Per le case i prezzi sono in calo

 Il settore immobiliare non poteva essere escluso dal turbine della crisi e quindi alla fine i governi hanno studiato dei sistemi per sostenere le famiglie di mutuatari che avevano acquistato una casa in tempi non sospetti e poi si sono trovati a non poter più pagare la rata definita dal contratto siglato con l’istituto di credito. Adesso però, si piange la fine delle agevolazioni sulla prima casa.

La casa non è una spesa per tutte le famiglie italiane

Le cooperative come Uniabita hanno quindi pensato di fornire strumenti alternativi per far ripartire l’immobiliare, per esempio la locazione con patto di futura vendita. Una soluzione vantaggiosa in generale per i giovani precari e per le fasce più deboli della popolazione, ma vantaggiosa nel dettaglio per chi acquista ora una casa, dopo il crollo dei prezzi del 2012.

La domanda di mutui crolla soprattutto al Sud

Secondo l’Istat, infatti, i prezzi delle case acquistate in Italia nel quarto trimestre dell’anno scorso, sono crollati del 4,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011 e sono crollati dell’1,5 per cento rispetto al terzo trimestre del 2012.

Questo calo dei prezzi, differentemente rispetto a quanto detto in passato, interessa sia le abitazioni nuove, sia quelle esistenti. L’Istituto di statistica però fa anche una differenza tra prezzi delle abitazioni nuove e prezzi delle abitazioni esistenti che seguono trend diversi l’uno dall’altra.

Commerzbank sul ribasso dell’oro

 Siccome tutte le previsioni sull’oro si stanno rivelando fallimentari, a parte quelle considerazioni che in tempi non sospetti erano ritenute fallimentari, allora tutte le banche d’affari s’affrettano adesso a ripensare la visione sul metallo prezioso.

Qualche errore comune per chi investe nell’oro

Ci ha già già pensato Morgan Stanley, adesso è arrivata la volta di Commerzbank. Il prezzo dell’oro, infatti, nella seconda metà di gennaio, era già sceso fino a quota 1690 dollari l’oncia e la settimana scorsa è arrivato addirittura ad infrangere il muro dei 1500 dollari.

Commerzbank rileva che in soli due giorni sono state piazzate sul mercato ben 24 tonnellate di oro. La rottura della media ha dimostrato intanto che c’è stata un’inversione del trend, quindi una rottura che potremmo indicare come definitiva. In due mesi, infatti tutte le medie calcolate sono state bucate e le quotazioni sono andate soltanto in ribasso.

Battuta d’arresto dell’oro

Molto dipende dal fatto che le banche centrali hanno smesso di acquistare oro per sostenere le economie periferiche acquistando titoli di stato, in più è calata la domanda mondiale di oro e sono aumentate le vendite di questo metella sul mercato. L’oro, rispetto ad alcuni particolari tipi di azioni, non rappresenta più un bene rifugio.

L’ultima settimana dei mercati

 A livello internazionale si sono avute diverse scosse che avrebbero potuto mandare in visibilio i mercati, invece sembra che non ci siano state grosse ripercussioni sull’andamento delle borse d’Europa e non solo. Anzi, i mercati, come si dice in gergo, hanno tenuto.

In generale, l’ultima settimana borsistica è da valutare come positiva anche se venerdì la maggior parte delle piazze hanno chiuso con gli indici in flessione. Piazza Affari, per esempio ha chiuso in territorio positivo 3 giorni su 5. Un giorno gli scambi sono andati in pareggio quindi soltanto il venerdì si sono avuti i ribassi che ci si aspettava.

Come acquistare i BTp Italia 2013

A livello italiano è molto importante osservare che la borsa è risultata praticamente indifferente alla politica del Belpaese. Adesso ci sarà da capire come s’orientano gli investitori in rapporto all’elezione del Presidente della Repubblica. Le prove elettive inizieranno già la settimana prossima quando si spera di arrivare anche alla definizione di un governo.

Come USA e Giappone sostengono le borse

Napolitano, per il momento, ha soltanto annunciato che passerà una patata bollente nelle mani del suo successore, visto che l’ingovernabilità è ormai il minimo comune denominatore del Parlamento.

Intanto ci sarà l’asta dei titoli di stato che hanno tenuto bene e potrebbero migliorare ancora visto che anche lo spread si è assestato intorno ai 300 punti.

Come e dove si acquistano i BTp Italia

 I BTp Italia stanno per essere lanciati nel mercato e questo vuol dire che gli investitori possono predisporne l’acquisto ma in che termini? Gli ordini dei BTp inizieranno il 15 per concludersi il 18 aprile. I titoli da acquistare sono quelli legati all’inflazione italiana.

Il tasso cedolare, attualmente, è conosciuto visto che è stato il MEF a pubblicare i dati riferiti al 2012. Adesso sembra dunque necessario soltanto un riepilogo delle caratteristiche del BTp.

Come acquistare i BTp Italia 2013

In primo luogo ricordiamo che l’ente emittente del titoli è lo stato italiano e che il taglio minimo acquistabile è 1000 euro, per cui tutti gli acquisti devono essere fatti a partire dai multipli di questa cifra.

Goldman Sachs e la strategia sui titoli di stato

La scadenza dei BTp è di quattro anni quindi scadranno il 22 aprile del 2017 ed avranno un tasso cedolare annuo minimo garantito del 2,25 per cento. Il BTp, a livello strutturale, è indicizzato con l’inflazione italiana, quindi con l’indice dei prezzi al consumo.

La cedola è semestrale ed è calcolata con una formula che prevede la moltiplicazione della metà del tasso annuo d’interesse cedolare reale e del capitale nominale sottoscritto che a sua volta deve essere moltiplicato per il coefficiente di indicizzazione che si ha alla data di scadenza della cedola.

Monete parallele in Grecia?

 In questo momento l’euro ha perso la sua credibilità e per questo tanti paesi che affrontano un momento di crisi, si chiedono se sia plausibile avere un periodo di medio e lungo termine di “parallelismo”. Ci si chiede se si possa tornare alla moneta locale e contemporaneamente autorizzare la circolazione dell’euro nel paese.

E’ davvero tutta colpa della Germania?

Nel futuro, comunque, il ritorno alla moneta locale, sembra essere l’unica soluzione possibile, visto che la calma del settore valutario, ad ogni modo, non fa presagire niente di buono: l’euro è in forte crisi.

Studiare la Grecia per capire il futuro

Le domande che molti analisti si pongono, allora, sono due: la doppia moneta è uno scenario realistico e soprattutto è uno scenario possibile?

Un’ipotesi che si sta facendo strada e che potrebbe essere praticabile, è quella dell’introduzione di una o più valute insieme all’euro per un periodo determinato di tempo nei paesi periferici. Questa soluzione avrebbe sicuramente un vantaggio, quello di fungere da traghetto verso il ritorno all’euro, ma attraverso un sentiero virtuoso che non aggravi la crisi economica vissuta da molte nazioni.

Il secondo punto a favore di questa soluzione è nel disporre di una tabella di marcia, un calendario che riduce al minimo le “controindicazioni”.

Scrigno Protetto di Pramerica

 Pramerica, insieme a Real Mutua, è stata considerata da diversi analisti come una delle soluzioni assicurative più quotate nel nostro paese. Il fatto è che in questo momento di crisi, con il pericolo del prelievo forzoso sui conti deposito e con la possibilità di aumento delle ritenute fiscali sulle rendite finanziarie, i piccoli risparmi in banca potrebbero presto essere erosi senza la garanzia di un reale rendimento.

Pramerica Critical Illness Plus

Ecco perchè affidarsi alle polizze assicurative. Una soluzione proposta da Pramerica, molto interessante ad una prima analisi, è Scrigno Protetto. Si tratta di una polizza a vita intera a capitale rivalutabile semestralmente e a premio unico, che si lega all’andamento del Fondo Pramerica Financial.

Questa polizza consente di far crescere il proprio capitale, sulla base del rendimento contrattato e in base agli obiettivi personali. Il capitale della polizza Scrigno Protetto è a gestione flessibile, prevede versamenti aggiuntivi e consente di avere sempre visibili i riscatti parziali. Il prodotto assicurativo in questione è distribuito dalla Banca Popolare di Marostica che in Italia è partner di Pramerica.

Pramerica Long Term Care

L’assicurazione si rivolge a chi vuole investire riducendo al minimo i rischi nel tempo, quindi ai risparmiatori alla ricerca di un “diversivo” negli investimenti, a chi cerca un rendimento minimo garantito, a chi vuole assicurare una piccola rendita ai figli e agli imprenditori che vogliono mettere da parte un capitale impignorabile.

Mutui più convenienti per gli ecologisti

 La Chapell Hill Center dell’Università del North Carolina ha effettuato una ricerca incrocia sui mutui erogati e sull’efficienza energetica delle case acquistate. La ricerca è stata condottta in collaborazione con l’Institute for the development of the market” di Washington.

I prestiti più convenienti per le ristrutturazioni

Quello che è emerso, in modo molto chiaro è che chi risparmia all’inizio sul prezzo d’acquisto della casa, scegliendo un’unità abitativa meno efficiente sotto il profilo energetico, ha sul medio e lungo periodo, più costi da sostenere per la manutenzione dell’immobile. Il calcolo è fatto paragonando le case tradizionali, non progettate secondo il criterio di efficienza energetica ora prevalente e le case di oggi dove invece si tende a studiare soluzioni per il risparmio di energia, di riscaldamento e quant’altro.

Per le case i prezzi sono in calo

Le rate del mutuo, per chi investe in una casa “verde”, sul lungo periodo si dimostrano più sostenibili. In genere, in questo modo si arriva ad estinguere il prestito senza spese supplementari.

Lo studio in questione è stato riportato nel panorama nostrano perchè prende in considerazione anche le banche del Belpaese. Sembra infatti che i nostri istituti di credito, più di altre banche, siano propense a offrire tassi agevolati per incentivare l’acquisto di case efficienti a livello energetico, oppure per la loro ristrutturazione, finalizzata al raggiungimento della classe A.

Locazione con patto di futura vendita per ripartire

 La crisi economica è stata così imponente che ha finito per interessare anche il settore immobiliare che fino alla fine ha resistito agli attacchi di una crisi portentosa. Adesso poi, che almeno in Italia, sono finiti anche gli aiuti alle famiglie e ai giovani, si studiano soluzioni alternative e sembra che una sia particolarmente indicata per far ripartire il mercato.

Pistoia pensa alle famiglie in difficoltà col mutuo

Si tratta della locazione con patto di futura vendita. La soluzione in questione è utile ed accessibile soprattutto ai giovani e alle fasce più deboli della popolazione. Il fatto è che è fornita dalle cooperative, come ad esempio Uniabita.

Scadono a marzo offerte e moratoria

Come funziona dunque la locazione con patto di futura vendita? In pratica si sottoscrive un contratto d’affitto che a distanza di un periodo di tempo determinato, poniamo il caso 5 anni, si deve trasformare in un contratto di vendita. Gli affitti versati nei cinque anni che precedono l’acquisto sono da considerarsi come degli acconti che sono scalati sul prezzo di vendita.

Il vantaggio sta nel fatto che chi vuole comprare una casa non deve mettersi da parte un gruzzoletto prima di passare all’acquisto ma può contare su micro acconti da distribuire uniformemente in un lasso di tempo accessibile.

La fine delle agevolazioni sulla prima casa

 Alla fine di marzo sono stati chiusi i rubinetti per le famiglie in difficoltà che negli anni passati hanno acceso un mutuo per l’acquisto della prima casa. Infatti, dal 31 marzo scorso non esiste più il Piano Famiglie che prevedeva la sospensione del pagamento delle rate del mutuo per i mutuatari che si trovassero in difficoltà, senza più un lavoro e con l’impossibilità di pagare anche le rate del mutuo.

Scadono a marzo offerte e moratoria

La sospensione poteva essere attivata per 12 mesi e poi poteva essere prolungata per altri 6 mesi a patto che non fosse cambiata la situazione di crisi. Non basta. Le agevolazioni del Piano famiglie si univano al Fondo di solidarietà promulgato dal Ministero delle Finanze. Questa seconda soluzione era studiata ad hoc per i più giovani.

Peccato che il rifinanziamento del programma che doveva subentrare al Piano Famiglie sia slittato a data da destinarsi per i soliti problemi burocratici che ci sono nel nostro paese.

Ipoteca, istruttoria e notaio nei contratti di mutuo

Alla fine dei conti, per capire l’importanza di questo cambiamento, è necessario indicare qualche numero. La prima cosa da sapere è che il Piano famiglie è stato usato da 90 mila nuclei famigliari ed ora, un quarto delle persone che hanno avuto accesso al fondo, non sono ancora nelle situazioni di poter pagare i debiti contratti con le banche.

Dove le auto costano di più

 L’Economist, con i suoi famosi grafici, cerca di prendere in esame i costi legati alle auto e di chiarire in quale parte del mondo, avere un veicolo di proprietà è più costoso per via delle spese legate all’assicurazione, al carburante e via dicendo.

Tra le città più care del mondo rientra anche Roma ed è per questo che abbiamo preso in esame questa ricerca.

I kit omologati non escludono l’inerenza

Cosa ha reso i costi della macchina insostenibili nel tempo? In primo luogo l’aumento delle spese per il carburante, poi la crisi economica e la crescita dei costi di manutenzione che oggi risultano più altri che in passato. Alla fine, in una macchina, s’investono moltissime risorse di denaro. L’Economist, o meglio la società affiliata alla rivista di economia, l’Economist Intelligence Unit, ha messo in fila tutte le città in cui avere un’automobile più essere davvero esoso.

Nel grafico che costituisce la classifica, per ogni metropoli è usata una barra bicolore: in blu scuro sono indicati i costi d’acquisto dell’auto con riferimento ai prezzi del 2010 e in azzurro si aggiungono i costi di “mantenimento” dei tre anni successivi all’acquisto.

Cosa bisogna sapere delle assicurazioni che cambiano

Il risultato è che le prime cinque città in cui avere una macchina costa di più sono Shanghai che conquista la medaglia d’oro, poi San Paolo in Brasile che ha la medaglia d’argento e la medaglia di bronzo di Delhi. L’Italia è fuori dalle posizioni che contano? Niente affatto visto che Roma è al quarto posto, seguita da Sydney, Berlino, Amsterdam, Mosca, Parigi e Londra.