Conto Libero Step di BancApulia

 La BancApulia, che non dimentica nessuna categoria di utenti, si rivolge con tre prodotti specifici anche ai giovani, da 0 a 30 anni. Abbiamo già visto insieme le specificità del conto Libero Turbo della BancApulia dedicato ai giovani tra 18 e 30 anni che studiano o hanno già iniziato a lavorare.

Il conto Libero Winner di BancApulia

La BancApulia offre anche una serie di servizi di base, che abbiamo spiegato ampiamente  e una serie di servizi evoluti adesso entriamo nel merito del Conto Libero Step. Questa soluzione è pensata specificatamente per i ragazzi che hanno un’età compresa tra 13 e 17 anni. Si tratta di un conto corrente che è semplice e conveniente e permette di gestire le spese senza ulteriori pensieri.

Le condizioni principali del conto Libero Step sono molto chiare: c’è un rendimento dell’un per cento sulle giacenze fino ad un saldo massimo di 5200 euro. In più il canone zero comprende alcuni servizi gratuiti: le operazioni illimitate, le spese di liquidazione degli interessi,l’estratto conto cartaceo semestrale e l’emissione di una carta prepagata CartaSì Eura.

Qualora i giovani correntisti abbiamo altre esigenze, la banca si affretta a spiegare che il conto in questione può combinarsi con altri servizi, ad esempio il progetto Young che è relativo ad una polizza che oltre ad offrire delle coperture assicurative importanti, offre un buon rendimento sui risparmi.

Il conto Libero Turbo della BancApulia

 La BancApulia, nel suo offrire servizi di base ed evoluti, non dimentica di prendere in considerazione anche le esigenze dei giovani, in particolare di quelli che hanno un’età compresa tra 18 e 30 anni, ragazzi che studiano, oppure che hanno già fatto il loro ingresso nel mondo del lavoro ed hanno bisogno di strumenti creditizi efficaci per svolgere le loro attività quotidiane.

Il conto Libero Winner di BancApulia

Tra le principali condizioni economiche del Conto Libero Turbo c’è sicuramente il canone zero, all’interno del quale sono offerti una servizi gratuiti: operazioni gratuite e illimitate, un carnet d’assegni, l’accredito dello stipendio sul conto corrente, le spese di liquidazione degli interessi, i servizi di internet banking, una carta pago bancomat internazionale con microchip e i prelievi gratuiti in tutte le banche d’Italia.

Il conto Libero Primus della BancApulia

Senza spese aggiuntive i giovani possono ottenere anche la consultazione dei documenti online sempre disponibili, l’azzeramento delle commissioni sui bonifici, una carta di credito da usare per almeno 4000 euro di spese all’anno e una carta prepagata CartaSi Euro.

In aggiunta, a corredo di questo conto, i giovani hanno la possibilità di attivare un piano d’accumulo che con piccoli accantonamenti periodici, permette di mettere al sicuro il proprio futuro. Ci sono poi tutti gli altri conti di base ed evoluti per la soddisfazione di tutte le esigenze.

 

Il conto Libero Winner di BancApulia

 La BancApulia è una banca molto importante soprattutto nel Sud Italia, anche se è inserita nel gruppo Veneto Banche ed offre un gran numero di servizi di qualità per l’utenza più diversificata. I conti correnti che mette a disposizione dei consumatori cittadini e stranieri, sono divisi in servizi di base e servizi evoluti.

Abbiamo già indicato tutti i servizi di base e abbiamo preso in considerazione il primo dei servizi evoluti, il conto Libero Primus. Adesso passiamo in rassegna costi e specificità del conto Libero Winner, incluso nei servizi evoluti della banca.

Conto Libero Easy di BancApulia

Come spiega la banca, si tratta di un conto dedicato ai clienti con bisogni evoluti, ai clienti che cercano un conto corrente onnicomprensivo, con una serie di servizi tutti compresi nel canone e capaci di assolvere ad ogni esistenza quotidiana.

Conto Libero Family della BancApulia

Tra le principali condizioni ci sono il pagamento dell’1 per cento sulle giacenze fino a 20.000 euro. Il canone mensile è più elevato di quello dei servizi di base, si pagano infatti 8 euro per avere le operazioni gratuite illimitate, un carnet di assegni, la domiciliazione delle utenze e l’accredito dello stipendio o della pensione sul conto corrente. Sempre incluse nel prezzo anche le spese di liquidazione degli interessi, l’estratto conto cartaceo con cadenza trimestrale e i servizi di internet banking.

Per gli utenti che hanno bisogno di servizi evoluti, la banca, nel canone mensile, include anche l’emissione di due carte bancomat internazionali con microchip e i prelievi gratuiti in tutti gli sportelli del gruppo Veneto banca.

Il conto Libero Primus della BancApulia

 La BancApulia, che fa parte del gruppo Veneto Banche, offre una gran quantità di servizi specializzati per la clientela dell’istituto di credito che si dimostra esigente e al tempo stesso diversificata. Per esempio, all’interno dei servizi di base, abbiamo già preso in considerazioni i vari conti a disposizione: xxx.

Adesso entriamo nel merito dei servizi evoluti e iniziamo con l’enunciazione delle caratteristiche del Conto Libero Primus.

Conto Libero Easy di BancApulia

Si tratta di un conto dedicato ai clienti che non hanno soltanto bisogno dei servizi di base, ma sono alla ricerca dei servizi evoluti, per cui cercano un conto corrente che sia comprensivo di numerosi servizi, che richieda esclusivamente il pagamento del canone e preveda tutti gli strumenti utili per la gestione della vita quotidiana, per le grandi e piccole spese, nonché per i vari risparmi.

Conto Libero Family della BancApulia

Per quanto riguarda le principali condizioni, la BancApulia offre l’1 per cento sulle giacenze fino a 50 mila euro. Il canone mensile è più elevato dei servizi di base, infatti prevede il pagamento di 12 euro. I servizi inclusi nel prezzo sono le operazioni gratuite illimitate, il carnet di assegni, la domiciliazione delle utenze, l’accredito dello stipendio o della pensione sul conto corrente, le spese di liquidazione degli interessi, l’estratto conto cartaceo trimestrale e i servizi di internet banking. Non mancano inoltre ben due carte pago bancomat internazionali con microchip e la possibilità di prelevare gratuitamente in tutte le banche d’Italia.

Senza spese aggiuntive si possono poi avere anche zero commissioni per i bonifici online, l’emanazione di una carta di Credito oro, il telepass family, il servizio di deposito dei titoli gratuito e le operazioni di compravendita dei titoli a condizioni agevolate.

Pronta una banca mondiale per gestire l’ascesa

 Crisi è la parola più usata nel contesto europeo con riferimento a quel che sta accadendo nel Vecchio Continente che si lega in modo “assoluto” anche agli scenari dell’economia giapponese e di quella americana. Diverso è per i paesi che non hanno ancora aderito all’euro, come la Polonia, ad esempio, oppure per i paesi considerati emergenti.

La Polonia vuol dire addio all’Europa

In quest’ultimo insieme rientrano i cosiddetti paesi BRICS che insieme raccolgono il 43 per cento della popolazione mondiale e hanno riserve monetarie pari a 4,4 miliardi di dollari. Rispetto all’America e all’Europa, questi paesi crescono in modo molto più rapido eppure sulla scena internazionale pesano le decisioni della Banca Mondiale e del FMI ma non quelle di Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. È questo il motivo per cui i BRICS hanno deciso di dotarsi di una banca mondiale che possa conservare nei suoi forzieri un bel fondo contro la crisi.

Bollettino mensile BCE: Europa ancora in recessione

L’ultimo incontro dei paesi BRICS si è tenuto a Durban e in quell’occasioni è stata considerata fattibile, nonché importante, l’ipotesi di avere una banca mondiale propria. Il percorso per costruirla sarà comunque molto lento visto che a Durban non si è riusciti a raggiungere un accordo sull’entità della banca e sulle modalità per finanziarla.

Krugman contro la trappola della moneta unica

 Il premio Nobel per l’economia Paul Krugman tiene molto alla situazione europea e da diversi mesi continua a fornire analisi accurate del contesto economico e politico del Vecchio Continente. All’indomani delle elezioni italiane, ad esempio, aveva visto nel successo del Movimento 5 Stelle, la conferma che i nostri connazionali hanno bisogno di un cambiamento e magari anche di un’uscita dall’euro.

Krugman parla dei problemi dell’Europa

Adesso, proprio mentre è la Polonia a fare un passo indietro sull’entrata nell’Europa unita, Paul Krugman torna sull’argomento “moneta unica”. L’economista usa il suo blog per spiegare ai polacchi che sono ancora in tempo per salvarsi dall’euro che si configura sempre di più come una trappola per coloro che l’adottano.

Krugman parla dei problemi dell’Europa

La classe politica sembra comunque impermeabile a questo genere di discorsi. Ha deciso di proporre un referendum sull’adesione all’euro per chiedere “conferma” alla popolazione della volontà politica di entrare in Europa anche a livello monetario. Secondo i politici la popolazione sarà d’accordo e la Polonia inizierà il percorso di preparazione all’adozione dell’euro che durerà fino al 2015.

Secondo Krugman, però, il caso polacco è molto particolare, visto che si tratta di un paese che finora è riuscito ad evitare la recessione ed ha recuperato terreno rispetto ai paesi che hanno aderito alla moneta unica.

Il governatore giapponese lancia un allarme

 Tutta la storia della guerra di valute, termine coniato dal presidente brasiliano diversi anni fa, è stata rinverdita dalle decisioni molto audaci della banca nazionale giapponese che ha iniziato a svalutare lo yen per renderlo competitivo con euro e dollaro. Una decisione che, dal sembrare assolutamente “battagliera” è stata poi inquadrata in un’altra prospettiva: la banca nazionale giapponese sta facendo quello per cui ha ottenuto il mandato.

Sui bond giapponesi l’effetto-Kuroda

A distanza di un paio di mesi dalla tensione sul mercato valutario, il governatore della banca centrale nipponica ha lanciato un allarme agli investitori: la fiducia che si ripone nelle finanze pubbliche è in calo e questo sentimento, a livello economico, potrebbe avere un impatto negativo sull’economia interna. Realmente, poi, il rapporto tra debito è PIL resta molto elevato, bene il 245% ma sembra che molto del debito sia nelle mani dei creditori giapponesi e questo riduce le possibilità di crisi.

I mercati asiatici accelerano la ripresa

Il neo governatore della Bank of Japon si chiama Haruhito Kuroda ed ha parlato di recente davanti al Parlamento spiegando che il problema del debito giapponese non è da prendere sottogamba perché le sue proporzioni sono insostenibili per un’economia che punta alla ripresa. L’allarme è stato poi reso ancora più ampio dall’eco che il discorso di Kuroda ha avuto sulla stampa internazionale.

Superstipendio anche per Bernabé di Telecom

 Dopo quello che è successo con la Fiat di Marchionne che, pur essendo in un momento di crisi, è riuscita a staccare un assegno milionario al suo amministratore, la storia si ripete con Telecom, ma qualcosa cambia in questo secondo contesto.

Marchionne e lo stipendio nel periodo di crisi

Nel 2012, con riferimento all’attività di Telecom del 2011, Franco Bernabé aveva percepito un compenso di 3,68 milioni di euro, mentre si parlava di 1,32 milioni di euro, per l’amministratore delegato, Marco Patuano. In un anno però, il gruppo Telecom è stato protagonista di una perdita di 1,6 miliardi di euro. Le remunerazioni, quindi, per quest’anno restano elevate ma sono tendenzialmente in calo, anche per i vertici dell’azienda.

Marchionne e lo stipendio nel periodo di crisi

Il presidente Bernabé, infatti ha ottenuto “soltanto” 2,968 milioni di euro che si spiegano in 1,92 milioni di stipendio fisso, da aggiungere a 35 mila euro di partecipazione ai comitati, a 525 mila euro di bonus e a 490 mila euro di benefici monetari di diverso tipo. Lo stipendio è poi completato da 420 mila euro di fair value. Per quanto riguarda Patuano, invece, a 1,22 milioni di compensi fissi si aggiungono 569 mila euro di bonus, 52 mila euro di benefici monetari e altri 188 mila euro di fair value. I numeri indicati dimostrano che a differenza del caso FIAT, per Telecom i compensi dei manager restano milionari ma sono in calo per rispettare l’andamento delle finanze dell’azienda.

Bollette del gas più leggere da aprile

 L’Autorità per l’Energia lo aveva già annunciato che nel 2013 i costi del gas sarebbero diminuiti entro il 2013 e così sarà: Guido Bortoni, il presidente dell’Autorità, ha annunciato che ci sarà un calo del costo del gas pari al 6/7 % da aprile fino alla fine dell’anno.

► Le bollette italiane di luce e gas sono le più care d’Europa

Questo piccolo regalo che riceveranno gli italiani tra pochi giorni deriva dagli effetti del decreto Crescitalia e dalle liberalizzazioni del settore dell’energia che hanno permesso di allineare i costi all’ingrosso del gas in Italia a quelli europei.

Il processo di allineamento delle bollette avverrà in tre fasi. Le prime due sono previste per il 2013 e la terza per l’anno successivo. La prima fase, prevista tra il primo aprile e il 30 settembre 2013, il prezzo del gas sarà modificato incrementando l’incidenza dei prezzi spot giornalieri e con l’aumento del peso delle quotazioni degli spot degli hub esteri (dal 5 al 20%) e la diminuzione delle quotazioni del take or pay (dal 95% all’80%).

La seconda fase, dal primo ottobre,passerà al 100% a prezzi spot che si formeranno sulla borsa gas.

► Bollette, da gennaio aumenta il gas e diminuisce la luce

La terza fase, prevista per l’ottobre del prossimo anno, prevede l’inserimento di strumenti specifici per proteggere i consumatori da possibili picchi di prezzo o da improvvise carenze di gas.

 

Uno sguardo più ampio sulla recessione

 Per l’OCSE sarà recessione fino a giugno perché al momento mancano i presupposti per far ripartire l’economia. Il PIL, infatti, su base annua, nell’ultimo trimestre del 2012, è sceso del 3,7 per cento.

Le riforme strutturali che sono state realizzate in altri paesi dell’UE, invece hanno offerto una base ampia per il recupero della competitività, è cresciuta l’occupazione e si è generata una virtuosa inversione di tendenza. Nell’Eurozona, come richiesto dalle istituzioni sovranazionali, sono state fatte anche delle riforme fiscali che hanno assecondato ulteriormente la ripresa.

Le dichiarazioni dell’Ocse fanno bene alle borse

Di fatto resta una discrepanza importante tra quello che succede in Germania, dove l’economia è già ripartita e l’ascesa sarà forte soprattutto nei primi due trimestri dell’anno, e quello che succede negli altri paesi dove l’economia va avanti a rilento o addirittura ha una crescita negativa.

Secondo l’OCSE cresce il costo del lavoro

Quindi, se la Germania crescerà del 2,3% nel primo trimestre e del 2,6% nel secondo, ci sono paesi, come anche la Francia, in cui il primo trimestre sarà segnato soltanto dal +0,6% e il secondo trimestre sarà ancora più lento con un’ascesa dello 0,5%.

Molti si chiedono però se Cipro possa generare un effetto domino negli altri paesi periferici. L’OCSE, in tal senso, ha ribadito che l’isola stato è un caso eccezionale che sottolinea ad ogni modo l’importanza di affrontare subito la crisi bancaria.