Assunzioni presso la Cassa Depositi e Prestiti

 La Cassa Depositi e Prestiti è una società a controllo pubblico che gestisce una grande parte del denaro degli italiani e si occupa anche di sviluppo delle infrastrutture e della crescita e dell’internazionalizzazione delle imprese.

In questi giorni è stata aperta una campagna di selezione di laureati e diplomati da inserire come Junior Analyst e Junior Controller. A tutti i candidati è richiesta la conoscenza della lingua inglese.

I Junior Analyst dovranno avere una laurea specialistica in Economia o Statistica ed aver maturato almeno due anni di esperienza in analoga posizione all’interno di banche, istituzioni finanziarie o società di consulenza. Richiesta conoscenza di contabilità e analisi di bilancio.

A chi vuole candidarsi per la posizione di Junior Controller è richiesta la laurea in Economia con indirizzo finanziario, oltre che ad una esperienza pregressa nella mansione di almeno tre anni e ottima conoscenza del pacchetto Microsoft Office e del software SAP.

Per entrambe le posizioni le candidature dovranno essere inviate attraverso il modulo on line disponibile alla pagina Carriere del sito dell’azienda entro e non oltre il 31 dicembre 2012.

Gangnam Style: ci vogliono fare una vodka

 Gangnam Style è un motivo sudcoreano che un po’ di tempo fa, caricato su Youtube, ha ottenuto in pochissimo tempo un record di visualizzazioni: più un miliardo di volte. Il mercato è stato coinvolto e galvanizzato dal rapper Psy che oggi risulta l’unico a poter decidere dei diritti del marchio.

Gangnam Style è diventato così famoso che in Russia voglio usare questo marchio per una nuova linea di prodotti, a partire dalla Vodka che dovrebbe chiamarsi appunto “Oppah, Gangnam Style”. L’azienda che ha chiesto di registrare il marchio, in realtà, sta già pensando ad una linea di bevande che comprende anche cocktail e succhi di frutta.

I diritti spettano al rapper che deve però fare i conti anche con altre richieste che arrivano da altre compagnie, per esempio dalla sudcoreana YG Entertanment INC che vorrebbe registrare il marchio per l’America e legarlo ad una serie di prodotti da distribuire nel mercato a Stelle e Strisce.

Lo stesso marchio è nel mirino della Woobo International che ha chiesto di usarlo per le bibite sempre distribuite in america.

Anche l’agenzia di marchi russa Rospatent ha ricevuto delle richieste per la registrazione del marchio dalla City, un’azienda che si occupa della distribuzione.

In base alla soluzione che sarà scelta si potranno osservare distribuzioni diverse dei carichi anche nel mercato azionario.

Kiko assume commesse e Store Manager

Kiko è una realtà giovane ma allo stesso tempo in forte espansione. Il marchio Kiko make up Milano è parte del Gruppo Percassi ed è conosciuto in Italia ma anche all’estero, con oltre 300 negozi in Francia, Spagna, Germania, Inghilterra e Portogallo

Al momento Kiko è alla ricerca di Addetti Vendita e si Store Manager da inserire nei negozi presenti in  Lombardia, Trentino Alto AdigeLiguria, Veneto, Emilia RomagnaAbruzzo e Lazio.

La ricerca di Addetti alla Vendita e di Commesse è per le sedi di  Avezzano (AQ), Ostia (RM), Parma, Sarzana (SP). Per questa posizione è richiesta flessibilità negli orari di lavoro, predisposizione al contato con il pubblico. L’esperienza pregressa nel ruolo costituirà titolo preferenziale.

Per gli Store Manager le sedi di lavoro sono Avezzano (AQ), San Martino Siccomario (PV), Ostia (RM), Parma, Padova, Vipiteno (BZ), Bressanone (BZ), Sarzana (SP), Reggio Emilia. Richiesto diploma di scola media superiore ed esperienza pregressa nel ruolo, megli se nel settore della bellezza o della profumeria, di almeno 3 o 4 anni.

Per le candidature e per i dettagli sui requisiti richiesti per ogni posizione consultare la pagina posizioni aperte del sito di Kiko.

L’EDF francese ha problemi con i cinesi

 La EDF, il colosso francese dell’energia, chiuderà con diverse difficoltà quest’anno visti i problemi rilevati ultimamente e legati alla figura di Henri Proglio. Quest’ultimo, molto amico di Nicolas Sarkozy deve fare i conti con un cambio ai vertici dell’Eliseo.

Non è certo la poca affinità politica con Hollande ad averlo messo in crisi, quanto piuttosto dei rapporti poco chiari con le autorità cinesi. La faccenda è stata illustrata molto bene da Le Canard Enchainé. La rivista in questione accusa Proglio di aver passato una serie di segreti tecnologici al partner cinese. 

L’indiscrezione sarà approfondita da un’inchiesta da parte del Ministero delle Finanze francese.

L’EDF, in effetti, non attraverso un buon periodo. Le sue relazioni con l’Italia sono poche nel senso che una decina d’anni fa, il colosso francese dell’energia si è affacciato sul mercato tricolore rilevando la maggioranza di Edison dalla FIAT, ma le redini dell’azienda sono state recuperate soltanto recentemente dopo l’uscita di scena dell’A2A.

In generale EDF soffre della crisi del settore nucleare e sembra che avesse trovato la luce soltanto dopo l’accordo con la China Guandong Nuclear Power Company per la costruzione di un reattore di ultima generazione. Peccato che Proglio abbia valicato in modo spudorato i recinti del suo mandato. 

Obama dopo le ferie: non si parla solo di fiscal cliff

 Le vacanze del Presidente degli Stati Uniti sono state brevi e tormentate visto che con un volo notturno, già il 26 dicembre, Barack Obama ha pensato di tornare a Whasington. Per Obama si annuncia una settimana molto difficile in cui dovranno essere approfonditi i colloqui con i repubblicani del Congresso.

Il problema dell’America, infatti, il più sentito dalla maggioranza della popolazione, è il fiscal cliff nel quale potrebbe sprofondare l’America dopo l’abolizione delle agevolazioni volute dal predecessore di Obama. Gli analisti sono però concorsi sul fatto che non sono stati fatti passi avanti nella trattativa.

I repubblicani, in teoria, restano aperti alle proposte di Obama ma vogliono affrontare non solo gli aspetti fiscali della riforma che potrebbe incrementare il peso delle imposte sui cittadini, ma anche quelli legati alla spesa pubblica americana.

Peccato che il sentimento prevalente in questo momento in America, sia lo scetticismo in relazione al raggiungimento di un accordo. Alla fine dei giochi soltanto un americano su due ritiene che sarà siglata un’intesa. Fino a qualche giorno fa, la percentuale dei fiduciosi era di 7 punti percentuali più elevata.

Obama, per superare l’impasse ha provato con la proposta di una mini intesa sugli argomenti più scottanti, in modo da evitare il salasso alle famiglie. I repubblicani hanno subito ribadito di essere contrari ad un accordo per step.

I migliori mutui a tasso fisso e variabile

 Il portale MutuiOnline recensisce le migliori offerte di mutuo disponibili per una richiesta tipo effettuata da un impiegato di 35 anni residente a Milano che abbia un reddito di 2600 euro mensili e voglia un mutuo di 100 mila euro per un valore dell’immobile pari al doppio, da rimborsare in 20 anni.

Il miglior mutuo a tasso variabile, in questo caso, è quello della Deutsche Bank che offre un TAEG del 3,21 per cento con una rata mensile da corrispondere pari a 556,30 euro. Al secondo posto tra i mutui a tasso variabile c’è il prestito BNL che propone un TAEG del 3,23 per cento e una rata di 552,60 euro. Si arriva fino ad una rata mensile di 563,95 euro prendendo in esame il mutuo a tasso variabile di Webank che propone un TAEG del 3,26 per cento.

Per quanto riguarda i mutui a tasso fisso, la migliore offerta è quella di Webank che offre un TAEG del 5,42 per cento con una rata pari a 674,24 euro. Aumenta di pochissimo la rata se si considera il mutuo con TAEG al 5,46 per cento offerto da Iw Bank. Al terzo posto in questo speciale podio si colloca l’offerta di mutuo a tasso fisso del Gruppo Bipiemme con un TAEG del 5,81 per cento.

Iw Bank è la banca più competitiva nel settore delle surroghe, sia a tasso fisso, sia a tasso variabile.

ForEX: cambiamenti per EUR, JPY, AUD, USD

 Il mercato ForEX, alla fine dell’anno, ha sempre riservato un buon numero di sorprese, di cui hanno saputo approfittare soltanto gli investitori più scaltri ed attenti. Nelle “puntate” precedenti abbiamo visto come cambia il rapporto tra euro e dollaro e quali sono i market mover del 27 dicembre per sterlina e dollaro.

Adesso passiamo in rassegna altre coppie valutarie, cercando di prevedere come muterà il cambio.

USD/JPY. Gli analisti parlano della possibilità di sfruttare il cosiddetto trading intraday spostandosi su time frame più bassi per la coppia valutaria in questione. Attualmente il livello tenuto d’occhio dagli investitori è quello cristallizzato a 84,25. Al di sotto di questo libello ci sono ordini tali che potrebbero spingere la coppia verso gli 83,90. Lo scenario attuale è comunque rialzista anche se le oscillazioni non dovrebbero superare i 25 punti.

EUR/JPY. In questa coppia che mette in relazione l’euro con lo yen giapponese, sembra che i livelli da seguire siano il 110,60 e il 111,45. Nel momento in cui questi livelli saranno superati potrebbe esserci una rivalutazione dei punti enunciati. Attualmente si prevedono dei trend decrescenti ma non è da escludere il cosiddetto andamento laterale.

AUD/USD. Rispetto al dollaro americano, infine, tenta la risalita anche il dollaro australiano per il quale potrebbero esserci a breve delle opportunità di vendita di aussie, tenuto conto del superamento delle resistenze.

Il cambio Euro/Dollaro nel 2013: una previsione

 Il tasso di cambio tra euro e dollaro è uno dei più discussi e osservati dagli analisti che, prendendo spunto dalla crisi del debito e dalle conseguenze del fiscal cliff, provano ad immaginare come evolveranno i rapporti della coppia EUR/USD in questo scorcio finale del 2012 e nel 2013.

In virtù del fatto che il mercato ForEX è uno dei più semplici da interpretare, abbiamo già dato qualche indicazione agli investitori, spiegando i market mover di giornata in relazione a dollaro e sterlina. Adesso passiamo ad analizzare il rapporto tra euro e dollaro.

Il tasso di cambio euro/dollaro si chiuderà nel 2012 sopra quella che è considerata una soglia psicologica: l’1,30. Entro la fine dell’anno, infatti, ci dovrebbe essere una quotazione del cambio prossima ai 1,3180. La variazione registrata in questa coppia di valute, dall’inizio dell’anno, è stata dell’1,85%.

L’oscillazione non è stata però costante durante l’anno visto che, per esempio, dal 13 novembre 2012, c’è stata una variazione del 4,1 per cento a partire dalla quotazione dell’1,2661. Nel 2012 la quotazione più bassa è stata raggiunta il 24 luglio. Dopodiché il cambio tra euro e dollaro ha subito un’oscillazione del 10,5 per cento variando in un range compreso tra 1,3486 e 1,2042.

Il trend rialzista dell’ultimo periodo dovrebbe essere confermato anche nel 2013, quando, dall’inizio dell’anno, la quotazione della coppia potrebbe arrivare fino a 1,35.

Merket mover del 27 dicembre per sterlina e dollaro

 La settimana di Natale è sempre stata particolare per i mercati e quest’anno, almeno per l’Italia, è contraddistinta dall’interruzione della settimana di contrattazioni. Ecco perché si considerano con molta attenzione i market mover alla riapertura dei mercati.

Il 27 dicembre occorre fare molta attenzione a quel che accade sul fronte della sterlina e su quello del dollaro americano.

Per quanto riguarda la sterlina, potrebbe incidere in modo importante la pubblicazione dell’indice Nationwide. Entro il 30 dicembre 2012, quindi, sarà determinante per la sterlina conoscere come cambierà il prezzo degli immobili nel Regno Unito.

L’indice Nationwide si dice abbia un’incidenza medio/bassa sulle quotazioni. Leggermente più interessante è la pubblicazione dei dati sul numero di mutui ipotecari concessi a novembre dalla BBA che ha in carico il 65% del totale dei mutui.

Per quanto riguarda i market mover relativi al dollaro americano, c’è da considerare l’importanza della pubblicazione dei dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione. Il dato rilevato in precedenza era di 361 mila unità e dovrebbe essere in aumento fino a quota 365 mila. Questa variazione è comunque considerata positiva dagli analisti visto che si pone al di sotto delle aspettative degli analisti.

Sarà interessante vedere anche l’incidenza sul mercato valutario della pubblicazione dell’indice di fiducia dei consumatori e dei dati sulla vendita degli immobili di recente costruzione.

Svolta su inchiesta Impregilo

Sono stati trovati dei dati compromettenti nei computer degli Uffici della Salini. Dati che potrebbero fornire una svolta nell’inchiesta che vede il gruppo di costruzioni Impregilo coinvolto in uno scandalo relativo alla sua scalata.

Durante il mese scorso gli uffici Salini sono stati soggetti a perquisizioni. Gli inquirenti avrebbero rinvenuto un’importante documentazione. Si tratta di una bozza di un pre-accordo di sindacato tra il fondo americano Amber e l’impresa romana. La mancata pubblicazione di questo pre-accordo potrebbe implicare nuovi risvolti per quanto concerne la contesa avviata con Gavio per stabilire qual è il primo gruppo italiano in nel settore dell’edilizia.

L’inchiesta di aggiotaggio vede coinvolti Pietro Salini (Leader di Impregilo), Massimo Ferrari (Dg del gruppo), Joseph Oughurlian (finanziere) e Umberto Mosetti (rappresentante finanziario di Oughurlian).,

Il Pm accusa Salini e Amber di aver dato vita ad un accordo sottobanco. Un accordo necessario per inoltrare nell’affare il pacchetto Amber, senza il quale Salini non avrebbe potuto dominare Impregilo. Il controllo di Impregilo assunto da Salini è avvenuto il 17 luglio scorso.

Salini e Amber negano l’accordo. Era interesse di entrambe le parti scegliere l’offerta migliore. A cagione di ciò c’è un elemento fondamentale, riguardante il fatto che il contratto non è stato firmato.

Per il momento dunque la bozza appare compromettente ma solo fino a un certo punto.