Il libretto Conto Compilation

 La Banca Popolare di Aprilia, l’abbiamo considerato più volte, ha una vasta gamma di prodotti creditizi che cercano di raggiungere una fetta molto ampia della popolazione assecondando esigenze e bisogni di pensionati, giovani, famiglie, lavoratori e anche piccoli, piccolissimi risparmiatori.

Per esempio il conto di base alle condizioni previste dalla Legge di Stabilità.

Il libretto Conto Compilation è una soluzione che la banca definisce giovane, fresca e frizzante, pensata per coloro che hanno un’età compresa tra 12 e 26 anni. E’ un libretto nominativo per la gestione del risparmio, sicuro, prima di tutto, ma associato anche ad una buona dose di vantaggi  e servizi esclusivi.

Il canone trimestrale da corrispondere è di appena 3 euro che danno diritto ad una serie illimitata di operazioni gratuite e alla ricezione della carta prepagata Compilation Power Card. Non stupirà se poi dal libretto, il giovane risparmiatore, opti per un conto corrente con le stesse caratteristiche: il Conto compilation.

Conto 44 gatti per i piccoli fino a 11 anni

 Più che un vero conto corrente, si tratta di un libretto conto e la nomenclatura ispirata alla celebre canzone dello Zecchino d’Oro indica che ci si rivolte al pubblico dei piccoli risparmiatori. Il Libretto conto 44 gatti è stato studiato dalla Banca Popolare di Aprilia, per educare al risparmio i ragazzi fino a 11 anni, in modo divertente e conveniente.

Della stessa banca abbiamo già visto altri prodotti molto interessanti che soddisfano altre categorie di utenti: BPA ha anche il conto di base alle condizioni previste dalla Legge di Stabilità.

Tornando al libretto di risparmio per i più piccoli, per i ragazzi che non hanno ancora compiuto 11 anni, scopriamo che i “baby risparmiatori” ottengono anche una Joy Card per entrare nel Club dei Gattimatti ed avere numerosi sconti all’ingresso nei parchi divertimento e non solo.

Sul sito www.44gatti.it si possono ricevere tutte le informazioni sul conto ma si deve subito ricordare che i depositi e i prelievi sono gestiti allo sportello come per i classici libretti di risparmio. Non è previsto un importo massimo per i libretti nominativi e comunque il deposito si può estinguere in qualsiasi momento.

In aumento le spese per la casa

 Quando si acquista una casa le spese da sostenere sono numerose e non parliamo soltanto degli interessi del mutuo e degli altri costi che contribuiscono alla composizione del TAEG. Una recente indagine, riportata da PrestitiSupermarket dimostra che nel 2013 le spese per la casa potrebbero aumentare ancora del 4 per cento.

► TAN e TAEG dei prestiti per la ristrutturazione della casa

I risultati del report curato da Adusbef e Federconsumatori interessa da vicino le finanziarie che sono pronte ad aiutare i cittadini nel pagamento dei debiti contratti. Sicuramente, per chi non lo sapesse, si deve considerare che il consolidamento è un’opportunità molto vantaggiosa, da cogliere.

Ma entriamo nel dettaglio delle spese per la casa che sono previste in crescita per il 2013. Se è vero quel che dice Idealista che sarà l’anno dell’affitto, sappiate che gli affitti peseranno di più nel bilancio familiare visto che per un appartamento di 90 metri quadri in una zona semi centrale, si spenderanno circa 1694,70 euro al mese che sono 61,5 euro in più dell’anno scorso. Se la casa è di proprietà l’aumento delle spese previsto per il 2013 sarà di 49,80 euro e raggiungerà quota 1164,45 euro.

Gli aumenti descritti saranno determinati sicuramente dall’incremento delle tariffe delle utenze, come luce, gas e acqua, ma saranno soprattutto dettati dalla normativa sulla TARES che è slittata a luglio ma non lascerà indenni i portafogli degli italiani. Le associazioni di consumatori – allora – chiedono un intervento diretto del governo in materia di risparmi.

► Prima rata Tares posticipata a luglio

La crisi nella zona Euro non è finita

 Sono in molti a credere che in questo momento l’UE sta soltanto tirando un sospiro di sollievo per il fatto di aver sbrogliato alcuni nodi rimasti troppo tempo da parte, ma sono pochi quelli pronti a credere che la crisi sia davvero finita.

Se si dovesse scegliere un “capo banda”, in questi giorni, si farebbe sicuramente il nome di Wolfgang Münchau, un editorialista del Financial Times che spiega come tutti i buoni propositi contenuti nel progetto di unità bancaria, oggi, siano molto indeboliti.

Di sicuro, adesso, gli investitori che hanno assistito alla firma del trattato di Basilea III sono convinti che l’Europa ce la può fare e i governi hanno allentato la pressione sull’economia affidandosi alle capacità di gestione della BCE, ma questo non vuol dire che la crisi sia alle spalle. Anzi.

► Banche in crescita dopo Basilea III

Nella realtà gli stati membri dell’Unione Europea hanno semplicemente approvato una legislazione unilaterale sulla regolamentazione bancaria ma poco è stato fatto, a livello comunitario, riguardo le transazioni finanziarie. Così, nella pratica, sia la Francia che la Germania continuano a proteggere le attività di trading delle loro banche senza interesse ad agire in questo settore a livello comunitario.

► Un rinnovato ottimismo percorre le borse europee

L’Italia, dal punto di vista della carenza dell’attività di vigilanza bancaria, è emblematica, visti gli sviluppi dell’affare Monte dei Paschi.

►  La crisi di MPS spiegata in quattro punti

Obiettivo Welfare: le proposte dei partiti in lizza per le elezioni

 La riforma delle pensioni voluta dal Ministro Elsa Fornero è stata oggetto di dure critiche e contestazioni e, tanto quanto il lavoro, è anche uno dei temi su cui si concentrano i programmi dei partiti e delle coalizioni che si sono presentate per le prossime elezioni, che si svolgeranno tra il 24 e il 25 febbraio.

Ad ogni partito corrisponde un programma diverso per quanto riguarda il welfare e la questione degli esodati, di seguito sono esposte le soluzioni di ognuno di loro.

► I programmi elettorali per i quattro temi caldi dell’economia

PD

Primo problema da risolvere quello degli esodati con una soluzione che viene definita per tutti, attraverso il ricorso al Fondo previsto dalla legge di stabilità, costituito da 100 milioni di euro ai quali si aggiungono i 9,3 miliardi di euro stanziati per la copertura di garanzia per i primi 140.000 salvaguardati. Per quanto riguarda le pensioni, la riforma Fornero, secondo il Partito Democratico, deve essere corretta con la reintroduzione del principio di gradualità nel passaggio dal vecchio al nuovo sistema.

PDL

La riforma Fornero è da modificare con l’introduzione di elementi di flessibilità nell’accesso alla pensione, ai quali vanno affiancati incentivi al lavoro part time per i lavoratori anziani e l’introduzione di una soglia massima per le cosiddette pensioni d’oro.

► Obiettivo occupazione: le proposte dei partiti in lizza per le elezioni

SCELTA CIVICA (MONTI)

Monti difende l’operato del suo governo e dei suoi ministri e sostiene che la riforma del welfare attuata abbia creato uno dei migliori sistemi di previdenza sociale in Europa, sia per la sostenibilità che per le innovazioni apportate. Ciò che va implementato è il sistema di informazione per i lavoratori, sia per quanto riguarda ciò che possono aspettarsi dalla previdenza pubblica che da quella privata.

MOVIMENTO 5 STELLE

Primo obiettivo taglio netto delle pensioni d’oro e dei vitalizi, che ogni anno rubano alle casse della previdenza circa 13 miliardi per sole 100.000 pensioni.

RIVOLUZIONE CIVILE

Ingroia è quanto mai deciso: la riforma Fornero deve essere abrogata. Anche in questo caso una delle risoluzioni più importanti da mettere in atto è il taglio di vitalizi e pensioni d’oro.

LEGA

Cancellazione totale della riforma Fornero.

Obiettivo occupazione: le proposte dei partiti in lizza per le elezioni

 Ciò che ha fatto, o tentato di fare il governo tecnico uscente, è stato creare una situazione nel mondo del lavoro che permettesse ai giovani di avere certezze sul loro futuro. La stessa priorità sembra essere anche di tutti i partiti che si sono presentati alle elezioni.

Ognuno di loro ha il suo personale programma e le proprie soluzioni su misura per risolvere questo grave problema dell’Italia, vediamole nel dettaglio.

► I programmi elettorali per i quattro temi caldi dell’economia

PD

Per Pier Luigi Bersani il lavoro sarà il metro su cui basare tutte le altre politiche. In primo luogo si parla di lotta alle nuove forme di sfruttamento e una riduzione della pressione fiscale sulle imprese, che sarà compensata dalle tasse sui  grandi patrimoni finanziari e immobiliari. Fisco più leggero anche per l’imprenditoria femminile.

PDL-LEGA

Anche in questo caso il primo obiettivo è la riduzione della pressione fiscale sul lavoro, con un contestuale ritorno alla legge Biagi per uno Statuto dei Lavori. Inoltre si propone una totale detassazione dell’apprendistato e maggiori tutele all’occupazione giovanile. La coalizione propone anche la possibilità per i lavoratori di partecipare agli utili aziendali e maggiore trasparenza per i sindacati su iscrizioni e bilanci.

SCELTA CIVICA (MONTI)

Nessuna possibilità di tornare sui propri passi per quanto riguarda la riforma. Monti non poteva fare altrimenti e propone, di conseguenza, la possibilità di individuare dei margini di miglioramento di quanto già fatto dal suo governo. nello specifico il programma si concentra su ammortizzatori sociali, contenuto di formazione dell’apprendistato, politiche attive del lavoro, efficacia dei servizi per l’impiego. L’obiettivo è quello di rendere il mondo del lavoro maggiormente flessibile per ridurre i tempi di attesa tra un impiego e il successivo e un nuovo codice del lavoro che sostituisca lo statuto dei lavoratori. Previste anche agevolazioni per chi assume lavoratori tra 18 e 30 anni e  misure specifiche per gli over 55 anni.

RIVOLUZIONE CIVILE

Ripristino dell’Articolo 18 prima di tutto. Qui si parla di investimenti in ricerca e sviluppo, in politiche industriali innovative e riconversione ecologica dell’economia. Inoltre, per risolvere il problema dell’occupazione, la prima proposta reale è quella di ridurre l’orario di lavoro per favorire l’occupazione giovanile e la garanzia di un reddito minimo per i disoccupati.

MOVIMENTO A 5 STELLE

Innanzitutto abolizione della legge Biagi e introduzione di un ”sussidio di disoccupazione garantito”. Poco altro nel programma se non proposte che arrivano direttamente dal leader del movimento come: 1.300 ore all’anno di lavoro per tutti, reddito di cittadinanza e sussidio di disoccupazione per due anni.

Lavoro e stage con Procter & Gamble

 P&G (Procter & Gamble) è un’azienda che nasce nel 1837 e negli anni si è imposta sul mercato dei prodotti per l’igiene diventando una importnate multinazionale nel settore della ricerca, della produzione e della commercializzazione di beni di largo consumo.

Tanti i marchi che afferiscono a P&G (Dash, Duracell, Gillette, Pampers, Wella, Infasil, Pantene, Max Factor) con i quali può vantare ben 127.000 dipendenti in 80 paesi nel mondo. Per l’Italia, dove la P&G è presente con 3 stabilimenti produttivi e la sede centrale di Roma, si cercano A&T Customer Service/Logistic Market Planner e Customer Business Development Account Manager/ Sales Intern.

Inoltre la P&G mette a disposizione anche degli stage, rivolti ai giovani neo-laureati. Al momento le posizioni aperte sono per l’area delle Risorse Umane, Informatione & Decision Solution Analyst, Legal Consuel, Manufacturing Engineer e Marketing Assistant Manager.

Per chi fosse interessato a partecipare alle selezioni per i posti di lavoro a disposizione o per uno degli stage offerti, le candidature devono essere inviate attraverso il form apposito che si trova alla pagina carriere del sito del gruppo.

Assunzioni Deichmann

 Leader nel mercato delle calzature, Deichmann è un’azienda tedesca che opera nel suo paese di origine come anche in tutta Europa, con negozi in 22 paesi e oltre 3100 filiali. Negli ultimi tempi è una realtà che si sta imponendo con forza anche nel nostro paese con l’apertura di nuovi punti vendita per i quali l’azienda è alla continua ricerca di personale da assumere.

In questo periodo le assunzioni riguardano la regione Lazio, dove Deichmann sta cercando addetti alle vendite da inserire negli store di Pomezia. Quello di Pomezia è uno store di prossima apertura, quindi non si tratta solo di un lavoro ma anche della possibilità di fare carriera.

I requisiti necessari per partecipare alle selezioni sono:

– significata esperienza professionale di vendita, meglio se maturata nella vendita al dettaglio di calzature/moda

– spiccata attitudine alla performance e disponibilità ad acquisire nuove conoscenze

– dinamismo e voglia di crescita professionale

L’azienda offre una formazione alle mansioni che saranno richieste agli assunti e una remunerazione interessante. Per chi fosse interessato ad un posto di lavoro da Deichmann la candidatura deve essere inviata o via posta al seguente indirizzo:

Deichmann Calzature srl – Via XXV Aprile, 5 – 20016 Pero – MI

o via posta elettronica all’indirizzo: [email protected]

Specificando nell’oggetto “Pomezia”.

Assunzioni

Marchionne rassicura su futuro della Fiat

 Tanto polemiche tra Lingotto e gli altri poli industriale europei, soprattutto quelli della Volkswagen. Ma Marchionne, ad di Fiat, replica e garantisce che gli stabilimenti italiani non sono interessati da un possibile intervento della Commissione Europea volto a tagliare in modo equo la capacità produttiva europea .

► Chrysler cresce grazie a Fiat

Nessuna preoccupazione neanche per gli operai che in questo periodo si trovano in cassa integrazione: saranno riassunti, come già detto, entro tre o quattro anni. Questo è quanto detto alla convetion organizzata da La Repubblica. Marchionne continua parlando della possibilità -sempre meno remota- della fusione con Chrysler e di come l’azienda americana, grazie agli sforzi congiunti, stia resistendo in un periodo in cui si è assistito ad una contrazione del mercato senza precedenti: 3,5 milioni di sovracapacità produttiva e 5 miliardi di perdite tra tutti i costruttori.

Sono ritmi insostenibili per qualsiasi azienda, per questo la Fiat ha deciso di alzarsi dal tavolo.

► Fiom non firma accordo Fiat Melfi

Stoccata anche per Landini, segretario generale della Fiom, per quanto riguarda i 19 esuberi dello stabilimento di Pomigliano, chiedendosi il motivo di tanta ostilità nei confronti dell’azienda e degli altri sindacati: quello che sta succedendo alla Fiat non può e non deve essere imputato ad una malagestione dell’azienda, ma a quello che sta accadendo al mercato dell’auto nel suo complesso. Non è un problema di modelli o di auto in sé, ma di una mancanza di disponibilità all’acquisto da parte dei consumatori.

Per questo le nuove strategie della Fiat si rivolgeranno al settore del lusso con i marchi premium come Alfa Romeo e Ferrari, senza però rinunciare alle utilitarie, per le quali, però, è necessario considerare che tipo di posto può occupare la produzione italiana nel mercato internazionale.

Prospettive occupazione primo trimestre 2013

 80 mila posti di lavoro che andranno perduti solo nel primo trimestre del 2013. E’ questo quanto emerge dall’indagine relativa al primo trimestre dell’anno sulla base del sistema informativo “Excelsior” di Unioncamere e ministero del Lavoro.

► Barroso lancia allarme lavoro per l’Europa

L’indagine evidenzia come la situazione del lavoro e delle imprese in Italia sia ancora piuttosto lontana dall’essere risolta e le prospettive per il nuovo anno ne sono una prova. Nonostante gli sforzi fatti dal governo uscente per risanare questa situazione, le imprese italiane vivono ancora nell’incertezza e la più grave emorragia di posti di lavoro sarà proprio per i dipendenti. La bilancia indica 137.800 assunzioni dirette di personale dipendente tra gennaio e marzo e 218 mila uscite programmate, con un disavanzo, quindi, di 80 mila posti.

Il rilancio dell’apprendistato, tanto voluto dalla Fornero, non sta dando i frutti sperati e gli imprenditori preferiscono utilizzare altre tipologie di contratto, come i contratti a tempo determinato.

► Crisi nera del settore delle costruzioni

Come ogni anno, comunque, si evidenziano un buon numero di assunzioni con a carattere interinale, contratti parasubordinati e “autonomi”, ma il ricorso a queste forme contrattuali, per quanto possa essere un indicatore positivo, non raggiunge i livelli del 2011 (-23%).

le uniche aziende e imprese che mostrano in controtendenza sono le aziende esportatrici e quelle orientate all’innovazione.