Oro: in vista il sell-off di fine anno

 Il mercato dell’oro è uno dei più accattivanti per chi investe in opzioni binarie. In genere il terreno più redditizio è quello valutario ma “scommettere” sulle materie prime può essere altrettanto interessante. Ecco perché dobbiamo sempre dare uno sguardo a quel che succede alle quotazioni dell’oro, soprattutto nei momenti di passaggio come quello che stiamo vivendo.

Nel 2013, a livello borsistico, sono state riposte moltissime speranze. Molti analisti hanno annunciato la ripresa dell’economia europea e sono pochi quelli che sono rimasti cauti sull’andamento del metallo giallo che in genere è considerato bene rifugio e quindi illustra la permanenza della crisi.

E’ vero che nel 2012 c’è stata un rincorsa all’oro da parte della Cina e dell’India e di recente anche la banca del Brasile ha dimostrato interesse per l’ampliamento delle risorse auree. L’oro avrebbe dovuto acquisire molto valore ed avvicinarsi di nuovo ai livelli massimi, mentre sembra si avvicini il sell-off di fine anno.

Ogni volta che parliamo di Sell, siamo in presenza di un’azione di vendita sul mercato borsistico. Quando parliamo di sell-off ci riferiamo alla vendita dei beni d’investimento in un momento di ribasso delle quotazioni, al fine di evitare perdite consistenti in conto capitale.

Il 20 dicembre, intanto i prezzi dell’oro sono crollati fino a quota 1.635 dollari l’oncia.

Interviene Monti, cresce Gemina in borsa

 Monti aveva promesso di dimettersi, e così è stato, subito dopo l’approvazione della legge di Stabilità. In realtà l’esecutivo uscente ha avuto il tempo di varare anche un altro provvedimento che ha influenzato direttamente le quotazioni del titolo Gemina in borsa.

Il governo Monti, infatti, ha approvato un provvedimento, già in cantiere da diverso tempo, per sbloccare le nuove tariffe all’aeroporto di Fiumicino. Gemina a questo punto ha deciso di disporre investimenti per un totale di 2,5 miliardi di euro spalmati nei prossimi dieci anni.

Con questo capitale si procederà ad ampliare l’aeroporto di Roma e ad ammodernarlo. Gemina, definito l’investimento, ha anche deciso di accelerare la definizione dell’accordo con Atlantia. E’ bastata la dichiarazione d’intenti a far volare il titolo Gemina in borsa. Questo titolo è cresciuto, soltanto nella giornata ieri, del 32 per cento portando le azioni fino a 1,05 euro.

Le nuove tariffe legate all’aeroporto di Fiumicino non resteranno in cantiere per molto, visto che saranno attive già a partire dal 2013. In pratica ogni passeggero dovrà pagare circa 8,5 euro in più, arrivando a quota 26 euro a persona. Il che vuol dire che gli introiti annui aumenteranno fino a sfiorare i 315 milioni di euro all’anno.

Sembra molto ma le tariffe di Fiumicino restano tra le più basse d’Europa.

2012: com’è andato l’anno della sterlina

 Chi investe in opzioni binarie e soprattutto nel mercato ForEX sa che approfondire i trend passati dà un’indicazione precisa sui trend futuri. Se il mercato valutario è il vostro pallino, allora questa ricognizione sull’andamento della sterlina nel 2012, può esservi utile.

La sterlina, nell’anno che sta per concludersi, soprattutto in relaziona al cambio con il dollaro americano, è stata influenzata da tre eventi: le olimpiadi di Londra, la recessione economica che ha toccato l’Europa e anche la Gran Bretagna, la decisione della Bank of England di avviare il Quantitative Easing.

Le olimpiadi. Questo grande evento sportivo ha illuminato il palcoscenico inglese così come aveva fatto qualche mese prima il matrimonio reale. Tantissime persone hanno assistito all’evento e si stima che il business “sportivo” sia stato di circa 20 miliardi di dollari. Una cifra enorme in sé ma insufficiente a mettere riparo alla falla aperta nell’economia inglese.

La recessione. Il Regno Unito, dal secondo trimestre in poi, è entrato in una fase di recessione tecnica, anche se si è trattato di un intervallo negativo molto breve visto che la crescita economica è tornata ad essere positiva, anche se lieve, già dal terzo trimestre.

Il QE. Anche la banca centrale inglese, come la FED, ha affilato le armi dando inizio al quantitative easing, mettendo sul piatto della bilancia ben 50 miliardi di sterline, che hanno elevato fino a quota 325 miliardi di sterline l’intervento della BoE.

Euro-Franco Svizzero: le previsioni

 Il rapporto tra euro e franco svizzero potrebbe evolversi in modo repentino a partire dall’anno prossimo. Il franco svizzero è stato considerato nel 2012 alla stregua dell’oro, un ottimo bene rifugio. Peccato che poi le autorità elvetiche siano dovute correre ai ripari, combattendo contro l’apprezzamento della moneta locale che aveva depresso gli investimenti esterni.

Nel mercato ForEX il franco svizzero è considerato singolarmente molto interessante ma viene “valutato” anche in relazione ai rapporti che intrattiene con le altre monete, ad esempio quella più vicina in termini territoriali e di business, vale a dire l’euro.

Il tasso di cambio tra l’euro e il franco svizzero, in questo momento, è fermo sotto la quota 1,21 ma è molto vicino al tetto che è stato imposto dalla Swiss National Bank. La banca nazionale elvetica, a settembre dell’anno scorso, aveva definito il peg dell’1,20.

Osservando le quotazioni dell’ultimo periodo, si scopre che il cambio tra euro e franco svizzero oscilla tra i 1,2060 e i 1,2050, un terreno d’acquisto che sta attraendo tantissimi large traders. I prezzi, al momento, si sono fermati ma gli analisti prevedono qualche movimento già a partire dalla fine dell’anno.

Si considera che il cambio tra euro e franco svizzero sia influenzato dall’esplosione di volatilità con un movimento rialzista duraturo, soprattutto se le condizioni dell’Europa dovrebbero migliorare.

USA in recessione. Uno scenario possibile?

 L’America è sull’orlo del precipizio fiscale che potrebbe far crollare gli States nel burrone della recessione. Il 31 dicembre, se non sarà trovato un accordo con il Congresso, si potrà dire addio alla ripresa economica, visto che scatteranno dei tagli automatici alla spesa e sarà segnata la fine di moltissime agevolazioni.

Tanto per avere un’idea dell’impatto del mancato accordo sul fiscal cliff, possiamo annunciare che sulle famiglie la perdita delle agevolazioni peserà per circa 2000 euro all’anno. Questo fa pensare che l’America ha davvero pochissime ore per decidere che fare della propria economia.

Entro il 31 dicembre, tra l’altro si raggiungerà il tetto massimo del debito fissato nel 2011 che equivale a 16400 miliardi di dollari. Queste cifre sono molto importanti per chi investe in opzioni binarie ed ha bisogno di indicazioni plausibili.

Il problema del fiscal cliff è che da un lato prevede l’impennata delle aliquote salariali del 2 per cento circa, ma dall’altro deprime il Prodotto interno lordo nazionale facendo entrare l’America nel recinto della recessione.

Una contrazione del reddito degli americani, unito alla minore disponibilità di spesa degli States e alla contrazione del PIL, fa intravedere nitidamente il rischio default. Le agenzie di rating, per il momento, non sembrano essere influenzate da quanto sta accadendo in America ma di certo è soltanto un modo di manifestare fiducia all’indirizzo del presidente.

Diners Club Golf: tutti i vantaggi di amare il golf

 Il Club Diners è un club esclusivo e la sua esclusività si legge tra le righe dei servizi riservati ad alcune categorie di utenti particolari, per esempio gli estimatori del golf. Una carta di credito molto particolare è appunto la Carta Diners Club Golf che unisce i vantaggi delle carte Diners con i benefici per chi ama il golf.

Della stessa serie abbiamo già visto le carte Classic, Vintage e Miles, ma abbiamo anche avuto modo di esplicitare i vantaggi legati all’ingresso nel Club Diners entro la fine dell’anno in corso. 

Come per la carta Miles, anche in questo caso si accumulano punti ad ogni acquisto, punti che possono essere poi visualizzati e tenuti sotto controllo tramite la sezione Cards Online di Diners. I bonus Green accumulati con la carta sono da usare per le spese dedicate alla passione per il golf.

In pratica i punti del programma Bonus Green si possono spendere per l’acquisto di servizi offerti dalla catena International Golf Corporation. Non mancano chiaramente tutti i vantaggi delle Carte Diners: le assicurazioni viaggio gratuite  ad esempio, oppure l’accesso alle VIP lounge negli aeroporti di tutto il mondo, il servizio clienti attivo 24 ore su 24 e la possibilità di ottenere privilegi unici.

Carta Diners Club Miles: perché sceglierla

 Entrare nel Club Diners vuol dire entrare a far parte di una grande famiglia cui sono riservati sconti e condizioni esclusive in caso di pagamento con le carte di credito. Abbiamo già visto tutte le condizioni esclusive per chi entra nel Club Diners entro la fine dell’anno, abbiamo poi approfondito caratteristiche e vantaggi delle carte Classic e Vintage.

Adesso prendiamo in esame la carta Diners Club Miles. Questa carta consente ai proprietari di accumulare bonus per ogni acquisto effettuato con lo strumento di pagamento. L’associazione tra bonus e acquisti è un servizio automatico e gratuito incluso nella carta.

Ma cosa sono questi famosi bonus? Si tratta di crediti che sono accumulati durante gli acquisti. Ogni bonus equivale ad un euro di spesa e si può spendere in qualsiasi momento. Il funzionamento è di facile comprensione: per ogni acquisto ad un euro di spesa corrisponde l’accumulo di un certo bonus; il saldo si può sempre visualizzare sul sito di Diners Club; si possono usare i bonus per le spese di viaggio future o per ammortizzare le spese già sostenute.

I bonus possono essere usati per i voli di tutte le compagnie aeree convenzionate, per gli hotel, i treni o anche per il noleggio di un’auto.

 

Carta Diners Vintage: mai fuori moda

 Le carte di credito sono degli strumenti di pagamento che in base alla disponibilità di credito che offrono agli utenti sono classificate come vantaggiose o sono ridotte al rango di inutile spesa. Non fanno sicuramente parte di questo secondo insieme, le carte Diners.

In primo luogo abbiamo parlato dei vantaggi insiti nell’ingresso nel club Diners, se tutta l’operazione è conclusa entro il 31 dicembre 2012. Abbiamo quinti presentato le caratteristiche della carta Classic, mentre adesso vogliamo prendere in esame tutte le specificità della soluzione Diners Vintage.

La carta Diners Vintage è un’edizione speciale della carta di credito emanata da questo club esclusivo ed è stata disegnata da John Casado in stile anni Cinquanta. E’ il design a dare il nome al prodotto che – com’è facile immaginare – segue la moda del credito e la precede in termini di qualità del servizio e convenienza della carta.

Mettersi in tasca la carta Diners Vintage vuol dire appropriarsi di un oggetto alla moda ma, soprattutto, vuol dire regalarsi la libertà di fare acquisti senza pensare ai limiti di spesa. Tutti i costi, infatti, sono inclusi nella quota associativa così come il rimborso per inconvenienti per i beni acquistati dal proprietario della carta, la garanzia miglior prezzo, la copertura assicurativa per i viaggi, l’assenza di commissioni carburante e l’iscrizione al programma VIPremia.

Carta Diners Classic: un “grande” classico

 Una carta di credito personale è sempre da considerare tra gli strumenti di pagamento perché funziona “tecnicamente” come una semplice carta bancomat ma consente di avere numerosi vantaggi tra cui la disponibilità di un fido e la rateizzazione delle spese.

Tra le tante carte di credito di cui abbiamo parlato c’era anche quella della Diners che, sottoscritta entro il 31 dicembre 2012, dà la possibilità di vincere un ricco premio. Oggi vogliamo presentare la carta Diners Classic, la soluzione personalizzata per avere sempre a disposizione un credito personali senza limiti di spesa prefissati.

Una carta che si distingue per la sicurezza delle transazioni e per la versatilità dello strumento che può essere usato, infatti, per gli acquisti in più di 185 paesi in 14 milioni di esercizi convenzionati. La carta Diners Classic può essere usata anche per prelevare contanti negli ATM che fanno parte del circuito ma soprattutto, a tutti i Soci del Club, offre numerosi vantaggi.

Per esempio, la carta Diners Classic, con il servizio Diners VIPremia, consente di associare dei punti agli acquisti fino a scegliere i regali inseriti nel catalogo. Negli aeroporti, con questa carta, si ha la possibilità di accedere alle Diners VIP Lounge a condizioni agevolate.

Fino al 31 dicembre sono previste delle condizioni di favore per i nuovi clienti.

 

Come funziona e quanto ci costa la TARES

 Si chiama TARES e farà il suo ingresso nella vita degli italiani a partire dall’anno prossimo. E’ l’imposta voluta dal Governo uscente che va a sostituire la Tarsu e la Tia. La nuova tassa sui rifiuti, così com’è pensata, incide molto su chi possiede locali che producono rifiuti, sulle imprese ma anche sulle famiglie numerose.

Il pagamento della TARES doveva iniziare a gennaio, ma sembra che adesso la prima rata sia stata posticipata ad aprile. Poi toccherà regolarizzare la propria posizione in quattro rate annuali.

Il funzionamento della TARES. Questa tassa deve coprire al 100 per cento i costi del servizio sostenuto dai comuni. Attualmente, la tassa sui rifiuti copre soltanto il 79% dei costi, in pochissimi casi raggiunge quota 91% ma si tratta di eccezioni.

La TARES, oltre a coprire le spese dei servizio di raccolta dei rifiuti dovrà finanziare anche altri costi, i cosiddetti servizi indivisibili che gli enti locali forniscono ai cittadini. Nell’insieme dei servizi indivisibili rientrano l’illuminazione pubblica, la polizia locale, il verde attrezzato e la manutenzione delle strade.

Per coprire tutte queste spese sarà necessario aumentare la quota della vecchia tassa sui rifiuti, si prevede dunque un aumento di 30-40 centesimi al metro quadro. Per una famiglia composta da più di cinque persone, l’incremento medio della tassa sarà del 30 per cento.