Ravvedimento Imu: entro il 30 giugno è con lo sconto sulle sanzioni

 La situazione delle tasse si fa sempre più confusa e a lasciare le maggiori perplessità è sicuramente l’Imu che, proprio in questi giorni, è oggetto di grandi discussioni per il pagamento della prima rata 2013 prevista per giugno.

 

► Quanto dobbiamo lavorare per pagare le tasse?

Ancora non si sa se e come si pagherà, ma nel frattempo il Dipartimento delle Finanze con la circolare n. 1/DF ha pubblicato alcuni chiarimenti in merito al ravvedimento per quanto pagato nel 2012.

In sostanza la circolare n. 1/DF chiarisce che c’è la possibilità, per tutti i contribuenti che hanno commesso errori nel versamento delle rate Imu o non hanno indicato dati che influiscono sulla determinazione della quota da versare, di ravvedersi entro il 30 giugno o entro il 30 settembre.

Correggendo gli errori commessi entro il 30 giugno (termine di presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione) sarà possibile accedere ad uno sconto sanzioni previste pari ad un ottavo del minimo della sanzione.

► L’IMU sarà sospesa a giugno e alleggerita

Se il ravvedimento non avvenisse entro questa prima data c’è una seconda occasione: è quella di presentare l’istanza entro il 30 settembre 2013, ma in questo caso si accede ad uno sconto sulla sanzione pari ad un decimo del minimo sanzionatorio previsto.

 

 

Atene, via libera per il taglio agli Statali

La Grecia dà il ‘nulla osta’ relativo al provvedimento che di fatto, dietro precisa richiesta pervenuta dalla Troika, consente il licenziamento di quindicimila dipendenti del pubblico impiego. Il Parlamento ha approvato la noma con 168 voti a favore e 123 contro e dovrebbe aver finalmente sbloccato la nuova sessione di 8,8 miliardi di aiuti (il ‘benestare’ dovrebbe giungere dal prossimo Eurogruppo) obbligatoria per pagare stipendi e pensioni a maggio.

L’accordo con Ue, Bce e Fmi è giunto dopo lunghi mesi di braccio di ferro e contempla quanto segue: parte degli esuberi sarà compensata con nuove assunzioni a salari più bassi. Il progetto contempla inoltre il taglio di duemila impiegati già entro la fine del prossimo mese.  Il taglio dovrebbe riguardare gli statali già raggiunti da provvedimenti disciplinari, con altri duemila esuberi tagliati entro fine 2013 e il resto entro il dicembre del 2014. La Costituzione greca contempla tuttavia una sorta di protezione contro il licenziamento di dipendenti pubblici dal 1911. Il governo per sviare a questa prassi normativa ha fatto presente che a venire meno saranno i posti di agenzie che verranno chiuse o razionalizzate, con la speranza di ricevere il ‘nulla osta’ della Corte superema.

Il maxi provvedimento passato ieri ad Atene statuisce inoltre anche novità sul fronte delle liberalizzazione di alcune professioni tra cui panettieri e commercialisti e la mal digerita estensione della patrimoniale relativa immobili. Quest’ultima è molto simile alla ‘nostra’ Imu. L’esecutivo guidato da Antonis Samaras è sul ‘filo del rasoio’ ha inserire nel decreto omnibus anche una norma che riduce nella sostanza il salario minimo. In virtù di questa nuova legge sarà possibile assumere in casi particolari giovani under 25 pagandoli 420 euro al mese e persone sopra questa età assicurando loro una busta paga di 490 euro, rispettivamente 80 e 90 euro in meno del limite previsto fino ad oggi.

Assunzioni Volagratis

 Il settore del turismo offre sempre delle interessanti occasioni di lavoro anche per coloro che non hanno una formazione specifica nel settore.

Le prossime assunzioni sono state annunciate da Volagratis, tra i principali operatori turistici on line italiani, che fa parte del Gruppo Bravofly Rumbo. QUesto grande gruppo, oltre a detenere il sito di Volagratis, detiene anche diverse realtà virtuali del settore come Viaggiare.it, 2spaghi.it, Crocierissime.it, Bravocroisieres.fr, Hotelyo.it e Prezzibenzina.

Al momento il Gruppo ha aperto delle interessanti posizioni sia per le sedi italiane che per quelle svizzere. Vediamo di cosa si tratta.

Le offerte di lavoro Volagratis in Italia (sede di lavoro: Milano)

Sviluppatore PHP

Java Developer

Contabile

Stage Junior Accout

Le offerte di lavoro Volagratis in Svizzera (sede di lavoro: Chiasso)

Controller Associate

Senior Controller

Business Analyst

Traduttore madrelingua norvegse

Programmatore .NET

Senior Java Developer

Front  End Developer

Per candidarsi ad una delle posizioni di lavoro aperte da Volagratis in Italia e in Svizzera consultare la pagina Lavora con noi del sito.

Sindacati in piazza il 22 giugno

 Il prossimo 22 giugno a Roma si terrà una manifestazione di livello nazionale che coinvolgerà i membri di Cgil, Cisl e Uil per discutere sul tema del lavoro nonché sulle proposte necessarie al fine di liberarci dalla crisi: lo ha dichiarato il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, giungendo quest’oggi presso la riunione dei direttivi dei tre sindacati.

L’ultima riunione unitaria degli organismi direttivi si era tenuta esattamente lo scorso 15 maggio del 2008, in occasione del varo della piattaforma per la riforma del modello contrattuale.

Luigi Angeletti, esprimendosi sul nuovo esecutivo ha sottolineato: “Le enunciazioni sono positive, il problema rimane quello di vedere se a queste seguiranno le decisioni. I governi li giudichiamo dai fatti, non dalle parole”. Poi, ha aggiunto: “Noi siamo pronti a chiedere che faccia alcune cose di vitale importanza, a partire dal lavoro e dal taglio dei costi della politica. Se le farà ci riterremo soddisfatti”.

In conclusione, riferendosi alle risorse necessarie finalizzate alla copertura delle richieste sindacali sul lavoro, Luigi Angeletti ha poi ribadito che si sta parlando “di modeste entità che non possono creare particolari problemi”. “Il vero problema è metterli nella direzione giusta perche’ solo così si può dare un segno forte circa la strada che si vuole intraprendere”.

 

Inditex cerca Merchandiser

 Inditex continua la sua ricerca di nuova forza lavoro in Italia. Già qualche giorno fa vi avevamo parlato della ricerca di nuovi commesse e responsabili per i brand che afferiscono a questo grande gruppo, offerta che in questi giorni si è allargata per comprendere anche quella rivolta agli aspiranti Merchandiser.

Quali sono i brand che ricadono sotto la grande insegna di Inditex? Ci sono Bershka, Massimo Dutti, Oysho, Pull&Bear e Stradivarius, come ci sono anche Zara e Zara Home e Uterque. 

Al momento le selezioni Inditex sono aperte per la ricerca di Coordinatori / Merchandiser in tutta Italia.

Queste risorse avranno il compito di organizzare lo spazio e i prodotti all’interno dei punti vendita del marchio al fine di valorizzare la merce stessa e garantire la customer satisfaction.

I requisiti che il gruppo Inditex richiede agli aspiranti Coordinatori / Merchandiser è il possesso di un titolo universitario e dimostrabile esperienza pregressa di almeno un anno nella mansione, possibilmente nel settore dell’abbigliamento.

Per questa mansione, inoltre, è richiesta la disponibilità ad un impegno full time e alle trasferte su tutto il territorio nazionale.

Per candidarsi alla posizione di Coordinatori / Merchandiser per Inditex consultare il sito del gruppo alla pagina Carriere.

Per l’Unione Europea ci sono molti rischi

 Bankitalia, come sempre, ha pubblicato il rapporto sulla stabilità finanziaria ed ha fatto notare che la situazione economica nell’Eurozona è ancora molto preoccupate e molto di quanto sta accadendo ora, è da legare alla crisi di Cipro, all’incertezza politica dell’Italia. Anche se è stato fatto il governo, infatti, molte famiglie continuano a soffrire.

Meno tasse e più crescita per Saccomanni

Il documento della Banca d’Italia, il Rapporto sulla stabilità finanziaria, lancia un allarme importante. In pratica spiega che nel Vecchio Continente ci sono ancora dei rischi legati alla stabilità finanziaria. Il fatto è che se anche le situazioni estreme si possono dire ormai sporadiche, persistono delle sacche di rischio difficili da debellare.

Il mercato approva il governo Letta

Un virgolettato del rapporto, in modo più o meno esplicito, fa capire che sia quello che è successo in Italia, sia la crisi che ha interessato Cipro, hanno in qualche modo influito sul rallentamento della ripresa del Vecchio Continente. Di seguito il virgolettato:

“Per i Paesi più direttamente colpiti dalla crisi del debito, compresa l’Italia, il principale fattore di rischio è rappresentato dalla possibilità che la recessione si protragga nel tempo, risentendo della spirale tra debolezza della domanda, rischio sovrano e riduzione della leva finanziaria delle banche.”

 

La crisi mette in ginocchio la Sanità

 Casse sempre più vuote. Sono quelle del Sistema Sanitario Nazionale che negli ultimi anni ha visto sensibilmente diminuire le entrate derivante dal pagamento delle prestazioni da parte dei pazienti.

► Sanità a rischio e default per le Regioni

La colpa è della crisi che ha fatto diminuire i redditi degli italiani che, conseguentemente, hanno avuto accesso a maggiori esenzioni per reddito: dal 2011 al 2012 sono aumentate di circa 3 milioni, passando da 64 milioni a quasi 67 milioni.

I dati sono stati rilasciati dal Ministero della Salute e sono derivati dall’analisi del flusso delle ricette di specialistica ambulatoriale nel 2012. Stando a quanto riportato lo scorso anno circa il 70% delle ricette per esami, visite specialistiche, analisi di laboratorio, lastre, risonanze, ecografie e tutte le altre prestazioni di diagnostica strumentale è stato esentato dal pagamento del relativo ticket: su un totale di 207 milioni di prestazioni erogate, le esenzioni sono state 145 milioni.

► Autocertificazione per esenzione ticket sanitario per reddito

A livello territoriale le percentuali più alte di prestazioni erogate dal Sistema Sanitario Pubblico esentate dal pagamento del ticket si riscontrano nelle regioni del Sud Italia: 86% in Campania, 84% in Calabria, 82% in Puglia, 80% in Sicilia. La regione più virtuosa, in questa classifica, è il Trentino Alto Adige, dove la percentuale delle ricette sulle quali non si paga il ticket è del 53% (987 mila su 1,8 mln).

Italiani in vacanza per il ‘ponte’ del Primo maggio

 Circa 5,6 milioni di italiani si preparano a muoversi cogliendo al volo l’occasione che si presenta con il ‘ponte’ del primo maggio, il secondo in un brevissimo lasso di tempo.

In confronto al break della settimana scorsa, quello verificatosi in concomitanza con la giornata del “25 aprile”, si registra un dato fortemente in crescita. Un milione e trecento saranno le persone in più che si muoveranno. Malgrado ciò, rispetto al ‘ponte’ dello scorso anno occorre registrare una diminuzione della domanda dell’8,7 per cento. I dati sono analizzati dal presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, in seguito ad un’indagine effettuata da ACS Marketing Solutions dal 15 al 19 aprile.

Sono dunque 5,6 milioni gli italiani in partenza: di questi, il 93,4 per cento resterà in Italia (contro il 93,9 per cento del 2012); il 5,3 per cento farà un giro all’estero (un punto in meno rispetto al 5,4 per cento l’anno scorso) prediligendo nella maggioranza dei casi le più importanti capitali d’Europa. Chi invece resterà in Italia ha selezionato il mare come meta più ambita. C’è anche chi visiterà le città d’arte o ancora le località montane.

L’albergo rappresenta la forma preferita per questo periodo di soggiorno. C’è chi tuttavia, per risparmiare, si appoggerà in casa di parenti o di amici o presso abitazioni di proprietà.

La spesa media pro-capite, comprensiva di trasporti, cibo, alloggio e svaghi, si attesterà sui 255 euro (stabile rispetto al 2012): per l’esattezza, la spesa a testa sarà di 247 euro per chi resterà in Italia e di 450 euro per coloro che andranno all’estero.

Cifre che innescano un giro d’affari pari a circa 1,4 miliardi di euro (con una flessione del 12,5 per cento rispetto al 2012) ed una durata media della vacanza di 2,5 notti (contro 2,6 notti nel 2012).

Si verifica, pertanto, una minima flessione in linea con la crisi. Sconfiggerla è un obiettivo del nuovo esecutivo.

Cosa c’è in programma per la disoccupazione giovanile con il nuovo governo?

 Lo stanno richiedendo a gran voce anche i sindacati: il nuovo governo deve dare priorità a lavoro e mettere in atto tutte le riforme necessarie perché il paese possa avere una speranza concreta di risorgere da questo difficilissimo periodo.

E il Governo Letta sembra avere anche le risposte già pronte, soprattutto dopo la pubblicazione dei nuovi dati sulla disoccupazione in Italia: stabile ancora anche a marzo all’allarmante soglia dell’11,5% e ormai alla quota record del 40% per i giovani.

► I giovani disoccupati sono il 38,4%

Il primo punto sul quale si stanno concentrando le attenzioni del nuovo governo è proprio la lotta alla disoccupazione giovanile. Letta, il neo Presidente del Consiglio, ha già in mente due soluzioni: da un lato l’introduzione di sgravi fiscali per le le nuove assunzioni dei giovani e, dall’altro, una profonda revisione della Riforma del Lavoro del Ministro Fornero che ha introdotto troppi paletti per i contratti flessibili, rendendo questa occasione di lavoro un disincentivo all’occupazione.

Se, per quanto riguarda la revisione della riforma Fornero non ci dovrebbero essere ostacoli né a livello istituzionale né effetti sul bilancio del paese – si tratterebbe di una revisione a costo zero – lo stesso non si può dire per l’introduzione di sgravi fiscali che, invece, andrebbero ad incidere sul bilancio pubblico.

► L’Eurozona tra disoccupazione e inflazione

Ma si tratta comunque di una svolta necessaria per dare nuovo ossigeno ai giovani che si trovano senza lavoro e senza futuro e, almeno a quanto sostengono esperti della materia, nel giro di due anni ogni spesa in tal senso si rivelerebbe un proficuo investimento, facendo diminuire il numero dei disoccupati e emergere il lavoro nero.

Il nuovo modello d’imposta sulle assicurazioni

 E’ stato effettuato un restyling del modello di denuncia relativo alle assicurazioni. Questa operazione è stata resa necessaria in seguito alla riorganizzazione delle competenze degli uffici fiscali sul territorio. Tutto adesso, nella scelta del modello, dipende dall’attività da svolgere ma anche dalle competenze del contribuente.

I contribuenti obbligati all’UNICO

L’Erario rende noto che online è possibile scaricare il nuovo stampato per la dichiarazione dell’imposta sulle assicurazioni, quella che è dovuta sulla base dei premi e degli accessori incassati nell’anno precedente a quello della dichiarazione. Per il 2013 si fa dunque riferimento ai premi ottenuti nel 2012.

Tutto sul modello 730

Il modello in questione, lo stampato, è stato approvato unitamente alle istruzioni per la compilazione attraverso un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate. Le novità principali evidenziate servono a recepire le modifiche sulla competenza degli uffici postali.

Il documento serve al contribuente per indicare tutti i dati da comunicare, in relazione agli importi che sono stati versati alle province, con la differenza fatta in base alla destinazione. Il modello deve necessariamente essere trasferito in modalità telematica. Le indicazioni da inviare riguardano nello specifico: il numero della polizza, il codice fiscale del proprietario del veicolo, l’indicazione dei casi particolari scelti dall’assicurato, la targa del veicolo e la sigla della provincia. Devono inoltre essere indicati l’ammontare del premio, l’aliquota d’imposta, l’ammontare dell’imposta e il totale premio per ciascuna provincia.