Le elezioni italiane e gli investimenti

 Nel nostro paese si avvicinano sempre di più le elezioni e il mondo della politica è in fermento. Condividono il fremito anche gli uomini della finanza che vogliono scoprire se da lunedì, portare i soldi nel nostro paese, investire in Italia, sarà di nuovo conveniente.

Le sfide economiche per l’Italia

Il voto in Italia, quindi, diventa importante per gli italiani ma anche per il resto dell’Europa e per gli Stati Uniti. In America, in particolar modo, gli investitori si stanno concentrando sui sondaggi elettorali, quelli elaborati ma mai pubblicati.

Alcune indiscrezioni sull’Italia post-elettorale, però, sono venute fuori. Per esempio, la fotografia degli investitori asiatici è molto simile al ritratto che ha tracciato di loro il ministro dell’Economia Vittorio Grilli: hanno fiducia sui BTp a breve termine mentre non credono che l’Italia resti nei confini della stabilità a lungo, tanto da deprecare i bond a lungo termine.

Il FT parla delle sfide del prossimo governo

E’ probabile che questa impressione sia stata di recente suffragata dagli scandali finanziari del Monte dei Paschi di Siena e di Finmeccanica. Certo è che la parola d’ordine, anche per il futuro, è: incertezza. Gli investitori stranieri, quindi, non solo asiatici, mantengono un atteggiamento che può essere definito prudente e sperano di scoprire l’alleanza più plausibile per garantire governabilità al paese.

I mercati si aspettano il duo Bersani-Monti e potrebbero rispondere con entusiasmo a questa possibilità ma è tutto ancora da vedere.

Crédit Agricole in perdita nel 2012

 Crédit Agricole ha registrato una perdita economica eclatante con riferimento all’anno d’esercizio 2012. Si parla di un buco di 6,5 miliardi di euro, un record, in senso negativo, che spazza via le peggiori performance della banca risalenti al 2001.

 Il BTp a 15 anni fa “strage di cuori”

Secondo molto analisti, le perdite precedenti erano legate al passaggio della banca dall’essere una struttura privata, all’essere una struttura pubblica. Mentre adesso a gravare sui conti francesi ci sono le ferite ancora aperte in Grecia e in Italia. Per esempio Crédit Agricole ha venduto la sua costola greca Emporiki ma sulla vendita, l’imposizione fiscale, è stata giudicata eccessiva. Si unisce a questo discorso anche quello sulle svalutazioni, di ben 4,53 miliardi di euro, legate agli asset italiani.

 Conto ProvaCi Più di Cariparma

Crédit Agricole, dunque, risulta penalizzata da quel che è accaduto nel Sud dell’Europa dove il gruppo bancario in questione aveva disseminato una serie d’importanti filiali. Mentre si è tirata fuori da Intesa Sanpaolo, Crédit Agricole è rimasta fortemente legata alla Cariparma che nell’ultimo trimestre del 2012 ha fatto segnare -1o milioni di euro e una svalutazione preoccupante sui crediti.

In Grecia, invece, quello che è accaduto è stato più drammatico visto che il gruppo francese ha pagato 2,2 miliardi di euro l’acquisizione di Emporiki e poi ha dovuto cedere la stessa banca greca al prezzo di 1 euro. Il piano che hanno in mente gli ad della banca adesso, sono relativi ad una riduzione dei costi che potrebbe avere effetto sul medio termine.

I prestiti migliori per l’acquisto dell’auto

 Il consumatore che voglia comprare una macchina pagandola a rate, ha la necessità di avviare un prestito. Il metodo più adatto per trovare l’offerta migliore è quello di paragonare le offerte delle compagnie assicurative conosciute, ma ci sono dei portali come PrestitiOnline che offrono il servizio gratuitamente.

I migliori prestiti per ristrutturazione di PrestitiOnline

Questo portale paragona tutti i prestiti a disposizione sia per l’acquisto di un’auto nuova o a chilometro zero, sia per l’acquisto dell’auto usata. Le soluzioni sono ordinate secondo un criterio di convenienza, non sulla base della semplicità della pratica e della velocità di erogazione dell’importo richiesto.

Per l’arredamento c’è Rat@web

Per comprare un’auto nuova o usata il miglior prestito è quello di Rat@Web che offre un credito personale con nessuna spesa d’istruttoria e importi che vanno dai 1000 euro in su. Il TAN fisso è del 7,1o per cento che si traduce nel 7,21% di TAEG, se si aggiungono tutte le altre spese, ad esempio i 14,62 euro di spese iniziali. A seguire la proposta di Findomestic Credito Auto che prevede un TAEG del 7,71% a fronte di un TAN fisso del 7,45%. Non ci sono costi accessori ed è possibile completare la pratica online.

Se invece c’è necessità di comprare un’auto usata, è necessario affidarsi a Cofidis con il prestito personale al 7,31%, senza spese d’istruttoria e d’incasso rata e con una valutazione del merito creditizio molto veloce. Al secondo posto c’è Rat@Web con il TAEG al 7,44 per cento.

Il FT parla delle sfide del prossimo governo

 Siamo a pochissimi giorni dalle elezioni e sia i candidati, sia gli economisti, cercano di stabilire un legame sempre più evidente tra il risultato elettorale e  il trend dell’economia nel nostro paese. Il Financial Times, che si è sbilanciato come la Germania nel suggerire di non votare Berlusconi, oltre ad aver prefigurato uno scenario politico “possibile” in Italia, ha spiegato le 10 sfide che attengono il nuovo governo tricolore.

► The Guardian parla di pro e contro dell’Italia

Il primo tema da affrontare sarà sicuramente quello del PIL, visto che nonostante gli sforzi, la nostra economia resta in una fase di stagnazione. Negli ultimi 10 anni non ci sono stati miglioramenti e i grafici ci riportano indietro fino al 2001. Prima si parlava di crescita a partire dal secondo semestre del 2012 ma ora anche questa ipotesi è stata ricalibrata e sembra ci sia da aspettare ancora un p0′, forse troppo tempo.

► I dubbi del FT sulle elezioni italiane

Per ripartire, comunque, il governo e il parlamento nuovi, avranno bisogno del contributo di tutta l’Italia per cui il secondo tema da affrontare secondo il Financial Times, è la disparità regionale nel nostro paese. Siamo di nuovo alle prese con la famosa questione meridionale? Probabilmente sì.

L’Irlanda non deve essere più salvata

La rivista economica però, aggiunge che la ripartenza globale dell’Italia dovrà essere legata all’investimento nella ricerca e nello sviluppo, un settore finora troppo trascurato dalla politica e dall’economia.

Mario Monti rassicura gli italiani sulla fine della recessione

 Mario Monti, anche se la sua carica di primo ministro italiano potrebbe terminare nei prossimi giorni, prosegue il suo impegno nel risanamento della nazione e ha annunciato poche ora che, stando anche ai dati dell’Unione Europa rilasciati in questi giorni, l’Italia sta uscendo dal tunnel della recessione economica.

Un tunnel che è stato più lungo del previsto ma che finirà, al massimo, a giugno di quest’anno. L’Unione Europea aveva già previsto che i primi venti di ripresa avrebbero iniziato a spirare sull’Italia entro la prima metà del 2013 e, inoltre,  il paese ha corretto il deficit di bilancio nei tempi stabiliti e che anche nei prossimi anni rispetterà gli obiettivi.

Il premier uscente, nel suo intervento a Firenze, ha ribadito la necessità di proseguire con le riforme strutturali, in primis quelle legate al mondo del lavoro, iniziando dall’eliminazione dell’Irap che grava in maniera sostanziale sul costo del lavoro.

Serve un impegno straordinario contro la precarietà e per una occupazione stabile. Per questo lancio la proposta di un pacchetto d’urto con alcuni punti precisi, a partire dal taglio del costo del lavoro per le nuove assunzioni a tempo indeterminato.

Monti si dice molto fiducioso soprattutto per quanto riguarda l’opinione dell’Unione nei confronti del paese. Infatti, dal momento che gli obblighi sono stati rispettati si può anche chiedere a Bruxelles il permesso di mettere in atto le riforme necessarie anche se queste dovessero far aumentare il disavanzo pubblico.

 

Giudice napoletano boccia il redditometro

 La sentenza è arrivata oggi dal Tribunale di Napoli, sezione di Pozzuoli. Il giudice ha accolto con favore il ricorso di un pensionato contro il Redditometro e ha deciso di vietare questo strumento perché lede il diritto alla privacy dei cittadini.

► Cambiano le spese, attenti al redditometro

Il giudice in questione è Antonio Lepre e ha deciso di porsi come difensore della privacy dei cittadini napoletani e della penisola iniziando una battaglia contro il redditometro, colpevole di impedire ai privati cittadini di gestire il loro denaro liberamente. Lo strumento dell’Agenzia delle Entrate interferisce

su aspetti delicatissimi della propria vita privata quali la spesa farmaceutica, l’educazione e il mantenimento della prole, la vita sessuale.

La sentenza del giudice di Napoli ordina all’Agenzia di non intraprendere più alcuna attività di conoscenza né di archiviazione di dati personali dei cittadini e, laddove il processo sia già iniziato, di interrompere e distruggere tutti i materiali raccolti.

Questo perché il Redditometro non fa alcuna differenziazione tra ‘cluster’  di contribuenti bensì, del tutto autonomamente, opera una differenziazione di tipologie familiari suddivise per cinque aree geografiche, finendo per

accomunare situazione territoriali differenti in quanto altro è la grande metropoli altro è il piccolo centro e altro ancora è vivere in questo o quel quartiere.

► Funzionamento redditometro

Per ora si tratta solo di una sentenza emessa da un giudice, ma è molto probabile che la battaglia legale possa proseguire attraverso tutti i gradi di giudizio.

Cresce la fiducia degli italiani nell’economia del paese

 A febbraio l’indice di fiducia degli italiani nella situazione economica del paese è cresciuto: siamo passati dall’84,7 registrato a gennaio 2013 per arrivare all’86 di questi giorni.

A dare un quadro della situazione è l’Istat che questa mattina ha rilasciato i dati. Nello specifico è cresciuta soprattutto la fiducia riguardo al clima economico personale passando da 89,3 a 91,7, mentre la fiducia relativa al clima economico generale aumenta di pochissimo, passando da 72,7 di gennaio a 72,9 di febbraio 2013.

► I saldi non rianimano i consumi

Allo stesso tempo, però, il giudizio degli italiani sulla situazione dell’economia nazionale presente si fa sempre meno positivo (da -136 a -142) anche se cresce la fiducia nel futuro del paese (da -60 a -59).

Decrescono le aspettative sulla disoccupazione, che passano da 106 a 99, fattore che dà maggiore sicurezza anche riguardo alla situazione economica della famiglia (da -78 a -74 e da -38 a -26 i rispettivi saldi) e al bilancio familiare (da -33 a -28).

► I saldi non rianimano i consumi

A livello territoriale nel Nord-ovest l’indice di fiducia sul clima economico italiano passa da 84,9 a 87,3, nelle regioni del Centro, invece, si assiste ad una diminuzione, con l’indice che scenda da 84,0 a 83,1 e nel Sud la situazione sembra rimanere pressoché stabile, solo un leggero miglioramento che porta l’indice di fiducia da  84,2 a 85,7.

 

Lavorare con Jolly Animation

 Jolly Animation, società che si occupa di animazione, sport e spettacolo fin dal 1986, è alla ricerca di diverse figure professionali da inserire nel proprio organico per la stagione turistica del 2013.  Jolly Animation lavora sia in Italia che all’estero in collaborazione con le più prestigiose catene e tour operator a livello internazionale.

Per la prossima estate Jolly Animation necessita di un numero molto elevato di persone: la campagna di reclutamento prevede la ricerca di ben 500 nuovi impiegati.

Nello specifico le posizioni aperte sono:

esponsabili équipe,
scenografi,
costumisti,
tecnici audio/video/luci,
coreografi,
ballerini,
torneisti,
animatori di contatto,
responsabili baby-mini-junior club,
cabarettisti,
pianobar,
istruttori fitness, tennis, windsurf, vela, tiro con l’arco, canoa e nuoto,
assistenti bagnanti,
hostess

Per ogni posizione si offre un contratto a tempo determinato da cinque a dodici mesi, con retribuzione in base alla mansione svolta e comprensivo di vitto e alloggio. Per le candidature e tutte le informazioni necessarie consultare il sito internet di Jolly Animation.