Le scadenze fiscali del 28 e del 30 gennaio

 La fine del mese di gennaio è un periodo molto particolare a livello fiscale visto che ci sono degli appuntamenti molto importanti per alcune categorie di contribuenti. A parte di Canone RAI, per il quale c’è tempo fino alla fine del mese, oggi, 28 gennaio, scade il termine per il ravvedimento sull’acconto IVA.

F24, sanzioni e ravvedimento nell’acconto IVA

Sono interessati da questa scadenza i contribuenti IVA mensili e trimestrali che non hanno versato l’acconto dell’Imposta sul Valore Aggiunto per il 2012 entro il 27 dicembre dell’anno scorso. Il versamento di gennaio deve comprendere nel calcolo anche gli interessi legali e la sanzione prevista, che è ridotta al 3 per cento. Per pagare occorre usare un modello F24 telematico, indicando uno tra i 4 codici tributo presentati dall’Agenzia delle Entrate: il 6013 per il versamento acconto IVA mensile, il 6035 per il versamento IVA acconto, il 8904 per la sanzione pecuniaria IVA e il 1991 per gli interessi sul ravvedimento IVA.

Appuntamenti con l’Erario dal 22 al 30 gennaio

C’è tempo fino al 30 gennaio per inoltrare la richiesta di assistenza fiscale. Sono interessati a questa scadenza tutti coloro che si avvalgono del regime fiscale agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali e di lavoro autonomo. La richiesta deve essere presentata all’ufficio dell’Agenzia delle Entrate più vicino alla propria residenza, o attraverso una raccomandata, secondo il modello scaricabile dal sito dell’Erario.

Nel 2013 la pressione fiscale è da record

 Le tasse hanno un’incidenza elevata sul Prodotto Interno Lordo. Adesso, a parte l’IVA, a deprimere la crescita del paese contribuiscono nuove imposte come la Tobin Tax e la TARES che va a sostituire la “vecchia” imposta sui rifiuti.

La Tares sarà più alta della Tarsu secondo la Cgia

Secondo le ultime indagini ci sarà una diminuzione dei consumi nel 2013 e, nell’anno in corso, la cosiddetta pressione fiscale raggiungerà la quota record del 45% del PIL. La società Prometeia che si è occupata di fare un’elaborazione dei dati fiscali del nostro paese, ha analizzato da un lato la pressione fiscale e dall’altra i consumi.

Per quanto riguarda le imposte, secondo Prometeia, nel 2013 ci sarà un incremento delle tasse indirette che sono state al centro della legge di stabilità dello scorso dicembre. Per esempio avrà un’incidenza importante l’aumento di un punto percentuale dell’IVA che passerà dal 21 al 22 per cento, così come l’introduzione della Tobin Tax e l’introduzione della Tares.

Codacons lancia allarme per crollo consumi alimentari

Rispetto ai consumi, secondo Prometeia, ci sarà un calo dei consumi medi annui dell’1,5 per cento. Nel quarto trimestre dello scorso anno si sono tirate le somme dell’andamento annuo delle spese e si è notata una contrazione su tutto il periodo di 4,1 punti percentuali. La fase di contrazione potrebbe rallentare nel 2013 ma  siamo sempre ai livelli registrati nella metà degli anni Novanta.

A sorpresa il miglior mutuo è quello di BNL

 Sul predominio di Webank nel campo dei mutui a tasso variabile, ormai, non c’erano più dubbi, invece, dall’ultima ricognizione delle migliori offerte del mercato effettuata da Mutuionline, si scopre che l’offerta vincente a tasso variabile è quella di BNL.

La Banca Nazionale del Lavoro che fa parte del Gruppo BNP Paribas, offre un mutuo a tasso variabile al 2,96% che, aggiunte tutte le spese, arriva ad un TAEG del 3,23%. A seguire, al secondo posto, l’offerta di Deutsche Bank. L’istituto di credito francese offre un mutuo variabile con TAEG al 3,24%. Soltanto al terzo posto si piazza l’offerta di Webank.

L’unica possibilità a tasso fisso è surrogare con BNL

Quest’ultima banca mantiene la leadership nel settore dei mutui a tasso fisso con un TAEG del 5,41%, perfettamente identico all’offerta di Iw Bank che insidia il primato. Al terzo posto, nella classifica dei mutui a tasso fisso, si piazza l’offerta di Barclays che ha un TAEG al 5,76%.

Interessante come in tutte e tre le offerte di mutuo a tasso fisso, per una richiesta tipo di 100.000 mila euro, il prezzo della rata del mutuo ventennale, sia identico per le tre banche e fisso a 673,84 euro.

Iw Bank è leader indiscussa nelle proposte di surroga, sia a tasso fisso (5,41%), sia a tasso variabile (3,29%).

Iw Bank: è la migliore surroga anche a tasso variabile

Con l’euro le famiglie sono ancora più indebitate

anno nero per i prestiti auto/moto per il fatto che questi prodotti si rivolgono molto spesso ai giovani che sono anche i più colpiti dalla crisi economica.

Il problema risiede nel fatto che tutti cercano di scovare dov’è più semplice ottenere un mutuo ma sarebbe piuttosto interessante interrogarsi sulla sostenibilità del prestito ai tassi applicati oggi da compagnie e istituti di credito.

L’ABI conferma il calo dei tassi dei mutui ma la CGIA di Mestre, nella sua ricognizione sul panorama creditizio, spiega che la ricerca dei mutui, in circa 10 anni, ha determinato che il debito medio degli italiani sfiora oggi la soglia dei 20 mila euro. La ricerca è stata condotta sulle famiglie italiane, dall’introduzione dell’euro ad oggi.

I dati dimostrano che l’indebitamento medio è cresciuto del 140% e tra le città che accolgono il maggior numero di debitori ci sono sicuramente Roma e Milano, mentre in coda ai comuni con il numero più ampio di debitori si posizionano Vibo Valentia, Ogliastra ed Enna.

L’associazione dei piccoli artigiani di Mestre ha spiegato che il piede sull’acceleratore dell’indebitamento è stato pigiato dall’introduzione della moneta unica che ha fatto impennare i debiti aumentando parallelamente il costo della vita.

Le polizze RCA più convenienti d’Italia

lo sconto in agenzia allevia il caro assicurazioni.

Le assicurazioni sono più care in Italia che altrove, nel mondo, ma con un buon comparatore che tenga conto di tutte le variabili possibili, si può scovare l’opportunità. La legge va incontro ai consumatori obbligando le compagnie a fornire ai cittadini almeno 3 preventivi, oppure chiedendo a chi vuol risparmiare qualcosa, di fare soltanto lo sforzo di installare la scatola nera sull’automobile.

Sempre a livello normativo, in Italia, il settore delle assicurazioni auto è stato rinnovato, partendo dalla deducibilità delle spese auto, dalle misure per favorire la concorrenza tra le assicurazioni e dall’aumento del superbollo. Ma in soldoni, qual è l’assicurazione più vantaggiosa? Secondo uno studio che ha preso spunto dal preventivatore unico dell’IVASS, per le cinque tipologie di assicurati ideali ci sono tre polizze convenienti: Italiana assicurazioni, Allianz e Fondiaria Sai.

Se invece si vuole conoscere la compagnia assicurativa che offre il prodotto più conveniente e qualitativamente superiore, allora la scelta deve ricadere su Direct Line, Genertel e Genialloyd.

Assicurazione Infortuni di Genialloyd

La comparazione delle assicurazioni sul fronte “servizio di liquidazione dei sinistri”, dimostra poi che il meglio è offerto da Genertel, seguito da Genialloyd e da Reale Mutua.

Professionista sicuro con Reale Mutua Assicurazioni

Tassi troppo alti per i prestiti su Postepay

utuo BancoPosta Ristrutturazione a tasso misto fino a qualche settimana fa, era una delle proposte più interessanti del settore dei mutui per la casa. Adesso, però, Poste Italiane sta vivendo un attimo d’incertezza dopo la notizia sui tassi legati ai prestiti.

Molti istituti di credito vincolano l’erogazione di un finanziamento all’apertura di un conto corrente e per questo tanti consumatori, alla fine, ripiegano sulla propria banca. Per conquistare questa quota di mercato, Poste Italiane ha pensato di erogare un prestito per i possessori di PostePay di età compresa tra i 18 e i 70 anni.

L’intenzione era quella di coniugare la convenienza del prestito Prontissimo del gruppo PosteItaliane.

Alla fine dei conti è stato proposto un prodotto completamente nuovo, molto criticato dagli esperti del risparmio.

Altroconsumo, consultando la scheda del prodotto SpecialCash PostePay, ha rilevato dei tassi d’interesse molto alti che si avvicinano troppo ai tassi di usura. Il prestito in questione prevede tre livelli: 750, 1000 e 1500 euro. Somme piccole che devono essere restituite, rispettivamente pagando un TAEG  del 17,83%, 16,29% e 15,34%.

Per capire quanto siano alti i prezzi è sufficiente ricordare che Bankitalia ha stabilito al 12,29% il TAEG medio dei prestiti e fissato così al 19,36% il tasso d’usura.

Mutui per under30 più facili in Umbria

Le soluzioni per chi non riesce a pagare le rate del mutuo sono diverse, a volte sono gli enti locali a dare una mano ai mutuatari in difficoltà.

Una recente ricerca ha dimostrato che per i giovani mutuatari garantiscono i genitori ma ci sono anche molti giovani che preferiscono farcela da soli. In Umbria hanno qualche possibilità in più.

La Regione, infatti, ha pensato di riattivare una fondo presso la Gepafin con il fine di concedere dei mutui ipotecari più semplici per le vittime privilegiate della stretta creditizia. Al fondo, al momento, aderiscono già otto banche.

L’obiettivo è quello di aiutare i giovani che non hanno compiuto 30 anni a raggiungere l’indipendenza dalle famiglie d’origine. Gli operatori del settore hanno dimostrato che soltanto il 16% delle richieste di mutuo che arriva da giovani under30 viene accettato dalle banche e nel 6% dei casi, c’è ancora lo zampino dei genitori.

Se i mutui a tasso zero per famiglie a basso reddito vanno incontro ai nuclei famigliari, i mutui Gepafin della Regione Umbria, pensano soprattutto ai giovani.

Anche per le pensioni esiste uno spread consistente

 Anche in quanto a pensioni esiste un vero e proprio spread tra il nostro paese e i paesi più avanzati del centro Europa. E se parliamo di spread è ovvio che il paragone è fatto tra il sistema previdenziale italiano e quello tedesco.

Nel nostro paese, infatti, si parla di crisi dell’impianto pensionistico e si studiano i sistemi per aumentare le aliquote base richieste ai lavoratori. In Germania, invece, l’ultima notizia è che il sistema previdenziale nazionale ha accumulato riserve per 30 miliardi di dollari. Tutto merito dell’incremento dell’occupazione nel paese che ha consentito anche di ridurre i contributi obbligatori.

 Record pensioni Germania 2012

 

La direzione indicata dalla Germania dovrebbe essere comune a tutti i paesi dell’UE visto che il welfare, come anche le pensioni e il sistema previdenziale in generale, sono alla base della crescita dell’Europa.

Al momento esiste uno spread tra i sistemi pensionistici claudicanti del sud dell’Europa, l’Italia, per esempio, o la Francia stessa e i sistemi pensionistici evoluti della potenze economica tedesca. I paesi più lungimiranti sono quelli che si occupano di dare ai cittadini qualche certezza riguardo al futuro.

Andare a lavorare e versare i contributi, in Germania, dà sicuramente diritto alla pensione. Una sicurezza del genere, nel nostro paese, non sembra assolutamente ipotizzabile.

Dati evasione fiscale 2012

 Il Fisco chiude il 2012 con 39 miliardi di euro mancanti nelle casse dello Stato.  Il problema dell’evasione è una ferita sempre più lacerante per le casse dello Stato.

A dimostrazione di ciò arrivano i dati relativi al 2012, che lasciano spazio a molte riflessioni.

Durante lo scorso anno, in base ai dati emersi dal bilancio dell’attività del 2012 resa nota dalla Guardia di Finanza, la problematica è ancor più forte se si tiene in considerazione il fatto che tali numeri riguardano un periodo molto difficile nella storia del Paese.

►Gli evasori vogliono bloccare il Redditometro

Il 2012 è stato un anno nel quale i cittadini sono stati costretti a fare un grandissimo sacrificio per sostenere l’attività finanziaria e la linea di austerity messa in piedi da Monti.

La macchina economica è ancora ingolfata e l’esecutivo tecnico ha provato a farla ripartire. L’obiettivo è stato raggiunto soltanto in parte, giacché la crisi è molto ampia, ma anche perché ci sono quasi novemila evasori fiscali.

Di preciso sono 8.617 gli evasori totali, i quali sono stati scoperti nel corso del 2012 dalle Fiamme Gialle.

►La lotta all’evasione colpisce la tecnologia

Gli evasori hanno nascosto bene redditi al Fisco per un totale di 22,7 miliardi di euro. A questa cifra, secondo quanto dichiarato dalla Guardia Di Finanza, vanno aggiunti ulteriori 16,3 miliardi riferiti agli altri fenomeni evasivi.

La lotta delle Fiamme Gialle

Frodi fiscali, evasione internazionale, economia sommersa: questi i principali segmenti al centro dell’attività condotta dalle Fiamme Gialle. Tre fenomeni di natura illegale che producono danni al bilancio del Paese, nonché in particolar modo al bilancio delle Regioni e degli Enti locali, annullando ogni forma di concorrenza corretta tra imprese.

 

La crisi non influenza il calcio

 Alla faccia della crisi. Le prime 20 squadre al mondo, senza nessuna difficoltà creata dalla situazione economica globale, hanno totalizzato un fatturato complessivo di quasi 5 miliardi di euro.

E’ quanto emerge dalla sedicesima rassegna dello studio Football Money League 2013, pubblicato da Deloitte. La notizia riguarda il nostro Paese da vicino, poichè tra le prime venti squadre ben 5 sono quelle italiane che figurano in classifica.

Tenendo in consdierazione che la prima rilevazione effettuata nel 1996-1997, facendo un rapido raffronto, ad oggi i ricavi sono quattro volte tanto.

Real Madrid in vetta

I prime club in graduatoria sono i top club del campionato spagnolo. In cima c’è il Real Madrid, il quale per la prima volta nella storia sfonda la soglia di 500 milioni (512 per la precisione).

Se messo insieme al Barcellona, altro club di spessore mondiale e massimo protagonista nella Liga, di fatto si giunge a guadagni per oltre 1 miliardo. In proporzione le due squadre si impongono nella top list con oltre un quinto di percentuale tra le prime venti in classifica. Occorre però fare caso al fatto che i diritti televisivi della Liga si configurano con una diversa assegnazione: su un totale di 655 milioni, Real e Barca hanno guadagnato 140 milioni ciascuna, dunque dieci volte di più rispetto alle altre squadre spagnole.

A loro volta le squadre in cima rappresentano circa il 20% dei ricavi totali dell’industria del calcio.

Italia

L’Italia è ben piazzata. Andiamo al Nord, dove il Milan è in ottava posizione con 256,9 milioni, subito dietro alManchester City.

Segue la Juventus, che per effetto dei primi introiti guadagnati dal nuovo stadio di proprietà è locata attualmente al decimo posto con 195,4 milioni. Per il club torinese si tratta di un considerevole salto in avanti, pari al 27%.

Successivamente, in dodicesima posizione, troviamo l’Inter a quota 185,9 milioni. Menzione d’onore per il Napoli che guadagna ben cinque posizioni in classifica, posizionandosi al quindicesimo posto con 148,4 milioni.

Fanalino di coda delle italiane (e della speciale lista) è la Roma, attualmente al diciannovesimo posto con 115,9 milioni di ricavi.