In regalo con il conto la PS3

 PS3 è l’acronimo che sta per Playstation 3, una piattaforma per i giochi multimediali che è all’ultima moda e come tale anche abbastanza costosa. Per capire quanto è appetibile, basta fare qualche domanda alle nuove generazioni. Non vi stupirà sapere che ne sono ghiotte. Eppure non tutte le famiglie sono disponibili a fare il grande acquisto, oppure non sono disponibili a comprare sempre nuovi giochi per “alimentarlo”.

Trasloca mutuo opzione sicura di Unicredit

Niente paura: Unicredit, la PS3 la regala ai correntisti, ma non a tutti, soltanto a coloro che aprono un conto Super Genius. La Playstation 3 è regalata assieme ad un anno di abbonamento a Playstation Plus.

Il conto corrente per dare agli altri

L’offerta, la promozione che abbiamo descritto, vale soltanto per i clienti che richiedono un online un conto Super Genius entro il 9 maggio 2013 e poi decidono di versare sullo stesso conto lo stipendio o la pensione garantendo un saldo medio annuo di almeno 1000 euro. Si parla di nuovi clienti e non di coloro che hanno già in tasca una Genius Card.

Il canone mensile di questo prodotto è di 6 euro ma avendo un saldo medio mensile superiore a 2500 euro, i costi in questione sono “abbattuti”, così come non si paga il canone con l’addebito di stipendio o pensione.

Non ci sono poi spese per a carta di credito internazionale associata al conto e sono garantiti prelievi gratuiti dagli sportelli ATM Unicredit in Italia.

Evitare le truffe con le carte di credito

 La carta di credito è uno strumento molto usato per i pagamenti, soprattutto da coloro che hanno a disposizione delle importanti somme di denaro, ma solo dopo aver fatto determinati acquisti. Le carte di credito, infatti, tra i loro vantaggi, annoverano i pagamenti posticipati.

Attenti alle compagnie assicurative false

Eppure si tratta anche di strumenti che possono essere facilmente clonati, così che gli istituti di credito che rilasciano delle carte di credito, sono costretti a mettere in guardia i contribuenti. Il sistema delle carte di credito consente di avere un minimo di controllo sui pagamenti visto che l’esercente commerciale deve chiedere la firma dell’acquisto ma questa può sempre essere falsificata.

Scontrini: quello che resta nascosto

Sembra che molti truffatori abbiano acquisito la padronanza della penna fino ad imitare alla perfezione le firme originali. In futuro si potranno evitare alcune truffe con l’introduzione del sistema della tavoletta digitale. in pratica i consumatori, con un pennino, dovranno comporre la loro firma e il software inserito nel dispositivo sarà in grado di riconoscere se la firma appartiene al titolare della carta di credito o meno.

Il confronto tra i dati biometrici registrati nella carta e i dati scandagliati in archivio dal software della tavoletta, ridurranno ai minimi termini le truffe.

La carta prepagata IoStudio

 Ogni volta che frequentate assiduamente un esercizio commerciale, un ristorante e via dicendo, arriva il momento in cui vi viene chiesto di sottoscrivere una tessera per l’accumulo dei punti, in genere.

Le carte prepagate On Card: soluzioni giovani

Una tessera che dà diritto ad una serie di agevolazioni. Queste tessere vanno per la maggiore ma stanno subendo una trasformazione, nel senso che presto saranno surclassate dalle carte prepagate.

Per esempio la tessera IoStudio sarà presto una carta di credito. La tessera è nata qualche anno fa da un progetto comune tra il Ministero dell’Istruzione e Poste Italiane. La tessera è stata distribuita a tutti gli studenti delle scuole secondarie e paritarie.

CartaSì Business

Da settembre del 2013, questa tesserà non sarà più usata soltanto per le agevolazioni, che vanno dal settore della cultura, a quello della telefonia, ma sarà usata come vera tessera prepagata per il pagamento di alcuni acquisti. L’importante è che il ragazzo ottenga l’approvazione dei genitori. Gli esercizi convenzionati sono già più di 20 mila.

Crescono le possibilità d’acquisto, crescono i giovani consumatori e con un prodotto di questo tipo potrebbe essere studiata anche una soluzione per il rilancio dell’economia.

Sconti, agevolazioni e funzionamento, saranno molto simili a quelli della PostePay.

Le nuove carte di credito si chiamano Paypass

 Le banche non vogliono più le solite carte di credito, sono disposte in futuro a sostituirle con sistemi più efficienti. Le carte di credito del futuro si chiamano Pay Pass e funzionano come le altre ma permettono di pagare in modo semplice e veloce anche le piccole spese.

Per tutti i costi e gli acquisti fino a 25 euro, si potrà usare la carta avvicinandola alla macchinetta, senza bisogno di strisciarla e sena bisogno di firmare la ricevuta. Sicuramente il vantaggio delle Pay Pass è nella praticità e nella velocità dello strumento. Ma i costi?

Evitare le truffe con le carte di credito

I costi non saranno molto diversi da quelli delle carte di credito, quindi si dovrebbe pagare soltanto l’importo dovuto, senza pagare commissioni soprattutto in relazione al prelievo di contante o al pieno di carburante.

Il costo, sebbene non sarà tecnicamente difforme dalle carte di credito attuali, varierà da banca a banca. I vari istituti di credito, oltre a fornire servizi correlati a questo indicato, potrebbero puntare sulla sicurezza vendendo ai clienti le carte Pay pass e la loro sicurezza.

La carta prepagata IoStudio

Al momento ci sono già degli esercizi abilitati per accogliere le carte di credito di nuova generazione, per esempio la catena McDonald, o anche una serie di librerie e ristoranti. Si contano già più di 1000 negozi.

Rinnovato il Fondo di Solidarietà sui mutui

 Il Ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato che le famiglie in difficoltà possono ancora sperare in una specie di moratoria, con il Fondo di Solidarietà che è stato nuovamente finanziato. I mutuatari in difficoltà con il pagamento del mutuo hanno potuto chiedere la sospensione del pagamento delle rate nei mesi e negli anni scorsi.

La fine delle agevolazioni sulla prima casa

Nel 2010 questo istituto è stato introdotto dal Ministro Tremonti e poi è stato prorogato dai governi successivi. L’ultima proroga è arrivata con il governo Monti. Nel decreto Salva Italia si faceva riferimento a circa 20 milioni di euro per sostenere i costi degli interessi maturati sul debito residuo, per tutto il periodo della sospensione. Tutti i tassi d’interesse sono ripagati ad eccezione della componente di spread.

Contributi alle coppie di giovani mutuatari in Umbria

L’accesso al fondo non è però concesso a tutti ma solo a coloro che nei tre anni precedenti la richiesta hanno perso il lavoro subordinato, senza che si parli chiaramente di giusta causa, oppure a coloro che sono morti, oppure a coloro cui è stato riconosciuto un handicap grave o un’invalidità superiore all’80 per cento.

La sospensione della rata che si può ottenere, vale fino ad un periodo massimo di 18 mesi. Lo ha comunicato il Mef con un provvedimento già inserito nella Gazzetta Ufficiale.

Per le agevolazioni sulla prima casa vale il dato anagrafico

 Quando si acquista una prima casa si possono avere dei benefici di natura fiscale collegati all’acquisto e che possono essere fruiti soltanto da chi dimostra, tramite i dati angrafici, di risiedere o di lavorare nella città in cui ha comprato l’immobile.

Rinnovato il Fondo di Solidarietà sui mutui

La residenza di fatto, seppure rilevata in modo ufficiale, non è sufficiente per ottenere le agevolazioni e ci possono essere anche altre situazioni che non sono compatibili con le risultanze degli atti dello stato civile.

La Corte di Cassazione, nella sentenza 8415 del 5 aprile, ha ribadito il principio appena enucleato partendo da una controversia reale.

Cosa succede nel caso di vendita anticipata della prima casa

Il motivo del contendere è l’avviso legato alla liquidazione dell’imposta e all’attribuzione delle sanzioni da parte dell’amministrazione tributaria che ha deciso di revocare ad un contribuente le agevolazioni sulla prima casa. Il motivo della sanzione è nel mancato trasferimento delle residenza nel comune dove si è comprata la casa, entro i 18 mesi dalla dichiarazione resa nell’atto d’acquisto.

Il contribuente ha fatto ricorso contro la segnalazione perché erano intervenute cause di forza maggiore che hanno impedito allo stesso di completare i lavori di ristrutturazione legati all’immobile acquistato.

Il primo grado di giudizio era stato anche favorevole al contribuente ma poi l’Agenzia delle Entrate ha deciso di ricorrere in Cassazione sia per contestare il fatto che i mancati lavori di ristrutturazione potessero essere un motivo per ritardare il trasferimento della residenza e poi perchè la pronuncia della Ctr aveva un difetto.

 

Le esenzioni per la TARES

 La Tares è la tassa sullo smaltimento dei rifiuti che sarà incrementata di 0,30 centesimi di euro per metro quadro a partire da Natale. Insomma a dicembre si prevede un nuovo salasso per i contribuenti che si chiedono se c’è un modo per evitare la tassa.

Chi pagherà i debiti delle imprese?

Nei giorni passati abbiamo già visto che la Tares deve essere usata non solo per pagare lo smaltimento di rifiuti ma anche per il pagamento di alcuni servizi pubblici, quali ad esempio l’illuminazione delle strad.

La Tares è stata studiata a lungo, posticipata più volte ma ora semora inevitabile. A maggio si pagherà secondo le vecchie modalità ma per dicembre non c’è scampo. A dirlo è lo stesso Decreto Salva Imprese che abbiamo preso in esame.

Le regole tecniche per la TARES

Esistono però delle possibilità di esenzione. Per esempio la Tares non sarà applicata alle aree scoperte pertinenziali, o a quelle accessorie alle abitazioni civili, ma non sarà neppure applicata alle aree condominiali. Non ci sono categorie di utenti “esentate” dal pagamento ma ci sono delle pertinenze, chiamiamole così, su cui questa tassa non si calcola. In questo modo chi vive in un condominio o ha delle aree scoperte penitenziali, non sarà messo alle strette.

Oltre il fisco gli aumenti delle bollette in arrivo

 I servizi si pagano, è per questo che si versano le tasse all’Erario, ma ci sono dei servizi che si pagano a parte all’azienda erogatrice, per esempio il gas o l’enegia elettrica, i cui prezzi sono disciplinati dall’Autorità garante.

Ancora un rinvio per la TARES

L’AEEG, tre mesi fa, ha annunciato il calo delle bollette del gas e tutti hanno tirato un sospiro di sollievo ma, questa pausa nella tassazione era soltanto finalizzata al perfezionamento di un nuovo sistema per la definizione del prezzo del gas, soprattutto in relazione ai clienti che hanno aderito al mercato di maggior tutela dal primo aprile 2013.

La notizia che dunque non ci aspettavamo di ascoltare è quella di un aumento in arrivo. A cosa si deve e in quanto consiste questa variazione? La precedente riduzione dell’imposta, su base annua, era stata calcolata in 50 euro. Questa riduzione sarà stoppata visto che si prevedono circa 280 milioni di spese in più da spalmare sulle bollette degli utenti.

Non basta la bolletta dell’elettricità per dimostrare la residenza

C’è in corso anche un procedimento sanzionatorio da parte dell’AEEG , nei confronti di 6 compagnie che sono in ritardo con i pagamenti e avrebbero dovuto versare circa 400 milioni di euro tra il 1 dicembre 2011 e il 31 maggio 2012.

Cipro e la Grecia presto fuori dall’euro

 La Grecia prima e Cipro poi, sono state costrette e ristrutturare il loro debito ma gli sforzi chiesti alla popolazione e al governo, potrebbero essere male assorbiti dai due paesi in questione e alla fine dei giochi sia l’uno che l’altro potrebbero lasciare l’euro.

L’abbandono della moneta unica, anche da parte di un paese periferico e in crisi, non è ben vista da nessuno. Si pensi soltanto che la Germania è molto esposta sulle banche cipriote e ha tutto l’interesse a mantere questo pseudo paradiso fiscale nell’orbita della moneta unica.

L’euro è troppo forte?

Il fatto che presto potrebbero uscire dall’euro, è stato vaticinato da Citigroup che avverte sulla possibilità di altre ricadute.

Citigroup ha spiegato che il passo falso di Atene e quello dell’isola stato, sono molto vicini poiché le speranze di una ripresa subitanea si stanno allontanando. La Grecia e Cipro permangono all’interno di un’aurea di crisi e per loro, lasciare l’euro, sarebbe praticamente auspicabile.

Citigroup spiega le sue previsioni in considerazione della recessione europea che durerà non solo per tutto il 2013 ma anche per tutto il 2014.

Il modello giapponese di riferimento per la Grecia

Cipro in questo momento, aspetta gli aiuti definiti a livello europeo ma poi dovrà fare i conti con una ristrutturazione importante del debito sovrano che potrebbe minare la sua resistenza nella zona UE.

Rich Ricci cacciato da Barclays

 La cronaca finanziaria è ricca di articoli dedicati al baby pensionato Rich Ricci, un uomo importante in passato per la Barclays, che è stato cacciato dall’istituto di credito in questione dopo lo scandalo Libor.

Rich Ricci di Barclays si mette in tasca 18 milioni

Rich Ricci ha incassato un premio di 17 milioni di sterline e poco dopo è stato cacciato. Si è messo in tasca la bellezza di 20 milioni di euro ed ha avuto anche un milione di euro come anticipo del salario. Tutti desidererebbero la sua stessa fortuna.

Eppure Rich Ricci è un banchiere molto controverso che in questo momento difficile per le banche, rappresenta la cultura del rischio, rappresenta quella classe dirigente che ha ottenuto bonus eccessivi ed ha contribuito all’affossamento della City di Londra. Messi in tasca tutti i soldi che abbiamo già spiegato, Ricci è stato messo alla porta.

Banche in crisi si torna a parlare di esuberi

La banca ha annunciato infatti che da giugno non avrà più l’incarico nel settore investimenti. E cosa farà Ricci? Le sue passioni le conoscono tutti: le ville, gli yatch, la bella vita e l’ippica. Di certo, non solo per ragioni economiche, Ricci non avrà modo di lavorare di nuovo a breve. Infatti è stato responsabile insieme ad altri dirigenti, dello scandalo Libor e non è ben visto nemmeno dall’opinione pubblica.