Mutui più convenienti per dipendenti pubblici e pensionati

 La riduzione degli spread applicati ai mutui doveva essere il buon proposito delle banche per venire incontro ai cittadini che lavorativamente e quindi economicamente, non hanno attraversato un momento piacevole. Invece gli istituti di credito si trovano a mettere in campo gli stessi strumenti del 2012.

Anno nuovo, tassi nuovi e più “agevolati” soltanto per alcune categorie di persone: i dipendenti pubblici e i pensionati che possono farsi largo tra le opportunità di mutuo offerte dall’Istituto nazionale di previdenza sociale. Gli altri dovranno accontentarsi di rate più leggere con l’Euribor ai minimi, ma il discorso vale soltanto per chi ha stipulato un mutuo variabile.

► Tassi Italia-UE, c’è troppa differenza

I mutui offerti dall’INPS propongono tassi molto agevolati e per capire la convenienza dei prodotti basta sottolineare che il tasso medio dei mutui fissi è fermo al 3,75% e il tasso medio dei mutui variabili, sempre erogati dall’INPS, è dell’1,23%.

Bisogna sicuramente aggiungere le spese d’istruttoria e perizia e la parcella notarile, ma non si arriva mai alla media dei tassi tradizionali, quelli riservati ai comuni cittadini che accendono  mutui a tasso fisso al 5,55% e mutui a tasso variabile al 3,26%.

► Il calo dello spread merito della BCE

Il mutuo INPS, che non può superare i 300 mila euro, può essere acceso soltanto dagli iscritti in attività di servizio con contratto a tempo indeterminato e pensionati iscritti alla gestione unitaria autonoma delle prestazioni creditizie e sociali, che abbiano un’anzianità d’iscrizione di almeno 3 anni. I soldi erogati devono essere usati per l’acquisto della prima casa e poi devono essere rimborsati in un tempo che oscilla tra i 10 e i 30 anni.

40 posti di lavoro in Tirrenia

Per chi ha sempre avuto il desiderio di lavorare sulle navi, è arrivata l’occasione giusta. Tirrenia Compagnia Italiana di Navigazione S.p.A, infatti, è alla ricerca di personale da inserire a bordo della proprie navi.

La compagnia nasce nel 1936 a Napoli, dove ancora oggi c’è la sede principale, e negli anni è riuscita a ricavarsi un posto di tutto rispetto nel settore del cabotaggio marittimo, essendo, ad oggi, la titolare del servizio pubblico di collegamento tra le grandi isole italiane. La sua flotta conta 16 navi dalle grandi dimensioni.

I principali collegamenti sono Genova – Porto Torres ed Olbia, Civitavecchia – Olbia e Cagliari, Napoli – Cagliari, a cui si aggiungono le linee Cagliari Palermo e Cagliari Trapani.

In questo inizio di 2013, Tirrenia ha lanciato la campagna di reclutamento per personale di bordo. Le posizioni aperte sono:

– 10 Ufficiali di macchina muniti di patente;
– 10 Operai frigoristi;
– 10 Operai meccanici;
– 10 primi Elettricisti.

Per chi fosse interessato a partecipare alle selezioni, che si svolgeranno a Napoli nella sede centrale della compagnia, è necessario inviare il proprio cv all’indirizzo e-mail: [email protected].

Opportunità di lavoro con ING Direct

ING Direct, la banca online più grande del mondo, è alla ricerca  di personale da inserire su tutto il territorio italiano.

Presente in Italia dal 2011 con il conto di deposito Conto Arancio, ING Direct fa parte Gruppo bancario e assicurativo olandese ING. Ha poi continuato ad espandersi e, ad oggi, può contare su un’ampia gamma di offerte per i mutui, i prodotti di investimento, i servizi di conto corrente e anche i trading online, che hanno fatto arrivare il Gruppo ad un volume di attività pari a 23 miliardi di euro.

Al momento, ING Direct sta cercando diverse figure professionali in vista di un ampliamento dell’organico. Di seguito i dettagli delle posizioni aperte.

Sales Network Agent per le sedi di Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Puglia, Campania, Sicilia, Sardegna. Richiesto diploma o laurea e l’iscrizione nell’elenco degli agenti in attività finanziaria della Banca d’Italia.

Bank Shop Agent per la sede di Roma: richiesta esperienza pregressa di almeno 1 o 2 anni nel settore del retail sales di ambito finanziario.

Per candidarsi ad una delle posizioni aperte da ING Direct in Italia è sufficiente collegarsi alla pagina Lavora con noi del sito della banca e rispondere all’annuncio a cui si è interessati inserendo il proprio cv nell’apposito form.

Affittare camere per resistere alla crisi

 In realtà non si tratta di un piccolo budget. Secondo le stime fatte da Immobiliare.it, infatti, affittare una delle stanze della propria abitazione può fruttare tra i 170 e i 500 euro.

Una buona entrata a cui gli italiani che hanno uno spazio in più in casa stanno ricorrendo sempre più spesso. Rispetto allo scorso anno, infatti, le famiglie che decidono di cedere privacy e spazio in cambio del pagamento dell’affitto sono cresciute del 14%, percentuale che raddoppia se confrontata con il numero relativo al 2011.

► Per l’Ue l’Imu è inutile

Secondo l’amministratore delegato di Immobiliare. it Carlo Giordano, la crescita del numero delle stanze in condivisione è un fenomeno che si può far derivare dall’Imu che ha imposto un costo aggiuntivo sulle abitazioni. Le famiglie hanno quindi deciso di dedicarne una parte per produrre reddito aggiuntivo.

► Troppe tasse scoraggiano acquisto immobili

Un fenomeno, quello delle stanze in affitto, che si mostra più frequentemente tra i lavoratori fuori sede che non tra gli studenti, in quanto questa soluzione permette di risparmiare tra i 50 e i 75 euro al mese rispetto all’affitto di una stanza in un appartamento in condivisione senza il proprietario di casa.

Ma c’è anche il rovescio della medaglia: circa la metà di questi affitti sono in nero, ossia non sono regolati da un contratto e il ‘guadagno’ delle famiglie non figura tra i redditi dichiarati

 

I mestieri più ricercati dalle aziende

 Il lavoro non c’è, o meglio, ce n’è poco. I giovani italiani sanno bene quanto sia difficile trovare un impiego che rispecchi, da un lato, le ambizioni e le prospettive di carriera di ognuno e, dall’altro, le esigenze economiche della vita di tutti i giorni.

Le assunzioni di under 30 durante lo scorso anno sono state circa 200mila – il 31% in meno di quanto stimato nelle previsioni – e, secondo l’elaborazione dei dati fatta Datagiovani su fonti Unioncamere, la ricerca di personale si è maggiormente concentrata su profili di media specializzazione.

► Disoccupazione record dal 1992

I più ricercati nel 2012 sono stati i commessi delle vendite al dettaglio (23.000), seguiti da magazzinieri e camerieri (6.000), impiegati e segretari (5.000) e informatici, cuochi e contabili (3.000).

► Novità per i lavoratori over 50

I risultati dell’elaborazione fatta da Datagiovani, mette in luce come i profili high-skilled (altamente qualificati) siano poco cercati dalla imprese: su 32 tipologie di mestiere, le richieste di personale superiore alle mille sono state solo sette, con una media di 2/3.000 ingressi programmati per analisti e progettisti di software, contabili e tecnici della vendita.

Un ulteriore riflessione deriva anche dai dati sui titoli di studio richiesti per le varie professionalità: il più ricercato resta il diploma (48%), seguito dalla laurea, richiesta nel 15,4% delle offerte di lavoro, e dalla qualifica professionale (10%).

Secondo Giovanna Vallanti, docente di Economia alla Luiss di Roma, questa situazione è

L’ennesima conferma che in Italia conseguire livelli più elevati di istruzione non comporta un vantaggio per i giovani. Da un lato l’università, che è la principale responsabile della formazione del capitale umano, non è in grado di formare adeguatamente figure utili alle aziende. Dall’altro, il sistema produttivo italiano, basato su un modello di sviluppo molto tradizionale, non è in grado di assorbire profili altamente qualificati. Questo ha implicazioni pesanti in termini di bassa crescita della produttività e della competitività nel medio-lungo periodo.

Novità per i lavoratori over 50

 Si iniziano a vedere gli effetti della doppia manovra messa in campo dal Governo Monti per i lavoratori che hanno più di cinquanta anni. Le riforme varate hanno prodotto due tipi di effetti:

1. allungamento dell’età di pensionamento e nuovi coefficienti di calcolo dei trattamenti contributivi;

2. riorganizzazione dei sussidi per chi esce dal lavoro prima dell’età prevista.

In riferimento a coloro che si trovano ad uscire dl lavoro prima del previsto, un fenomeno non raro data l’attuale situazione delle aziende italiane), con la legge n. 92 è stato previsto un nuovo incentivo per le aziende che assumono un lavoratore con più di 50 anni e disoccupato da più di 12 mesi. In questo caso il datore di lavoro potrà usufruire di una riduzione del 50% dei contributi a suo carico per un massimo di 12 mesi (18 in caso di stabilizzazione del rapporto).

Per gli over 50 che non riescono a trovare un impiego, è prevista una nuova forma di sussidio, l’Aspi. Nel biennio 2013-2015 sarà versata per un massimo di 16 mesi, che diventeranno poi 18.

► Aspi: cos’è e come funziona

Per quanto riguarda l’indennità di mobilità sarà a requisiti pieni per tutto il 2014, poi andrà a confluire gradualmente nell’Aspi. A conti fatti, l’assegno di disoccupazione sarà più alto di quello attuale, mentre l’indennità di mobilità (il passo prima del licenziamento) sarà più basso.

AIG farà causa al governo americano?

 Il ringraziamento di AIG per i 182 miliardi di dollari ricevuti dal governo americano – che l’hanno salvata da un sicuro fallimento – dopo la crisi dei mutui subprime del 2008 è una causa per un risarcimento di 25 miliardi di dollari.

► Altri guai per Obama: le compagnie assicurative aumentano i prezzi

La proposta di fare causa al governo americano, che ha già richiesto un rimborso dalle banche per i mutui immobiliari,  è stata fatta nel 2011 da Hank Greenberg, ex-a.d. della Aig ora alla guida della società Starr International – tra i principali azionisti della compagnia assicurativa – perché i termini per il rimborso del pacchetto di aiuti ricevuti sono troppo onerosi (in effetti, il tasso di interesse sul debito è del 14%) e anche perché il governo Usa ha ricavato un profitto di circa 22 miliardi di dollari con la vendita delle azioni dell’Aig ricevute durante la parziale nazionalizzazione della società.

► Assicurazioni nel mirino dell’Antitrust

In questo modo il governo, secondo l’accusa di Greenberg, avrebbe favorito i  colossi di Wall Strett, primo fra tutti Goldman Sachs, a discapito degli azionisti della AIG.

In questi giorni la proposta di Greenberg verrà vagliata dal consiglio di amministrazione di AIG. Dalla Casa bianca ancora nessun commento, ma dalla FED fanno sapere che il pacchetto di aiuti e le relative modalità di restituzione del debito, sono state il frutto di una scelta comune tra le due parti. Anche perché, se non fossero stati emessi, la AIG non avrebbe avuto nessuna via di fuga dal fallimento certo.

Il problema è che il cda della AIG deve per forza di cose prendere in considerazione la possibilità di fare causa al governo insieme ai suoi azionisti, che, in caso di esito positivo della loro causa contro il governo, potrebbero continuare la loro azione legale anche contro la compagnia stessa.

Elenco coefficienti di calcolo delle pensioni

 Con l’inizio dell’anno sono entrati in vigore i nuovi coefficienti per il calcolo delle pensioni che rivoluzionano lì’attuale sistema di valutazione dell’assegno pensionistico.

I nuovi coefficienti, come abbiamo visto anche nell’articolo Nuovi coefficienti di calcolo dei trattamenti contributivi saranno calcolati sia in base all’età in cui si decide di andare in pensione sia in base alle aspettative di vita (secondo i dati che ogni due anni fornirà l’Istat). Questo nuovo parametro è stato inserito per tenere conto di quanto si resterà i pensione: chi sceglie di andare in pensione più tardi (quindi lavorando per più anni) percepirà una pensione maggiore, ma per meno tempo.

Rispetto agli anni precedenti, nella pratica del calcolo, per ottenere lo stesso importo pensionistico si deve lavorare in media un anno in più.

Di seguito vi riportiamo la tabella dei nuovi coefficienti che saranno validi per il calcolo delle pensioni tra i 57 e i 70 anni.

57 anni: 4,304% (4,42% fino al 2012)
58 anni: 4,416% (4,54% fino al 2012)
59 anni: 4,535% (4,66% il precedente)
60 anni: 4,661% (4,80% il precedente)
61 anni: 4,796% (4,94% il precedente)
62 anni: 4,940% (5,09% il precedente)
63 anni: 5,094% (5,26% il precedente)
64 anni: 5,259% (5,43% il precedente)
65 anni: 5,435% (5,62% il precedente)
66 anni: 5,624%
67 anni: 5,826%
68 anni: 6,046%
69 anni: 6,283%
70 anni: 6,541%

 

Cambiamenti pensioni di invalidità: è polemica

 Sindacati e invalidi si sono uniti in una crociata contro le nuove disposizioni per le pensioni che spettano agli invalidi al 100%. Secondo la Circolare n. 149 del 28 dicembre 2012 rilasciata dall’Inps, infatti, le nuove pensioni di invalidità spetteranno solo a chi ha un reddito più basso di 16.127,30 euro annui. 

Ma,diversamente da quanto accadeva fino all’anno appena concluso, il reddito minimo di riferimento non sarà più quello personale (del richiedente la pensione di invalidità) ma sarà quello famigliare.

► Nuovi coefficienti di calcolo dei trattamenti contributivi

Secondo sindacati e associazioni di invalidi la circolare è

una decisione politica che colpisce i più poveri  espropriandoli di una pensione dall’importo risibile.

In effetti l’importo dell’assegno di invalidità è di 275,87 euro al mese, una cifra davvero bassa che ora, con le nuove disposizioni, non sarà più un diritto di coloro che hanno un reddito comunque molto basso, sopratutto dal momento che da ora sarà calcolato sulla famiglia e non più sul singolo.

► Pensioni di anzianità: le novità dal 2013

A creare un maggiore scontento su questa decisione è anche il fatto che questo nuovo metodo di calcolo non si applica a coloro che hanno una percentuale di invalidità inferiore al 100%, il cui limite reddituale di riferimento rimane quello personale.

 

Lavorare in Italia e all’estero con Alstom

Alstom è un gruppo industriale francese il cui business è suddiviso in tre grandi aree: treni ed infrastrutture ferroviarie (Divisione Transport), centrali di produzione di energia (Divisione Power) e trasporto / distribuzione di energia (Divisione Grid). Dal 1198 è presente anche in Italia con 13 sedi e un totale di 3.400 dipendenti.

In questo periodo sono state aperte un numero straordinario di posizioni lavorative che vi potranno portare a lavorare per un grande e solido gruppo sia in Italia che all’estero. Di seguito il dettaglio delle posizioni aperte in Italia.

Per le sedi di Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Puglia Alston sta cercando:

– Service Plateform Manager
– Project Manager
– Trainer Expert
– Work Package Owner
– Junior buyer
– S&P Verification & Validation (V&V) Architect/Manager
– Documentation Expert
– Test Engineering Technician
– Team Leader
– Work Package Controller
– Industrial Quality Manager
– APSYS Leader
– Maintenance Engineer
– Cost Manager
– Services Sales Engineer
– Solutions Tendering Engineer
– Thermal Services South East Europe HR Manager & OOEM Learning Centre Manager
– Engineer
– Sales Manager e Stagisti in area sales & marketing.

Per coloro che sono interessati ad una delle offerte di lavoro di Alstom in Italia o per avere maggiori informazioni riguardo alle posizioni aperte nel resto del mondo, consultare la pagina Lavora con noi del sito del gruppo.