La Germania contro la BCE e l’Italia

 Il ministro delle Finanze tedesco, Wolkfgang Schaeuble, ha sferrato un altro colpo alla Banca Centrale Europea e all’Italia in particolare, usando le relazioni di cittadinanza tra Mario Draghi e il nostro paese come giustificazione di un atteggiamento non proprio legate della Banca centrale.

Passera è il contrario di Schaeuble

Il ministro Schaeuble ha rimproverato a Draghi l’opzione d’acquisto della BCE di Asset-backed security dai paesi del Sud dell’Europa. Questi acquisti sono considerati problematici perché giustificano la pratica della BCE di acquistare debiti dell’Italia verso creditori privati. Il valore di questi acquisti è di 70 miliardi di euro. Schaeuble ha definito questa pratica una forma di finanziamento statale nascosto.

La Germania si mette dalla parte dell’Italia

Il caso italiano è usato a titolo esemplificativo per illustrare la pericolosità degli acquisti. Dall’inizio dell’anno e soprattutto dopo le elezioni, è passato troppo tempo prima della definizione di un governo di larghe intese. Questo ha fatto sì che la forbice tra debito e Prodotto Interno Lordo si divaricasse, superando la quota considerata “limite” del 100 per cento.

Prima di comprare asset che riguardano l’Italia, allora, sarebbe necessario fare delle riforme strutturali nel paese in modo da riconquistare la competitività nella zona euro e non solo e poi ritrovare la credibilità a livello internazionale.

Secondo il nostro ministro delle Finanze, le riforme finora attuate hanno garantito il raggiungimento di alcuni obiettivi ma il cammino è ancora molto lungo.

In aumento i veicoli privi di assicurazione RCA

 L’ Associazione degli Assicuratori – l’ Ania – in associazione con l’ Aci – Automobile Club d’ Italia – ha recentemente diffuso i dati relativi alla situazione dei veicoli assicurati che circolano sulle strade italiane. Ebbene, dalle loro stime risulta che in Italia il numero dei veicoli sprovvisti di assicurazione ha raggiunto, nel 2012, il preoccupante totale di 4, 4 milioni di veicoli.

Scrittura privata per la vendita di veicolo usato

Si può quindi affermare che in Italia circoli un esercito di auto, moto, camion e persino pullman che rappresentano un potenziale grande pericolo per i propri conducenti e per tutti gli altri utenti della strada, dal momento che sono sprovvisti dell’ obbligatoria copertura della responsabilità civile.

Calano i prezzi delle assicurazioni auto?

La situazione italiana, tuttavia, non è sempre stata questa. Si deve pensare, infatti, che nel 2005 i veicoli sprovvisti di assicurazione erano soltanto 1,5 milioni. La crisi economica, e l’ altro coste delle polizze RCA italiane, che sono tra le più costose d’ Europa, hanno probabilmente incentivato  un fenomeno che prima restava nei limiti del sommerso.

Sul suolo italiano, dunque, le vetture non assicurate sono arrivate ad essere circa una su 10, di cui una su 5 solo a Milano, mentre le regioni dello stivale più colpite dal fenomeno dell’ evasione sono in generale la Campania, la Puglia, la Sicilia e il Lazio.

Arriva l’assicurazione per le carte di credito

 Gli Italiani sono tra gli Europei che ancora fanno un uso limitato del denaro elettronico, uso che implica, di norma, possedere una o più carte di credito e farne quotidianamente uso per tutte le proprio necessità, sia per l’ acquisto di beni fisici che per quello di servizi di vario genere.

Ma se i timori nell’ utilizzo delle carte di credito sono per gli italiani legati in parte al pensiero di eventuali rischi che ciò potrebbe comportare, bisogna sapere che esistono una serie di altri prodotti finanziari atti a proteggere le carte di credito dalla possibilità di eventuali frodi.

L’economia italiana sommersa è pari al 21% del PIL

Si tratta, ad esempio, delle nuove polizze assicurative specifiche per questo settore, delle assicurazioni il cui scopo è quello di proteggere i titolari da un eventuale uso indebito della carta o contro eventuali imprevisti.

La Bce taglia il costo del denaro allo 0,5%

Il primo tipo di polizze, nello specifico, proteggono da acquisti indebiti di vario genere o prevedono il rimborso delle somme prelevate in modo indebito dal bancomat.

Il secondo tipo di polizze, invece, che sono caratterizzate da uno spettro d’ azione più ampio, sono chiamate Credit protection insurance e proteggono da imprevisti di vario genere, tra cui può essere incluso anche il decesso, la malattia o l’ invalidità come cause di una eventuale situazione di debito.

Per il FMI l’Italia ha consolidato i suoi conti

 \Dopo mesi e mesi di austerity e una serie di provvedimenti all’ insegna del rigore fiscale arriva finalmente per l’ Italia una buona notizia. Il direttore del dipartimento Affari Fiscali del Fondo monetario internazionale, Carlo Cottarelli, ha infatti dichiarato che il nostro Paese si trova a buon punto sulla strada del consolidamento dei conti pubblici.

> Stime Eurostat sul debito pubblico italiano

A differenza di altri Paesi europei, come, ad esempio, la Francia, che ancora si trova nella necessità di lavorare su politiche di aggiustamento fiscale, Paesi come l’ Italia e la Germania si trovano già ad un buon livello. L’ Italia, infatti, ha attuato importanti riforme nel settore delle pensioni e ora le politiche di restrizione fiscale possono procedere a velocità più moderata, anche perché, un po’ in tutto il mondo si registra oggi la tendenza, per gli Stati ad avere dei debiti più alti che in passato. Almeno a partire dagli anni ’30 in avanti.

> Il FMI taglia le stime del Pil italiano, ma il paese non ha bisogno di nuove manovre

Le politiche di rigore fiscale, tuttavia, non devono mai arrivare a deprimere l’ economia degli Stati che le mettono in pratica. L’ ideale, quindi, è quello di agire attraverso misure di medio termine, che non contribuiscano ad allentare troppo la pressione, ma neppure ad esasperarla.

Portogallo in crisi, ma la Troika sta arrivando

 Il Portogallo sta attraversando un momento particolarmente difficile. I conti non tornano, le casse dello stato sono ormai vuote e la disoccupazione ha da tempo sorpassato la soglia di allarme.

► Crisi: anche la Slovenia vara il piano lacrime e sangue per evitare di ricorrere alla Troika

Secondo le ultime stime che arrivano da Lisbona, infatti, il tasso di disoccupazione del paese è arrivato al 17,7%, più basso solo di quello della Grecia, che si attesta al momento al 26,4% e di quello della Spagna (26,3%), i due paesi che sono considerati più a rischio di tutta l’Unione Europea.

La recessione in Portogallo per il 2012 è stata registrata al 3,2%.

Dati che hanno portato il Governo guidato da Pedro Passos Coelho a mettere in campo ulteriori provvedimenti anti crisi: Si tratterà, come spesso accade in queste circostanze, di quello che in Italia è stato ormai uniformemente definito il piano lacrime e sangue che però si configura come unica strada per poter accedere agli aiuti della Troika.

► L’UE divisa sulla questione spagnola e non solo

Gli ispettori di Ue, Bce, Fmi sono già andati a controllare i conti di Lisbona e, solo se le misure che verranno messe in campo, tra le quali si prevede anche una riduzione del 5% degli stipendi statali saranno efficaci, il Portogallo potrà accedere a un finanziamento di due miliardi di euro.

 

Il Governo Letta replica il programma di Confindustria

 Il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi ha rilasciato recentemente un’ intervista ai microfoni del Sole 24 Ore, ai quali ha parlato, in generale, delle prospettive economiche italiane e della possibilità che il paese torni presto a crescere.

La crescita del Paese, sostiene Squinzi, infatti, è una delle priorità da affrontare dal punto di vista economico e, al tempo stesso, uno di quei nodi strategici da sciogliere se non si vuole perdere ulteriore tempo in un periodo già abbastanza difficile.

L’ Unione degli industriali, tuttavia, sta apprezzando tutti gli sforzi fatti dal nuovo Governo proprio sul fronte della crescita e della ripresa economica, e, in modo particolare, il fatto che il Governo Letta abbia fatto proprio il programma presentato dagli industriali prima delle elezioni.

Per Squinzi è necessario detassare il costo del lavoro

Il Premier Enrico Letta ha infatti ripreso numerosi punti di quella lista nel suo discorso programmatico davanti al Parlamento, punti chee oggi fanno parte del programma di governo voluto dal Presidente del Consiglio stesso.

Per Squinzi è necessario detassare il costo del lavoro

Il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e l’ intera associazione degli industriali italiani si augurano quindi che gli elementi del programma del nuovo esecutivo possano trovare presto attuazione in proposte e in azioni concrete. La situazione dell’ economia reale del Paese, infatti, è così grave da non ammettere ulteriori indugi.

I tagli all’editoria salveranno le sigarette elettroniche

 Una soluzione tutta italiana per risolvere il problema della mancanza di risorse per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione.

Se all’inizio, infatti, si era ventilata la possibilità di far cassa con l’applicazione dell’accisa sul tabacco anche sui prodotti contenenti nicotina o sostitutivi della nicotina, ossia le tanto famose sigarette elettroniche per adeguare le tasse su questo prodotto a quelle delle sigarette tradizionali, le rimostranze arrivate dai rivenditori delle e-cig hanno portato i relatori del governo a cambiare direzione.

► Una nuova tassa sulle sigarette elettroniche?

L’emendamento presentato è stato riformulato e sono state indicate come coperture alternative l’editoria e l’8 per mille.

 

Nuovi tagli in vista, quindi, per il settore dell’editoria che è già sull’orlo del collasso (la vicenda RCS parla chiaro): dal 2015 saranno tagliati 17,35 milioni dei fondi stanziati per l’editoria, che diventeranno così 144 milioni.

Ma i tagli previsti da questa nuove versione dell’emendamento non riguardano solo questo settore: saranno, infatti, tagliati 10 milioni nel 2014 e 5 milioni nel 2015 del fondo Ispe (il fondo per gli interventi strutturali di politica economica) che era stato introdotto nel 2005 proprio per la riduzione delle tasse; 700 mila euro nel 2014 e 4,8 nel 2015 saranno tagliati al Ministero del Lavoro e 4,3 milioni nel 2014 e 15,5 per il successivo saranno tolti al Ministero degli Affari Esteri.

► Continua la crisi dell’editoria

L’ultimo taglio è di altri 20 milioni e si ripercuote sui 111,8 milioni di euro stanziati per gli aiuti pubblici in favore dei Paesi in via di Sviluppo.

 

Claire’s cerca nuovo personale

 Claire’s è una grande catena di negozi americana che nasce nel 1960 a Chicago dalla fusione di due rivenditori specializzati negli accessori.

Da quel momento, continuando ad offrire una delle più ricche selezioni di accessori moda, gioielli e cosmetici, Claire’s è riuscito ad espandersi in tutto il mondo, arrivando a raggiungere l’eccezionale numero di 3000 negozi monomarca sparsi per tutto il mondo, tra le due Americhe, l’Europa e l’Asia.

Presente anche in Italia, Claire’s ha intenzione di aumentare la sua presenza arricchendo di personale gli store già presenti sul territorio e aprendone altri. A tal fine ha indetto una campagna di reclutamento per le seguenti figure professionali:

Commessi e commesse per le sedi di La Spezia, Biella, Savona, Torino (nuova apertura), Bergamo (nuova apertura) e Milano (nuova apertura).

Store Manager

Assistenti Manager per le sedi di Sarzana, Savona, Biella, Milano (nuova apertura), Bergamo (nuova apertura) e Torino (nuova apertura).

Per avere tutte le informazioni sui requisiti richiesti per partecipare alle selezioni di nuovo personale per gli store Claire’s e per l’invio della propria candidatura consultare il sito della catena alla pagina dedicata alle Carriere.

Al G7 tiene banco l’Austerity

Notizie dal G7 di Aylesbury. L’imperativo categorico è creare lavoro. Un impegno che coinvolge i ministri e i governatori degli Stati più industrializzati, dopo due giorni di riunioni a porte chiuse presso il Buckinghamshire, a pochi passi da Londra.

La parola d’ordine è Job Creativity in un momento in cui l’economia globale soffre e in molte aree del globo, Europa in testa, impazza la recessione. Recessione che è la peggior nemica del lavoro.

Ad oggi la disoccupazione è ovunque. Si trova dappertutto, ingrossando l’esercito dei giovani a spasso.

Al G7 hanno individuato il pericolo, affermando che il rischio è che “venga bruciata una intera generazione”.

Questa è la paura del presidente del Parlamento europeo Schultz. Ad oggi ben 74 milioni nel mondo sono ragazzi e ragazze che non hanno speranze lavorative su un totale di 198 milioni. Cifre che sarebbe meglio non conoscere.

L’Italia era nella campagna londinese. Il ministro Saccomanni, portando le idee di Letta che a giugno vorrebbe un vertice per elaborare un piano straordinario del lavoro, parla con i colleghi di applicazione della golden rule sull’abbattimento delle tasse per coloro che assumono giovani. Ottime idee, forse, ma che difficilmente metteranno d’accordo tutti. Questi giorni, però, sono già decisivo a loro modo.

Lavorare per Google

 Google è l’esempio concreto di come da un’idea e dall’impegno profuso nel realizzarla si possa arrivare a costruire un grande impero. E’ quello che hanno fatto Larry Page e Sergey Brin quando erano ancora degli studenti universitari, partendo dell’idea di uno strumento che aiutasse la ricerca delle informazioni su Internet e creando Google, che ad oggi è il motore di ricerca più utilizzo a livello planetario.

Come se non bastasse, Google offre un ambiente di lavoro piacevole e dinamico e i suoi fondatori sono sempre alla ricerca di nuovo personale, sia per la sede centrale di Mountain View che per le altre sparse in tutto il mondo. Proprio adesso è stata aperta una campagna di recruitment per l’Italia.

Le offerte di lavoro di Google Italia

Product Marketing Manager

Industry Manager Local

Customer Solutions Engineer

Head Of Commercialization

Account Executive

Tutte le offerte di lavoro di Google Italia sono per la sede di Milano.

Per tutte le informazioni sui requisiti richiesti per partecipare alle selezioni di Google e per l’invio della propria candidatura consultare la sezione Jobs del sito.