Continua il calo della produzione industriale italiana

 L’ Istituto di Statistica (ISTAT) ha intrapreso oggi le rilevazioni per il nuovo semestre del 2013. Guardando tuttavia ai mesi appena trascorsi, ed in particolare al primo trimestre di quest’ anno, l’ Istituto ha potuto rilevare che la produzione industriale italiana ha subito un ulteriore calo, facendo addirittura registrare nel mese di marzo una diminuzione pari allo 0,8% sul mese precedente – febbraio – e pari al 5,2% in relazione all’ anno precedente.

Imprenditoria femminile in calo

L’ Italia ha dunque vissuto in questo ultimo periodo, rileva l’ Istat, il diciannovesimo calo consecutivo nei livelli della propria produzione industriale.

> In crescita il numero dei fallimenti in Italia

Guardando ai dati riportati dall’ Istat c’è da dire, inoltre, che questi ultimi hanno purtroppo superato anche le stime e le previsioni che gli analisti avevano attribuito al primo trimestre del 2013. La flessione reale, però, è stata più accentuata.

E scendendo più nel dettaglio, le diminuzioni più significative si sono potute registrare nella produzione dei beni strumentali, che hanno perso ben l’ 8,0%, seguiti poi da quelli intermedi (-6,5%) e da quelli di consumo, ridottisi del 4,5%.

Solo il comparto dell’ energia, infine, ha fatto segnare una crescita annua del 2,2%, soprattutto nel settore della fornitura, che ha subito un incremento del 6,3%. Abbastanza bene anche la produzione farmaceutica  (+3,4%) e quella di apparecchiature elettriche (+1,8%).

Per l’ANCE l’IMU va tolta anche su capannoni e invenduto

 Si è tenuto ieri sera a Palazzo Chigi il primo vertice di maggioranza del nuovo Governo Letta. Ma proprio in vista della prossima approvazione del decreto legge sulla sospensione della rata IMU di giugno sulla prima casa, la discussione sul tema degli immobili ha trovato nuovi temi e nuovi interlocutori.

> Primo vertice di maggioranza per il nuovo Governo Letta

L’ ANCE, l’ Associazione Nazionale dei Costruttori Edili ha, infatti, richiesto, attraverso le parole del suo Presidente Paolo Buzzetti, la cancellazione dell’ Imposta Municipale anche sull’ invenduto delle società di costruzioni e sui capannoni industriali, che sono i beni strumentali delle imprese.

> Il congelamento dell’IMU ricadrà sulle imprese?

Il congelamento del tributo per i possessori di prima casa e la sua sospensione fino a settembre, come previsto dal Governo, non “basta” dunque per il mondo dell’ imprenditoria edile italiana, per il quale sarebbe in aggiunta necessaria una approfondita revisione catastale, dal momento che vi sono oggi città in cui l’ IMU è più alta in periferia piuttosto che in centro.

Le richieste presentate dall’ ANCE sono del resto in linea con quelle che in questi giorni vengono sollevate da più fronti nel mondo delle imprese italiane. Lo stesso Ministro Zanonato, tuttavia, presente all’ ultimo convegno ANCE, ha affermato che la situazione merita di essere ulteriormente ragionata e studiata.

Primo vertice di maggioranza per il Governo Letta

 Ieri sera alla 9 a Palazzo Chigi si è tenuto, come previsto, il primo vertice di maggioranza del nuovo Governo Letta. La prima notizia del giorno è quindi che, per il momento, l’ esecutivo non ha ancora approvato l’ annunciato decreto legge per la sospensione della rata IMU di giugno e per il rifinanziamento della Cig, ma l’ approvazione è stata rimandata – forse – a mercoledì prossimo.

> Rimandato alla prossima settimana il decreto sull’ IMU

L’ agenda di Enrico Letta, tuttavia, per la seduta di ieri sera, a cui hanno partecipato oltre allo stesso Premier, anche il vicepremier Angelino Alfano, il Ministro dell’ Economia Fabrizio Saccomanni, Dario Franceschini,  Moavero e i capigruppo PD e Pdl di Camera e Senato, è stata comunque piena di questioni all’ ordine del giorno.

Governo pronto a intervenire su Imu e Cig

Oltre ai nodi rappresentati da IMU e Cig, infatti, si è discusso di IVA, di occupazione e disoccupazione giovanile, della procedura europea per disavanzo eccessivo, ma anche del problema rappresentato dagli esodati e dai precari della Pubblica Amministrazione.

E a conclusione del vertice, così come ha confermato il capogruppo di Scelta Civica alla Camera, Dellai, il governo si è impegnato ad attuare le riforme strutturali sul fisco e sul mercato del lavoro entro i primi 100 giorni dall’ inizio ufficiale dei lavori. Sarà questa, tra l’altro, l’ annunciata “operazione in due tappe”.

Rimandato alla prossima settimana il decreto sull’IMU

 Si aspettavano già per ieri sera, giovedì 9 Maggio, le prime indiscrezioni o addirittura l’ approvazione del decreto legge con cui il Governo Letta aveva in precedenza annunciato la sospensione del pagamento della rata IMU di giugno sulla prima casa e la ratifica degli altri provvedimenti di maggiore urgenza presi dall’ esecutivo – tra cui il rifinanziamento della Cassa Integrazione in deroga.

Per chi sarà l’acconto IMU

Ma proprio ieri sera da Palazzo Chigi, con un’ ora di ritardo e dopo un’ ora di riunione, è alla fine arrivato l’ annuncio che il decreto verrà approvato solo nei prossimi giorni, e cioè non prima di mercoledì prossimo,  15 maggio, dopo cioè che l’ intero staff di governo si sarà riunito nel ritiro presso l’ Abbazia di Spineto e dopo che lo stesso Ministro dell’ Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, sarà tornato libero dagli impegni del G8 e di Bruxelles.

> Il congelamento dell’IMU ricadrà sulle imprese?

In materia di ratifica IMU, dunque, il Governo Letta prende ancora tempo, e, dalle prime indiscrezioni, sembra che il motivo sia da rintracciare nella volontà di congelare la rata dell’ Imposta Municipale anche per capannoni industriali e negozi, così come voluto da Pd e Pdl. Vero è pure, del resto, che lo stesso Ministro Saccomanni si è impegnato in una approfondita revisione del tributo sugli immobili entro 100 giorni dall’ emissione del decreto, cioè comunque entro settembre.

Emergency cerca personale

Lavorare con Emergency è molto di più che un semplice lavoro. Si tratta di una missione, di una volontà di aiutare chi ne ha bisogno, chi non ha accesso alle cure mediche e chi vive in condizioni di grande disagio.

Dal 1994 – anno della sua fondazione –  ad oggi, i medici e gli infermieri di Emergency hanno prestato cure gratuite e di elevata qualità a più di 4.794.000 persone in 16 Paesi.

Ad Emergency serve sempre nuovo personale per le sue missioni e, in questi giorni ha aperto una grande campagna di recruiting alla ricerca di medici, infermieri, tecnici sanitari e molti altri profili. Vediamoli nel dettaglio.

I profili ricercati da Emergency

Anestesista rianimatore

Biologo/Tecnico di Laboratorio

Chirurgo generale

Chirurgo ortopedico

Chirurgo oftalmologo

Farmacista

Fisioterapista

Ginecologa

Infermiere di corsia, terapia intensiva

Infermiere di sala operatoria

Internista

Medico Programma Italia

Ostetrica

Pediatra

Radiologo

Tecnico biomedicale

Tecnico sanitario di radiologia medica

Posizioni specifiche per il Centro “Salam” di cardiochirurgia

Geometra di cantiere

Logista

Responsabile amministrativo

Responsabile impianto

Tecnico manutentore

I requisiti richiesti, oltre a quelli specifici di ogni ruolo, sono la buona conoscenza dell’inglese e disponibilità a soggiorni all’estero per almeno 6 mesi.

Per candidarsi a una delle posizioni aperte presso Emergency consultare la pagina Lavora con Noi del sito della ONG.

Bosch Junior Managers Program 2013

 Bosch è una grandissima azienda che deve molto del suo successo anche alla continua attenzione che dedica alla formazione del personale.

Ne è un esempio il Junior Managers Program 2013, un programma di formazione specifico dedicato ai giovani laureati in ingegneria. E’ un percorso di formazione di alto livello, durante il quale i giovani candidati avranno la possibilità di formarsi in un ambiente internazionale sia a livello teorico che a livello pratico.

Il periodo di formazione previsto dal Junior Managers Program 2013 è di 18 o 24 mesi e i candidati saranno impiegati in tutte le aree operative dell’azienda, con rotazioni ogni sei mesi circa.

Inoltre, Bosch dà a coloro che saranno selezionati anche la possibilità di svolgere una parte del programma di formazione presso una delle sedi estere dell’azienda. La formazione si svolgerà prevalentemente presso le sedi Bosh di Crema e di Torino.

I requisiti richiesti per partecipare alle selezioni per il  Junior Managers Program 2013 di Bosch sono una brillante carriera universitaria, ottima conoscenza dell’inglese e al massimo un anno di esperienza nella professione.

Per partecipare alle selezioni e per avere maggiori informazioni sul Junior Managers Program 2013 di Bosch consultare la pagina dedicata del sito dell’azienda.

 

Salgono le azioni del Manchester United dopo l’annuncio di Ferguson

Quasi 27 anni al timone di una squadra. Un record, soprattutto di questi tempi. Sir Alex Ferguson dalla prossima stagione non sarà più il manager del Manchester United, pluridecorata squadra di calcio della Premier League inglese. Lascia dopo quasi tre decenni e lo fa dopo aver vinto tutto.

Un annuncio, il suo, che ha fatto piangere molti tifosi ma che in qualche modo ha smosso la situazione finanziaria del club. Un club che negli ultimi anni ha vissuto diverse situazioni, non tutte piacevoli, dal punto di vista finanziario. Ci sono stati momenti bui ma anche momenti di gloria. Tutto dipende, come sempre, dai risultati e dal contesto. Tempo fa, in vista della quotazione in borsa dei Red Devils, lo stesso Ferguson aveva detto: “Dipendiamo strettamente dall’abilità del nostro management, dallo staff di allenatori e dai nostri giocatori. Qualsiasi successore del nostro manager potrebbe non essere tanto vittorioso quanto quello attuale”.

Ora queste parole sono tornate alla mente degli investitori. Dopo l’annuncio del suo addio da parte di Ferguson, inizialmente il club in borsa ha perso alcuni punti percentuali, per poi risalire rapidamente la china.

Vale la pena soffermarsi sulla situazione finanziaria del club, di proprietà della famiglia Glazer.

Dalla scorsa estate, i Glazer hanno messo sul mercato una piccolissima quota pari al 10%, ma sono riusciti a raccogliere 230 milioni di dollari quasi e a diminuire l’indebitamento a 330 milioni di sterline. Stando agli ultimi aggiornamenti da parte degli specialisti sul titolo, nelle persone economiche di Deutsche Bank e Jefferies, ci sono raccomandazioni d’acquisto sul Manchester. I prezzi obiettivo sono di 21 e 23 dollari.

I conti di Sony tornano in attivo dopo un lustro

 Sony torna finalmente a generare profitti dopo un periodo buio durato cinque anni. L’azienda ha risentito particolarmente della crisi globale e della crescente concorrenza da parte di altre società. Il colosso giapponese della tecnologia è tuttavia tornato all’utile nell’esercizio 2012/2013, che si è concluso il 31 marzo scorso, facendo registrare profitti netti per 43 miliardi di yen (410 milioni di euro), a fronte di una perdita di 457 miliardi dell’esercizio precedente.

Lo ha dichiarato il gigante dell’elettronica, che si attende un progresso ulteriore dell’utile per l’esercizio in corso stimato nell’ordine del 16%, soprattutto in virtù dell’indebolimento dello yen in confronto a euro e dollaro, ma anche per il processo di ristrutturazione in corso del gruppo e per la vendita di diversi asset (è stato ceduto – per esempio – il grattaciaelo newyorkese). A supportare i margini sono stati poi i tagli ai posti di lavoro e alcuni successi al botteghino. Ma l’attività core della società – ovvero le televisioni e gli smartphone – restano ancora distanti dai concorrenti: basti pensare che la partita della vendita di telefonini contro l’antagonista Samsung è stata persa con una media di 6 a 1 nel quarto trimestre del 2012. La sottosezione delle tv, invece, è apparsa in rosso per l’ottavo esercizio consecutivo. Si tratta infine – sottolinea Bloomberg – di una stima inferiore alle aspettative.

Per quanto riguarda l’esercizio appena conclusosi, Sony ha anche fatto registrare un risultato operativo di 230 miliardi di yen, a fronte di una perdita operativa di 67,3 miliardi dell’esercizio precedente. Il giro d’affari, invece, è salito del 4,7% a 6.800 miliardi di yen (65 miliardi di euro).

La classifica delle università

 Un paese che non investe nel settore dell’istruzione è certamente un paese che non vuole essere lungimirante a livello economico. Eppure quando si vanno a stilare le classifiche relative ai paesi che offrono le migliori strutture educative e formative, ci sono sempre gli stessi paesi in cima alla lista.

L’Italia non investe nella cultura

Il Qs che nel campo della rilevazione del ranking universitario è una vera autorità, ha diffuso in questi giorni la classifica delle migliori università del mondo. Alla fine, in cima alla lista ci sono sempre gli atenei americani e quelli inglesi, soprattutto per quanto riguarda le materie economiche e finanziarie.

Eppure, nonostante l’Italia non investa molto nella ricerca e nella cultura, anche il nostro paese ha un ateneo tra i migliori del mondo. Si tratta della Bocconi che in classifica occupa il diciassettesimo posto. L’università milanese e quella di Singapore che occupa il 14esimo posto, hanno in qualche modo incrinato il monopolio anglo americano delle università economiche.

A livello planetario, però, la medaglia d’oro spetta ad Harvard, che precede il Mit e la London School of Economis. Se poi restringiamo tutto al continente europeo, allora si scopre che la Bocconi è il quinto ateneo economico dopo Lse, Cambridge, Oxford e Ucl.

La nuova normativa sulle professioni non organizzate – Tipologie ed elenco delle Associazioni Professionali

 La legge 4/2013 ha previsto l’istituzione di Associazioni Professionali a scopo di tutela e di garanzia del consumatore e del professionista stesso.

Queste Associazioni, alle quali il professionista non ha obbligo di iscrizione e che possono anche rappresentare diverse tipologie di attività, sono divise in due tipologie: da un lato le Associazioni che non rilasciano l’attestato di qualità e, dall’altro, quelle che lo rilasciano, anche se va specificato che l’adesione ad una Associazione non garantisce un riconoscimento giuridico della professione da essi esercitata.

L’elenco delle Associazioni Professionali

Associazioni che non rilasciano un attestato di qualità

FEDERUFFICITECNICI Fed.ne  degli Uff. Tecnici della Pubblica. Amm.ne

I.A.T.I. International  Association Traduttori Interpreti

A.G.P. Associazione Grafologi Professionisti

U.N.A.I. Unione Nazionale Amministratori d’Immobili

A.G.I. Associazione Grafologica Italiana

A.N.A.C.I. Associazione Nazionale Amministratori Condominiali

ASSOINTERPRETI Associazione Nazionale Interpreti di Conferenza e Professionisti

A.N.AMM.I. Associazione Nazional-europea AMMinistratori d’Immobili

A.N.I.T.I. Associazione Nazionale Italiana Traduttori ed Interpreti

L.A.P.E.T. Libera Associazione Periti ed Esperti Tributari

I.N.T. Istituto Nazionale Tributaristi

A.N.C.O.T. Associazione Nazionale Consulenti Tributari

A.P.N.E.C. Associazione Professionale Nazionale Educatori Cinofili

L.A.I.T. Libera Associazione Italiana dei Consulenti Tributari

A.N.C.I.T. Associazione Nazionale dei Consulenti Tributari Italiani

Associazioni che rilasciano un attestato di qualità

U.N.C. Unione Nazionale Chinesiologi

M.P.I. Meeting Professionals International

I.W.A. International Webmasters Association

L.A.P.E.T. Libera Ass.ne Periti ed Esperti Tributari

A.I.T.I. Ass.  Italiana Traduttori e Interpreti

A.P.N.E.C. Associazione Profess. Nazion. Educatori Cinofili

La nuova normativa sulle professioni non regolamentate 

La nuova disciplina

Obblighi e sanzioni

Le Associazioni Professionali

Tipologie ed elenco delle  Associazioni Professionali