Riprendono le assunzioni alla City di Londra

 Nel primo semestre del 2013 la notizia è che nella City di Londra dovrebbero riprendere le assunzioni e questo movimento rappresenterebbe un’inversione importante del trend. La ricerca a riguardo è stata fatta dalla Cbi, che è una specie di Confindustria inglese che racconta come tutto il sistema dei servizi finanziari sia riuscito a creare ben 2000 nuovi posti di lavoro.

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Sembra che ci sia stato un boom di utili e che questo successo sia inaspettato in un settore che a partire dal 2008 è sempre stato al centro di oscillazioni imprevedibili e scandali finanziari.

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Secondo la Cbi, in questo momento, sono stati assunti già 2000 lavoratori ma presto gli occupati reali cresceranno di altre 2000 unità. Si può fare una stima così precisa partendo dall’analisi delle aspettative finanziarie di ben 96 società che nel parlare di loro stesse hanno compilato con criterio il questionario di PriceWaterhouseCoopers.

L’aspettativa sarà quindi quella di una crescita di posti di lavoro con l’obiettivo di impiegare professionisti che svolgono diversi lavori. Se si considera che gli ultimi trimestri del 2012 si erano chiusi con un saldo negativo degli occupati nella City, si capisce allora l’importanza di questo segnale che arriva dal cuore di Londra. La Gran Bretagna, insomma, sta evitando con le unghie e con i denti, una recessione che non saprebbe fronteggiare.

In generale, una famiglia su due non ha le finanze a posto

 La casa non è una spesa per tutte le famiglie italiane nel senso che nei prossimi tre anni, ci saranno moltissime famiglie, soprattutto quelle composte da giovani, a non poter più sostenere i costi dell’abitazione di proprietà tra mutuo, bollette e costi vari. L’analisi in questione, che abbiamo avuto modo di approfondire, è stata siglata dalla Cgil, ma c’è un’altra indagine, più generale, portata avanti dalla Genworth che spiega che il 50 per cento delle famiglie del nostro paese non è finanziariamente al sicuro per il futuro.

Le offerte di Webank e BNL per i mutui di aprile

L’indagine Genworth che definisce l’omonimo indice, non fa che aggravare la considerazione degli investitori sul nostro paese. Infatti nell’ultimo report si spiega che le famiglie italiane sono molto preoccupate per l’avvenire perchè la loro sicurezza finanziaria è  a rischio. In primo luogo bisogna prendere atto di una riduzione del 3,9 per cento del reddito reale e poi bisogna fare un paragone con il resto d’Europa dove anche gli spagnoli sono più sicuri di noi.

Le prossime scadenze fiscali

Secondo l’Indice Genworth, nel nostro paese, soltanto l’1 per cento delle famiglie si può ritenere davvero al sicuro dal punto di vista finanziario mentre la vulnerabilità economica interessa almeno il 47 per cento delle famiglie che adesso attendono il miglioramento della situazione ma sono comunque alle prese con delle grosse difficoltà. L’indice Genworth che misura la sicurezza delle famiglie sotto il profilo finanziario dice che l’Italia è precipitata al livello 11, che è poco al di sopra del Portogallo a quota 6 e della Grecia a quota 1. La Spagna, invece, resta su un gradino superiore a 17 punti. Nel 2009 il nostro indice Genworth era a 30 punti.

La casa non è una spesa per tutte le famiglie italiane

 L’Italia è in crisi economica e tutti gli indicatori che arrivano dal mercato fanno pensare che la situazione sia lenta a migliorare. Secondo l’ultimo rapporto della Cgil che potrebbe incidere molto sulla reputazione del nostro paese, la spesa per la casa non è sostenibile per 3 milioni di famiglie che in passato avevano acquistato un immobile in tutta tranquillità.

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Nei prossimi tre anni, secondo lo studio dell’osservatorio del sindacato, ci dovrebbero essere circa 300 mila nuclei famigliari in procinto di perdere l’abitazione. Il problema è che il costo medio di una casa, in questo momento, qualora fosse di proprietà, è di circa 1150 euro. Gli affitti sono triplicati in un decennio e in termini percentuali si racconta di un incremento del 130% o anche del 150 per cento sui contratti di nuova registrazione e sui contratti rinnovati. Il dato che più sconvolge e in qualche modo sembra nuovo, riguarda invece sfratti e pignoramenti che coinvolgono in modo particolare i giovani, in difficoltà con il pagamento del mutuo.

Vantaggi e svantaggi del pagamento dell’affitto

Il conto della crisi quindi è molto salato per 3 milioni di famiglie che non sono quelle che affollano centri benessere, località di vacanza e ristoranti. Insomma la spesa che non si può più fare non è quella per le vacanze, oppure quella per il ristorante o quella per una serie di divertimenti che pure sono stati ridotti. Adesso non si riescono a sostenere più le spese per la casa, le bollette, il mutuo e tutto quello che c’è nel mentre.

Commissario per la Parmalat legato all’affare Lactalis

 Contro l’azienda francese Lactalis, in questi giorni, si è scagliato un tribunale emiliano che ha spiegato come l’azienda, nell’acquisto della Lactalis American Group abbia perso coscientemente dei soldi. La controllata americana del gruppo francese, infatti, non rappresentava affatto l’affare presentato ai media.

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Per capire meglio i dettagli dell’operazione, quindi, è stato delegato un commissario che dovrà vederci chiaro nella valutazione da 959 milioni di dollari fatta per l’azienda americana.

Piazza Affari è crollata

Tutto è partito dal tribunale di Parma che sta indagando a fondo nella gestione della Parmalat e per farlo ha nominato un commissario ad acta che è avrà almeno due funzioni: la rpima è quella di ispezionare a fondo i conti dell’azienda Parmalat, il secondo è quello di supervisionare sulle attività del collegio sindacale che era attivo al momento dell’acquisizione della Lactalis American Group, la quale è controllata da Lactalis che detiene l’83 per cento del capitale di Parmalat.

Un’operazione in grande stile insomma, dove non si era mai visto un tribunale prendere posizioni così decise nei confronti di un’azienda. Insomma, il sospetto, che sarà tutto da confermare, è che l’acquisizione di cui abbiamo parlato sia stata dannosa per Parmalat ma che Parmalat fosse a conoscenza dei danni e delle perdite di valore cui andava incontro.

Il variabile di ING Direct come alternativa

 Il mutuo variabile Webank con lo sconto di aprile è la migliore offerta, per MutuiSupermarket, di mutui a tasso variabile. CheBanca è la migliore dopo Webank ma esiste anche una terza alternativa che è per l’appunto ING Direct.

Intesa Sanpaolo e ING Direct per i mutui più vantaggiosi

Il mutuo Arancio variabile, proposto dall’intermediario citato, è pensato come un finanziamento di 140 mila euro da rimborsare in 30 anni. Le sue condizioni prevedono che le prime due rate siano di 637,61 euro ad un tasso variabile del 3,61%. Dalla terza rata in poi si pagano 602,71 euro.

Scadono a marzo offerte e moratoria

Il TAEG è del 3,39 per cento e la convenienza del prodotto si evince anche dal tasso che è soltanto del 3,31 per cento. Il tasso è dato dalla somma tra l’Euribor a 3 mesi fissato allo 0,21% e lo spread del mutuo al 3,10%. Il TAEG, oltre al costo degli interessi, comprende anche le spese nazionali, le spese ricorrenti e l’imposta sostitutiva.

Le spese iniziali sono pari a zero e comprendono istruttoria, perizia e assicurazione scoppio e incendio. Sono pari a zero anche le spese ricorrenti mentre l’imposta sostitutiva parte da 350 euro fino allo 0,25% dell’importo del mutuo erogato.

CheBanca la migliore dopo Webank

 Nonostante il suo mutuo non sia tra quelli più conveniente di aprile 2013, l’istituto di credito in questione, offre comunque un prodotto molto conveniente a tasso variabile che nella ricognizione di MutuiSupermarket si configura come seconda migliore offerta.

Le offerte di Webank e BNL per i mutui di aprile

Prima c’è il mutuo variabile Webank con lo sconto di aprile poi l’offerta di CheBanca che partendo sempre da un importo di 140 mila euro da rimborsare in 25 anni, propone una rata di 668,57 euro. Il tasso, somma dell’Euribor a 3 mesi e dello spread al 2,85% arriva fino al 3,06% ma poi si arriva al TAEG del 3,38% considerando anche spese iniziali, spese ricorrenti e imposta sostitutiva.

Nel dettaglio, le spese ricorrenti sono pari a zero euro, l’imposta sostitutiva è di minimo 350 euro fino ad un massimo dello 0,25% sull’importo erogato. Le spese iniziali, invece, sono abbastanza corpose, pari a 3609 euro. Le spese iniziali comprendono le spese d’istruttoria pari a 1000 euro, le spese di perizia di 250 euro, l’assicurazione scoppio e incendio di 525 euro e l’assicurazione infortunio e disoccupazione di 1834 euro.

Intesa Sanpaolo e ING Direct per i mutui più vantaggiosi

Secondo MutuiSupermarket i vantaggi di questo prodotto sono nell’erogazione del mutuo all’atto, nella possibilità di addebitare la rata sul conto corrente e nell’assenza di spese per l’incasso della rata.

L’importo minimo finanziabile è di 50 mila euro e l’importo massimo non può superare l’80 per cento del valore dell’immobile, il minore tra prezzo d’acquisto e valore di perizia.

Il mutuo variabile Webank con lo sconto di aprile

 Webank offre un mutuo scontato per tutti i mututari che vogliono attivare un finanziamento entro il 30 aprile 2013. Abbiamo già visto le offerte di Webank e BNL per i mutui di aprile ma non abbiamo preso in esame nessuno dei mutui a tasso fisso e variabile nello specifico.

Intesa Sanpaolo e ING Direct per i mutui più vantaggiosi

Nella ricognizione di MutuiSupermarket, la miglior offerta a tasso variabile di Webank è così composta: per un mutuo di 140 mila euro da rimborsare in 30 anni, la rata mensile calcolata è di 606,45 euro. Il TAEG d’ingresso è di 3,28% e comprende il tasso, le spese iniziali, le spese ricorrenti e l’imposta sostitutiva. Il tasso è molto vicino al TAEG ed è del 3,21 per cento. Dipende dalla somma tra Euribor a 3 mesi (0,21%) e spread del 3 per cento. Le spese iniziali e quelle ricorrenti sono di 0 euro. L’imposta sostitutiva è di 350 euro.

Scadono a marzo offerte e moratoria

I vantaggi esplicitati per questa offerta sono l’assenza di spese, l’assicurazione scoppio e incendio gratuita a l’assenza di spese per l’apertura del conto corrente. Il mutuo che abbiamo descritto è rivolto alle persone fisiche residenti in Italia da almeno tre anni, con l’età massima di 60 anni.

Le finalità del mutuo sono acquisto prima e seconda casa oppure ristrutturazione delle unità immobiliari.

Intesa Sanpaolo e ING Direct per i mutui più vantaggiosi

 Le offerte di Webank e BNL per i mutui di aprile non esauriscono il parco di offerte per il prossimo mese. Secondo la ricognizione di MutuiSupermarket ci sono da prendere in considerazione anche le proposte di Intesa Sanpaolo e di ING Direct che possono offrire uno sconto interessante ai nuovi clienti delle banche in questione.

Scadono a marzo offerte e moratoria

Mentre Webank propone una riduzione dello 0,20% dello spread per chi rogita entro il 31 luglio 2013 e chiede di accendere un finanziamento entro il 30 aprile, BNL offre uno sconto anche dello 0,75% per tutti i mutui accesi entro il 31 maggio prossimo, sulla base della durata del piano d’ammortamento.

Il mutuo fisso Webank è il migliore del momento

Intesa Sanpaolo invece, indirizza i suoi sforzi verso i lavoratori atipici: il gruppo bancario in questione, quindi, propone prodotti rivolti soprattutto ai giovani fino a 34 anni che vogliono un mutuo ed hanno bisogno di un finanziamento al 100 per cento. Ci sono poi delle opzioni aggiuntive da attivare in base alle esigenze di mutuatari.

Per quanto riguarda Mutuo Arancio di ING Direct, lo sconto proposto è dello 0,30 per cento per tutti i mutuatari che a corredo del finanziamento, attivano anche un Conto corrente. Le condizioni sono particolarmente vantaggiose sia per il mutuo, sia per il conto.

Le offerte di Webank e BNL per i mutui di aprile

 Di ritorno dalla Pasqua ci saranno numerose scadenze fiscali per le imprese e per le famiglie, tra cui anche il pagamento della tassa più odiata dagli italiani: l’IMU. Per questo coloro che sono alla ricerca di un mutuo, sono anche alla ricerca dell’offerta più vantaggiosa del momento.

Le prossime scadenze fiscali

Secondo la ricognizione di MutuiSupermarket a proporre i migliori mutui ci sono sempre i soliti noti: Webank e BNL ma anche ING Direct e Intesa Sanpaolo. Proviamo a riassumere le condizioni dei primi due istituti di credito.

Webank è una banca online del gruppo Banca Popolare di Milano che propone mutui vantaggiosi a zero spese con nessun costo per perizia e istruttoria. I costi si riducono ulteriormente se si considera che è offerta gratuitamente anche la polizza scoppio e incendio per tutelare l’immobile offerto in garanzia.

Diamo credito al 2013 con BNL

Tutte le richieste di mutuo a tasso fisso inoltrate alla banca entro il 30 aprile 2013 con l’obbligo di rogitare entro il 31 maggio 2013, potranno usufruire di uno sconto dello 0,20% sugli spread indicati dalla banca.
La BNL, invece, ha avviato la campagna Diamo Credito al 2013 con condizioni promozionali scontate per tutti i tipi di finanziamenti a tasso fisso e variabile che saranno stipulati entro il 31 maggio 2013. Lo sconto sul tasso d’interesse dipende dalla durata del piano d’ammortamento ma può arrivare anche allo 0,75%.

Le prossime scadenze fiscali

 Le vacanze di Pasqua sono state gestite all’insegna del risparmio. Lo hanno detto gli albergatori, i ristoratori e tutti gli operatori delle strutture ricettive. Eppure non basta questo a dare sollievo al portafoglio delle famiglie visto che dopo le vacanze ci saranno da gestire molte scadenze. Ecco i principali adempimenti fiscali.

Per Visco le tasse sono ancora troppo alte

In linea generale si dovranno mettere a posto i conti sull’IMU 2012, i guadagni relativi agli investimenti, la stabilizzazione dei precari, il lavoro notturno e i lavori usuranti. Il primo appuntamento è senz’altro l’UMU per il 2012 per chi è necessario inviare la dichiarazione. Il punto di riferimento normativo è la Risoluzione numero 6 del DF del Ministero dell’Economia e delle finanze. Chi ha già pagato queste scadenze l’anno scorso e non ha ricevuto i moduli deve provvedere alla dichiarazione. Mentre scade il 31 marzo 2014 il termine ultimo per la dichiarazione IMU 2013 per i fabbricati del gruppo catastale D senza attribuzione di rendita catastale.

Tenete a mente le scadenze IVA

I sostituti d’imposta, poi, entro il 31 marzo dovevano presentare in via telematica i dati relativi al 730-4 e quindi adesso devono comunicare i risultati ai loro clienti. Sempre in tema di comunicazioni entro il 2 aprile deve essere inviata la comunicazione telematica all’anagrafe tributaria dei dati che riguardano le concessioni delle aree demaniali e marittime.