I prezzi degli immobili sono ciclici ma si possono calcolare

 Il mercato immobiliare è considerato uno dei motori propulsori dell’economia del paese. Ecco perché se riparte il mercato immobiliare gli analisti si affrettano ad evidenziare il caso spiegando che l’economia è in crescita. A livello microeconomico, la ripartenza del mercato immobiliare non è così positiva, nel senso che la valutazione degli immobili e il costo dei mutui diventano più variabili e difficili da prevedere.

Il ribasso dei prezzi delle case continua

Secondo la Commissione Europea, invece, si possono individuare degli indicatori della variabilità dei cicli dei prezzi delle abitazioni. In base alla grandezza e alla durata delle fasi del ciclo si può comprendere se siamo in un momento profittevole per le banche, per gli intermediari o per i consumatori sempre in balia per via di tutta l’anomalia degli spread.

Per individuare i cicli, secondo la Commissione Europea è necessario compiere due passi in sequenza: prima stimare le deviazioni dal trend e poi identificare ed analizzare il ciclo dei prezzi delle abitazioni.

L’analisi effettuata a Bruxelles dimostra che soltanto in Germania i prezzi degli immobili si muovono in una linea crescente, mentre nella maggior parte dei paesi i costi di una casa sono in territorio negativo. A parte che in Germania, comunque, non si parla altrove di disallineamenti di prezzo visto che tutti i dati sono sotto il trend.

Con uno specifico algoritmo si possono poi calcolare l’ampiezza, la durata e la rigidità del ciclo dei prezzi per tutti i paesi dell’area euro e così i consumatori possono avere una panoramica completa del settore.

Fusione Fiat – Chrysler

E’ ormai prossima la fusione tra Fiat e Chrysler. Più che fusione si tratta di simbiosi. Tutto passa dall’acquisizione della quota di Veba nella casa automobilistica Usa, la quale potrebbe verificarsi prima della sua quotazione in Borsa. Bloomberg attribuisce questo pensiero a Sergio Marchionne, Head manager di Fiat e Chrysler, che sarebbe intervenuto con questa riflessione durante la sua visita al salone del’auto di Detroit. Marchionne avrebbe inoltre aggiunto che “L’Ipo Chrysler è tecnicamente fattibile tra 9 mesi”.

► L’IPO su Chrysler potrebbe essere accelerata dal fondo Veba

Marchionne è stato chiaro sul fondo Veba. Il Ceo di Fiat ritiene che esso non sarà ancora a lungo azionista di Chrysler  ma “Loro devono fare il loro lavoro e vogliono monetizzare”. Dichiarazioni, quelle di Marchionne, fatte all’interno del suo commento sul contenzioso con il sindacato UAW che mediante Veba detiene una quota pari al 41,5% di Chrysler.

Per quanto riguarda la valutazione della quota Veba, gruppo sul quale Fiat intende esercitare l’opzione di acquisto, Marchionne ha inoltre dichiarato che “bisogna trovare un benchmark. Occorre trovare una soluzione. Il processo è in evoluzione”.

A Detroit il gruppo Veba sta presentando la nuova Maserati Quattroporte nonché un altro modello: la Dodge Dart. Quest’ultima è una berlina media che prende le mosse dalla piattaforma dell’Alfa Romeo Giulietta adattata alle esigenze Usa, primo vero prodotto della collaborazione tecnica tra le due entità aziendali.

Monti vuole abolire Redditometro

Mario Monti e Silvio Berlusconi sono in pieno clima elettorale. In ogni intervento i due avversari se le ‘danno’ di santa ragione, portando al massimo il loro scontro mediatico a distanza, il quale con ogni probabilità terminerà con il classico faccia a faccia poco prima del voto.

► Come usare il Redditometro

Mario Monti, ospite di Bruno Vespa da Porta a Porta (Berlusconi ha già timbrato il cartellino nella trasmissione dell’amico giornalista) ha analizzato le diverse proposte economiche, nonché l’attuale situazione del nostro Paese che si prepara in questo 2013 all’introduzione di nuove tasse, tra le quali la Tares.

EVASIONE FISCALE

Uno degli impegni che ha contraddistinto la gestione del Governo da parte di Monti nei suoi 13 mesi di esecutivo è sicuramente quello rivolto alla battaglia contro l’evasione fiscale. Si tratta sicuramente di uno dei modi più efficaci per far quadrare i conti in un Italia che è chiamata a risollevare le tasche dello Stato. A discapito, ovviamente, dei contribuenti, sulla cui testa pesa sempre di più il crescente aggravio.

Uno degli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate è il ReddiTest (o Redditometro che dir si voglia).

A sorpresa, Mario Monti ne parla molto male. Lo considera una ‘bomba ad orologeria’ piazzata da Silvio Berlusconi. Se il ‘Professore’ dovesse prendere nuovamente il controllo di Palazzo Chigi, con ogni probabilità, lo strumento potrebbe avere vita breve.

 

Inflazione dicembre 2012

Nell’ultimo mese dell’anno precedente, parliamo dunque di dicembre 2012, il tasso d’inflazione annuo ha subito l’ennesimo rallentamento. E’ già il terzo. Il tasso si è bloccato al 2,3%, dal 2,5% di novembre. Il dato provvisorio prima della comunicazione del dato da parte dell’Istat, la quale ha rivisto le stime al ribasso era intorno al 2,4%.

► Diminuzione inflazione 2013

Su base mensile, nello specifico, i prezzi salgono dello 0,2%.

AUMENTI

I prezzi dei prodotti comprati con maggiore frequenza dai consumatori sono saliti dello 0,1% su base mensile e del 3,1% con un netto rallentamento dal 3,5% di novembre su base annua. Il tasso di inflazione medio annuo per il 2012 si aggira intorno al 3%, in accelerazione di due decimi di punto percentuale rispetto al 2,8% verificatosi per il 2011.

Parliamo pertanto del dato più alto dal 2008, quando si aggirava intorno al 3,3%.

CAUSE

A cosa è dovuto il rallentamento del tasso d’inflazione? L’Istat lo ‘giustifica’ con l’ulteriore frenata dei prezzi dei beni energetici non regolamentati, che hanno fatto verificare un calo congiunturale dello 0,7% e una crescita tendenziale del 7,7%, dall’11,6% di novembre.

L’inflazione di fondo, il cui calcolo è stato fatto al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, sale all’1,6% (era +1,5% nel mese precedente).

Rispetto a dicembre 2011, i maggiori tassi di crescita interessano i seguenti settori: abitazione, acqua, elettricità e combustibili, trasporti, istruzione.

Crollo vendite iPhone 5

Apple cede. Riduce le ordinazioni di componentistica per i suoi iPhone. La causa di questa flessione nella produzione è dovuta ai risultati di vendita, nettamente più bassi delle aspettative.

PRIMO TRIMESTRE 2013

Nello specifico, nel primo trimestre dell’anno in corso, parliamo dunque del periodo iniziato a gennaio che terminerà a marzo, le richieste di schermi fatte pervenire ai fornitori (che sono Sharp, Japan Display e LG) sarebbero state tagliate della metà rispetto agli originali 65 milioni.

► iWatch iOs 7 iPhone Mini iMac Pro e iTv sono le novità Apple 2013

NEL FRATTEMPO IN SUD COREA

Dall’altra parte del mondo, Samsung si trova nella condizione economica opposta. Il colosso rivale ha infatti annunciato di aver venduto ben più di 100 milioni di unità di Galaxy S.

In particolare i consumatori di cellulari intelligenti hanno comprato fino ad oggi oltre 25 milioni di Galaxy S, nonché 40 milioni di Galaxy S II e 41 milioni di Galaxy S III.

Quello che Samsung ha raggiunto in un anno è un traguardo raggiunto da Apple in un arco di tempo di quattro anni.

Un brutto colpo per la casa di Cupertino.

IL VENTO E’ CAMBIATO

Non è dato sapere se i successi di Samsung dipendano esclusivamente dal crollo di appeal da parte di Apple. Certo è che da quando il Ceo Steve Jobs è venuto a mancare, l’azienda americana ha messo giorno dopo giorno a repentaglio la sua leadership.

Calo produzione industriale

L’Istat ha rilevato che la produzione industriale, stando ai dati novembre, ha fatto registrare un calo del 7,6% su base annua, nonché dell’1% rispetto al mese precedente.

E’ questo il quindicesimo calo consecutivo su base annua. Il nostro conteggio parte quindi dal settembre 2011. A ciò si aggiunga l’accelerazione, sempre a ottobre ( quando era sceso del 6,1%), della discesa tendenziale. Nella media del trimestre settembre-novembre l’indice ha fatto registrare una diminuzione dell’1,7% rispetto al trimestre subito precedente. Per quanto riguarda invece gli undici mesi la discesa da tenere in considerazione si attesta intorno al 6,6%.

DICEMBRE

Considerando, dunque, questi dati certificati dall’Istituto di Statistica, in base alle previsioni del Centro Studi Confindustria a dicembre il calo della produzione industriale si dovrebbe essere bloccato. Gli esperti di viale dell’Astronomia sono fiduciosi, affermando che durante il mese di dicembre c’è stato un incremento della produzione industriale dello 0,4% rispetto a novembre. Tale aumento che porterebbe la media complessiva del 2012 a un calo del 6,2% rispetto a al 2010.

AUTOVEICOLI

Avevamo già parlato di un crollo a picco del mercato delle automobili. A novembre il comparto ha fatto registrare un calo del 14,1%, mentre nel complesso dei primi undici mesi del 2012 la vendita è scesa del 19,6%.

► Da cosa può dipendere la crisi dell’auto

ALTRI SETTORI IN CALO

– beni intermedi (-9,8%);

– energia (-7,7%);

– beni strumentali (-7,2%);

– beni di consumo (-5,6%).

Il peso del discorso di Monti a Porta a Porta

test elezioni per Piazza Affari, ma i titoli tricolore potrebbero essere influenzati anche dalla campagna elettorale.

Il confronto politico, spesso gestito attraverso le arene televisive, cerca di sbilanciare il consenso elettorale attraverso la presentazione di proposte legate alle tasse e alle prospettive economiche del paese.

Mario Monti, il premier uscente, ha deciso di correre per la poltrona di Palazzo Chigi e durante la trasmissione televisiva Porta a Porta ha deciso di sferrare un attacco deciso ai suoi concorrenti parlando dei tre temi che in questo momento sono nell’agenda degli italiani: il redditometro, l’IMU e la riduzione dell’IRPEF.

► Strategie di riduzione della tasse

Da sempre Mario Monti è stato associato alla lotta all’evasione fiscale di cui il redditometro, nell’ultima versione, sembra essere il braccio destro. Invece, ospite di Bruno Vespa, il premier uscente spiega che il redditometro ha posto dei vincoli eccessivi all’attività di governo, è stata una decisione di chi ha preceduto Monti e dovrebbe esserne valutata l’abolizione.

I conti dell’IMU, considerata un’imposta figlia dei governi precedenti al suo, Monti spiega che è utile per ridurre il disavanzo pubblico ma si può lavorare per la riduzione del suo peso, senza però estrometterla dalla tassazione.

Molto più concreta e a portata di mano sembra essere la riduzione di un punto percentuale dell’IRPEF, ma serve in tal senso la collaborazione di tutti i partiti.

Individuate le cause del deficit americano

Ci sono ormai un buon numero di elementi per considerare l’andamento dell’economia americana anche se non si può affermare con certezza che gli USA si siano affrancati dal fiscal cliff.

Cosa succede se il tetto del debito americano non verrà alzato

soluzione al default USA un po’ bizzarra: il famoso dollaro di platino.

America: scontro sul tesso al debito

Adesso gli analisti, con maggiore lucidità, pensano ad individuare le cause del debito americano e ne hanno individuate ben quattro. La prima è sicuramente la recessione economica che ha depresso le entrate fiscali dello Stato.

Al secondo posto troviamo gli sgravi fiscali introdotti da Bush molto tempo addietro, circa 10 anni fa, ma pesano sul bilancio – e arriviamo alla terza causa del deficit – anche le spese sostenute per le imprese militari, visto che l’America è ancora impegnata su più fronti, per esempio in Afghanistan e in Iraq. 

L’ultimo elemento tirato in ballo sono le spese sociali, per esempio il medicare e la social security che si preoccupano delle cure per anziani e persone con particolari patologie, oppure delle indennità di disoccupazione, vecchiaia e malattia.

Euro e franco svizzero vanno al massimo

 Il cambio tra euro e franco svizzero è ai livelli massimi da almeno tre giorni e nonostante da diversi mesi questa coppia di valute viaggi su margini altissimi, gli analisti si chiedono cosa stia succedendo.

Da un anno circa, per la precisione 13 mesi, il cambio EUR/CHF si era assestato intorno al livello 1.220o senza mai superare la soglia. Poi ci sono stati i tre giorni di guadagni vertiginosi che adesso richiedono un approfondimento. Per il momento sono stati individuate tre spiegazioni plausibili, chiamiamoli anche market mover.

► Euro-Franco Svizzero: le previsioni

Il primo elemento è una dichiarazione di Charles Evans del FOMC che dice di aspettarsi presto un allentamento nel programma di acquisto di bond, inizialmente previsto dalla FED fino al 2015. Il secondo elemento è la dichiarazione del presidente della Federal Reserve sull’intenzione di continuare fino alla seconda metà del 2013 il programma di QE della banca centrale americana. L’ultima spiegazione è da rintracciare nel discorso di Bernanke sulla ripresa economica degli USA che non è del tutto chiara, viste le minacce che arrivano dal deficit.

► Per il dollaro oggi c’è appuntamento con Bernanke

Eppure i mercati respirano ottimismo, non incertezza e gli investitori si dimostrano fiduciosi nella risoluzione di breve periodo della crisi finanziaria, sia per quanto riguarda l’America, sia in relazione al debito dei paesi del Vecchio Continente.

Dichiarazione unica IMU per gli enti non commerciali

 Così come esiste la dichiarazione annuale IVA che guida il fisco nel riconoscimento del volume d’affari dei professionisti e dei lavoratori autonomi, nonché delle imprese, esiste anche una dichiarazione annuale con la quale si comunicano i dati utili ai fini della definizione IMU. 

► Tenete a mente le scadenze IVA

Abbiamo già visto le specificità dell’Unico Enti non commerciali 2013adesso prendiamo in esame la prossima la dichiarazione unica e riepilogativa IMU. Si tratta di un adempimento che unisce tutti i contribuenti e deve essere espletato entro il 4 febbraio 2013. Nell’elenco dei contribuenti che devono presentare la dichiarazione non ci sono gli Enti non commerciali.

Per i loro immobili, infatti, è prevista una dichiarazione unica e riepilogativa di tutti gli elementi al fine di definirne l’esenzione. Sull’obbligo dichiarativo degli enti no profit è stata pubblicata una risoluzione dell’Agenzia delle Entrate, la numero 1 dell’11 gennaio 2013.

Il dipartimento delle Finanze ha specificato che gli enti no profit possono beneficiare di un’esenzione sulla base dell’uso non commerciale degli immobili di proprietà. Nel versamento del saldo 2012, gli Enti non commerciali possono beneficiare l’esenzione totale dell’imposta sugli immobili dedicati all’attività non commerciale.

Per il 2013, invece, nel definire l’esenzione, va rispettato il criterio dell’imposta proporzionale. Vuol dire che è applicato il principio di proporzionalità agli immobili prima e alla tassa poi.