Supervisione europea banche

 La situazione delle banche europee resta complicata. Vi è la necessità di portare a compimento l’unione bancaria, entro e non oltre il 2013.

Il motivo è che non basta più avere una sorveglianza prettamente nazionale. Nel contempo, è impossibile procedere addossando ai contribuenti i salvataggi.

In altri termini, le banche non hanno speranza di tornare al “solito business as usual”. A dirlo è Michel Barnier, commissario europeo del Mercato.

Barnier, che tra due giorni sarà a Roma a colloquio con il Ministro dell’Economia Vittorio Grilli e con il governatore di Bankitalia Ignazio Visco ha accennato anche qualcosa circa lo scandalo Monte Paschi: “Una cosa è chiara. Certamente la situazione del comparto in Europa timane fragile. Non è però di competenza del commissario fare commenti su questioni sottoposte in Italia, o altrove, alla giustizia nazionale, la quale deve fare il suo lavoro con la massima indipendenza”.

Barnier, dunque, chiede trasparenza, così che la verità possa saltare fuori.

Occorre conoscere i responsabili e imputare loro i reati precisi.

A monte delle considerazioni su Mps, Barnier vuole comunque riconoscere i dovuti strumenti di vigilanza, di trasparenza e di responsabilità all’Unione europea.

Lui è impegnato in questa missione da ben due anni. In ventiquattro mesi ha presentato ben 28 leggi, tutte finalizzate al miglioramento della qualità della vigilanza, anche a livello comune, della zona euro, proprio per aumentare trasparenza e responsabilità”.

 

Dati casa integrazione gennaio 2013

 Se i dati dell’inflazione a gennaio risultano essere positivi, non lo sono quelli relativi alla cassa integrazione. Infatti, secondo i calcoli dell’Inps, per il mese appena concluso è stato rilevato un aumento delle richiesta da parte delle aziende del 61,6% rispetto al 2012.

 Italia ha perso 7 punti di PIL e mezzo milione di posti di lavoro

A gennaio 2013 le ore di cassa integrazione autorizzate sono state 88,9 milioni, pari ad un aumento del 2,7% su dicembre del 2012. Ad aumentare ad un ritmo più sostenuto sono le ore di cig ordinaria e straordinaria, mentre la cassa in deroga ha mostrato un rialzo rispetto allo scorso anno, ma una diminuzione su base mensile rispetto a dicembre (-41,1%).

Per il mese di gennaio l’Inps ha erogato le seguenti prestazioni:

Cigo: 30,9 milioni di ore

Cigs: 42,2 milioni di ore

Cigd: 15,8 milioni di ore

► Dati cassa integrazione 2007-2012

Oltre alla cassa integrazione ha mostrare un aumento sono anche le percentuali relative al numero di disoccupati nel nostro paese. Lo scorso anno, infatti, sono state effettuate 1.558.471 domande di disoccupazione con un aumento del 14,26% sul 2011. Dati preoccupanti che però sembrano migliorare: nell’ultimo mese del 2012 le domande di disoccupazione sono state 113.269 con un calo del 23,02% su novembre e del 4,79% su dicembre 2011.

 

Usa fanno causa a Standard & Poor’s

 Barack Obama e i suoi faranno guerra a Standard & Poor’s. Le autorità statunitensi, infatti, hanno deciso di intentare una causa nei confronti del colosso del rating, reo secondo la Casa Bianca di aver fornito una valutazione positiva sui mutui ipotecari di alcune banche che hanno provocato la catastrofica crisi finanziaria che ha condotto l’America sull’orlo del baratro 5 anni or sono.

Parliamo, naturalmente, della crisi che è passata alla storia come la crisi dei ‘subprime‘.

Il Wall Street Journal ha reso nota la notizia: in base a quanto riportato sulle colonne del giornale l’azione legale dovrebbe essere avviata entro la fine della prima settimana di febbraio tanto a livello federale quanto a livello statale.

A presentare le carte in tribunale, infatti, sarà il dipartimento alla Giustizia di concerto i procuratrori di molti Stati Usa. Nello specifico l’agenzia americana, per via delle prove, alle testimonianze e alle decine di e-mail inglobate in anni di indagini è accusata di aver erogato giudizi e valutazioni eccessivamente rosee in relazione a migliaia di mutui subprime.

Mutui che successivamente sono stati ceduti da alcune banche di investimento poco prima che accadesse il grande collasso del mercato americano dei titoli immobiliari.

Un collasso che causò una grave instabilità del sistema finanziario americano e mondiale. Instabilità sfociata in una gravissima crisi economica.

Al fine di indagare sui fatti gli Stati Uniti formarono una commissione  che prese il nome di Financial Crisis Inquiry commission, la quale  nel 2011 formalizzò una conclusione molto precisa: le agenzie di rating hanno evidenti responsabilità per quello che è accaduto dal 2008 in poi. Sembrano essere implicate anche Moody’s e Fitch, le quali non sono però per il momento oggetto di azione legali.

 

Paniere dei consumi 2013

 Novità in arrivo per il paniere dei consumi (un insieme di beni che varia di anno in anno ed indica i consumi effettivi delle famiglie) redatto dall’Istat per questo 2013. Oltre ad un aumento dei prodotti di consumo contenuti, infatti, si assiste anche a delle sostanziali modifiche nella sua composizione.Nello specifico le voci del paniere dei consumi passeranno da 1.383 del 2012 a 1.429 di quest’anno.

► Dati inflazione gennaio

Tra le novità più importanti chi sono l’entrata tra le voci di spesa di gas metano per autotrazione, smartphone e tablet. 

Al contrario i netbook sono spariti, sostituiti dei device precedenti, come è sparita anche la voce relativa alla mediazione civile, molto probabilmente come conseguenza della sentenza della Corte Costituzionale del 24 ottobre 2012, che ne ha cancellato l’obbligatorietà.

Nel paniere dei consumi del 2013 ci sono anche delle voci particolarmente curiose, come i filetti di merluzzo surgelati e l’amaro che vanno a sostituire, rispettivamente Nasello surgelato e Brandy.

► Rapporto Eurispes su famiglie italiane

La pancetta, invece, cambia package: l’anno scorso la si acquistava al banco, quest’anno sarà “in confezione”. Da notare anche che alcune voci, prima singole, per rappresentare meglio le abitudini di consumo degli italiani sono diventate composite: un esempio è l’aceto che nel paniere 2013 si distingue in ceto di vino e aceto balsamico.

Economia zona euro in ripresa

 Giungono buone notizie da Markit. Pare che finalmente l’economia che afferisce all’Area dell’euro sia in ripresa.

I direttori acquisti delle principali aziende hanno asserito di essere molto più ottimisti rispetto al passato e di aspettarsi un periodo di crescita.

In primo luogo occorre segnalare che l’indice PMI composito di Markit per l’area dell’euro, inteso come buon indicatore della crescita, è aumentato a gennaio al massimo di 10 mesi a 48,6 dal 47,2 di dicembre. Si tratta di un miglioramento rispetto alla lettura precedente di 48,2.

Ciò non toglie che tra le diverse economie statali vi siano dei divari ancora incolmabili.

L’industria privata che rappresenta quasi i due terzi dell’economia della zona euro, denota un profondo gap tra la Germania, prima economia europea, e la Francia, seconda economia europea.

Il capo economista di Markit, Chris Williamson, ha dichiarato che il blocco euro sta mostrando chiari segni di guarigione, con l’allentamento che ha di fatto reso più difficoltoso l’andamento in gennaio.

Ora siamo comunque più vicini alla stabilizzazione nel primo trimestre.

Il capo economista ha poi aggiunto che “in ogni caso la crescita è fortemente a vantaggio della Germania, dove il contrasto con la contrazione visto in Francia è il più grande visto da quando l’indagine è iniziata nel 1998.”

Il PMI composito tedesco ha messo in evidenza la crescita mensile più grande dall’agosto 2009, segnando il massimo dal giugno 2011. Invece nella vicina Francia l’indice è crollato ai minimi in quasi quattro anni.

Il PMI del settore servizi della zona euro, il quale rappresenta circa la metà dell’economia del blocco, è salito a un massimo di 10 mesi a 48,6 dal 47,8, sopra una stima flash di 48.3.

Dati inflazione gennaio

 I prezzi hanno frenato la loro folle corsa al rialzo. Secondo i dati Istat l’inflazione non è mai stata così bassa dal gennaio 2011, esattamente, quindi, da due anni. A gennaio 2013 l’inflazione registrata è stata del 2,2% contro il 2,3% registrato a dicembre del 2012.

► La crescita dei salari è la metà dell’inflazione

I prezzi sono saliti dello 0,2% su base mensile, quindi con una inflazione acquisita per il 2013 dello 0,8%. Stesso andamento anche per il carrello della spesa che, secondo quanto rilevato dall’Istat, è aumentato anche a gennaio, ma con un ritmo meno sostenuto che nei periodi precedenti. I dati parlano di un aumento dello 0,4% su base mensile e del 2,7% su base annua, molto meno di quanto registrato a  dicembre 2012 (+3,1%).

A cosa è dovuto questo rallentamento? L’Istat imputa il rallentamento dei pressi alla diminuzione dei prezzi dei beni energetici (+5,3%, dal +9,3% di dicembre). A proposito di energetici, la benzina è salita solo dello 0,1% rispetto a dicembre 2012.

► Inflazione dicembre 2012

Il fatto che però l’aumento, seppur in misura minore, ci sia ancora deriva gli aumenti dei prezzi degli alimentari non lavorati (+1,7% su base mensile, +4,9% su base annua) e dei vegetali freschi (+9,5%). Infatti, i prezzi degli alimenti sono gli unici che no hanno seguito la tendenza al ribasso, aumentando del 3,2% annuo (l’ultimo dato così alto risale al febbraio del 2009).

 

Le intestazioni di comodo non piacciono al Gip

 Se una macchina, di fatto, appartiene ad un contribuente, ma formalmente è intestata alla società e risulta noleggiata dal contribuente, il fisco vuole vederci chiaro e si può arrivare fino al sequestro. Il chiarimento in proposito è stato fornito dalla Corte di Cassazione con la sentenza numero 2310 del 16 gennaio 2013.

► Le buste paga gonfiate sono fraudolente

Secondo i porporati di piazza Cavour è legittimo il sequestro disposto dal giudice penale di una vettura che formalmente è intestata ad una società e noleggiata dal contribuente indagato per il reato di emissione di fatture per operazioni esistenti. Il giudice penale, infatti, considerando l’intestazione “di comodo” della vettura, può disporne il sequestro se riesce a provare che il bene è riferibile alle persona contro cui è stata adottata una misura cautelare.

► Nelle mani del contribuente la dimostrazione delle spese

La sentenza, come sempre, parte da un fatto reale. Tutto risale alla fine del 2011, quando il legale rappresentante di una Srl ha chiesto al giudice per le indagini preliminari, di revocare il sequestro preventivo della macchina che la società proprietaria del veicolo aveva affittato al soggetto indagata con l’emissione di una regolare “lettera di noleggio”.

Il Gip ha respinto la richiesta perché in base agli elementi raccolti durante l’inchiesta, è stato possibile affermare che la macchina era di proprietà dell’indagato nonostante l’intestazione formale alla società.

Entro febbraio deve essere pronto il CUD

 Entro la fine di febbraio, precisamente entro il 28 febbraio, le aziende sono obbligate a consegnare il CUD ai loro dipendenti, devono cioè dare loro la certificazione unica dei redditi relativi all’anno 2012. Il CUD è consegnato dai datori di lavoro a dipendenti e collaboratori, anche se subordinati e parasubordinati.

► Online il modello CUD 2013 definitivo

Per la certificazione dei redditi deve essere usato il modello CUD/2013 messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e può essere consegnato in formato cartaceo o anche in formato telematico. Per i pensionati il discorso cambia leggermente nel senso che riceveranno il CUD soltanto in formato elettronico, ma se hanno la necessità di una documentazione cartacea, dovranno farne un’esplicita richiesta.

► Pronto il modello CUD 2013

Riepilogando: il CUD è un attestato rilasciato dai datori di lavoro o dai sostituti d’imposta per riassumere dati fiscali e previdenziali, quindi compensi erogati e contributi versati per i dipendenti e i collaboratori. I dati contenuti nel CUD riassumono i redditi percepiti da un dipendente o da un collaboratore, con le trattenute operate, i dati previdenziali e assistenziali e i versamenti collegati a carico del lavoratore o del datore di lavoro.

Per il periodo d’imposta 2012, il termine ultimo per la scadenza della consegna del CUD/2013 è stato fissato al 28 febbraio 2013. In caso di cessazione del rapporto di lavoro deve essere consegnato entro 12 giorni dalla risoluzione. Il documento è trasmesso in modalità telematica per tutti, ma lavoratori e pensionati possono anche fare la richiesta di avere il documento cartaceo.

 

Il crowfunding cerca una disciplina

 Ci sono circa 550 servizi attivi, sparsi per il mondo che si occupano di crowfunding e si rivolgono soprattutto alle aziende che non hanno una tradizione imprenditoriale da vantare, alle aziende no profit, a tutti coloro che si sentono in dovere di lottare per la propria idea fino alla fine.

► Finanziamenti per famiglie e imprese in diminuzione

In tutti questi casi, infatti, le buone idee, non sono spesso sostenute da un altrettanto buona dote economica. Ecco allora che prende il via una forsennata ricerca di finanziamenti su internet. Con il crowfunding, ogni privato cittadino può decidere di sostenere con piccole o grandi somme, i progetti convincenti presentati online.

Il giro d’affari del crowfunding è cresciuto molto negli ultimi anni e confrontando i dati del 2011 e del 2012, si scopre che c’è stato un incremento del ricorso a questo strumento pari al 98 per cento. Il giro d’affari di questo metodo di raccolta fondi, oggi, si aggira sui 2,8 miliardi di euro e ci potrebbe essere un ulteriore incremento nell’anno in corso, fino ad arrivare a 4 miliardi di euro annui.

► Con il 2013 parte il Fondo per le aziende ricercatrici

Ormai, dunque, il crowfunding è un aspetto non più trascurabile per la nostra economia d’impresa e se n’è accorta anche al Consob che ha deciso di studiare il settore per poi proporne una disciplina univoca.