Conto Semplice di Cariparma

 Cariparma offre una vasta gamma di conti correnti che puntano a soddisfare tutte le categorie di utenti e mirano ad essere di semplice utilizzo. Il canone base promosso dall’istituto di credito è di 4,9 euro mensili, ma quali servizi e quali altri costi sono in ballo?

Conto Semplice, lo dice il nome stesso, è un conto essenziale, pratico e conveniente pensato per chi non deve fare operazioni complesse ed ha bisogno soltanto di un conto per assolvere i pagamenti di tutti i giorni.

Il canone base, come dicevamo in apertura è di 4,90 euro al mese, un po’ meno conveniente di ProvaCi Più, all’apparenza, ma offre moltissimi servizi: accredito di stipendio e pensione, domiciliazione delle utenze, carta bancomat internazionale Easy Cash, il servizio Nowbanking Privali, le spese di liquidazione degli interessi e l’invio dell’estratto conto trimestrale e dei consueti documenti di sintesi.

In più, a costo zero, sono offerti dal Conto Semplice di Cariparma anche i prelievi negli sportelli dell’istituto di credito e in quelli delle banche del Gruppo Crédit Agricole localizzate in Italia, Francia e Grecia.

I pagamenti con il bancomat sono gratuiti così come la ricezione dei pagamenti tramite bonifico. In più sono gratuiti anche sei prelievi l’anno nelle altre banche, sei bonifici con addebito su conto corrente, fino a 12 pagamenti ricorrenti disposti con addebito in un anno, fino a sei disposizioni all’anno per “elenco movimento allo sportello” e fino a sei prelievi annui allo sportello per importi che non superano i 500 euro.

Conto ProvaCi Più di Cariparma

 Un conto corrente vale l’altro? Non se si considerano i costi da sostenere e i servizi che si ottengono pagando un canone annuale o mensile. Per i privati, in fondo, molte operazioni sono semplici, anche se da fare via web, mentre per le aziende la questione si complica un po’.

Cariparma pensa a tutti i privati che hanno bisogno di pochi servizi erogati in modo efficiente e propone a tutti il conto ProvaCi Più che figura tra i prodotti più convenienti dell’istituto di credito. Il canone da corrispondere è di 5,7 euro trimestrali, vale a dire 1,9 euro al mese se la giacenza media minima liquida non supera i 3000 euro. In caso contrario c’è un aumento del canone mensile fino a 4,90 euro che corrisponde a 14,7 euro trimestrali.

Pagando il canone è possibile avere operazioni illimitate, accreditare lo stipendio o la pensione sul conto corrente, domiciliare le utente e ottenere la Carta Bancomat internazionale semplicemente pagando il Canone Easy Cash.

Compresi nel canone ci sono anche i prelievi illimitati in tutti gli sportelli Cariparma, i prelievi illimitati in tutti gli sportelli del gruppo Crédit Agricole in Italia, ma anche in Francia e in Grecia. In più, nelle altre banche, è possibile fare fino a 12 prelievi in modo gratuito.

Gratis anche la CartaSi Classic MasterCard ma soltanto se si spendono più di 5000 euro al mese, altrimenti occorre pagare anche in questo caso un canone che sarà di 30,99 euro all’anno. La Banca valuta in ogni caso se il richiedente è nelle condizioni di ottenere una carta di credito.

 

Emendamenti sul lavoro al ddl Stabilità

 Dopo aver fatto un esame generico in dieci punti sugli emendamenti al ddl Stabilità vediamo ora quali sono gli emendamenti che riguardano più da vicino il mondo del lavoro, che è stato uno dei nodi più discussi sia del decreto salva Italia che di questa nuova manovra.

Un emendamento molto importante è quello che riguarda il TFR (Trattamento di Fine Rapporto), per il quale è stato previsto uno stop alle trattenute del 2,5% nella busta paga dei dipendenti pubblici. In questo modo il provvedimento del governo richiesto dalla sentenza della Corte di Cassazione diventa una parte integrante del ddl Stabilità.

I dipendenti della pubblica amministrazione potranno essere soddisfatti anche per un altro emendamento che li riguarda da vicino: il ddl prevede una proroga dei contratti in scadenza dei dipendenti delle PA e, per i precari che hanno almeno tre anni di servizio saranno riservati il 40% dei posti nei concorsi pubblici.

Come poi abbiamo già visto in precedenza, è stato dato il via libera al provvedimento per le ricongiunzioni pensionistiche che saranno gratuite e non più onerose.

Per saperne di più sugli emendamenti del ddl Stabilità per le pensioni:

Pensioni di anzianità: le novità dal 2013

Ricongiunzione gratuita: chi può farla?

Chi paga per il ricongiungimento pensionistico?

La Tares arriva a gennaio e sarà più cara

 La Tares, che sarà la sostituta della Tarsu o della Tia, sarà più cara perché dal suo gettito si dovranno trovare le risorse non solo per la gestione dei rifiuti, ma anche per l’illuminazione pubblica, per la manutenzione delle strade etc. Altra differenza con le tasse finora applicate è che la Tares non sarà pagata solo dai proprietari di immobili ma anche da tutti coloro che “occupano o detengono locali o aree scoperte”.

La maggiorazione della tassa sarà mediamente di 30 centesimi (che potranno arrivare anche a 40 in base alle ordinanze delle amministrazioni locali) al metro quadrato, che serviranno per finanziare quelli che vengono chiamati “servizi indivisibili”, oltre all’illuminazione e alle strade sotto questa denominazione ricadono anche asili nido e assistenza domiciliare.

In tutto si stima che nelle casse dello Stato dalla Tares arriverà circa un miliardo di euro, che saranno risparmiati dall’Amministrazione centrale con il taglio del trasferimento di risorse ai comuni.

Come per l’Imu, la cui terza e ultima rata dovrà essere pagata entro oggi per non incorrere in sanzioni, anche la Tares sarà pagabile a rate. Il legislatore ne ha previste quattro (gennaio, aprile, luglio e dicembre): le prime tre saranno calcolate in base agli importi già previsti per le Tarsu e Tia più i trenta centesimi al metro quadrato; mentre la rata di dicembre dovrà essere calcolata in base alle aliquote dei singoli comuni.

Gran Prestito su Misura di Cariparma

 Cariparma offre tra i suoi prodotti finanziari anche un prestito molto interessante che si propone di rispettare e soddisfare le esigenze dei richiedenti.

Si chiama Gran Prestito su Misura ed è finalizzato alla realizzazione di piccoli desideri per i cittadini e le loro famiglie. In pratica consente di rateizzare spese sostenute e da sostenere che non superino i 30 mila euro e siano rimborsabili in almeno 72 rate.

A scelta si può sottoscrivere anche la Protezione Gran Prestito, un’altra copertura assicurativa che serve a completare la richiesta di finanziamento e serve a coprire le difficoltà del richiedente nel momento in cui non riesce a restituire il finanziamento.

Il TAN del finanziamento è dell’11,25 per cento e il TAEG che comprende al suo interno tutte le spese è del 12,753 per cento. Il calcolo è fatto per un finanziamento medio di 10100 euro e comprende le spese d’istruttoria pari a 100 euro.

La durata del rimborso, mediamente è di 60 mesi, alla fine dei quali il sottoscrittore del contratto avrà riconsegnato nelle mani di Cariparma ben 13457,35 euro con rate mensili di 220,86 euro.

Nel TAEG, come abbiamo detto, è compresa l’istruttoria ma sono compresi anche gli interessi e l’imposta sostitutiva di 25,25 euro, le spese di invio del rendiconto e le spese d’incasso rata.

Per ogni dettaglio si consiglia di visionare il sito della banca.

Scadenza Imu, le sanzioni in caso di ritardo

 Oggi (17 dicembre) scade il termine ultimo per il pagamento dell’Imu, la tassa sulla casa introdotta dal Governo Monti. Per tutti  coloro che non riusciranno a versare la terza e ultima rata dell’Imu sono previste delle sanzioni, che il governo ha voluto però rendere più morbide in base al principio del ravvedimento operoso: chi riesce a mettersi in regola entro pochi giorni pagherà una mora più bassa.

Infatti, non tutti i mancati pagamenti o i ritardi possono essere imputati a negligenza dei cittadini: l’Imu è una nuova tassa sulla quale c’è stata un’incertezza legislativa prolungata che ha messo in difficoltà i cittadini nei conteggi, che dipendono  inoltre, dalle singole aliquote comunali.

Nel dettaglio le sanzioni previste sono:

– fino a due settimane di ritardo: mini-sanzione pari allo 0,2% per ogni giorno di ritardo;

– dal quindicesimo al trentesimo giorno3% per ogni giorno di ritardo;

dai trenta giorni fino ad un anno di ritardo: sanzione pari al 3,75% dell’imposta dovuta.

A queste percentuali sul totale dovuto si devono aggiungere gli interessi legali per il ritardo che hanno un tasso annuale del 2,5%. Dopo l’anno non si può più usufruire del ravvedimento operoso, per cui, chi ritarda più di dodici mesi la sanzione sarà pari al 30% del totale dovuto.

 

 

Evasione fiscale, una voragine nelle casse dello Stato

 L’evasione fiscale è una delle peggiori piaghe italiane. Secondo il rapporto della Guardia di Finanza mancano all’appello ben 41 miliardi di euro, una cifra desinata a salire con il proseguire dei controlli. Di questi 28 miliardi soldi non denunciati e 13 quelli che, invece, sarebbero finiti in conti correnti esteri.

Per tutto l’anno la Guardia di finanza ha passato al setaccio le attività commerciali italiane riscontrando irregolarità nell’emissione di scontrini o fatture in un esercizio su tre. 7.500 gli evasori totali, ai quali si aggiungono ben 600 milioni di euro non pagati all’Iva.

10.000 denunce per reati tributari, 150 delle quali trasformate in arresto. 375 quelle per frode fiscale e riciclaggio e una segnalazione all’Agenzia delle Entrate di 170 milioni di euro di basi imponibili sottratte all’imposizione fiscale.

Numeri enormi a cui si aggiunge anche la difficoltà per le forze dell’ordine a recuperare il capitale: la GdF ha sequestrato beni per oltre 2 miliardi e 300 milioni di euro, ma ne sono stati incassati solo 900 milioni. I capitali più difficili da recuperare sono quelli che sono stati portati all’estero (per ora le indagini hanno portato ad individuare 2.180 violazioni per un valore pari a 102 milioni di euro, e di sequestrare denaro e titoli per circa 44 milioni di euro).

 

Gli emendamenti al ddl stabilità in dieci punti

 I tecnici del Governo hanno lavorato tutto il fine settimana per perfezionare il nuovo pacchetto di emendamenti per la il ddl stabilità che, dopo questo passaggio in Commissione Bilancio del Senato, arriverà domani mattina al Governo.

Sono tante le novità previste dagli emendamenti, vediamole nel dettaglio.

1. Possibilità di richiedere congedi parentali anche “su base oraria

2. Nascita della fattura elettronica

3. Diritto di prelazione per locatari e concessionari di immobili pubblici da 50 anni  per l’acquisto “al prezzo di mercato”

4. Creazione di un nuovo supercommissario per la gestione dei rifiuti di Roma e provincia.

5. Autocertificazione del rischio prorogata al 30 giugno per i datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori.

6. Risorse pubbliche per finanziare gli obblighi di servizio pubblico nel settore trasporti in favore di Trenitalia.

7. Slittamento al primo marzo 2013 del termine entro il quale Mps potrà emettere le obbligazioni da vendere al Tesoro (Monti-Bond).

8. Aiuti a imprese e lavoratori autonomi che abbiano subito danni indiretti (e anche per quelli che hanno subito in danno economico) dal terremoto in Emilia Romagna.

9. Stanziamento di 850 milioni di euro per gli Enti locali (450 milioni ai Comuni, 150 alle province che saranno ristrutturate tra un anno)

10. Proroga contratti in scadenza dei lavoratori a tempo della Pa al 31 luglio.

 

CartaSì e Mastercard nella promozione ENI

 Il pagamento con carta bancomat o carta di credito è sempre più difficile per i cittadini che spesso si trovano davanti all’impossibilità, del gestore di un esercizio commerciale, di accettare questo tipo di saldo.

Soprattutto in relazione all’ultima serrata dei benzinai è venuto fuori il problema del pagamento con carte di credito che mette a rischio i guadagni già risicati dei gestori delle pompe di benzina, o almeno questo è il parere diffuso.

Invece, il gruppo ENI ha deciso di sfatare il mito del pagamento con carta di credito e fino a marzo del 2013 lancia una nuova campagna commerciale che premia i possessori di carte fedeltà e carte di pagamento “you&eni”.

In pratica, chi paga gli acquisti nelle pompe ENI con una carta di credito del circuito MasterCard o CartaSì, ha la possibilità di accumulare punti sulla carta che saranno trasformati in carburante.

Nel dettaglio: ogni 20 euro di rifornimento ENI riconosce al cliente un bonus di due euro, fino ad un massimo di 10 euro al giorno.

Accumulando questi punti ai punti base delle carte, nel 2013, fin tanto che dura la promozione, una famiglia potrebbe guadagnare anche 200 euro di carburante omaggio. Ulteriori sconti anche per chi sottoscrive contratti di luce e gas con ENI. I dettagli sul sito ufficiale della compagnia.

Valutazione degli strumenti finanziari: le opzioni

 La sottoscrizione di un’opzione dà diritto a chi la detiene il diritto di vendere o acquistare in futuro un’attività finanziaria al prezzo stabilito al momento della sottoscrizione.

Le opzioni sono state tra gli ultimi strumenti finanziari ad avere una trattazione matematica del loro valore e del calcolo di questo. Fino alla creazione del modello di Black-Sholes all’inizio degli anni Settanta, infatti, le opzioni erano legate esclusivamente all’intuizione: chi riusciva ad avere la previsione giusta sul prezzo che gli altri operatori avrebbero attribuito ad una delle attività, avrebbe guadagnato.

Con la creazione di questo modello e con la sua successiva generalizzazione, per le opzioni si è avuto un metodo condiviso per la determinazione del loro prezzo, che si è rivelato un grande contributo per la crescita di questo mercato e delle sue trattazioni teoriche. In proposito alla trattazione teorica del prezzo, gli analisti hanno prodotto un modello algebrico più semplice di quello Black-Sholes

Si tratta del modello binomiale, che si basa sul principio che per ogni opzione sia possibile costruire un portafogli equivalente. In questo portafogli all’azione sottostante presente se ne aggiunge un’altra priva di rischio, con identici flussi di cassa. Dal momento che i prezzi, in questo modello, seguono una distribuzione binomiale (tra due estremi) è possibile calcolarne il prezzo ad un determinato momento di tempo.