Finanziamento chirografario ordinario fisso

Il mutuo o finanziamento chirografario si distingue dal mutuo ipotecario perché il finanziamento ha come garanzia non l’ipoteca sulla casa ma un altro tipo di garanzia che i clienti negoziano con l’istituto di credito erogatore del finanziamento.

In una “puntata” precedente abbiamo visto le caratteristiche del Finanziamento chirografario ordinario variabile ed ora vediamo insieme lo stesso finanziamento a tasso fisso. Si tratta di un prodotto da rimborsare in breve o medio periodo e può sia assumere la forma di una fideiussione o essere più vicino ad una cessione del credito.

Nel prestito conta l’affidabilità del richiedente

Il tasso fisso del finanziamento resta tale per tutto il periodo d’ammortamento e l’importo delle singole rate è elevato. Il tasso fisso è consigliabile per chi non crede che i tassi del mercato possano in qualche modo ridursi o per chi  a livello personale non se la sente di affrontare un tale rischio.

Il tasso fisso è sicuramente consigliabile per chi non vuole avere sorprese nel corso del tempo e quindi vuole essere sicuro che tutte le rate siano sempre identiche.

La Tercas fa un esempio di finanziamento spiegando i costi di un prestito chirografario di 10.000 euro da rimborsare in 5 anni o meglio in 60 rate. Il TAEG proposto è del 13,60 per cento. Non è previsto che possano accedere al prodotto le imprese, le società commerciali, le ditte individuali e i professionisti.

Finanziamento chirografario ordinario variabile

 Il finanziamento chirografario è un finanziamento di breve o medio termine che è concesso alla clientela e può essere usato per diversi motivi. La garanzia, in questo caso specifico, non arriva dall’ipoteca ma è concordato con le parti e può essere di diverso tipo. Per esempio può essere usato per la fidejussione, per la cessione del credito e via dicendo. Il rimborso avviene tramite un pagamento periodico, come le rate del mutuo, che è comprensivo del rimborso degli interessi.

Le previsioni sui tassi futuri

Il tasso può essere sia fisso che variabile e la periodicità del rimborso può essere mensile, trimestrale, semestrale o annuale. Il finanziamento chirografario a tasso variabile che vi proponiamo oggi è quello messo a punto dalla Tercas.

Prestiti in calo, che fare?

Il tasso d’interesse varia mensilmente sulla base della variazioni dei parametri scelte come riferimento. L’andamento, quindi il piano di rimborso, può essere concordato con il richiedente e mediamente tutto segue l’andamento del mercato.

Il prestito della Tercas è analizzato dalla banca nei documenti illustrativi dove è possibile indicare quanto può costare un finanziamento chirografario. L’esempio più semplice è quello legato ad un prestito di 10.000 euro che sia rimborsabile in 5 anni, quindi in 60 rate mensili. Il TAEG proposto è del’11,79 per cento.

 

Hertz assume Adetti Front Office

 Hertz Global Holdings Inc è una grande azienda internazionale che opera nella maggior parte degli aeroporti di tutto il mondo. La sua mission è quella di fornire a noleggio ai propri clienti mezzi di spostamento, quali automobili o furgoni, ed è presente i circa 150 paesi.

Anche in Italia sono presenti alcuni sportelli Hertz. Proprio per questi la grande multinazionale americana sta cercando degli addetti per il Front Office da inserire presso gli aeroporti di Napoli, Bergamo, Alghero, Olbia, Cagliari e Roma Fiumicino.

I requisiti necessari per la partecipazione alle selezioni Hertz per addetti al Front Office sono:

1. possesso del diploma di scuola media superiore;
2. conoscenza dell’inglese e, preferibilmente, di una seconda lingua straniera;
3. patente B e mezzo proprio;
4. conoscenza del pacchetto Microsoft Office;
5. esperienza, anche breve, in altre attività di front office e predisposizione al contatto con il pubblico.

Per candidarsi alle selezioni per Addetti al Front Office di Hertz consultare il sito della multinazionale alla pagina dedicata alle carriere, dove è possibile anche consultare, attraverso l’apposito motore di ricerca, anche tutte le altre posizioni aperte, sia in Italia che all’estero.

 

 

Sephora cerca Allievi Store Manager

 Sephora, la grande catena di profumerie che dal 1997 è entrata a far parte di uno dei più prestigiosi gruppi commerciali del settore del lusso, il LVMH – Moet Hennessy Louis Vuitton SA, ha da sempre avuto una particolare attenzione alla formazione del personale da impiegare nei suo tanti punti vendita sparsi per tutta Italia. Proprio per questo anche quest’anno ha proposto una nuova edizione del Talent Pool Manager Sephora, un programma di formazione dedicato alla preparazione degli Store Manager.

Il programma Talent Pool Manager Sephora è un percorso di formazione della durata complessiva di 18 mesi, articolato in più tappe, sia in aula che sul campo, che porterà i partecipanti ad avere la giusta preparazione ed esperienza per poter assolvere a tutti i compiti che deve svolgere il perfetto Store Manager.

La ricerca è rivolta a 10 candidati, da selezionarsi in tutta Italia, che abbiano conseguito il diploma o la laurea (primo e secondo livello) e che non abbiano esperienze nel commercio superiori ad un anno. Requisito fondamentale per partecipare alle selezioni per il programma Talent Pool Manager Sephora è la conoscenza della lingua inglese. Una seconda lingua costituirà titolo preferenziale.

Come riportato anche sul sito di Sephora, alla pagina dedicata al Talent Pool Manager Sephora, nella quale si possono trovare tutte le informazioni necessarie per l’invio della propria candidatura, le caratteristiche vincenti sono: grinta, determinazione, buona relazionalità, ambizione e mobilità sul territorio nazionale.

 

Giornalisti d’inchiesta alla scoperta dei grandi evasori

 Saranno 38 testate mondiali a gettare una prima luce su quello che viene definito il grande buco nero dell’economia mondiale, grazie ai 260 gigabyte di dati pervenuti in forma anonima all’Icij, il Consorzio internazionale dei giornalisti d’inchiesta con sede a Washington. Per l’Italia sarà L’Espresso ad occuparsi di svelare i nomi degli evasori importanti.

► Il fisco si accorda con le imprese internazionali

Non si tratta, questa volta, di una piccola indagine, ma di una grande inchiesta che porterà, si spera, allo scoperto i grandi evasori mimetizzati nei paradisi fiscali che avrebbero sottratto al fisco dei 170 paesi di provenienza un patrimonio che è stato stimato tra i 21mila e i 32mila miliardi di dollari.

Oltre due milioni e mezzo di file, con dati – contratti, fax, copie di passaporti, e-mail, corrispondenza bancaria – relativi a 130mila titolari di conti correnti e investimenti e 12mila società offshore, raccolti in trent’anni lungo un arco temporale di 30 anni, che saranno analizzati da 86 giornalisti provenienti da tutto il mondo che pubblicheranno poi le relative inchieste.

► Scoperta una evasione internazionale di circa 60 milioni di Euro

Da domani saranno pubblicate le prime inchieste: Le Monde si occuperà di Jean-Marc Augier, uomo d’affari e tesoriere di Francois Hollande durante la campagna elettorale dell’anno scorso, L’Espresso, invece, svelerà alcune importanti notizie su Gaetano Terrin, commercialista dello studio Tremonti; Fabio Ghioni, hacker dello scandalo Telecom, e i commercialisti milanesi Oreste e Carlo Severgnini, che hanno incarichi professionali nei più importanti gruppi italiani. All’inchiesta parteciperanno anche il britannico Guardianla tedesca Sueddeutsche Zeitung, la Bbc, il Washington Post  e lo svizzero Sonntagszeitung.

Tares prima rata a maggio e la maggiore arriverà a dicembre

 Tra le tante urgenze che sono ancora all’ordine del giorno del governo in prorogatio di Mario Monti ci sono anche le nuove tasse che stanno per abbattersi sugli italiani: l’aumento di un punto percentuale dell’Iva previsto per luglio, il possibile anticipo dell’aumento dell’addizionale Irpef per sostenere il pagamento del debito delle pubbliche amministrazioni e, infine, la Tares.

► Oggi il Governo discute di debiti delle PA, di esodati, di Tares e di Iva

Proprio la Tares è stata protagonista in questi giorni di un acceso dibattito che ha portato a scontrarsi il governo, l’Anci, varie associazioni di categoria e i cittadini, che, come al solito, saranno comunque, in un modo o nell’altro, costretti al pagamento della tassa.

Ieri sera il governo è giunto ad una conclusione che ha messo d’accordo un po’ tutte le parti in causa: la prima rata della Tares, la tassa sostitutiva e più salata della Tarsu, dovrà essere pagata a maggio, secondo i parametri stabiliti dalla precedente legislazione in materia, la seconda rata sarà dovuta ai comuni a settembre e solo per l’ultima rata, quella prevista a dicembre, il calcolo dovrà essere fatto tenendo conto della maggiorazione di 30 centesimi di euro al metro quadrato.

► La Tares sarà rinviata o no?

Soddisfatto della decisione Graziano Delrio, presidente dell’Anci, che spiega come grazie alla Tares sarà possibile evitare il deficit di liquidità che avrebbe creato grossi problemi alle imprese del trattamento rifiuti. Meno entusiasti i cittadini che avrebbero voluto che la Tares entrasse in vigore direttamente il prossimo anno.

Rinviato il decreto sul pagamento dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni

 Il decreto per il piano biennale del pagamento dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni alle aziende, in discussione ieri sera al Consiglio dei Ministri, non è andato in porto. I ministri dell’Economia, Vittorio Grilli, e dello Sviluppo economico, Corrado Passera, hanno chiesto più tempo al governo per proseguire gli approfondimenti sul testo del decreto.

► Oggi il Governo discute di debiti delle PA, di esodati, di Tares e di Iva

Quindi ancora un nulla di fatto, ma, almeno stando a quanto si dice nelle stanze di bottoni, tutto potrebbe essere pronto entro lunedì mattina, quando si saranno meglio definite modalità e coperture del decreto anche con le organizzazioni imprenditoriali e l’Anci.

Dopo il rinvio delle decisione si sono levate molte polemiche, da più parti, ma soprattutto da Pd e Pdl. Il nodo della questione sembra essere l’ipotesi di una possibile anticipazione dell’aumento dell’addizionale regionale Irpef, un provvedimento che aveva già fatto abbondantemente inasprire i toni della discussione.

Vittorio Grilli in serata ha cercato di spiegare meglio tutta la questione, soffermandosi soprattutto sul fatto che, anche se si tratta di un provvedimento della massima urgenza,

► Nessun anticipo dell’addizionale Irpef nel decreto per il pagamento dei debiti delle Pubbliche Amministrazione

non contiene alcun aumento di imposte, ma è importantissimo sia per l’impatto sull’economia con l’immissione di 40 miliardi di liquidità nel sistema, sia perché penso debba essere una svolta nei comportamenti della pubblica amministrazione nei rapporti con le imprese private.

 

 

Vademecum dell’Inps sull’utilizzo dei buoni lavoro

 Dopo l’introduzione dei buoni lavoro, detti anche voucher, una nuova forma di retribuzione del lavoro occasionale accessorio, ha subito, dopo l’entrata in vigore, delle sostanziali modifiche di cui ci dà notizia l’Inps nella Circolare del 29 marzo 2013 n. 49.

► Modalità di utilizzo, scadenze e sanzioni per i voucher lavoro occasionale

In questa circolare si forniscono delle indicazioni sulle modifiche fatte, nello specifico, agli articoli 70 e 72 del D. Lgs. 29 settembre 2003, n. 276 sul “Lavoro occasionale accessorio”. 

Secondo la circolare dell’Inps in questione possono essere considerate forme di lavoro accessorio quelle attività lavorative di natura “meramente occasionale”, per le quali il lavoratore non percepisca uno o più compensi, nel complesso dei committenti, superiori a 5.000 euro nel corso di un anno solare. La precedente normativa fissava il limite di 5000 euro per ciascun committente.

Inoltre, partendo dal presupposto che il limite del compenso rimane quello indicato, secondo la Circolare Inps le prestazioni di natura meramente occasionale svolte per imprenditori commerciali o professionisti non possono essere superiori, con riferimento a ciascun committente, a i 2.000 euro annui.

Le modifiche apportate all’art. 70

Settore Agricolo

La Circolare Inps modifica sostanzialmente anche l’art. 70 (comma 2) che riguarda l’utilizzo dei buoni lavoro nel settore agricolo: a differenza di tutti gli altri settori, qui non vige il limite dei 2000 euro di compenso annui percepibili da un solo committente.

Committenti pubblici

Novità anche per i committenti pubblici che, secondo quanto scritto al comma 3, possono usufruire di prestazioni lavorative meramente occasionali solo se l’utilizzo dei voucher rientra nei vincoli previsti dalla disciplina in materia di contenimento delle spese di personale e dal patto di stabilità interno.

► Congedi parentali e certificati medici: le novità del 2013

Compensi percepiti da lavoratori stranieri

Secondo le modifiche apportate all’art. 70 della legge sul mercato del lavoro si prevede che i compensi percepiti dai lavoratori siano computati anche per la determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.

Esclusioni

la Circolare dell’Inps ha introdotto anche delle importanti novità riguardo le esclusioni e le incompatibilità del lavoro occasionale di tipo accessorio: non ci sono più esclusioni di sorta, fermo restando casi particolari come gli studenti e i pensionati nel settore agricolo.

Quindi, ogni lavoratore può svolgere qualsiasi tipo di prestazione meramente occasionale con il solo limite previsto in caso di incompatibilità, per finalità antielusive, del ricorso al lavoro occasionale quando si tratta, invece, di lavoro subordinato presso lo stesso datore di lavoro.

Limite economico dei buoni lavoro

La circolare dell’Inps mette particolarmente in risalto le modifiche effettuate ai limiti economici dell’utilizzo dei buoni lavoro, con lo spostamento del parametro di riferimento per il computo non più al datore di lavoro, ma al prestatore del servizio. I nuovi limiti fissati per il prestatore di lavoro meramente occasionale sono:

– 5.000 euro nel corso di un anno solare, con riferimento alla totalità dei committenti, da intendersi come importo netto per il prestatore, pari  a 6.666 € lordi;

– 2.000 euro per prestazioni svolte a favore di imprenditori commerciali o professionisti, con riferimento a ciascun committente, da intendersi come importo netto per il prestatore, pari  a 2.666 € lordi;

– 3.000 euro per anno solare per i prestatori  percettori di prestazioni integrative del salario o con sostegno al reddito che, per l’anno 2013, possono effettuare lavoro accessorio in tutti i settori produttivi compresi gli enti locali, da intendersi come importo netto per il prestatore, corrispondenti a 4000 € lordi.

► Proibiti alle aziende gli stage gratuiti

Le modifiche apportate all’art. 72

La nuova natura oraria del voucher lavoro

Al fine di avere una maggiore certezza e trasparenza per tutte le parti in causa, il novellato articolo 72 prevede che i

beneficiari acquistano presso le rivendite autorizzate uno o più carnet di buoni orari, numerati progressivamente e datati.

In questo modo si potrà avere una maggiore precisione delle ore e della durata della prestazione pagata con i buoni lavoro. Nonostante le modifiche apportate, rimane comunque possibile retribuire le prestazioni lavorative occasionali in misura superiore di quella prevista dai voucher, utilizzando più di uno per il pagamento della medesima ora di lavoro.

 

Assunzioni Calzedonia

 Calzedonia, nonostante la giovane età, è un’azienda che è riuscita in questi suoi primi anni di vita – l’azienda è nata nel 1987 – a raggiungere un ottimo successo di vendite e può contare su di una clientela molto fidelizzata. La sua fama, costruita su prodotti di grande qualità a prezzi contenuti disponibili, grazie alla diversificazione dei marchi, per una vastissima clientela, è arrivata anche fuori dall’Italia e gli store Calzedonia, come anche Tezenis, Intimissimi e Falconeri, presenti nel mondo sono circa 2700.

Al momento il grande gruppo Calzedonia è alla ricerca di diverse figure professionali da inserire sia nell’organico dei punti vendita che in quello degli stabilimenti di produzione. Vediamo nel dettaglio quali sono le offerte di lavoro di Calzedonia attive in questo periodo.

Addetti/e alle vendite

Non è richiesta esperienza, ma il candidato ideale ha una grande passione per la moda e un’ottima capacità di relazione con il pubblico.

Store Manager

Richiesta esperienza pregressa nel ruolo in ambito fashion retail.

Impiegato/a Ufficio Magazzino

Richiesta laurea in Ingegneria gestionale o materie economiche

District Manager / District Manager bilingue (italiano e cinese) / Visual Merchandiser

Per lo stabilimento produttivo di Dossobuono (Verona) Calzedonia è alla ricerca di:

Tecnico di confezione junior

Online Customer Specialist

Impiegati Ufficio del personale

Addetti confezione Reparto Prototipia

Modellista Junior

Tecnico di confezione per Industrializzazione tempi e metodi

Modellista

Stagista

Per tutte le informazioni sulle sedi di lavoro  sui requisiti richiesti per la partecipazione alle selezioni per le posizioni di lavoro e di stage aperte da Calzedonia, consultare il sito del gruppo alla pagina Posizioni Aperte.