Alitalia di nuovo pronta per la vendita

 Ci si aspetta un incontro definitivo per Alitalia che con la messa a punto del programma Millemiglia sta tirando a lucido i gioielli di famiglia prima della decisiva quotazione. In questo momento la nostra compagnia di bandiera ha un problema: recuperare i soldi che hanno determinato un buco nel bilancio dell’azienda, rivalutare il patrimonio annullato dalle perdite sostenute e trovare un acquirente, così da evitare la ricapitalizzazione della società.

 Carta Intesa Sanpaolo Alitalia nella filiale dell’Adriatico

Tutti argomenti molto, troppo importanti, che devono essere discussi da Colaninno con gli altri soci italiani, quelli che furono coinvolti nell’affare, nel 2008, per opera di Silvio Berlusconi. Il fatto che si parli tanto di Air France,dipende dal fatto che questa compagnia detiene il 25% del capitale Alitalia-Cai. Il restante 75%, invece, è diviso tra alcuni soci: Intesa Sanpaolo ad esempio, che ne detiene il 10 per cent del capitale, oppure Benetton che ne detiene l’8,85% tramite Atlantia, oppure ancora la Fire di Emilio Riva e figli, gli stessi proprietari dell’Ilva di Taranto.

 Scopri perché si parla tanto di Alitalia e AirFrance

La questione delle Millemiglia serve soltanto a rivalutare l’azienda. Il fine pratico dell’azione è scorporare Millemiglia in una società completamente nuova. Ernst&Young, in questo momento, stanno stimando economicamente l’operazione e sembra che il volume dell’affare si aggiri intorno ai 180 milioni di euro.

Difficile ma non impossibile scoprire le frodi degli agenti immobiliari

 Si sa che le compravendite immobiliari, non sempre sono accompagnate da dichiarazioni regolari sia rispetto all’attività d’intermediazione, sia riguardo i documenti prodotti che accompagnano acquirenti e venditori dalla scelta dell’appartamento al rogito vero e proprio.

 Crollo del mercato immobiliare. I dati di Confedilizia

Il problema è che nel caso in cui c’è un ritocco sistematico dei documenti, è difficile per l’amministrazione tributaria trovare la frode, ma quando questa risulta evidente, allora parte l’accertamento e di pari passo anche l’accusa di dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici.

La Corte di Cassazione è tornata di recente sull’argomento, in riferimento all’operato di un amministratore di una società immobiliare che aveva registrato in contabilità delle fatture di vendita con importi inferiori a quelli reali e aveva indicato nella dichiarazione annuale degli elementi attivi per un ammontare inferiore e quello reale.

 Mercato casa: prospettive 2013

Nella sentenza numero 2292 della Corte di Cassazione del 16 gennaio 2013, si parla di dichiarazione fraudolenta. L’amministratore della società immobiliare, in quel caso, era stato condannato anche per aver omesso la registrazione di contratti preliminari di vendita e per averli registrati con dati differenti.

In pratica molta della contabilità di questi intermediari era gestita in nero. Il ricorso in Cassazione da parte dell’imputato non ha fatto che confermare l’accusa a suo carico nonostante si provasse a dimostrare di non aver ostacolato in alcun modo l’Amministrazione finanziaria.

I consulenti del lavoro teramani avranno una causale speciale

 Tutti i contribuenti che almeno una volta nella vita hanno compilato un modello F24, sanno che al di là dei soldi versati, la destinazione degli importi è divisa sulla base della causale inserita nel documento. Consultando lo scadenziario dell’Agenzia delle Entrate, in corrispondenza delle scadenze di pagamento previste, è possibile conoscere i codici tributo, le causali, da associare al pagamento. Per chi conoscesse il codice ma non sapesse la corrispondenza esatta, l’Erario mette a disposizione anche una ricerca per codice tributo.

 Consulenti del lavoro: altre nove causali

Arriviamo così ai consulenti del lavoro della Provincia di Teramo che hanno ottenuto di recente dei codici “speciali” validi unicamente nel territorio da loro presidiato. Il pagamento cui ci riferiamo è quello dei contributi online al Consiglio dell’Ordine dei consulenti del avoro. Tutti gli iscritti della provincia di Teramo dovranno usare la causale “TE00” che riporta la descrizione “Consulenti del Lavoro – Consiglio provinciale di TERAMO”. Il riferimento normativo è nella risoluzione del 25 gennaio 2012, la numero 4/E.

 Stabilito il codice tributo per il monopolio fiscale

In generale questa disposizione è un’altra tessera che completa il mosaico dell’integrazione tra l’Agenzia delle Entrate e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro. Quest’ultimo, soltanto di recente, ha aperto le porte al pagamento telematico delle quote dovute dai professioni alla sede provinciali del Consiglio.

I beni dei defunti non devono essere confusi

 In materia di successione e di diritti degli eredi  legittimi o nominati in un testamento, la giurisprudenza italiana è molto complessa quindi sono provvidenziali alcuni chiarimenti enunciati dalla Corte di Cassazione. L’ultimo in ordine cronologico, invita gli eredi a non fare confusione tra i beni che fanno parte del patrimonio del defunto e i beni che possono “entrare” nel testamento in un secondo momento. 

 Le origini dell’imposta di successione

La sentenza nasce a seguito di una notifica dell’ufficio tributario di una sanzione per una dichiarazione di successione presentata oltre i termini. Il contribuente ha specificato che il ritardo era dovuto al fatto che ci sono dei beni che sono entrati a far parte dell’asse della successione in seguito al decesso.

La Cassazione, per dirimere la questione, ha pensato bene di ribadire il concetto di “sopravvivenza ereditaria” nella sentenza numero 409 del 10 gennaio 2013.

 Lo status di erede anche dall’atteggiamento concludente

Il riferimento è il Testo unico imposta di successione e donazione che spiega che la dichiarazione di successione deve essere presentata sempre entro i 12 mesi dall’apertura della successione. Se ci sono delle entità patrimoniali che al momento dell’apertura della successione non sono conosciute e si scoprono tardivamente, queste vanno inserite in una dichiarazione integrativa successiva, ma la dichiarazione unica va intesa in scadenza entro un anno.

Intesa Sanpaolo torna competitiva con il tasso fisso

 Intesa Sanpaolo, da qualche mese, ha perso la competitività che la contraddistingueva qualche anno fa e vedere in cima alla classifica dei mutui più risparmiosi, una delle sue proposte era praticamente una chimera. Almeno fino alla scorsa settimana quando ha ripreso a guadagnare terreno.

La rata proposta per il finanziamento tipo di 140 mila euro da rimborsare in 30 anni è di 857,46 euro. Non siamo molto lontani dalla proposta di Mutuo Spensierato di BNL in offerta fino al 28 febbraio. Stavolta l’offerta dura fino alla fine di marzo e ne vediamo insieme i dettagli.

 I migliori mutui a tasso fisso stilati da Mutuisupermarket

Il TAEG, in questo caso è del 6,64% e comprende il famoso tasso finito al 6,20 per cento ma comporta il pagamento di altre spese: quelle iniziali per istruttoria, perizia e assicurazione scoppio/incendio di 1912,60 euro, quelle ricorrenti di 561 euro e poi l’imposta sostitutiva che anche qui parte da 350 euro ma poi varia in base alla finalità del finanziamento.

Come ricorda Mutuisupermarket nella presentazione del prodotto, i vantaggi sono tutti nelle opzioni aggiuntive offerte a condizioni promozionali e nell’erogazione dell’importo richiesto alla stipula del contratto di mutuo. Tutto è valido per chi inoltra le domande entro il 31 gennaio 2013, ma l’offerta sarà estesa anche alle richieste inviate fino alla fine di marzo.

Il Mutuo Spensierato di BNL in offerta fino al 28 febbraio

 L’idea della BNL è quella di aggredire il mercato dei mutui con prodotti altamente competitivi e convenienti. È molto interessante la proposta a tasso fisso che per una richiesta tipo di 140 mila euro da rimborsare in 30 anni, propone una rata mensile di 803,71 euro.

A sorpresa il miglior mutuo è quello di BNL

Il TAEG è del 5,91%, quasi due punti percentuali in più di quello proposto per lo stesso prodotto all’inizio della crisi, alla fine del 2010. Si tratta comunque di un mutuo molto competitivo. Il TAEG comprende sia il tasso del 5,60% su cui si calcolano gli interessi, sia le altre spese: quelle iniziali di 1510 euro, quelle ricorrenti di 957,60 euro e l’imposta sostitutiva che parte da 350 euro ed è pari allo 0,25% dell’importo di mutuo erogato nel caso di acquisto della prima casa ed è invece del 2 per cento se l’acquisto è quello di un secondo immobile.

L’unica possibilità a tasso fisso è surrogare con BNL

La promozione nasce all’interno dell’iniziativa Diamo credito al 2013 che ha come obiettivo quello di offrire mutui a tassi scontati rispetto alle condizioni “ordinarie” per tutte le richieste, in questo caso, inoltrate entro il 28 febbraio 2013.
I vantaggi del prodotto sono nel tasso scontato, nell’assenza di spese per l’incasso rata e nell’ampia rete di filiali a disposizione dei consumatori.

I migliori mutui a tasso fisso stilati da Mutuisupermarket

 Le piccole variazioni dell’Euribor fondamentali per gli investimenti sono soltanto un indizio del cambiamento più generale che sta interessando il panorama dei mutui e degli investimenti. Anche la ricognizione effettuata dagli intermediari come Mutuisupermarket, dimostrano che gli istituti di credito più convenienti stanno cambiando.

Prendiamo ad esempio il settore dei mutui a tasso fisso. La richiesta tipo è quella di un mutuo di 140 mila euro, da rimborsare in 30 anni, a fronte di un valore dell’immobile stimato di 220 mila euro e collocato nella provincia di Milano. Il richiedente è un trentacinquenne che ha uno stipendio netto mensile di 2000 euro e un impiego a tempo indeterminato.

 Scopri il miglior mutuo del momento

Il mutuo più conveniente è ancora quello di Webank.it che offre un TAEG al 5,55% con spese iniziali e spese ricorrenti uguali a zero. Cariparma si piazza al secondo posto con il Gran Mutuo Casa Semplice con TAEG al 5,89%.
Leggermente più consistente, bloccato al 5,91% è il TAEG del Mutuo Spensierato BNL che è in promozione di nuovo fino a 28 febbraio prossimo. Ci si può aggiudicare l’offerta con tasso scontato rivolgendosi ad una delle filiali della Banca Nazionale del Lavoro.

In promozione, questa volta fino al 31 marzo, c’è anche il Mutuo Domus Fisso di Intesa Sanpaolo che offre un TAEG al 6,64%.

Le piccole variazioni dell’Euribor fondamentali per gli investimenti

 L’Euribor è l’indice cui si vincolano la maggior parte dei mutui variabili accesi nel nostro paese per questo delle variazioni in rialzo o in ribasso dell’indice mandano in apprensione i cittadini mutuatari. Le ultime notizie, tuttavia, non sono delle migliori.

 La nuova vita dell’Euribor

Durante la settimana finanziaria già archiviata, infatti, si è notato è un buon quantitativo di denaro è tornato indietro alla BCE determinando un’ascesa dell’indice. Questo movimento è stato documentato dagli analisti di Francoforte che hanno ammesso di aver avuto una restituzione dell’Ltro superiore a quella attesa.

 Scandalo tassi Euribor ora tocca alle banche tedesche

L’influenza, di questi spostamenti di denaro si è sentita soprattutto sui tassi a breve termine che sono anche quelli più sensibili alla politica monetaria. L’Euribor a 3 mesi, e facciamo soltanto un esempio, è cresciuto dallo 0,188% allo 0,214%. Il punto di partenza è considerato un livello minimo “storico”. Le attese del mercato erano ben altre. Adesso sono state riviste tutte le stime e si pensa che entro dicembre l’Euribor a 3 mesi crescerà fino allo 0,54%, che è più del doppio di quello che si prevedeva due settimane fa.

A livello di rendimenti i titoli tedeschi a due anni sono saliti fino allo 0,28% superando i Treasury USA. Secondo gli analisti questi movimenti sono legati a due cause principali: il primo è l’atteggiamento della BCE che è molto meno espansivo rispetto alla penultima riunione e poi la progressiva riduzione della liquidità che, tempo fa, aveva determinato il quasi azzeramento dei tassi.

Il fondo di solidarietà appeso ad un filo

 L’ABI e le associazioni di consumatori si sono date appuntamento oggi per discutere dell’estensione del Piano famiglie che dovrebbe consentire alle persone in difficoltà nel rimborso del mutuo, di aderire ad una forma di finanziamento ad hoc per distendere i rapporti con gli istituti di credito.

 Fermo nel limbo il Fondo di solidarietà

Il documento da firmare è già disponibile, ma quel che urge è trovare un accordo prima di fare pressione sul governo. Queste “agevolazioni” se così si possono chiamare, scadranno il 31 gennaio, quindi tra quattro giorni. Poi si potrebbe aprire una fase di limbo tutt’altro che interessante.

Da diverse settimane si discute sulla moratoria dei mutui che nel 2009 era addirittura stata introdotta come  misura temporanea di sostengo alle famiglie. Dopo 4 proroghe adesso il Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa è un’istituzione, un paracadute finanziario che si apre sempre.

 Le soluzioni per chi non riesce a pagare le rate del mutuo

Adesso c’è solo da sbrogliare il nodo burocratico. Il Fondo di solidarietà ha sempre avuto una vita travagliata, una nascita difficile e un’alimentazione precaria, ma è sempre stato considerato fondamentale: i primi 20 milioni di euro sono stati esauriti in pochissimi mesi. Adesso però, anche la riforma del lavoro ci ha messo lo zampino e si vorrebbe estendere in toto il piano famiglie all’universo dei precari. Sarà possibile?

La possibile espansione di Geox

 Ci sono molte aziende nel nostro paese che stanno scegliendo la delocalizzazione per ridurre i costi e mantenere un certo standard di produttività. Una vicenda emblematica in questo senso è quella della Geox che ha volto il suo sguardo imprenditoriale verso i lidi d’Oriente.

 Otto motivi per investire nelle azioni Tod’s

 

Un movimento che oltre ad essere interessante per il portafoglio dei manager, è cruciale per quello degli azionisti.

L’azionista a presidente della Geox, Mario Moretti Polegato, da tempo ha deciso di far parte del World economic forum di Davos e da qualche giorno tenta di fare il punto sulla situazione della sua azienda, la società che si occupa di produrre e vendere le famose “scarpe che respirano”.

L’azienda ha intenzione di continuare ad espandersi, ma per farlo deve andare oltre i confini europei. La meta definita dal presidente è la Cina oppure Hong Kong. In entrambi questi territori, da qui a tre anni, Geox intende aprire 400 nuovi negozi. Un quantitativo enorme di punti vendita, soprattutto se si considera che i negozi Geox nel mondo, oggi, sono 1200 in tutto.

Il mercato cinese rappresenta un’opportunità enorme per l’azienda che non vuole certo posizionarsi come l’azienda che produce scarpe di lusso, ma come portavoce dell’urban style, produttrice, insomma, delle scarpe “da tutti i giorni”.