Conservatorio: si scarica la retta dall’IRPEF

 Le spese che i genitori sostengono per la formazione dei propri figli prevedono una quota di detrazioni dall’IRPEF. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate, tra i quesiti posti dagli utenti ce n’è uno che riguarda le spese sostenute da una famiglia per l’iscrizione al conservatorio e la frequenza dei corsi.

Il quesito posto da G. Vannini è il seguente:

La retta sostenuta dai genitori per la frequenza di un corso tradizionale in un conservatorio musicale (istituto superiore di studi musicali) è spesa detraibile dall’IRPEF?

La risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate è affermativa ed arriva anche una precisazione sull’argomento con una circolare, la numero 20/E del 13 maggio 2011. La precisazione chiama in causa una legge più vecchia, la 508/1999 che ha riformato le Accademie di belle arti, l’Accademia nazionale di danza e i Conservatori di musica.

La formazione nel settore artistico è stata equiparata alle università, visto che nelle accademie citate e nei conservatori si provvede ad un’alta formazione e specializzazione degli allievi che sono interessati al percorso di studi artistico.

Equiparate per così dire le Accademie di Belle Arti e di Danza e i Conservatori, alle Università, sono state omologate anche le detrazioni che valgono anche per gli istituti musicali pareggiati equivalenti al Conservatorio. La detrazione dall’Irpef non si estende agli istituti musicali privati.

Confindustria: ripresa sempre più difficile

 Il nuovo rapporto di Confindustria dipinge una situazione quanto mai allarmante per l’Italia, lontana dalle prospettive di ripresa di cui si sta parlando in questi giorni.

In modo particolare a destare preoccupazione è il mercato del lavoro, per il quale le stime sono molto simili a quelle prospettate dall’indagine di ManPower sulle assunzioni per i primi mesi del 2013. Secondo quanto riportato da Centro Studi di Confindustria, infatti, la disoccupazione è destinata a crescere: si arriverà all’11,8% di disoccupati nel 2013 e al 12,4% nel 2014. Le unità lavorative perse dal 2007 fino ad ora sono un milione che diventeranno uno e mezzo nel terzo trimestre del 2013.

Ulteriori problematiche, secondo Condfindustria, arrivano dal crollo dei consumi, che è arrivato a toccare le cifre del dopoguerra, e che si stabilizzerà solo nel 2014 e la pressione fiscale che

rimarrà prossima ai massimi storici e insostenibilmente elevata, specie quella effettiva: 53,9% del Pil nel 2014 tolto il sommerso dal denominatore

Le famiglie, quindi, sono messe in ginocchio da questa drammatica situazione economica che, come precisa  il presidente dell’Istat Enrico Giovannini, non tiene ancora conto di quanto successo nell’ano in corso:

I dati diffusi non tengono conto ancora della difficile situazione del 2012, quindi le cifre sulla situazione della povertà in italia sono destinate a peggiorare nel corso dell’anno. La situazione è molto difficile: avere quasi un terzo di italiani a rischio povertà ed esclusione è un dato molto elevato, che segnala la difficoltà di famiglie che non riescono a far fronte ad una spesa improvvisa oppure non riescono a riscaldare adeguatamente il proprio appartamento, oppure hanno tagliato le spese alimentari.

Tasso misto: Webank in promozione fino al 31/12

 Nel settore dei mutui a tasso misto, l’offerta di Webank sbanca su tutte, considerando le condizioni classiche di una richiesta: 140 mila euro di fondo da rimborsare in 30 anni. L’offerta è valida per tutte le richieste inoltrate entro il 31 dicembre ed è recensita da MutuiSupermarket.

Su questo portale, negli ultimi giorni, sono stati messi in evidenza i mutui “in promozione”, quelli la cui offerta sui tassi e sulle condizioni scadrà a breve. Abbiamo già preso in considerazione i mutui a tasso fisso della BNL e d’Intesa Sanpaolo, banche che spopolano anche tra i tassi variabili.

Se invece l’idea del mutuatario volge verso i lidi del tasso misto, allora bisogna approfittare di WeBank entro il 31 dicembre. La rata per un finanziamento tipo è di 673,72 euro. Il TAEG d’ingresso è del 4,16 per cento e comprende i costi degli interessi, le spese iniziali, le spese ricorrenti e l’imposta sostitutiva.

Le spese iniziali sono molto contenute visto che si deve pagare soltanto l’imposta sostitutiva che di base ammonta a 350 euro, mentre sono gratuite le spese di istruttoria, perizia, assicurazione scoppio e incendio e le spese ricorrenti.

Il mutuo può essere usato sia per l’acquisto della prima e della seconda casa, sia per la ristrutturazione della stessa. L’importo erogato varia da un minimo di 50 mia euro ad un massimo di 1 milione di euro. Il tasso è fisso per i primi cinque anni, poi, ogni cinque anni si può rinegoziare il tasso optando anche per il variabile.

BNL: anche il fisso in promozione fino al 18/01

 La Banca Nazionale del Lavoro, grazie alla campagna Diamo credito al 2013 propone sui maggiori portali dedicati ai mutui e sul sito ufficiale, una serie di prodotti in promozione. Abbiamo già analizzato le caratteristiche del mutuo a tasso variabile dell’istituto di credito in questione, ora passiamo alla scheda del Mutuo Spensierato a tasso fisso.

Il Mutuo Spensierato a tasso fisso di BNL, per una richiesta standard di 140.000 euro da rimborsare in 25 anni, prevede il pagamento di una rata di 880,75 euro. Sul sito di MutuiSupermarket si può prendere visione del piano d’ammortamento e provare ad ottimizzare l’importo e la durata del mutuo in base alle proprie esigenze.

Il TAEG è del 6,08 per cento e comprende sia il costo degli interessi calcolati su un tasso finito del 5,75% sia le spese iniziali, quelle ricorrenti e l’imposta sostitutiva. Nel dettaglio le spese iniziali richieste sono di 1510 euro, vale a dire 1260 euro per l’istruttoria e 250 euro per la perizia. Le spese ricorrenti comprendono il pagamento dell’assicurazione scoppio e incendio spalmata su tutte le rate del piano d’ammortamento.

L’imposta sostitutiva di base è di 350 euro ma questo costo aumenta al crescere dell’importo richiesto dagli aspiranti mutuatari.

La BNL finanzia importi che vanno da 50 mila euro fino al 75% del valore dell’immobile. L’offerta può essere attivata entro il 18 gennaio 2013 con l’obbligo di rogitare entro il 15 febbraio 2013.

Mutuo Domus Fisso: approfittane fino al 31/12

 Come nella migliore delle tradizioni “di concorrenza”, torna la sfida tra i prodotti BNL e quelli d’Intesa Sanpaolo, basta dare uno sguardo, nelle recensioni su MutuiSupermarket, alle migliori offerte di mutui a tasso fisso.

Per i variabili abbiamo visto già le offerte dei due istituti di credito, il mutuo BNL e la proposta d’Intesa Sanpaolo, da attivare rispettivamente entro il 18 gennaio 2013 ed entro il 31 dicembre 2012. Passando alle promozioni sui tassi fissi, troviamo sempre le stesse scadenze e sempre le stesse banche.

Siccome abbiamo illustrato già il Mutuo Spensierato BNL, passiamo all’esame del Mutuo Domus Fisso d’Intesa Sanpaolo.

Il TAEG proposto è del 6,64% che comprende sia il costo degli interessi, sia le spese iniziali, sia quelle ricorrenti, nonché l’imposta sostitutiva.

Per le spese iniziali bisogna considerare 600 euro per l’istruttoria della pratica, 250 euro per la perizia dell’immobile e poi anche 1062.60 euro per l’assicurazione scoppio e incendio. Le spese ricorrenti invece sono 561 euro in tutto e comprendono sia quelle amministrative per rata, sia quelle per anno.

L’imposta sostitutiva varia con l’importo erogato. Di base si considerano 350 euro. Il prezzo scontato proposto nella descrizione si può ottenere attivando un mutuo entro il 31 dicembre 2012 e tra gli altri vantaggi di cui approfittare ci saranno anche le opzioni aggiuntive a condizioni promozionali.

Il mutuo può essere erogato per l’acquisto delle prima o della seconda casa.

Variabile d’Intesa Sanpaolo in offerta fino al 31/12

 MutuiSupermarket, uno dei più noti portali di mutui d’Italia, ha reso un gran servizio a tutti i cittadini che intendono stipulare un mutuo conveniente a tassi variabili entro un paio di mesi.

Nell’elenco dei migliori prodotti in circolazione, censiti e recensiti dal portale, sono messi in evidenza quelli le cui promozioni scadono a breve. Abbiamo già parlato, per i variabili, del prodotto BNL, adesso passiamo alla presentazione del Mutuo Domus Variabile di Intesa Sanpaolo.

Partiamo dalla rata che, per un finanziamento tipo, è pari a 694,13 euro, con la possibilità di visualizzare sul portale anche il piano d’ammortamento e una simulazione illustrativa dell’andamento della rata variabile negli anni.

Il TAEG che descrive i costi del mutuo, dagli interessi, all’istruttoria, fino alle spese ricorrenti e alle spese sostitutive, è del 3,72 per cento e se si analizzano per bene i costi scopriamo che: le spese iniziali sono 600 euro per l’istruttoria, 250 euro per la perizia e 885,50 euro per l’assicurazione scoppio e incendio.

Ci sono poi da sostenere le spese ricorrenti, circa 480 euro tra spese amministrative per rata e per anno. 350 euro è l’imposta sostitutiva di base che cresce in base all’importo richiesto.

I vantaggi del prodotto sono nelle condizioni promozionali e nell’erogazione del mutuo all’atto del rogito. Il prezzo scontato è riservato a chi si reca in filiale e avvia la pratica entro il 31 dicembre 2012.

Previsioni nuove assunzioni per il 2013 ancora al ribasso

 L’indagine sulle prospettive del lavoro per i primi mesi del 2013 è stata effettuata da ManpowerGroup che ha coinvolto 1.000 datori di lavoro di imprese con sede in Italia. I risultati sono quasi catastrofici: da quanto emerso la previsione sull’occupazione si attesta su un -11%  – il livello più basso raggiunto dal 2003 – più debole del 2% rispetto al trimestre precedente e del 4% rispetto allo stesso periodo del 2012.

I datori di lavoro vivono ancora in uno stato di incertezza e questo si ripercuote sulla possibilità di avviare nuove assunzioni. Il 75% dei datori di lavoro intervistati non ha in progetto un aumento del proprio organico, il 18% prospetta una sua riduzione e solo il 6% degli intervistati pensano che nel prossimo anno potranno essere in grado di dare lavoro ad altre persone.

A trainare le nuove, poche, assunzioni sono i comparti dell’Elettricità, del Gas e dell’Acqua (+10%), i settori Agricoltura, Caccia, Selvicoltura e Pesca dichiarano i programmi di assunzione più deboli, con una previsione del -27%Costruzioni, Commercio all’Ingrosso e al Dettaglio vanno appena meglio, ma anche i questo caso la previsione è del -23%. Deboli anche le prospettive di crescita per i settori Ristoranti e Alberghi e Minerario ed Estrattivo, con percentuali che si attestano al -16%.

Mutuo variabile BNL in promozione fino al 18/01

 Il mutuo variabile BNL è in promozione su MutuiSupermarket per chi accende questo finanziamento entro il 18 gennaio 2013. Il rogito deve poi essere assicurato entro il 15 febbraio 2013. Scopriamone insieme le caratteristiche.

Quel che si legge nell’elenco dei mutui variabili più convenienti è che per un finanziamento tipo di 140.o00 euro, la rata d’ingresso è di 675,61 euro. Il TAEG, che racchiude tutti i costi previsti per i clienti della Banca Nazionale del Lavoro, è del 3,37 per cento.

Sono inclusi nel TAEG gli interessi dovuti, ma anche le spese iniziali, quelle ricorrenti e l’imposta sostitutiva. Il tasso, in sé non era comunque alto, visto che è dato al 3,16 per cento ed è il risultato della somma tra Euribor 1 mese pari allo 0,11% e spread al 3,05%.

Nella scheda è proposto il dettaglio delle spese. Coloro che si rivolgono alla BNL dovranno pagare 1510 euro di spese iniziali (istruttoria + perizia), 798 euro di spese ricorrenti, vale a dire l’assicurazione scoppio e incendio, obbligatoria, che sarà ripartita su tutte le rate del piano d’ammortamento.

Tra le altre spese da sostenere c’è anche l’imposta sostitutiva, ben 350 euro.

La promozione attuale rientra nella campagna Diamo credito al 2013 ed ha come obiettivo quello di rilanciare i mutui adottando spread scontati rispetto ai mutui tradizionali.

Rendimento reale delle attività finanziarie

 In economia, per rendimento si intende il flusso monetario che genera l’investimento in una attività finanziaria. Il suo calcolo avviene per frazioni del prezzo e in relazione al tasso di inflazione.

Quando un risparmiatore investe in una o più attività finanziarie, ciò che si aspetta è che il flusso monetario che ne consegue sia maggiore del tasso di inflazione (ossia della perdita di potere di acquisto della moneta). Quindi, quando si tratta di scegliere una attività finanziaria è necessario, nella sua valutazione, capire quale sia il rendimento reale della stessa, ossia quanto si può guadagnare da quell’investimento al netto del tasso di inflazione. Il rendimento reale si calcola come differenza tra il il tasso di rendimento nominale e il tasso d’inflazione.

Oltre a questo vanno valutate anche altre due variabili. Una è il rischio di una determinata classe di attività finanziarie e l’altra è il rendimento atteso, ossia la media dei rendimenti storici di quella attività.  Ad esempio le azioni hanno un rendimento atteso più elevato dei titoli di stato, ma sono anche più rischiose.

Per questi motivi, nella scelta della composizione di un portafogli di investimento, è necessario fare in modo che il rendimento atteso e reale delle attività contenute siano bilanciati anche al profilo di rischio dell’investitore stesso.

 

Fidiamo di Fiditalia per l’acquisto di piccoli “oggetti”

 Fiditalia propone il prestito FIDIAMO in promozione su PrestitiOnline. Si tratta di un finanziamento rivolto a privati che abbiano la possibilità di dimostrare il proprio reddito, quindi lavoratori dipendenti a tempo indeterminato che lavorino da almeno due anni e lavoratori autonomi con un’anzianità lavorativa di almeno 5 anni.

Il prestito FIDIAMO serve per concludere l’acquisto di oggetti d’informatica, PC, elettrodomestici, per sostenere il costo delle riparazioni della propria auto, per pagare delle spese mediche, per avere più tranquillità nell’acquisto di oggetti che servono alla cura di una passione, di un hobby o per migliorare la qualità del tempo libero.

La somma richiesta può variare da 3.000 a 30.000 euro e deve essere poi rimborsata in un periodo che oscilla tra i 24 e i 60 mesi. Il tasso nominale annuo proposto da Fiditalia è dell’8,90% cui si devono aggiungere alcune spese: l’imposta sostitutiva di 14,62 euro da addebitare sulla prima rata, le spese annuali pari a 3,10 euro. Non sono previsti costi per l’istruttoria o spese mensili.

Facoltativamente si può sottoscrivere una polizza pari allo 0,14% del capitale finanziato per tutta la durata del finanziamento. A richiesta della compagnia assicurativa, il sottoscrittore deve portare un garante o un coobbligato.

I documenti richiesti, fondamentali per inoltrare la richiesta, sono un documento d’identità valido, il codice fiscale, le ultime tre buste paga o l’ultimo modello Unico per gli autonomi, il cedolino pensione e una bolletta intestata al richiedente.

Tutti gli altri dettagli del prodotto nella scheda di PrestitiOnline.