone fisiche in favore dei partiti politici, avranno dall’imposta lorda una detrazione pari: al 52 per cento per importi compresi fra 50 euro e 5.000 euro annui; al 26 per cento (stessa percentuale di detrazione riservata per erogazioni alle Onlus) per importi tra i 5.001 e i 20.000 euro.

Fondi

Il provvedimento contempla che i partiti politici che hanno avuto nell’ultima consultazione elettorale almeno un rappresentante eletto alla Camera o al Senato potranno avere accesso alla ripartizione annuale del 2 x 1000 della propria imposta sul reddito (Ire). Una decisione che assumerà il contribuente, sempre a decorrere dall’anno finanziario 2014, in fase di dichiarazione dei redditi mediante la compilazione di una scheda recante l’elenco dei soggetti aventi diritto.

Modalità contributi cittadini

I contributi dei privati sono una misura compensativa: sono fissati entro un determinato stanziamento, i fondi non espressamente attribuiti dai privati mediante l’opzione del due per mille, saranno distribuiti ai partiti proporzionalmente alle somme stanziate in via esplicita. Fonti ministeriali spiegano anche che il finanziamento pubblico sarà sostituito da tre fonti di aiuto: detrazioni, libera scelta dei cittadini con il 2 per mille e servizi, come sedi, bollette telefoniche, spazi televisivi.

Le detrazioni fisse della dichiarazione dei redditi

 Oltre alle spese deducibili dalla dichiarazione dei redditi ce ne sono delle altre che sono detraibili, ossia che vengono sottratte dal reddito imponibile al fine del calcolo dell’ammontare delle tasse da pagare.

► Le spese deducibili dalla dichiarazione dei redditi

Sono di due tipi: una tipologia che può essere detratta con una aliquota del 19% e delle spese fisse, ossia che hanno una detrazione stabilita e non variabile in base all’importo. Vediamo quali sono.

► Le spese detraibili al 19% dalla dichiarazione dei redditi

Le detrazioni fisse della dichiarazione dei redditi

Affitto

In caso di stipula o di rinnovo di contratto di affitto per un immobile da adibire ad abitazione principale, la detrazione è così ripartita:

300 euro per reddito complessivo inferiore a 15.493,71

150 euro per reddito complessivo inferiore 30.987,41 euro.

Nessuna detrazione per reddito complessivo superiore a 30.987,41

Affitto a canone concordato

In caso di inquilini con contratti a canone concordato la detrazione è di

495,80 euro per reddito complessivo inferiore a 15.493,71

247,90 euro per reddito complessivo inferiore 30.987,41 euro

Nessuna detrazione per reddito complessivo superiore a  30.987,41 euro

► Le dieci ricevute da presentare per la dichiarazione dei redditi

Affitto giovani 20-30 anni

Per i giovani con età compresa tra 20 e 30 anni la detrazione per la locazione di un immobile da adibire ad abitazione principale, solo se diversa da quella dei genitori e non oltre i tre anni, possono beneficiare di una detrazione fissa pari a 991,60 euro per redditi inferiori a 15.493.

Dipendenti trasferiti per motivi di lavoro

I lavoratori che hanno dovuto locare un immobile per trasferimenti di lavoro in altro comune rispetto a quello di residenza, le detrazioni fisse sono così ripartite:

991,60 euro per reddito imponibile fino a 15.493,71 euro

495,80 euro per reddito imponibile fino a 30.987,41 euro.

Versamento individuale ai partiti: previsto un tetto massimo

 Abolito il finanziamento pubblico ai partiti, chi stanzierà i fondi? I privati, ma attenzione alle nuove regole. Il ministro Quagliarello ha parlato di un tetto massimo dei versamenti individuali che andranno ai partiti. Il tetto sarà di 61 milioni di euro, dunque un terzo in meno rispetto al finanziamento attuale.

Ciò avverrà soltanto se tutti decideranno di dare soldi ai partiti: “Non vogliamo far rientrare dalla finestra quello che esce dalla porta”, ha spiegato il ministro, specifcando in particolare che ogni finanziamento deve essere traciato e certificato. Ci sarà il massimo della trasparenza», assicura Quagliariello. Non vi potranno essere contributi anonimi, inoltre.

Quagliariello specifica che non si tratta di una legge contro i partiti, é un finanziamento indiretto.

I partiti sono parte della democrazia. La democrazia ha un costo e per questo» per esempio sono previsti «sgravi sulle sedi» dei partiti.

“Presentiamo questa legge con orgoglio”, ha concluso il ministro.

A regime dal 2016

Il sistema di regolamentazione della contribuzione volontaria ai partiti politici inizierà pertanto 2014, ma andrà a regime soltanto due anni dopo.

Solo a giugno 2015 gli italiani saranno infatti chiamati a dichiarare i propri redditi relativi al 2014. A quel punto saranno necessari altri mesi per permettere all’Erario di stabilire l’ammontare esatto della quota del 2 x 1000 da destinare a ciascun partito politico. Fino a questo momento, e quindi in via transitoria, a tutti i partiti è riconosciuto il taglio: del 40% nel primo esercizio successivo a quello dell’entrata in vigore del disegno di legge; del 50% nel secondo esercizio successivo a quello dell’entrata in vigore del disegno di legge; del 60% nel terzo esercizio successivo a quello dell’entrata in vigore del disegno di legge. Con il quarto esercizio finanziario successivo a quello dell’entrata in vigore del disegno di legge il finanziamento termina.

L’austerity blocca il PIL americano

 La situazione americana è senz’altro una delle migliori del momento eppure dopo la pubblicazione dei dati del PIL qualcuno ha iniziato a ricredersi. Tutto sembra legato al calo della spesa del governo americano che sembra aver inciso parecchio sull’economia a stelle e strisce e pochi sono gli analisi che avevano considerato ogni evenienza.

PIL USA influenzerà il mercato Forex

La politica economica di Washington nei primi tre mesi dell’anno è stata caratterizzata dall’austerity che, come sappiamo, adesso è criticata da numerosi fonti economiche. La crescita, poi, c’è stata davvero visto che l’economia americana ha fatto registrare un incremento del 2,4 per cento su base annuale ma rispetto a quello che avevano previsto gli analisti siamo un pelino al di sotto. Rispetto alle aspettative siamo sotto dello 0,1 per cento.

Il PIL USA è davvero sul piano inclinato?

Krugman confronta Lettonia e Stati Uniti

In linea di massima possiamo dire che la crescita del paese è rallentata per via della riduzione della spesa pubblica che ha inciso sull’attività delle imprese benché la scelta, poi, sia stata portata avanti a livello governativo. In generale resta fuori da questo discorso soltanto il comparto agricolo.

Adesso, tutto sembra essere nelle mani di chi sceglie la politica monetaria. La FED è per una visione espansiva.

 

Le novità del decreto legge sui debiti delle pubbliche amministrazioni

 La commissione Bilancio del Senato ha dato il via libera al Dl sui pagamenti dei debiti della Pa che sarà votato, poi, esaminato e votato dalla Camera mercoledì 5 giugno per l’ufficializzazione definitiva del testo e dei vari emendamenti.

► 250 emendamenti al decreto sui debiti della Pubblica amministrazione

Il decreto legge sui pagamenti dei debiti delle pubbliche amministrazioni è stato, fin dall’inizio, un testo molto discusso, che però, finalmente, sta giungendo alla sua versione definitiva. Di seguito riportiamo le principali novità al testo che dovranno passare all’esame della Camera.

Il nuovo testo prevede che le Pubbliche amministrazioni inizino il pagamento dei loro debiti non solo alle imprese ma anche ai professionisti e la concessione entro il 2014 della garanzia dello Stato per l’agevolazione della cessione dei crediti maturati nei confronti della Pubblica amministrazione entro il 2012 a banche e ad altri intermediari finanziari.

Sul fronte delle pubbliche amministrazioni, la nuova versione del decreto legge sullo sblocco dei debiti, prevede che per i comuni sei mesi di tempo (fino al 1 gennaio 2014) in più per organizzare la riscossione in proprio dei tributi, anche ricorrendo ad Equitalia.

► Le conseguenze dell’uscita di Equitalia dai Comuni

Inoltre, il decreto prevede un ammorbidimento della legge di stabilità per le amministrazioni locali che si dimostrano particolarmente virtuose.