Crolla l’immobiliare ma sui prezzi è battaglia

 Il mercato immobiliare italiano ha un andamento molto particolare perché nonostante si parli di crollo, nel senso di calo poderoso delle vendite, i prezzi continuano ad essere più alti del previsto. L’Istat, nel mese di marzo, ha dato alle stampe il Rapporto Immobiliare 2013 che è stato realizzato in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate e con l’Abi.

Torna la fiducia nella casa

Quello che si evidenzia è che la contrazione delle compravendite è poderosa e rispetto al 2011 è salita fino al 27,5 per cento. Tutto farebbe pensare ad uno stallo capace d’indurre una riduzione dei prezzi, invece i prezzi delle case non scendono. 

► Si abbassano gli affitti in tempi di crisi

Il Codacons si spiega la situazione in questo modo: le famiglie, oggi, sono indebitate, sull’orlo del fallimento e tassate dall’IMU. La loro intenzione è sicuramente quella di vendere casa, ma i debiti sono talmente tanti che vogliono evitare la svendita. Quindi il crollo delle compravendite è maggiore del crollo dei prezzi.

Secondo Mario Breglia di Scenari Immobiliari, invece, il mercato odierno è caratterizzato dal fatto che i prezzi possono scendere soltanto per quel che riguarda il guadagno mentre i costi di produzione non sono da considerarsi comprimibili. 

Solo l’Adiconsum dice che un piccolo calo dei prezzi c’è stato, ma è stato talmente lieve da poter essere considerato impercettibile.

La risoluzione bancaria al centro del dibattito europeo

 In Europa, a pochi giorni dall’ approvazione del progetto che prevede una vigilanza europea, appannaggio della Banca Centrale Europea – BCE, sulla futura Unione Bancaria, si discute di un tema strettamente connesso alla questione dell’ unificazione. Ma, come sempre accade, con diversi punti di vista

La Germania contro la BCE e l’Italia

In Europa si discute, cioè, in questi giorni, delle norme da applicare in caso di eventuali ristrutturazioni o fallimenti degli Istituti e dei meccanismi per il salvataggio, la ristrutturazione o la chiusura delle grandi banche. La Commissione europea starebbe infatti elaborando un piano di unificazione bancaria senza modificare i Trattati preesistenti, un piano che non include, dunque, anche l’ accentramento del meccanismo di risoluzione degli istituti.

Barroso spinge ancora per l’unione bancaria europea

A favore di questo modello di intervento si è quindi dichiarato il Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble, che ha sostenuto la necessità di creare  «una rete di Autorità nazionali», fino a che non saranno decise le necessarie modifiche dei Trattati, proponendo di gestire come in due fasi il problema della risoluzione delle banche.

Di parere opposto, invece, sulla questione si è mostrata la Banca Centrale Europea, il cui membro del comitato esecutivo Joerg Asmussen ha sostenuto l’ inapplicabilità dell’ approccio in due tempi in vista di una vera unificazione.

 

Per il Codacons i carrelli della spesa sono sempre più vuoti

 Le famiglie italiane non riempiono più i carrelli quando si dirigono al supermercato. In esso ci vanno a finire sempre meno prodotti base riguardanti l’alimentazione. Ecco le percentuali dei cali:

frutta: -4 %;

pesce: -5 %;

carne bovina: -6 %;

vino: -7 %;

olio di oliva: – 8%;

I dati sono forniti da Ismea e riguardano il primo trimestre. In questo contesto, l’Istat ha rilevato che i prezzi per gli alimentari sono aumentati del 2,7 per cento.

Tale aumento si deve all’aumento degli acquisti low cost. Secondo Coldiretti ciò ha privato il Paese degli alimenti essenziali per la propria dieta. Sempre secondo Coldiretti, al momento, il 12,3 per cento degli italiani non riesce a fare un pasto adeguato in termini di apporto proteico almeno una volta ogni due giorni.

Ciò si riperquote sulla salute.

Ad aprile, i prezzi al consumo dei prodotti alimentari sono aumentati di molto.

La Coldiretti, infatti, ha spezzato una lancia in favore delle aziende agricole, asserendo che per vedere l’economia in ripresa si dovrà sospendere la prima rata dell’imposta municipale unica per “beni funzionali all’attività produttiva quali terreni e fabbricati rurali”.

Il presidente Coldiretti Sergio Marini, ha precisato che “se non si interverrà adeguatamente le imprese agricole saranno costrette ingiustamente a versare a giugno una rata pari a 346 milioni tra terreni e fabbricati strumentali”.

Ma è anche necessario scongiurare l’aumento Iva previsto per il primo di luglio 2013 al fine di evitare ulteriori effetti depressivi riguardanti i consumi con risultati opposti a quelli che si intende ottenere sulle casse dello Stato.

Presto spariranno le monete da 1 e 2 centesimi di euro

 Il Consiglio e il Parlamento europei accolgono quello che è un pensiero ricorrente di tutti i cittadini dei 17 paesi che hanno aderito alla moneta unica: eliminare dalla circolazione le monete si taglio più piccolo, ossia quelle da uno e da due centesimi.

Un altro restyling dell’euro, dopo l’introduzione, a inizio maggio, della serie Europa delle banconote.

 

► Da oggi le nuove banconote da 5 euro

Ma qui non si tratta di una questione di sicurezza, ma di praticità e di abbattimento dei costi, quantomeno per chi conia le monete. Fino ad ora il costo del conio di queste monete è stato molto più alto del valore che generano, con una perdita stimata di 1,4 miliardi di euro.

A darne notizia in una comunicazione scritta è stato il commissario agli affari monetari Olli Rehn che, comunque, consulterà tutti gli stati membri prima di procedere all’eliminazione delle monetine.

Oltre all’eliminazione, infatti, Rehn ha pensato anche ad altre soluzioni: la più facile è quella di lasciare tutto così com’è, oppure si potrebbe procedere all’emissione a costo ridotto delle monete da uno e due centesimi o, ancora, il ritiro completo.

► Le banconote da 500 euro saranno ritirate dalla BCE

Da capire, ancora, quali potrebbero essere le conseguenze dell’eliminazione delle monete da uno e due centesimi sui prezzi e sull’inflazione.

Mercato immobiliare italiano ai minimi storici dal 1985

 L’ Agenzia delle Entrate, in collaborazione con l’ Abi, l’ Associazione Banche Italiane, ha recentemente pubblicato il Rapporto Immobiliare 2013, che raccoglie tutti i dati relativi all’ andamento del mercato immobiliare italiano. Andamento che, senza troppe sorprese, ha raggiunto purtroppo nel 2012 i minimi storici a partire dal 1985 nel settore delle compravendite.

Per i tedeschi la seconda casa è in Italia

Non è infatti un mistero il fatto che il mercato immobiliare italiano stia soffrendo da molti mesi i colpi impietosi della crisi economica, crisi che solo nel 2012 ha causato un crollo delle compravendite del 25,7%, con una perdita complessiva di 150 mila abitazioni rispetto al 2011 e un totale di 27 miliardi in meno di fatturato.

Mercato immobiliare italiano: il peggio è passato

Andando più nello specifico, il rapporto stilato dall’ Agenzia delle Entrate rileva che in alcune grandi città italiane come Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna e Firenze, le compravendite delle abitazioni sono scese del 22,4% rispetto alle cifre del 2011 e che si sono persi, solo in relazione a questa statistica, 5,7 miliardi di euro.

Nel 2012, cioè, il numero delle abitazioni vendute in Italia è stato complessivamente pari a 448.364, con un calo maggiore, del 26,1%, delle vendite nei comuni non capoluoghi e uno leggermente minore, del 24,8%, nei comuni capoluoghi.

Bankitalia sottolinea, infine, che anche per l’ inizio del 2013 il mercato immobiliare appare dominato da una duratura flessione delle quotazioni.

La Grecia torna sul mercato dei bond

 Il primo ministro greco, Antonis Samaras, ha annunciato che la Grecia sta per tornare sul mercato internazionale dei capitali. Il suo obiettivo, adesso, è quello di emettere dei bond a partire dall’inizio del prossimo anno, del 2014.

Crollano inflazione e spese

La Grecia tornerebbe sui mercati dopo quattro anni di esclusione per via della situazione economica che ne aveva determinato la ristrutturazione forzata del debito pubblico. Le prospettive elleniche sono anche migliorate, soprattutto in considerazione di quanto detto dal ministro delle finanze greco Yannis Stournaras che aveva detto che il ritorno sul mercato sarebbe avvenuto soltanto alla fine del 2014.

L’Unione Europea, la Banca Centrale Europea e il Fondo Monetario Internazionale che insieme hanno aiutato il governo di Atene ad uscire dalla condizione di bailout, avevano dichiarato che il ritorno sul mercato della Grecia sarebbe avvenuto soltanto dopo diversi anni.

Cipro e la Grecia presto fuori dall’euro

Se si vanno poi a vedere i conti di Atene si nota che la Grecia nel 2009 ha chiuso l’anno con un deficit che era i due terzi del Prodotto Interno Lordo. A distanza di tre anni, nel 2012, i conti annuali sono stati chiusi con un deficit al 6 per cento del PIL, comunque un risultato sopra le attese.

Questa situazione di disagio per la Grecia è stata in grado di alimentare le performance degli hedge funds americani.

 

Cercasi camerieri e baristi per navi da crociera

 Se siete baristi o camerieri e siete alla ricerca di un lavoro è arrivato il vostro momento. Requisito necessario è quello di essere disponibili agli spostamento, perché l’offerta che vi proponiamo riguarda le navi da crociera.

A cercare nuovo personale per navi come la Royal Caribbean International e la Celebrity Cruises è il Gruppo Seven Seas e SSG Europa in collaborazione con la rete EURES che vi porteranno a navigare per gli Stati Uniti.

Il contratto che viene offerto è a tempo determinato, per 70 ore settimanali e comprensivo di vitto e alloggio.

I requisiti richiesti per candidarsi alla posizione di cameriere sono almeno un anno di esperienza in strutture alberghiere di alto livello e conoscenza dell’inglese. Gradita la conoscenza di una seconda lingua straniera.

Ai baristi che si vogliono candidareè richiesta una esperienza pregressa di almeno 2 anni in strutture a 4 o 5 stelle e un’ottima conoscenza della lingua inglese. Richiesta anche la capacità di intrattenimento clienti con trucchi e giochi di prestigio.

Per candidarsi alla posizione di cameriere o barista per navi da crociera è necessario inviare il proprio curriculum vitae corredato di lettera motivazionale a

[email protected]

ed in copia (cc) a [email protected].

Il super controllore del fisco della Commissione Europea

 La Commissione Europa si dota di un nuovo organo che ha lo scopo di monitorare sul fisco degli stati membri. Una ong composta da autorità nazionali, Parlamento Ue e altri esperti nominati dalla Commissione che vigileranno su quanto ogni stato fa per combattere l’evasione fiscale.

► Anagrafe dei conti correnti, la nuova arma del fisco

Il ruolo di questa organizzazione è quello di monitorare i progressi di ogni stato su quanto la Commissione Europea ha raccomandato in materia di fisco, secondo due direttive principali: da un lato l’individuazione dei paradisi fiscali e del loro inserimento nelle black list e, dall’altro, l’individuazione dei metodi più adatti per bloccare le imprese che evadono le tasse.

Secondo la Commissione, infatti, pur se molti stati stanno facendo dei passi avanti nella lotta all’evasione, è necessario che queste intenzioni si trasformino in atti concreti per non vanificare i risultati fin qui ottenuti.

► La Commissione Europea si dota di un super controllore delle frodi fiscali

La Commissione Europea ha inoltre esortato gli stati dell’Unione ad approvare il mandato per aggiornare l’accordo sullo scambio di informazioni con i cinque paradisi extra-Ue (Svizzera, Liechtenstein, Principato di Monaco, Andorra e San Marino) in discussione al prossimo incontro dell’Ecofin, appello diretto soprattutto nei confronti di Austria e Lussemburgo, unici due stati che si sono opposti alla ratifica del mandato.

 

Nuovo record del debito pubblico italiano

2.034,725 miliardi di euro. A tanto ammonta il debito pubblico in Italia a marzo. Si tratta di un nuovo record storico successivamente a quello di 2.022,7 miliardi euro fatto registrare nel gennaio di quest’anno. Un nuovo aumento, dopo il leggero calo a 2.017,6 miliardi del mese di febbraio 2013. I dati sono stati messi a disposizione dalla Banca d’Italia.

Per effetto di questi numeri, osserviamo che a marzo il debito è aumentato di 17,1 miliardi. Lo scorso anno, di questi tempi, l’asticella faceva segnare 1.955,027 miliardi di euro. Bankitalia spiega l’aumento come il riflesso del fabbisogno del mese di marzo”. Un aumento di 21,8 miliardi, inferiore di 3,8 rispetto a quello dello stesso mese dell’anno precedente.

Tale fabbisogno, elevato per fattori stagionali, è – come spiegano da via nazionale “parzialmente controbilanciato dal calo di 3,8 miliardi delle disponibilità liquide del Tesoro (a 45,9 miliardi)”.

L’aumento settore per settore

Per quanto riguarda la ripartizione per sottosettori, in confronto a febbraio il debito delle Amministrazioni centrali è in aumento di 16,9 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è in aumento di 0,2 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.

Per quanto riguarda invece le entrate tributarie nel primo trimestre dell’anno esse si aggirano intorno agli 83,829 miliardi di euro. Si tratta di un leggero rialzo (+0,79%) in confronto allo stesso trimestre del 2012.

Lavoro e stage alla BCE

 La BCE è il cuore del settore bancario dell’Unione Europea, che ha come compito principale quello di gestire la politica monetaria dei 17 paesi che hanno aderito alla moneta unica per garantirne la stabilità.

Istituita il 1º giugno 1998 sulla base del Trattato sull’Unione europea, è un grande organo che è alla costante ricerca di personale qualificato e di giovani e brillanti laureati da avviare, attraverso specifici programmai, alla carriera bancaria. Lavorare per la Banca Centrale Europea è una grande occasione per chiunque voglia iniziare una carriera in questo settore e, per di più, è anche un modo per fare un’esperienza lavorativa all’estero in una istituzione di tale prestigio.

Al momento la Banca Centrale Europea è alla ricerca di candidati per assunzioni a tempo determinato e stage. Vediamole nel dettaglio.

Offerte di lavoro della Banca Centrale Europea

Market Infrastructure Expert – Candidature entro il 24 maggio 2013.

Premises Security Coordinator – Candidature entro il 23 maggio 2013.

Head of Division – Candidature entro il 17 maggio 2013.

Offerte di stage della Banca Centrale Europea

Stage Research Assistance – Candidature entro il 16 maggio 2013.

Per tutte le informazioni sui requisiti richiesti dalla BCE e per candidarsi ad una delle posizioni aperte consultare la pagina Jobs del sito dell’Istituto.