Yuan cinese e dollaro australiano “movimentati” anche oggi

 Non c’è da stupirsi se nonostante i preparativi per i vari cenoni di fine anno, gli investitori non si prendono nemmeno un minuto di pausa ed aspettano con eccitazione gli ultimi dati dell’anno 2012 e i primi del 2013. La giornata di oggi e quella di domani, infatti, presentano diversi market mover, destinati ad influire sulle valutazioni del dollaro australiano e dello yuan cinese.

Attenti al fuso orario! Questo è l’unico monito rivolto a chi intende sfruttare le scommesse sul filo del rasoio.

Il primo documento da valutare, che inciderà sulle quotazioni del dollaro australiano, è quello della Reserve Bank of Australia che il 31 dicembre spiegherà al mondo la capacità di spesa dei suoi cittadini, attraverso la lettura dei dati sul credito erogato ai privati in Australia.

Sembra che ci sarà un leggero aumento dell’indice dallo 0,1 del mese scorso allo 0,3% dell’ultimo mese dell’anno. Contestualmente a questi dati, in Cina sarà diffuso l’indice PMI manifatturiero HSBC che non dovrebbe scostarsi dai livelli del mese precedente confermandosi a quota 50,9. Se il dato dovesse superare le attese si profila un leggero apprezzamento della valuta cinese.

Il primo gennaio, invece, in calendario c’è la pubblicazione dell’indice PMI manifatturiero cinese, generale. In questo caso si prevede un miglioramento con il passaggio dal livello 50.6 al livello 51.

Banca delle Marche per i minorenni

 Un istituto di credito che si rispetti è quello che mette a disposizione tanti servizi quante sono le tipologie di clienti con cui ha a che fare quotidianamente. In questo senso è “rispettabile” la Banca delle Marche che pensa davvero a tutti.

Abbiamo analizzato le specificità del conto corrente riservato a chi ha compiuto 18 anni ma non ha ancora superato lo scoglio dei 30. Abbiamo visto il conto Base ZERO apprezzandone la modularità e poi abbiamo valutato gli sconti per le famiglie che in base al crescere del numero delle operazioni concluse vedono ridursi l’importo del canone.

E per chi 18 anni non li ha ancora compiuti? Esiste l’offerta Under 18 che propone idee e servizi con un costo fisso mensile tutto compreso. I giovani, fin dalla più tenera età, sono accompagnati in un’esperienza di risparmio.

Sul conto in questione possono essere portati i risparmi legati alla famosa paghetta, fino ai primi guadagni ottenuti con l’ingresso nel mondo del lavoro. Il Conto in questione può essere diviso in due parti: i servizi di risparmio pensati per chi ha da 0 a 14 anni che si concretizzano nello strumento del Libretto; i servizi pensati per chi ha da 14 a 18 anni, dove al classico libretto si aggiunge anche un conto.

questo caso, infatti, siamo di fronte ad un canone mensile “tutto compreso” in cui sono inserite le operazioni (illimitate), l’invio dell’estratto conto trimestrale, le spese fisse di tenuta conto, le coperture assistenziali, i servizi di serie gratuiti, i servizi opzionali a condizioni agevolate e lo sconto sul canone per i soci della Banca delle Marche.

Sconto Plus, un conto per famiglie

 Oggi vogliamo soffermarci sui servizi messi a disposizione dalla Banca delle Marche. L’istituto di credito in questione riserva un’offerta vantaggiosa ai clienti che hanno meno di 30 anni e hanno già raggiunto la maggiore età.

Ma per andare incontro anche a chi ha esigenze molto scarne in relazione a prelievi ed operazioni bancarie, esiste il conto Base ZERO che tra le sue caratteristiche, oltre alla trasparenza e alla chiarezza, ha anche la modularità.

La Banca delle Marche pensa quindi alle famiglie, per le quali è stato studiato lo “Sconto Plus”, un conto corrente ricco di agevolazioni e di servizi che diventa tanto più economico quanto più è utilizzato. In pratica, facendo un bel po’ di operazioni, ogni mese, è possibile anche azzerare i costi del canone mensile.

Il conto Sconto Plus, inoltre, premia le famiglie che negli anni sono più fedeli e lo fa senza appesantire la comprensione del funzionamento e delle specificità del prodotto. Anche in questo caso, infatti, siamo di fronte ad un canone mensile “tutto compreso” in cui sono inserite le operazioni (illimitate), l’invio dell’estratto conto trimestrale, le spese fisse di tenuta conto, le coperture assistenziali, i servizi di serie gratuiti, i servizi opzionali a condizioni agevolate e lo sconto sul canone per i soci della Banca delle Marche.

Base ZERO di Banca delle Marche

 Banca delle Marche come molti altri istituti di credito pensa a tutte le categorie di clienti ed ha studiato un modo, un conto, per soddisfare la maggior parte delle esigenze. Abbiamo visto l’offerta riservata ai giovani maggiorenni che non hanno ancora compiuto 30 anni.

 

Adesso passiamo alla presentazione del conto Base ZERO che è un prodotto cosiddetto “chiavi in mano”, caratterizzato tra semplicità e trasparenza. Le caratteristiche principali sono: l’assenza di spese di gestione e tenuta conto, le spese di registrazione fatte con l’internet banking e le carte di pagamento sono gratuite mentre restano a pagamento le commissioni per le operazioni tramite ATM dove previste.

L’invio trimestrale dell’estratto conto e le comunicazioni telematiche sono gratuite mentre restano a pagamento le operazioni completate allo sportello. Nel conto Base ZERO non è prevista la possibilità di chiedere uno scoperto di conto corrente oppure un carnet di assegni. Tutti i bolli sono a carico del cliente.

Un conto base, molto essenziale nei servizi che però non dimentica l’importanza dei servizi telematici e della carta bancomat che consente i prelievi di contanti in tutta Italia. Il conto Base ZERO è anche modulare e quindi molti servizi possono essere aggiunti pagando il sovrapprezzo previsto dall’istituto di credito.

MY – 18/30 People Only

Si chiama MY – 18/30 People Only e com’è facile intuire è un conto per I giovani pensato dalla Banca delle Marche. L’istituto di credito in questione riserva questa offerta ai giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni e propone: un conto zero spese per gli under30 maggiorenni e, nel caso in cui si tratti di nuovi giovani clienti i cui parenti diretti – genitori o nonni – sono già clienti della Banca delle Marche, si ha l’azzeramento dei bolli per il primo anno.

MY è un conto corrente con tre caratteristiche principali: è a costo zero e premia tutti coloro che gestiscono il conto in modo autonomo via web e usano soprattutto le carte di pagamento; è un’offerta modulare che vuole soddisfare a tutti i costi i giovani che hanno intenzione di lavorare, studiare e viaggiare; unisce al conto una carta prepagata ricaricabile.

Le operazioni online previste per questo conto sono illimitate e gratuite e la carta bancomat annessa al conto può essere usata in tutto il mondo. I prelievi sono gratuiti in Italia e in Europa. Tra i servizi aggiuntivi messi a disposizione dei giovani clienti ci sono anche una carta o più carte di credito e la possibilità di chiedere piccoli prestiti.

Swimm: il tasso fisso della Banca delle Marche

 La Banca delle Marche propone ai suoi clienti un mutuo a tasso fisso molto interessante che, secondo i tassi indicati nei fogli informativi rivolti ai consumatori, è superiore al sei per cento. I consumatori, gli aspiranti mutuatari, sanno però che tutto sta nella negoziazione con la Banca la quale, visti i tassi applicati dalla BCE, può ridurre sensibilmente lo spread.

Tra spread ed IRS di periodo, il tasso fisso proposto dalla Banca delle Marche, arriva ad essere del 6,06 per cento. Per capire se si tratta di un finanziamento alla vostra portata, dovete sfruttare la pagina del “calcolo del mutuo” dell’istituto di credito.

Lì, indicando un terzo circa del vostro reddito, come limite massimo dell’importo della rata e scegliendo la durata privilegiata per il rimborso del mutuo, potete scoprire il fondo massimo erogato dalla Banca delle Marche.

Facciamo un esempio. Immaginate di avere un reddito di 3000 euro, il cui 25% è di 750 euro. Se anche il tasso fisso proposto dalla banca fosse del 6,50 per cento, per un rimborso da effettuare in 25 anni, con pagamenti mensili, avreste a disposizione ben 111 mila euro.

Per conoscere le spese aggiuntive, l’istruttoria e le assicurazioni obbligatorie, dovete fissare un appuntamento in filiale, oppure consultare i fogli informativi messi a disposizione sul sito della Banca delle Marche.

Che manutenzione per la recinzione del fabbricato?

 Una sezione molto interessante del sito FiscoOggi dell’Agenzia delle Entrate è dedicato alle domande degli utenti. Per esempio ce n’è una, di un contribuente, interessato a conoscere la categoria giusta per classificare i lavori di riparazione della recinzione di un fabbricato.

In pratica il contribuente ha chiesto se la riparazione della recinzione adiacente al fabbricato di sua proprietà doveva essere considerata manutenzione ordinaria oppure straordinaria.

Il Fisco ha risposto che la riparazione di una recinzione del fabbricato è da considerarsi manutenzione ordinaria perché nella categoria in questione sono compresi gli interventi “che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti”.

Si parla quindi di manutenzione ordinaria anche in caso di sostituzione degli elementi esistenti o d’interventi finalizzati al mantenimento dell’efficienza degli impianti tecnologici.

Allo stesso modo sono da considerarsi interventi di manutenzione ordinaria anche la sostituzione integrale o parziale dei pavimenti, le opere per la conservazione degli stessi, la riparazione degli impianti per i servizi accessori come possono esserlo gli impianti idraulici o quelli per lo smaltimento delle acque bianche e nere, oppure ancora il rifacimento degli intonaci interni, la tinteggiatura, o le riparazioni di balconi e terrazze, così come la sostituzione di elementi di impianti tecnologici.

L’IRAP milionaria sul calciomercato

 Il calciomercato è sicuramente un settore economico molto interessante ma il fisco, per troppo tempo, ha evitato di occuparsene. Adesso, invece, sembra arrivato il momento tanto atteso di chiedere anche alle società sportive il pagamento delle tasse “giuste”.

Nelle idee del governo c’è l’imposizione del pagamento dell’Irap sulle plusvalenze da calciomercato. Tutto si compirà nel momento in cui la Cassazione accoglierà il parere numero 5285 del Consiglio di Stato. Questo ente, infatti, ha stabilito l’imponibilità dei guadagni legati alle cessioni dei calciatori.

Se così fosse nelle casse dello Stato entrerebbero milioni di euro. L’esempio che riporta il Sole 24 Ore nell’esporre i vantaggi di questa disposizione, è quello della cessione di Mario Balotelli.

Il calciatore italiano, nel 2010, è stato venduto al Manchester City e l’Inter, nell’operazione ha totalizzato più di 21 milioni di euro di plusvalenze visto che il valore dell’atleta, iscritto nel bilancio è di circa 500 mila euro, mentre il City per il cartellino di Balotelli ha pagato 22 milioni di euro.

Se si applicasse l’aliquota del 3,9 per cento di Irap alle plusvalenze realizzate dall’Inter, la squadra stessa rimpolperebbe le casse dell’Erario con ben 850 mila euro. Stessa cosa per le cessioni estive di Thiago Silva e Lavezzi che sono passati al Paris Saint Germain.

Paesi Bassi e 2013

 Le quotazioni dei Paesi Bassi potrebbero essere influenzate nel 2013 dalle scelte del Parlamento che può approvare o respingere le misure fiscali che ha definito il governo.

Per ora a parlare è stato il Ministro olande delle Finanze che con qualche ora d’anticipo sul 2013 ha pubblicato il nuovo pacchetto fiscale. Si tratta di sei atti separati che dovranno essere approvati o respinti dalla prima Camera del Parlamento, la quale deve approvare votare delle modifiche e il contenuto finale della legge.

Molto interessante, in questo piano d’interventi, è l’eliminazione della cosiddetta misura sulla capitalizzazione sottile, cui si unisce poi un limite alla deducibilità degli interessi che superano i prestiti relativi alle partecipazioni.

In pratica non si potranno dedurre interessi nel momento in cui la parte eccedente supera i 750 mila euro. Un’altra grande novità è nell’abolizione dal primo gennaio 2013 della thin capitalization che non potrà essere applicata dopo il primo gennaio 2013.

Insomma, anche l’Olanda non se la passa bene e sceglie di fare come l’Italia riducendo la deducibilità degli interessi passivi sul mutuo. La prima proposta contenuta nel piano d’interventi prevede che ci sia una restrizione della deducibilità degli interessi passivi sul mutuo che finora avevano riguardo i rimborsi trentennali.

Potranno infatti essere considerati deducibili solo gli interessi pagati per l’acquisto della prima casa nel momento in cui il presto è pagato interamente in 30 anni su base annua.

Ritrattare la dichiarazione non blocca gli accertamenti

 Se per un errore compiuto deve essere modificata la dichiarazione fiscale e la modifica è fatta dopo la notifica dell’avviso di rettifica dell’ufficio, l’accertamento voluto dall’Agenzia delle Entrate si avrà ugualmente.

La rettifica, dunque, non fa venire meno il potere di accertamento dell’Agenzia delle Entrate che può rilevare, ad esempio, un imponibile che supera di poco o di tanto l’importo dichiarato dal contribuente. La Corte di Cassazione ha ribadito il concetto nella sentenza n. 23000 del 13 dicembre scorso.

La vicenda che ha originato il pronunciamento è quella di un avviso di accertamento con cui l’Agenzia delle Entrate ha rettificato ad un contribuente il valore degli immobili caduti nella successione. La Commissione tributaria regionale, in un primo momento, ha annullato l’avviso di rettifica impugnato.

I porporati di secondo grado hanno ritenuto che l’ufficio tributario regionale non potesse rettificare il valore degli immobili visto che il contribuente aveva fatto riferimento all’articolo 34 comma 5 del Dlgs 346/1990.

La Corte di Cassazione ha poi ribadito che

“la dichiarazione di successione, come ogni dichiarazione fiscale, può essere ritrattata e modificata, anche dopo la scadenza del termine fissato nell’art. 31 del decreto legislativo n. 346/90”

e che

“la… mancata osservanza (del termine, n.d.r.) può comportare solo l’applicazione delle sanzioni di cui agli artt. 50 e seguenti dello stesso decreto.”