La Germania accusa Draghi di favorire Italia e Spagna

 Nel corso di questi ultimi giorni il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi è stato oggetto di una duplice accusa da parte di alcuni esponenti di primo piano del mondo della politica e della stampa tedesche.

Lo scenario finanziario europeo va migliorando

Un lungo articolo pubblicato sul quotidiano Die Welt allude oggi infatti alla possibilità che la Banca Centrale Europea utilizzi lo spauracchio dell’ introduzione di tassi negativi sui depositi giacenti presso la BCE, per incoraggiare, o meglio costringere, le banche  tedesche a concedere più credito ai Paesi dell’ Europa meridionale in difficoltà economiche, come l’ Italia o la Spagna.

Il mercato si fida delle banche centrali

Una settimana fa, invece, il presidente Draghi era stato accusato di aver danneggiato, con la sua politica di estrema riduzione dei tassi di interesse, gli interessi dei risparmiatori tedeschi, che nel giro di poco tempo hanno visto drasticamente ridursi il valore dei loro risparmi.

E altre fonti, sempre in Germania, già danno quasi per certa la discesa dei tassi di deposito della BCE sotto lo zero, che saranno rivisti senza neanche aspettare una richiesta di intervento da parte delle nazioni in difficoltà. Nel frattempo, però, dai vertici della BCE, i governi dell’ Eurozona vengono ammoniti a non allentare le politiche del rigore. Chi avrà ragione?

In Italia c’è il gasolio più caro d’Europa

 Le imposte che in Italia si pagano sui prodotti derivati del petrolio sono le più alte d’Europa. Al prezzo all’origine di questi prodotti, infatti, c’è da aggiungere un 55,08% che fa lievitare il prezzo del prodotto in fase di vendita al dettaglio.

Questa incidenza delle tasse ci porta al terzo gradino del podio della classifica dei prezzi del carburante, dopo Gran Bretagna e Svezia.

► Arrivano nuovi aumenti della benzina

Questi due paesi, insieme all’Italia, infatti, sono gli unici in Europa che hanno una tassazione sul gasolio superiore al 50% (tra tasse, Iva, accise e imposte varie), mentre per il resto delle nazioni – come ad esempio la Francia, la Spagna, la Germania e l’Olanda – la tassazione sui prodotti petroliferi è inferiore al 50%, il che garantisce una maggiore competitività dei prodotti.

Questa tassazione così elevata influisce soprattutto nel settore del trasporto professionale, che paga per il gasolio circa 25 centesimi in più al litro  rispetto al prezzo medio che si paga in Europa, cifra che si alza sensibilmente se il prezzo italiano dei prodotti petroliferi viene confrontato con quelli praticati nell’est Europa.

► Le compagnie petrolifere nel mirino di Bruxelles

Per questo le varie associazioni di autotrasportatori italiane vogliono aprire un confronto con il nuovo esecutivo, soprattutto in previsione dell’aumento dell’Iva previsto per luglio: solo riuscendo a livellare il prezzo della benzina italiana con quello europeo si potrà tornare ad essere competitivi.

Nelle banche della City 200 mila operatori in meno

 Se nel Vecchio Continente, dal punto di vista finanziario, sono tornati a spirare deboli venti di miglioramento, e, da una parte la Banca Centrale Europea indica i piccoli passi in avanti compiuti negli ultimi tempi sulla strada della ripresa, e, dall’ altra, gli stessi istituti di credito dell’ Eurozona tornano a credere nei rendimenti dei mercati azionari, la stessa cosa non si può dire della situazione delle banche britanniche.

> Lo scenario finanziario europeo va migliorando

Le banche della City di Londra, infatti, soffrono oggi i colpi di coda più violenti della crisi economica che ha attraversato l’ intero continente, tanto che, in questi mesi e nei prossimi, vedranno ulteriormente ridursi il numero del personale addetto.

In calo le riserve depositate presso le banche centrali

Entro la fine del 2013, infatti, le politiche di contenimento dei costi imporranno ai quattro principali istituti di credito del Regno Unito una riduzione del personale del 24%, che sfiorerà le 200 mila unità, sulla base dei dati occupazionali registrati nel 2008. Gli impiegati del settore bancario passeranno così da un totale di 795 mila di cinque anni fa alle future 606 mila unità della fine di quest’ anno.

Tanto inciderà, dunque, la crisi economica sotto il profilo delle risorse umane sulle banche britanniche, che tentano ogni strategia in vista di un ritorno alla perduta redditività.

Quando l’investimento è per i figli

 Molti adulti che hanno dei figli, in genere, pensano a come investire il loro denaro affinché un domani siano proprio i ragazzi a ritrovarsi ad approfittare di un piccolo gruzzoletto. Ma quali sono gli investimenti più adatti per i figli? con l’aiuto della recensione di Supermoney abbiamo selezionato le offerte più interessanti.

Scrigno Protetto di Pramerica

Una delle soluzioni maggiormente richieste dai genitori è quella relativa ai buoni del tesoro pluriennali vale a dire i famosi BTP che sono emessi periodicamente dal ministero del Tesoro italiano. I BTP si acquistano al momento dell’asta e l’operazione viene svolta tramite l’intermediazione della banca o di un altro intermediario.

Genialloyd: tutela dei terzi

Il rendimento maggiore è assicurato dai buoni che sono di durata compresa tra 10 e 15 anni che riescono a garantire il 5% d’interessi all’anno.

In alternativa ai buoni del Tesoro, un’altra soluzione molto quotata è l’istituzione di un piano d’accumulo che consente di mettere da parte periodicamente una certa quota di risparmi che poi sono indicizzati con azioni e obbligazioni. La somma da investire è scelta dall’interessato e non ci sono rischi legati alle oscillazioni del mercato. In genere per 1000 euro investiti si ottiene sempre il 5 per cento di rendimento annuo.

In calo le riserve depositate presso le banche centrali

 Le banche europee si aprono piano piano ad un nuovo corso. I principali istituti di credito del Vecchio Continente hanno infatti, negli ultimi sei mesi, ridotto la percentuale dei depositi cash in custodia presso le banche centrali, segno che, in maniera graduale, si sta probabilmente passando ad una ricerca dei rendimenti.

Banche tornano in utile, ma non concedono prestiti a imprese e famiglie

I dati, estrapolati dal Wall Street Journal, parlano chiaro. Dal mese di settembre 2012 a quello di marzo 2013 dai caveaux delle banche centrali europee sono stati prelevati all’ incirca 300 miliardi, che, dai cuscinetti di liquidità dei tempi della crisi – la mossa finanziaria a minor rischio possibile, sarebbero stati ora dirottati verso i mercati azionari.

Lo scenario finanziario europeo va migliorando

In Europa, cioè, torna la voglia di rischio. E ancora parlano le cifre. Se a fine settembre scorso il totale depositato nelle banche centrali si aggirava attorno ai 1.420 miliardi, nel mese di marzo 2013 si è arrivati di nuovo a 1.150 miliardi.

Dopo mesi di “protezionismo” finanziario, quindi, che aveva prudentemente indotto i  banchieri ad affidare il denaro ai governatori, in vista di possibili tracolli connessi con il problema del debito, le banche tornano oggi a premiare gli azionisti, alla costante ricerca di soluzioni alternative o integrative di quelle della BCE.

Scegliere il miglior conto per i giovani

 I giovani che sono alla ricerca di un conto corrente, cercheranno sicuramente la soluzione che maggiormente consente loro di gestire i risparmi senza spendere troppi soldi. In pratica tutti sono alla ricerca della famosa soluzione zero spese.

Gli istituti di credito offrono molte soluzioni per i ventenni che vogliono imparare a gestire i risparmi ma che si trovano a loro agio con la gestione online del conto. Supermoney fa una simulazione per una ricerca di conto corrente effettuata da un giovane di 26 anni che risiede a Milano, che ha circa 2500 euro da versare sul conto e che vuole avere l’accredito del primo stipendio proprio su quel conto.

Come scoprire l’usura nel conto corrente

Una delle soluzioni più vantaggiose è sicuramente quella offerta da Webank che offre un conto a zero spese e zero costi futuri con un tasso passivo che è del 5,50 per cento e non prevede spese per le operazioni allo sportello né per le operazioni online.

Il CC di ING Direct e i vantaggi

Una seconda soluzione interessante è quella offerta da YouBanking che non prevede spese governative, non sono previste spese allo sportello e non ci sono costi per le operazioni fatte via internet. Il tasso d’interesse passivo, in questo caso, sale fino al 9 per cento.

Molto interessante, ma soltanto medaglia di bronzo, il Nuovo conto Pratico Web della BNL che non prevede costi annui e non ha alcuna spesa. In questo caso le operazioni sono gratuite e il tasso d’interesse passivo è fino al 15,09%.

Servono 2 miliardi per evitare l’aumento dei ticket sanitari

 Sulla base di una manovra finanziaria approvata nell’ estate del 2011 dall’ allora Ministro dell’ Economia Giulio Tremonti, a partire dal 1 gennaio 2014 i ticket sanitari dovrebbero subire un forte rincaro.

> La crisi mette in ginocchio la Sanità

Ma il Governo Letta sembra essere intenzionato, per diversi motivi, ad evitare che questo accada. Sono di questo stesso parere, infatti, sia il premier Enrico Letta, che si è impegnato ad eliminare lo scatto delle tariffe, sia i Ministri Lorenzin, alla Salute e Saccomanni, al Ministero dell’ Economia e delle Finanze.

Nessun aumento per i ticket sanitari?

Condizione necessaria affinché ciò non avvenga, tuttavia, sembra essere, come sempre, il reperimento delle necessarie coperture. Per evitare che il prezzo dei ticket sanitari aumenti in tutta Italia, infatti, sono necessari all’ incirca 2 miliardi di euro, che dunque eviterebbero alle famiglie italiane un aggravio di altri 350 euro sul bilancio familiare per le spese sanitarie.

Un’ ipotesi circolata in questi giorni prevede quindi di usare come risorse i risparmi di spesa realizzati nel corso del 2012, come indicato nel Documento di programmazione economica e finanziaria 2013. Ancora cauta, tuttavia, in merito a prese di posizioni ufficiali Beatrice Lorenzin, che ha colto l’ occasione per ricordare invece i lavori in corso dell’ esecutivo sul Patto per la salute con le Regioni, che hanno accolto con favore la notizia del probabile blocco degli aumenti.

Lo stato di salute dell’economia Usa

 Dagli anni ottanta ad oggi c’è una relazione costante e negativa tra l’inclinazione della curva dei rendimenti e l’attività economica degli Stati Uniti.

L’esperto Anthony Doyle, team fixed income M&G, ha dichiarato in un suo contributo che analizzando le differenze tra i tassi sui Treasury a 10 anni e a 3 mesi (nota anche come yield-curve spread) si può calcolare la probabilità di una recessione negli USA nei prossimi 12 mesi.

In base a questa teoria, un inasprimento monetario eleva i tassi a breve termine. Di conseguenza si verifica un appiattimento (o un’inversione) della curva dei rendimenti nel contesto di una decelerazione dell’economia e di un calo della domanda di credito.

In questo contesto, stando così le cose, potrebbero ridursi anche le attese di inflazione.

La ricerca di Doyle dimostra il modo in cui il profilo della curva è riuscito ad anticipare quasi ogni recessione americana dal 1950, eccetto un “falso” segnale che ha preceduto la crisi creditizia e il calo della produzione nel 1967.

La curva dei rendimenti è dunque un ottimo indicatore di recessione. Quali sono le probabilità di una recessione Usa nei prossimi dodici mesi in base al mercato obbligazionario? Per la precisione la probabilità di recessione si attesta intorno al 5,38%. Molti esperti sono pronti a scommetterci, mentre una minima parte non è più molto convinta del potere predittivo della curva dei rendimenti.

Dodici tecnologie per cambiare il mondo

C’è un modo per uscire dallo stallo in cui la crisi ci ha gettato: l’innovazione. Lo sviluppo di nuove tecnologie che la crisi stessa ha rallentato, ma non è riuscita a fermare.

Forse, il beneficio del dubbio è obbligatorio, sarà un modo per far si che l’economia globale esca dalla morsa in cui si è ritratta.

Così, gli Stati iniziano a trovare le soluzioni per salire sul ‘treno del futuro‘.

Analisti tra i più esperti sul mercato hanno stilato un elenco di innovazioni diromenti. Il loro più grande pregio, come accennato, sarebbe quello di dare una mano al sistema economico globale in difficoltà creando maggiore produttività e più qualità dal punto di vista dei consumi.

Tra queste tecnologie abbiamo l’ormai nota sigaretta elettronica, alla quale si aggiungono prodotti di informatica, energia e genetica.

L‘impatto economico degli strumenti presenti in elenco si aggirerebbe intorno alle centinaia di miliardi di dollari l’anno.

L’informatica è dunque decisamente il settore principale che riguarda le innovazioni.

Una di queste concerne l’internet mobile. Arriveranno dispositivi sempre più piccoli, più leggeri e con maggiore potenza. Le applicazioni degli apparecchi saranno sempre più varie e daranno la possibilità di ottenere maggiore interazione con il mondo virtuale e con la sua utenza.

Il tutto con costi più ridotti e con maggiore flessibilità.