UNICO 2013 PF: tutto ciò che riguarda gli immobili

 Il modello UNICO 2013 PF prevede numerose novità rispetto alle spese sostenute per gli immobili, in Italia o all’estero e soprattutto riguardo ristrutturazioni edilizie ed interventi legati al risparmio energetico.

Del modello UNICO abbiamo già visto le novità che riguardano i beni aziendali concessi e gli acconti; abbiamo quindi preso in esame plusvalenze, modello RW e contributi al SSN inseriti nel premio RCA. Adesso è arrivato il momento di parlare degli immobili e delle attività all’estero, delle ristrutturazioni edilizie e del risparmio energetico.

Con la legge di Stabilità saranno introdotte delle novità rispetto all’imposta sul valore degli immobili detenuti all’estero e rispetto all’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero. Adesso però il modello presente in bozza sul sito dell’Agenzia delle Entrate non è stato ancora aggiornato.

Per quanto riguarda le ristrutturazioni edilizie, invece, ci sono delle spese detraibili dall’IRPEF e per queste è stato introdotto un rigo in dichiarazione, l’RF50 in cui si dovranno riportare tutti i pagamenti fatti dal 26 giugno al 31 dicembre 2012 per i quali è prevista la detrazione IRPEF al 50 per cento. Prima di quella data, dal primo gennaio al 25 giugno 2012, invece, la detrazione è al 36 per cento.

È prevista infine una detrazione del 55 per cento per tutte le spese relative agli interventi finalizzati al risparmio energetico, tra cui anche le spese di sostituzione delle vecchie caldaie con quelle a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria.

UNICO 2013 PF: plusvalenze, modello RW e contributi SSN

 Il modello UNICO 2013 PF presenta delle novità – legate alla normativa  fiscale che il governo ci ha lasciato per i prossimi anni – che danno un po’ l’idea di come cambierà il portafoglio dei contribuenti a partire dall’anno prossimo.

Abbiamo già visto insieme le novità principali contenute in questo modello di dichiarazione ed abbiamo approfondito anche la questione dei beni aziendali concessi e quella degli acconti. La dichiarazione dovrà poi essere presentata entro il 30 settembre 2013.

Vediamo adesso le novità riguardo le plusvalenze per le quali è stata introdotta un’apposita sezione, la II-B del quadro RT dove si dovranno inserire le plusvalenze da partecipazione non qualificata che sono state percepite dal primo gennaio 2012 e sono state incassate entro la fine dell’anno d’imposta. Per le plusvalenze è cambiata l’imposta sostitutiva che prima era al 12,5% ed ora sarà al 20 per cento.

Il modello RW resta invariato nonostante fosse ipotizzata l’eliminazione delle sezioni I e III per una questione di semplificazione.

L’ultima novità di cui occorre rendersi conto è la stretta sulla deduzione dei contributi al Servizio Sanitario Nazionale che non vuol dire che c’è meno sconto sulle spese sanitarie sostenute dai contribuenti ma vuol dire che possono essere dedotte dal reddito solo la parte di contributi che supera i 40 euro ed è compresa nel pagamento dei premi di assicurazione RC Auto.

UNICO 2013 PF: beni aziendali concessi e acconti

 Nella bozza dell’Unico PF per la dichiarazione dei redditi percepiti nel 2012 sono state introdotte numerose novità. Abbiamo visto le principali ed ora proviamo ad entrare nel vivo di quattro elementi: i beni aziendali concessi e gli acconti 2013.

La prima data da registrare nell’agenda del contribuente è senz’altro quella della trasmissione del modello di dichiarazione UNICO 2013 che dovrà essere trasmesso all’agenzia delle entrate entro il 30 settembre 2013. La scadenza per il pagamento dell’IRPEF, invece, è per il 17 giugno 2013.

Per quanto i beni aziendali concessi, i contribuenti dovranno usare il rigo RL10 del Modello Unico per indicare il nuovo “reddito diverso” conseguito alla data di maturazione. Nel rigo in questione dovrà essere indicata la differenza tra il valore di mercato e il corrispettivo annuo per la concessione in godimento dei beni quali possono esserlo auto e abitazione.

Sbirciando tra le istruzioni pubblicate assieme alla bozza del modello dichiarativo UNICO 2013 si apprende che gli acconti IRPEF per il 2013 saranno di nuovo portati al 99 per cento del rigo differenza del quadro RN relativo al 2012.

Un po’ come succede in America, infatti, alla fine dell’anno in corso scadono le agevolazioni che erano state introdotte con il Dpcm del 21 novembre 2011.

Imu sì o Imu No? Il duello Monti-Berlusconi

 Ieri mattina in conferenza stampa il premier dimissionario Mario Monti ha presentato la sua Agenda per il rilancio dell’economia italiana. Tra le tante cose di cui ha parlato, uno dei punti più dibattuti è stato quello dell’Imu.

Nella sua Agenda la tassa sulla casa deve rimanere, almeno per gli anni in cui è stata già prevista: chiunque proponga una sua eliminazione sta solo cercando consensi per le elezioni (che dovrebbero tenersi il 24 febbraio 2013), ma una volta al governo, dovrà fare marcia indietro e applicare un’altra tassa che potrebbe anche essere il doppio di quella già esistente.

Mario Monti si stava riferendo alle parole di Silvio Berlusconi, che in questi giorni di incertezze riguarda ad una sua nuova discesa in campo, ha promesso agli italia che nel suo programma ha la precedenza l’eliminazione dell’imposta sulla casa. Il Cavaliere avrebbe già pronto un disegni di legge – nel caso di nuova elezione entrerà subito in vigore – per l’abrogazione dell’Imu, i cui introiti saranno trovati da altre fonti.

Nel suo programma Berlusconi vede la possibilità di ricavare lo stesso gettito fiscale tassando maggiormente giochi, lotterie, tabacchi, alcolici e la birra, tutte tasse che inciderebbero molto di meno sulla vita degli italiani.

 

Il Natale 2012 è a casa con i prodotti italiani

 Niente ristorante, al massimo il Natale lo si passa in agriturismo, anche se la scelta che va per la maggiore per queste feste è quella di rimanere a casa con amici e parenti. E’ quanto emerge da uno studio della Coldiretti/Swg, secondo il quale è il 92% degli italiani che passerà il Natale a casa di parenti e amici spendendo, però, il 10% in più dello scorso anno. Al ristorante andrà solo il 3% della popolazione e l’1% sceglierà un agriturismo dove riscoprire i prodotti della tradizione.

Tradizione che la fa da padrona anche sulle tavole casalinghe, con i prodotti Made in Italy che vedono una crescita degli acquisti del 59%. Bene anche i prodotti locali o a chilometri zero (+23%) e quelli biologici (11%9, mentre il costo basso rimane il criterio di scelta per il 18% degli italiani.

I prodotti originali italiani più scelti sono cotechino (+8%), lenticchie (+14%), frutta di stagione (+15%) e spumante (+20%) mentre i prodotti esteri hanno subito una lieve flessione: ciliegie, pesche fuori stagione o ananas (-3%), caviale (-2%) e champagne (-1%).

La spesa totale che affronteranno gli italiani per questo Natale si assesta sui 2,5 miliardi di euro.

 

L’Agenda Monti

Ieri mattina il premier Mario Monti, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno, ha fatto un piccolo accenno alle linee guida della sua Agenda per il rilancio dell’economia italiana, sorprendendo tutti con la sua apertura verso la patrimoniale. Un accenno al quale ha fatto seguito la sua Agenda composta da 25 cartelle in cui il premier dimissionario propone delle novità che sicuramente faranno discutere.

Oltre alla patrimoniale, che dovrà essere applicata sui grandi patrimoni e sui consumi per non provocare ulteriori problemi alle categorie già deboli, Monti ha chiesto, all’esecutivo che verrà dopo di lui, di riformare quanto prima la legge elettorale e, sopratutto, di tagliare i contributi pubblici alla politica, comprendendo in questo anche il divieto di accumulare indennità e retribuzioni vari per onorevoli e parlamentari.

Tra le altre soluzioni proposte, il rilancio dell’economia italiana deve passare anche per una riforma ampia e profonda del mercato del lavoro, a cominciare dalla detassazione del lavoro femminile e una semplificazione della burocrazia per poter attirare gli investimenti esteri.

Infine, l’Agenda Monti punta ancora alla lotta all’evasione fiscale, sulla riforma delle pensioni e su un nuovo sistema do ammortizzatori sociali. Ultimo punto, forse il più discusso, quello dell’Imu, una tassa sicuramente indigesta ma che, come avverte il premier, non può essere evitata.

 

 

Calendario della spesa familiare, sono sempre di meno i giorni per risparmiare

 Per le famiglie italiane trasformare il reddito in risparmio è sempre più difficile. Quanto emerge dal “Calendario della spesa familiare“, una ricerca del Centro studi Sintesi per Il Sole 24 Ore, è la sintesi della crisi che in questi ultimi anni ha colpito l’Italia e non solo.

I dati mostrano che per una famiglia con due figli, rispetto al 2010, i giorni lavorativi il cui guadagno diventa parte del risparmio e non deve essere impiegato per le spese di gestione della famiglia (oltre alle spese normali vanno aggiunte anche le varie tasse su casa e consumi) sono diventati 17, a fronte dei 24 dell’anno precedente.

Le cose stanno un po’ meglio se la famiglia è composta da sole tre persone, situazione in cui i giorni per il risparmio sono 23,5, contro i 27 del 2010.

Questa drastica riduzione del reddito che può essere trasformato in risparmio è dovuta ad una serie di fattori tutti collegati fra di loro, ma quello che ha la maggiore responsabilità nel peggioramento delle condizioni del risparmio degli italiani è l’aumento delle tasse, dirette e indirette, che gravano sulle famiglie (Irpef e addizionali, contributi previdenziali, Tia/Tarsu, Imu, senza dimenticare accise e Iva), che potrà anche peggiorare dal prossimo anno con l’entrata in vigore della Legge di Stabilità.

Un secondo fattore è la perdita costante del potere d’acquisto delle famiglie: i prezzi sono aumentati moto più velocemente di quanto hanno fatto le retribuzioni, non riuscendo così a bilanciare la crescita del tasso di inflazione.

 

Lavorare nel settore turistico veneziano

 Quella dell’Agenzia per il Lavoro Umana è una proposta rivolta a tutte le persone che vogliono lavorare nel mondo del turismo, sia come lavoro stagionale sia come primo passo per la costruzione di una carriera in una città come Venezia che dà la possibilità di acquisire esperienza in strutture alberghiere di lusso. Sono molte le aziende della Laguna che, in questo periodo, stanno cercando personale per la prossima stagione.

I profili aperti in questo momento sono:

Chef de Rang: richiesta esperienza pregressa nel settore alberghiero di lusso, abilità nella gestione delle prenotazioni e nell’allestimento delle sale, conoscenza dei vini e dei principali sistemi informatici per gli ordini e le forniture.

Camerieri di sala e per banchetti, cuochi e aiuto cuochi: richiesta esperienza pregressa in analoga mansione.

Barista: richiesta esperienza pregressa in strutture di lusso, conoscenza dei vini e abilità nella preparazione di snack e nella caffetteria. Indispensabile ottima conoscenza della lingua inglese.

Per candidarsi a una delle posizioni aperte in questo periodo o per proporre la propria candidatura per future offerte di lavoro, visitare la pagina delle offerte di lavoro dell’Agenzia per il Lavoro Umana.

 

Assunzioni in Borsa Italiana Spa

Borsa Italiana Spa è una società nata nel 1998 i cui principali campi di operatività sono l’organizzazione e la gestione dei mercati finanziari e di garantirne l’efficienza e la trasparenza. Fusasi nel 2007 con la London Stock Exchange è entrata a far parte del London Stock Exchange group.

Di seguito le posizioni aperte per le nuove assunzioni di Borsa Italiana.

Corporate Events  & Italian Communication Team (Milano)
Network Operations Engineer (Roma e Milano)
Financial Operation Specialist (Roma)
CCG Corporate Acciunts & Planning (Roma)
Back Office Expert (Milano)
Test Specialist (Milano)
Head of Media Relations (Milano)

In questo periodo è anche possibile candidarsi per stage che saranno svolti presso le sedi di Borsa Italiana per le seguenti posizioni:

Corporate Social Responsibility
Payables
Client Support & Membership
Sales
Post Trade – Risk Register
Academy

rivolti a laureati o laureandi in Scienze Politiche, Economia, Lingue, Lettere, Scienze della Comunicazione.

Per tutte le informazioni sui requisiti richiesti per ogni ruolo e per inviare il proprio curriculum vitae visitare la pagina Lavora con noi del sito della società.del gruppo, registrando il curriculum vitae nell’apposito form.

 

 

Allarme Confcommercio per la Tares sugli esercizi commerciali

 La nuova imposta sui rifiuti, la Tares, che entrerà in vigore dal I gennaio 2013, sarà la seconda stangata per i cittadini, che si troveranno a pagare cifre anche molto più alte di quelle che hanno già pagato per l’imposta sulla casa.

Le categorie che saranno più colpite sono soprattutto i commercianti, in modo particolare le categorie ortofrutta, bancarelle alimentari e discoteche, che saranno messi a serio rischio chiusura. Questo è l’allarme lanciato dalla Confcommercio, che parla di coefficienti non in linea con la reale produzione di rifiuti. Le simulazioni fatte dall’associazione mostrano un aggravio medio del 293%, con punte di oltre il 600%.

La Confcommercio ha chiesto al governo di rivedere i coefficienti di calcolo, aspettando almeno il 2014 per l’entrata in vigore della nuova tassa, ma il risultato ottenuto è stato quello di del rinvio del pagamento della prima rata da gennaio ad aprile 2013.

I dati aggregati delle simulazioni hanno evidenziato che rispetto alle vecchie tasse sui rifiuti (Tarsu e Tia) la Tares porterà un aggravio diverso in base alle regioni e alle categorie di esercizio commerciale: negozi di abbigliamento +50%, campeggi e distributori +100%, edicole e tabaccai +100%, ristoranti +480%, pescherie e fiorai +650%, banchi di generi alimentari nei mercati +650% e discoteche +680%.