La relazione tra debito pubblico e crescita economica

 L’abbiamo sentito dire tante di quelle volte che quasi non ci facciamo più caso: se non si risanano i conti, se non si mette una pezza al debito pubblico, la ripresa economica sarà lenta e non è detto che si venga fuori dal tunnel. In un discorso del genere si stabilisce un legame diretto tra debito e crescita ma non tutti sono d’accordo sulla linearità del legame.

Anzi, un articolo pubblicato da Voxeu.org, con l’analisi di Ugo Panizza e Andrea F. Presbitero, dimostra che non c’è invece un nesso di causalità tra l’incremento del debito pubblico e la frenata della crescita economica.

Tagliate le stime di crescita sull’Italia

La credenza comune è che i paesi che hanno un alto debito pubblico, facciano anche fatica a crescere in termini economici. Assecondando questa logica, i governi, hanno trovato una giustificazione plausibile alle misure di austerità per la popolazione.

Quattro rischi dell’economia secondo Roubini

Si può certamente partire dall’idea che c’è una correlazione negativa tra debito e crescita ma il debito non ha effetti causali sulla crescita. Prendendo per vera l’analisi dei due esperti italiani, si devono poi riconsiderare tutte le scelte in materia di politica fiscale. L’invito è quindi a non usare il rapporto tra debito e crescita come strumento a sostegno del consolidamento fiscale.

Tagliate le stime di crescita sull’Italia

I dati di Bankitalia sugli investimenti sono stati in contrasto con la visione della BCE.

► La BCE contro Bankitalia sugli investitori

Adesso, come un fulmine a ciel sereno, o quasi, arriva il parere di un altro organismo internazionale: il Fondo Monetario. Il FMI ha tagliato le stime di crescita del nostro paese, prendendo spunto dal report Eursostat ed ha ribadito che l’Italia avrà un calo dell’1 per cento del PIL come preannunciato anche da Bankitalia.

Secondo l’Eurostat, in tutto il Vecchio Continente, il debito pubblico resterà fermo al 90 per cento del PIL, come nel terzo trimestre del 2012. Questo non esclude che nei mercati finanziari ci sia ottimismo e che questo atteggiamento faccia bene alla vitalità degli scambi. Il fatto è che in generale i rischi sono diminuiti, ma non bisogna fare l’errore di illudersi.

► Nella crescita del paese ci crede soltanto il 16% degli italiani

La ripresa economica è nell’aria, per il nostro paese e per tutta l’Europa, ma sarà una ripresa lenta a fronte delle numerose sfide che i vari stati dovranno affrontare, quindi la ripartenza vera e propria è da posticipare al 2014.

Tutto il ForEX concentrato sulla zona Euro

 Il calendario economico odierno è scandito dalla pubblicazione di numerosi documenti che, per il loro impatto sull’andamento delle valute, possono essere considerati dei veri market mover. A livello extraeuropeo c’è sicuramente da tenere d’occhio la pubblicazione settimanale delle richieste di sussidi per la disoccupazione in America. E per l’Europa?

La crisi dell’Eurozona sul viale del tramonto

Nel Vecchio Continente, l’attenzione è tutta concentrata sugli indici PMI manifatturieri e dei servizi, rilasciati con riferimento alla Francia e alla Germania. L’indice PMI manifatturiero francese è dato leggermente in rialzo, fino a quota 44,9, ma non si è ancora fuori dalla zona rossa della contrazione. Per la Germania la lettura dello stesso indice è data in rialzo ma in fin dei conti la situazione complessiva della zona Euro resta piuttosto stabile.

L’indice PMI della zona euro

L’indice PMI dei servizi, sempre con riferimento alla Francia e alla Germania, dovrebbe subire un leggero incremento nel primo paese, restare stabile per la Germania, mentre, nel resto dell’Europa si potrebbe definire un trend di crescita. In genere, ricordano gli analisti, le letture al di sopra delle aspettative possono generare un trend rialzista dell’euro.

A completare il quadro delle pubblicazioni dell’Eurozona ci saranno poi altri quattro elementi: i dati sulla disoccupazione in Spagna, prevista in aumento di 0,2 punti; i dati sulle vendite al dettaglio nel nostro Paese, dati in recupero dopo la precedente lettura negativa; la bilancia dei pagamenti della zona euro e il business climate elaborato dal Belgio.

Non solo i ricchi nel mirino del ReddiTest

 I provvedimenti sul nuovo Redditometro, che sarà attivo da marzo 2013, tengono quota. L’Agenzia delle Entrate ha dato un paio di esempi di natura reale, fornendo cioè dati e posizioni esistenti negli archivi dell’anagrafe tributaria e nel database del Fisco, per precisare chi finirà nel mirino dello strumento. Non solo i ricchi saranno l’oggetto delle inchieste.

Urge fare chiarezza, a scanso di equivoci. Così, Marco Di Capua, vicedirettore dell’Ente ha affermato: “E’ l’evasione da sciacalli che vogliamo combattere”. Inoltre, Di Capua, ha dichiarato che “non è scandaloso il redditometro ma sono scandalosi i 120 miliardi di evasione che si verificano”. Alcune manifestazioni di capacità contributiva sono a rischio illegalità.

Un esempio, fatto da Di Capua, è quello di un contribuente che quattro anni fa ha dichiarato redditi familiari per complessivi 17 miliardi, due figli a carico, un mutuo di 9.000 euro annui per l’abitazione principale, il possesso di un’auto e due moto, la partecipazione come socio unico di una società che ha dichiarato redditi per 820 euro e un investimento su un prodotto finanziario (assicurazione sulla vita) per 250.000 euro.

“Non una crociata contro la ricchezza”

Di Capua, cifre alla mano, afferma che il Redditometro non è soltanto una battaglia contro i più ricchi. Il nuovo strumento è soltanto atto a misurare la corrispondenza tra reddito dichiarato e entità della spesa (reddito consumato).

Chiudendo il suo intervento, Di Capua ha affermato che “Se un cittadino spende 100.000 euro in oro o carta igienica per noi è la stessa cosa. L’importante è che dimostri di avere un reddito tale da sostenere e supportare questa spesa”.

Scandalo Mps nel giorno dell’incontro con il Fmi

 Era davvero difficile prevedere una presentazione peggiore per l’associazione delle banche italiane davanti al Fondo Monetario internazionale.

Perché?

Succede che, nel giorno del delicato colloquio con gli uomini del Fondo Monetario, il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari ha lasciato la sua poltrona con effetto instananeo e in maniera irrevocabile, per via dello scandalo delle operazioni in derivati realizzate tra il 2008 e il 2009 dal Monte dei Paschi di Siena, la banca da lui presieduta all’epoca, che lo vede coinvolto in prima persona.

A prendere momentaneamente il suo posto è Camillo Venesio, il vicepresidente vicario dell’Abi.

La giornata terribile è iniziata sin dalle primissime luci del mattino, per effetto di un’inchiesta de «Il Fatto quotidiano». Il giornale ha rivelato un’operazione con il nome in codice Alexandria, finalizzata alla ristrutturazione del debito con la banca d’affari Nomura. La banca senese ha pagato le spese con una prima correzione nel bilancio 2012 di 220 milioni. Secondo il quotidiano, tuttavia, l’operazione Alexandria causerà una perdita potenziale che potrebbe salire a 740 milioni. Un bruttissimo colpo per Mps.

Il Nomura, da par suo, ha diramato una nota con la quale ha inteso comunicare che l’operazione Alexandria è stata completamente analizzata e approvata ai massimi livelli di Mps incluso il cda e anche il presidente avvocato Mussari.

L’esistenza del derivato è stata confermata dalla banca ora guidata dal presidente Alessandro Profumo e dall’ad Fabrizio Viola.

La notizia dello scandalo Mussari in pochi minuti è rimbalzata ovunque e il titolo Mps crolla in Borsa (-6,2% in mattinata e a fine seduta -5,6%).

Monti ha fiducia nell’economia

 Ospite in qualità di Presidente del Consiglio al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, Mario Monti ha sfruttato l’occasione molto importante per parlare dei meriti e dei risultati raggiunti dal suo Governo.

Durante il suo discorso il Professore ha dichiarato di essere fiducioso sul futuro dell’Italia. “Intravedo un forte interesse nelle imprese e negli investitori stranieri per la crescita e l’innovazione che l’Italia può fornire – ha detto il Premier uscente (ancora in carica fino alle prossime elezion). Le circostanze sono molto differenti dal mio primo giorno da Presidente del Consiglio, poiché l’atmosfera che fa da sfondo all’Italia è cambiata. Ora il nostro è un Paese che si fa rispettare e si crede nella sua capacità di riprendersi”.

 Monti e il diverbio con il Financial Times

Poi Monti ha aggiunto: “Siamo tra i più sostenibili nel mondo intero. L’onere di ridurre il debito non può più essere ottenuto solo attraverso le tasse”.

In Svizzera, Monti ha dichiarato che i cittadini italiani hanno compreso il suo sforzo per cambiare le cose. E di conseguenza si sono dati da fare con determinazione, aiutando il Paese a voltare pagina, per lasciarsi la crisi alle spalle. Così Monti ha voluto fare il suo personale tributo agli italiani e alla loro resistenza.

Poi il Professore ha tenuto a precisare che in questi quattordici mesi non ha mai sfruttato l’argomento ‘ce lo chiede l’Europa’ per far si che i cittadini italiani facessero sacrifici.

Lavorare da Calzedonia

Nata nel 1987, Calzedonia è riuscita a diventare in poco tempo una delle realtà maggiormente attive nel settore dell’abbigliamento intimo, anche grazie alla differenziazione dell’offerta attraverso i marchi Tezenis, Intimissimi e Falconeri, che l’hanno portata ad espandersi anche in altri paesi come Spagna, Francia, Portogallo, Repubblica Ceca, Turchia, UK, Austria, Cipro, Croazia, Ungheria, Polonia, Russia, Grecia, Messico, Slovenia.

In questo periodo Calzedonia è alla ricerca di personale da inserire nella sede centrale di Dossobuono e nei punti vendita di tutto il territorio italiano. Nello specifico la ricerca è rivolta ai seguenti profili professionali:

Addetti alla vendite Falconieri a Vicenza, Viareggio, Milano, Firenze, Ravenna, Catania e Bologna
Addetti alla vendite Tezenis per Perugia e Merano
Addetti alle vendite Intimissimi per Fiumicino (RM), Outlet Vicolungo (NO), Signorvino Milano, Mantova, Roma, Bolzano

Responsabile punto vendita Falconieri per Piacenza, Viareggio,
Responsabile punto vendita Tezenis per Perugia,
Responsabile punto vendita 
Intimissimi Pescara, Outlet Castel Guelfo (BO), Milano, Mantova, Roma

Per la sede centrale di Dossobuono, Calzedonia è alla ricerca di:

 

Online Customer Specialist;
Laureato / laureata in Giurisprudenza per contrattualistica sviluppo retail estero;
Addetto / Addetta Confezione Reparto Prototipia;
Tecnici industializzaizone twmpi e metodi;
Modellisti;
Stagisti neodiplomati e neolaureati.

Chi fosse interessato ad una delle posizioni aperte presso Calzedonia, la candidatura deve essere fatta attraverso il form presente alla pagina posizioni aperte del sito del gruppo.

Stage e assunzioni da Bosh

Leader nel campo delle tecnologie e dei servizi per le autovetture, Robert Bosch S.p.A è una multinazionale con una presenza capillare in oltre 60 paesi del mondo. 

L’azienda punta molto alla formazione delle risorse al suo attivo e stage e tirocini sono il canale preferenziale per chi cerca un’opportunità di carriera all’interno della Bosh. Questo vale anche per le sedi Bosh presenti in Italia, e, in questo momento, l’azienda sta cercando tirocinanti e stagisti per le sedi delle province di Modena, Reggio Emilia e Milano.

Nel dettaglio Bosh è alla ricerca di:

Stage nelle funzioni tecniche per la sede di Nonantola (MO);
Stage Qualità Centrale di Plant
per la sede di Vezzano sul Crostolo (RE);
Stage Supporto Ufficio Marketing
per la sede di Cernusco sul Naviglio (MI);
Stage Ufficio Costumer Care
per la sede di Pavullo nel Frignano (MO);
Stage Area Finance Controllo di Gestione
per la sede di Nonantola (MO);
Stage Ufficio Acquisti 
per la sede di Nonantola (MO).

Il requisito minimo per la candidatura a uno degli stage proposti da Bosh è la conoscenza della lingua inglese e il domicilio entro 20 chilometri dalla sede di lavoro. Alla pagine offerte del sito del gruppo è possibile accedere a tutte le informazioni relative alla candidatura per ogni singolo stage.

La paghetta dal marito diventa reddito

 Speriamo che non vi siate mai trovati nelle condizioni di dover chiedere un prestito al vostro consorte per il pagamento delle imposte fiscali. Nel caso in cui vi sia capitato, invece, e’ molto probabile che abbiate chiesto al partner di farvi un piccolo bonifico.

Ora, questa specie di paghetta deve essere considerata a tutti gli effetti un reddito. Un po’ come dovrebbe accadere per gli assegni versati dal marito alla moglie che non ama piu’ e dalla quale ha chiesto separazione e divorzio.

La questione e il pronunciamento della Corte di Cassazione chiariscono ogni dubbio. Il presupposto e’ che il titolare del conto corrente debba pagare l’IRPEF sulle somme depositate sul conto anche se le somme appartengono ad una terza persona. La sentenza e’ la numero 433 del 10 gennaio 2013. 

Il fatto si lega agli avvisi di accertamento che l’autorita’ tributaria ha inviato ad un contribuente dopo che erano stati notati dei versamenti regolari sul conto corrente dell’interessata da parte del coniuge. La richiesta e’ stata

Se sia responsabile per il pagamento delle imposte sul reddito il possessore di un reddito non dichiarato, indipendentemente dal fatto che egli non sia l’effettivo titolare delle somme accertate.

Secondo l’autorita’ tributaria la risposta e’ affermativa.

 

Come funziona l’Iva per cassa e come sceglierla

 E’ entrata in vigore dall’inizio di gennaio la nuova IVA per cassa e l’Agenzia delle Entrate, tramite il suo organo di comunicazione ufficiale, ci tiene a ricordare come funziona questo nuovo regime e come si puo’ scegliere.

Se la fattura è falsa non c’è alcuno sconto di pena

Il principio sul quale si fonda l’Iva per cassa e’ abbastanza semplice e deriva dalla sottrazione tra l’IVA incassata e l’IVA pagata. La spiegazione nei minimi dettagli e’ fornita dal DL 83 del 2012. Chi sceglie di optare per l’IVA per cassa, quindi, puo’ rinviare il pagamento dell’imposta, quella dovuta per le cessioni dei beni e per le prestazioni professionali, al momento dell’incasso effettivo dei corrispettivi.

Tenete a mente le scadenze IVA

Il che vuol dire che invece di versare l’IVA al momento dell’emissione della fattura, c’e’ piu’ tempo e questo agevola moltissimo i professionisti che subiscono ritardi nei pagamenti. L’IVA inserita nella fattura, pero’ potra’ essere portata in detrazione riguardo i beni e i servizi acquistai, a patto che si esegua il pagamento ai fornitori.

Le liquidazioni periodiche, quindi, terranno conto soltanto dei movimenti di denaro effettivi ma avranno un tempo nel senso che la posticipazione non potra’ essere illimitata. Per optare per questo nuovo regime non e’ necessario inviare alcuna dichiarazione ufficiale ma fara’ fede l’atteggiamento concludente del contribuente e dovra’ soltanto essere riportato nella dichiarazione annuale IVA.

Acconto IVA: le eccezioni