Findomestic anche per comprare l’auto nuova

i migliori prestiti per l’acquisto autoha dato per vincente l’offerta di Findomestic.

 Compra un’auto nuova e pagala in 7 anni

Ma quali sono le caratteristiche del prodotto elogiato su più fronti? Nella scheda di PrestitiSupermarket si parte da un importo finanziato di 20 mila euro, che al TAEG DEL 9,33% si traduce in 84 rate mensili da 321,27 euro. Questo vuol dire che alla fine del rimborso avrete riconsegnato nelle mani del creditore circa 7000 euro d’interessi oltre il finanziamento vero e proprio.

La forza di questa proposta è nell’assenza di spese accessorie: non sono infatti previste spese iniziali ed imposte. In più è possibile sbrigare online tutta la pratica. I destinatari dell’offerta, però, sono i lavoratori dipendenti e i pensionati che hanno un reddito dimostrabile ed un’età compresa tra 18 e 75 anni.

In apertura abbiamo considerato questo prestito ideale per l’acquisto di una vettura nuova e immacolata ma tra le finalità ammesse per la richiesta del finanziamento si legge che si possono usare i soldi anche per comprare una moto nuova oppure un veicolo a quattro e due ruote che sia usato.

BPM vola in borsa dopo l’annuncio dello Statuto

 BPM vuole diventare una SPA e nonostante questo va avanti con i licenziamenti. Ma basta la promessa dello Statuto, la promessa di diventare presto una Società per Azioni, a far volare il titolo in borsa.

Andrea Bonomi è stato fin troppo chiaro e dettagliato nell’esplicare i suoi progetti: si deve procedere alla stesura dello Statuto per poi passare alla quotazione in borsa, per concretizzare la trasformazione in Società per Azioni. I soci privati, i dipendenti e soprattutto i sindacati, devono ancora dare la loro autorizzazione definitiva.

 Bpm: avanti con i licenziamenti

Questo vuol dire che al momento è tutto nelle mani dell’arte diplomatica del presidente di BPM. Marchetti che lavora allo Statuto non ha ancora completato la redazione ma i progetti della banca lombarda sono già all’attenzione della Banca d’Italia e degli organi di sorveglianza.

 Conto be 1 di Bipiemme

Nei progetti c’è anche la realizzazione di una Fondazione BPM nella quale convogliare il 5% degli utili netti della banca in modo da usare questi soldi sia per le attività di formazione, sia per gli interventi socio-assistenziali rivolti a dipendenti ed ex dipendenti della banca.

La Popolare di Milano, intanto, guadagna terreno a Piazza Affari, incrementando il suo valore del 14 per cento. E anche al suoni di questi fragorosi successi che il piano di BPM si concretizza.

Compra un’auto nuova e pagala in 7 anni

 Il bisogno di avere un’auto nuova in garage e la necessità di rendere sostenibile questo acquisto rateizzando il pagamento per un buon numero di anni, fa pensare che comprare un nuovo veicolo sia indispensabile per motivi di lavoro. Ormai, infatti, sono pochi gli automobilisti che si concedono il “lusso” di comprare un’auto.

Abbiamo già visto insieme i migliori prestiti per l’acquisto auto recensiti da una rivista economica, adesso affidiamoci ad un intermediario come PrestitiSupermarket.it per avere qualche preventivo più dettagliato per un caso da noi descritto.

Immaginiamo un dipendente pubblico di 35 anni residente a Milano, che lavori almeno dal 2005 ed abbia richiesto un prestito di 20.000 euro per comprare un auto nuova. Il desiderio è di ammortizzare le spese e spalmarle lungo un arco di tempo di 7 anni.

Tre sono le migliori offerte disponibili: Findomestic, IBL Banca e Pitagora. Con Findomestic compri il computer e secondo PrestitiSupermarket, nonostante il TAEG più elevato, la finanziaria in questione ha anche l’offerta più accattivante per l’acquisto dell’auto, grazie alla linea di prodotti Credito Veicoli. Il TAEG è del 9,33 per cento, a fronte di un TAN Fisso dell’8,95% con spese iniziali pari a zero euro. Il grande vantaggio del prodotto è nella possibilità di sbrigare tutta la pratica online.

Soltanto a livello comparativo diciamo che il TAEG di IBL Banca, che possono usare soltanto coloro che effettuano la cessione del quinto, è pari all’8,65%.

Calano i permessi per le nuove costruzioni

Il credit crunch è più soft per il nostro paese ma le banche sono disponibili, spiega Bankitalia, a riaprire i rubinetti dei mutui e dei prestiti alle aziende. Meno disponibilità, invece, per quel che riguarda le famiglie che dovranno fare i conti con le poche garanzie che riescono a dare alle banche e con la crisi del mercato immobiliare.

Secondo una recente indagine, non è poi così vero che il ribasso dei prezzi delle case continua in modo indiscriminato, riducendo contestualmente il volume dei mutui ipotecari. Calano, infatti, soltanto i costi delle case già costruite, mentre per quelle in costruzione, per la case nuove, i prezzi restano comunque molto alti.

Una recente indagine dell’Istat sul mercato delle costruzioni fa presagire che non ci sarà un’inversione di tendenza sul breve periodo. Le case nuove o in costruzione, infatti, saranno sempre meno e per la legge della domanda e dell’offerta, a fronte di una domanda stabile, con la diminuzione dell’offerta aumenterà il prezzo.

L’Istat spiega che nel 2012 c’è stata una riduzione dei permessi per le nuove costruzioni, pari al 21,8 per cento. In più è calata anche la superficie utile abitabile, per la quale si registra una flessione del 20,6 per cento. Il periodo peggiore dell’anno, in questi termini, è stato il secondo trimestre del 2012.

Il calo dei permessi a costruire è stato meno consistente per quel che riguarda l’edilizia non residenziale che è diminuita del 10 per cento circa.

BPM vuole diventare una SPA

 Siamo tra le società per azioni, tra quelle che esistono già e tra quelle che devono ancora debuttare nel mercato italiano ed internazionale. Ma stavolta sotto i riflettori c’è una banca: la Banca Popolare di Milano.

Il presidente del consiglio di gestione dell’istituto di credito, che  anche il principale azionista della banca, Andrea Bonomi, ha annunciato a tutti i sindacati di essere pronto per trasformare la sua “realtà creditizia” in una società per azioni. Un progetto che è già sulle scrivanie degli analisti della Banca d’Italia.

 Bpm: avanti con i licenziamenti

Una trasformazione radicale, un progetto che però, in questo momento, non è stato ancora consolidato. Devono dare il placet i consigli di sorveglianza e di gestione e questo particolare potrebbe allungare i tempi di realizzazione dell’impresa. Qualcuno interessato all’investimento, però, sta cercando di capire se le promesse fatte in questo momento ancora di crisi  saranno poi mantenute e se, effettivamente ci saranno tempi migliori.

 Conto be 1 di Bipiemme

Il primo passo, comunque, verso la trasformazione, è quella di riscrivere lo Statuto e ci sta già pensando qualcuno. Andrea Bonomi in persona ha iniziato una proficua collaborazione con Piergaetano Marchetti che conosce molto bene le realtà sindacali.

 La carta Je@ns della Banca Popolare di Milano

Il periodo di sovrapposizione tra la vecchia e la nuova realtà sarà molto complesso da gestire e non è detto che sia senza danni.

Il credit crunch è più soft per il nostro paese

 Bankitalia la chiama “stretta creditizia” ma alla storia passerà con la nomenclatura di credit crunch. Stiamo parlando del giro di vite che hanno subito prestiti e mutui da quando è iniziata la crisi e da quando il mercato del lavoro è diventato sempre più precario.

 Bankitalia su debolezza economica

Le banche, infatti, adesso non concedono più prestiti e mutui a cuor leggero ma dagli aspiranti debitori di lungo periodo vogliono delle assicurazioni che talvolta sono scritte tra le righe di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, altre volte, invece, trovano spazio tra gli euro versati per una polizza aggiuntiva al prestito o al mutuo.

In ogni caso il periodo di restrizione del credito si sta attenuando. L’Italia sarà fuori dalla recessione da aprile, intanto le banche italiane stanno riprendendo le fila del discorso “prestiti e mutui” e si dimostrano molto disponibili nei confronti delle imprese. Siamo ad un livello di restrizione che non si registrava dal primo trimestre del 2011.

 I dati di Bankitalia sugli investimenti

Il riassunto che molti giornali hanno fatto dell’indagine Bankitalia “IV trimestre del 2012 e prospettive per il I trimestre del 2013” è: più credito alle imprese ma meno crediti alle famiglie. Non è stato però sufficientemente spiegato che il secondo settore soffre della crisi del settore immobiliare, del deterioramento delle prospettive del mercato degli immobili residenziali e della fiducia dei consumatori.

 

Fitch ha promosso l’Italia e le sue banche

 Per chi investe in opzioni binarie, la promozione del sistema bancario tricolore e dell’Italia in generale, da parte di Fitch, è importante per indirizzare gli investimenti. Tutto però, è avvenuto all’ombra dello scandalo sui derivati che sta sconquassando il Monte dei Paschi di Siena.

Per la questione Antonveneta si sospettano le tangenti.

Eppure il sistema bancario italiano è stato promosso dall’agenzia di rating Fitch che andando alla radice del sistema creditizio tricolore ha detto di averlo trovato in buona salute. Il problema resta per il futuro, visto che non ci sono aspettative positive. 

Fitch ha confermato le valutazioni esistenti assegnando di nuovo il valore A- ad Intesa e Unicredit, il valore Bbb+ e Bbb per Ubi Banca e Banco Popolare. Un risultato assolutamente interessante che però è da considerarsi tale anche in relazione all’esclusione dalle valutazioni del caso Monte dei Paschi di Siena. Fitch, infatti, ha deciso di lasciare fuori l’istituto di credito.

L’unico neo del rapporto è la nota negativa sul PIL italiano e sulle prospettive di crescita del paese.

Il contributo dell’Italia all’UE cresce sempre

 Un paese in difficoltà, notoriamente, dovrebbe pensare alle sue finanze, mentre sembra che la salute dell’Italia sia anche in parte collegata alla “salute” delle sue correlazioni europee. In particolare, secondo un report della Corte dei Conti, sembra che l’Italia contribuisca più di tanti altri paesi al bilancio europeo.

 Perso 75% fondi Welfare in cinque anni

La Corte dei Conti effettua ogni anno una relazione sui rapporti finanziari con l’UE in cui si spiega in che modo e da chi sono usati i fondi comunitari. Dall’ultimo documento pubblicato emerge che c’è stato un incremento del 4,9 per cento del contributo italiano rispetto al 2010.

Sicuramente hanno avuto un peso importante, per quel che riguarda l’Italia, le infrazioni che sono state inviate al nostro paese. In totale l’Italia ha contribuito al bilancio comunitario per un monte totale di 6,7 miliardi di euro; nel 2011 le infrazioni sono state di circa 54,1 milioni di euro.

 In Europa il 2012 ha segnato la diminuzione degli istituti finanziari

A fronte di questo “esborso”, l’Italia ha ricevuto “soltanto” 9,3 miliardi di euro, circa l’1,3 per cento in meno rispetto al 2010. Questo ha fatto sì che la sua posizione di contributore netto si aggravasse. Ad ogni modo sembrano raggiunti gli obiettivi di partenza: convergenza, competitività regionale e occupazione, cooperazione territoriale.

Seguendo queste direttrici, infatti, l’Italia si è assicurata delle importanti fonti di finanziamento.

Gli utili di Facebook in crescita ma il titolo affonda

 Tutte le corporate americane stanno pubblicando in questi giorni i dati relativi al quarto trimestre del 2012 e si può dire che nonostante l’apprensione generata dal pericolo del fiscal cliff, le aziende hanno reagito abbastanza bene.

Per esempio, Amazon tra bilanci deludenti e ottimi rendimenti si barcamena, svelando le carte: ci si può presentare anche puntando su argomenti diversi da quelli che usano tutti.

Twitter vale 9 miliardi di dollariinfatti, e potrebbe arrivare sul mercato americano tra pochissimi mesi.

E Facebook, che fine ha fatto il social network blu? Nel quarto trimestre del 2012 ha visto incrementare i ricavi che sono arrivati a 1,59 miliardi di dollari, con un aumento del 40 per cento. L’utile netto, invece, dell’azienda di Zuckerberg ha subito una flessione importante, ha perso il 79%, pari a 64 milioni di dollari.

Sicuramente sta riconquistando l’amicizia degli investitori, spingendo molto il settore mobile, ma tutti i buoni propositi si stanno infrangendo contro il muro dei rendimenti: il titolo in borsa non decolla affatto. Le azioni, nell’after-hour perdono il 5%.

Come cambiano le detrazioni dei figli a carico

 La Legge di Stabilità comprende al suo interno moltissime norme tra cui anche quelle che regolano le detrazioni per i figli a carico valide per il 2013. Cosa prevede la normativa in vigore dal primo gennaio?

Nel 2013 sono aumentate le detrazioni per i figli a carico e anche per i figli portatori di handicap e tutto è legato chiaramente agli sconti che si possono ottenere sull’IRPEF.

 Nuovi sgravi Irpef

Per i figli a carico non si detraggono più fino ad 800 euro ma il tetto massimo è stato innalzato fino a 950 euro. Rientrano tra i figli a carico anche i bambini nati da coppie di fatto e riconosciuti da entrambi i genitori, sia i figli adottivi o affidati. Per i figli sotto i tre anni la detrazione passa dai 900 ai 1220 euro. Infine, per quanto riguarda i portatori di handicap, le detrazioni hanno subito un incremento di 180 euro, per cui se prima era fisse a 220 euro, adesso arrivano fino a 400 euro.

 Per le tasse sono cruciali luglio e dicembre

I contribuenti che hanno più di 3 figli a carico possono vantare una detrazione in più di 200 euro per ogni figlio partendo dal primo di tutti. 

 Online il 730/2013 in versione definitiva

La normativa prevede che siano figli a carico tutti i figli, anche quelli non conviventi o quelli residenti all’estero che hanno specifici requisiti di reddito. Tra i figli a carico non possono essere considerati quelli che hanno percepito un reddito superiore ai 2840,51 euro lordi.