Squinzi interviene su Conti Pubblici

Giorgio Squinzi, intervenendo al convegno del Centro Studi Confindustria (ente da lui presieduto), ha dichiarato che un’ulteriore manovra correttiva deve essere esclusa e la priorita’ assoluta riguarda solo ed esclusivamente la crescita. Se deve essere esclusa una nuova manovra correttiva perche’ il pareggio bilancio e’ stato raggiunto strutturalmente, ciò non vuol dire che si possa allargare la spesa pubblica o tagliare le tasse senza un’adeguata copertura. Il pareggio va mantenuto.

La crescita è dunque per Squinzi la priorità assoluta. C’era già da prima della crisi e su di essa occorre investire in tempi rapidi, quei tempi che prima non sono stati sfruttati a dovere.

Squinzi sottolinea che per avere piu’ crescita bisogna ripristinare a pieno la competitivita’ del Paese: si possono fare cose che non costano e che sono quelle che alla lunga portano maggiori benefici: piu’ flessibilita’ piu’ concorrenza, meno burocrazia piu’ merito. Riconfigurare lo stato rendendolo piu’ snello fa scendere spesa pubblica e incoraggia iniziative imprenditoriali: e’ questa vera spending review. Ma occorre anche fare altri interventi che costano come quelli sulle infrastrutture e sull’agenda digitale e a sostengo dell’innovazione e della ricerca come quelli sulla promozione all’estero dove l’Italia spende una frazione di quello che fanno Francia e Germania”.

Il Tetto al Tasso di Bipiemme

 Il Mutuo Tetto al Tasso del gruppo Bipiemme è in promozione su MutuiOnline e propone delle condizioni vantaggiose per chi accende un finanziamento entro il 31 gennaio 2013, partendo proprio dal sito d’intermediazione, ma con la gestione della pratica in filiale.

Il Mutuo Tetto al Tasso di Bipiemme, com’è facile intuire dal titolo, è un mutuo variabile con tetto massimo da usare per l’acquisto della prima o della seconda casa, oppure per la ristrutturazione dell’immobile.

L’importo finanziabile è un po’ esiguo visto che si tratta del 70 per cento del minore tra prezzo d’acquisto e valore di perizia, ma si può spillare anche un loan to value dell’80 per cento nei casi in cui il reddito complessivo netto del richiedente o dei richiedenti sia di almeno 3000 euro e il rapporto rata/reddito non superi il 25%.

Il tasso è un variabile calcolato come somma tra l’Euribor di periodo e lo spread al 3,65%. Il cap è al 6 per cento. Lo spread della banca, tuttavia, si può ridurre a patto che almeno uno dei richiedenti non abbia ancora compiuto 35 anni.

L’offerta ha anche un limite temporale oltre che un vantaggio calibrato sull’anagrafica: si deve sottoscrivere entro il 31 gennaio 2013, il che vuol dire che occorre poi rogitare entro il 31 marzo dell’anno venturo. I dettagli sul sito MutuiOnline.

 

La gestione del rischio del portafogli finanziario

 Non esistono delle attività finanziarie a rischio zero, ogni tipo di investimento, che sia su azioni, su obbligazioni, immobili o quant’altro, è legata ad un margine di rischio più o meno alto.

Inoltre, va considerato che in termini economici il rischio non è solo inteso come un fattore negativo, ma comprende anche la nozione di rischio potenziale, per questo, nella valutazione di uno strumento finanziario di investimento, si è soliti distinguere tra potenziale di opportunità (upside risk) e potenziale di pericolo (downside risk).

La gestione de rischio di un portafogli finanziario, quindi, deve tendere, dal momento che il suo fine ultimo è quello di massimizzare il rendimento delle attività in esso contenute, ad abbassare quanto più possibile il downside risk senza interferire troppo nell’upside risk.

Riuscire in questa impresa vuol dire fare delle opportune valutazione sia delle singole attività del portafogli sia dell’interazione tra queste e del portafogli nel suo complesso, in modo da ottenere un range di oscillazione del rendimento del portafogli stesso per capire come agire nel caso i cui il rendimento effettivo sia minore di quello effettivamente atteso.

La valutazione di queste variabili deve poi essere messe in relazione con il profilo specifico di ogni risparmiatore, per capire se effettivamente il portafogli di investimento costituito può soddisfare le sue esigenze.

Italia e Spagna fuori dall’accordo sul brevetto unico europeo

Nasce il brevetto unico per l’Unione europea. Ci sono voluti anni di dibattiti, se si pensa che se ne parla già dal 1973, per realizzarlo.

Ora, finalmente, il Parlamento di Bruxelles ha approvato una legislazione che consentirà di solidificare ulteriormente il mercato unico, fornendo alle imprese regole uniformi in un campo fondamentale come quello della registrazione dei brevetti.

Un accordo che, momentaneamente, esclude Italia e Spagna, che non hanno approvato l’aspetto linguistico del provvedimento.

Il nuovo brevetto unico europeo, offrirà la possibilità di registrare licenze a protezione di invenzioni con un solo atto in tutti i Paesi, ma l’atto potrà essere redatto solo in inglese, francese o tedesco. I due Paesi hanno presentato ricorso.

Così gli esperti:

“Nell’approvare la legge, che prevede anche la nascita di una Corte di giustizia specializzata, l’aspetto linguistico è stato il più difficile da superare: l’Ue ha 23 lingue ufficiali e ognuno degli Stati membri, preoccupato per i costi di traduzione delle imprese, ha cercato di includere anche la propria lingua nel provvedimento, ma non è stato possibile”.

La Commissione europea ha spiegato che le nuove regole potranno ridurre i costi per le aziende sui singoli brevetti di circa 30 mila euro. Se almeno 13 Paesi avranno ratificato l’accordo entro novembre 2013, il primo brevetto europeo potrebbe vedere la luce nell’aprile 2014

Nel frattempo, il presidente di Confindustria Squinzi ha dichiarato:

“L’Europa fa un deciso passo in avanti verso un sistema più semplice, più efficiente e meno costoso. Finalmente i paesi dell’Unione europea colmano la distanza con gli Usa e il Giappone, dove brevettare costa dieci volte meno, e si dotano di meccanismi, sicuramente perfettibili ma che consentiranno di ottenere un brevetto valido in 25 Paesi con un’unica procedura, a costi molto più ridotti degli attuali e, soprattutto, di avere una giurisdizione unica in caso di controversie, senza doversi rivolgere a un tribunale diverso per ogni Paese. Se la Corte di Giustizia Ue seguirà le conclusioni odierne dell’avvocato generale, che raccomanda di bocciare i ricorsi presentati da Italia e Spagna, è importante e urgente che in tempi brevi il nostro Paese aderisca pienamente al nuovo brevetto unico europeo, come le imprese chiedono da tempo”.

Stage retribuiti per futuri giornalisti

Reuters è una della maggiori agenzie giornalistiche a livello internazionale. Le sue sedi sono presenti in tutto il mondo e, a partire dal settembre del prossimo anno, quelle di Inghilterra, Stati Uniti e Asia saranno aperte a tutti coloro che riusciranno a superare le selezioni.

Reuters offre agli stagisti un programma di formazione intensiva in aula della durata complessiva di 9 mesi ai quali faranno seguito gli inserimenti presso una delle redazioni regionali di Londra, New York e di tutta l’Asia. Dopodiché, per tutti gli stagisti che si saranno dimostrati in grado di apprendere e di mettere in campo quanto appreso sarà offerta la possibilità di inserimento lavorativo in una delle 200 redazioni Reuters sparse in tutto il mondo.

L’offerta è destinata a laureandi o neolaureati in giornalismo, materie economiche o lingue, o giornalisti e professionisti finanziari. I requisiti richiesti da Reuters per partecipare alle selezioni sono:

– passione per il giornalismo e esperienze di lavoro in ambito editoriale;
– conoscenza fluente di una lingua straniera (la conoscenza di più di una lingua – soprattutto se arabo, russo, mandarino o tedesco –  sarà considerata requisito preferenziale);
– interesse per l’informazione finanziaria;
– brillante percorso accademico.

Se siete interessati non c’è tempo da perdere. Saranno infatti ammessi alle selezioni solo i candidati che invieranno il proprio curriculum vitae attraverso l’apposito form online entro il 14 – 15 dicembre 2012. Le selezioni si svolgeranno a febbraio 2013.

Assicurazione viaggi: l’offerta online di Chartis

 Il settore assicurativo è in fermento. Sono tante le compagnie che hanno lanciato le offerte di fine anno e se in questo ultimo scorcio di 2012, il vostro desiderio più grande è viaggiare, allora dovete approfittare della polizza Viaggi in offerta su CercAssicurazioni.it.

La polizza Travel Guard del gruppo Chartis è una delle assicurazioni più convenienti che si possono trovare su internet, canale privilegiato da chi va sempre a scovare sconti, ma si può sottoscrivere con un ulteriore sconto del 35% nel caso in cui si diventi clienti del portale CercAssicurazioni.

Travel Guard di Chartis mette al sicuro il singolo sottoscrittore ma anche tutta la famiglia o un gruppo di amici, che si recano in viaggio per lavoro o per diletto. Siccome gli imprevisti sono sempre tanti e dietro l’angolo, Chartis ha pensato di “toglierne” qualcuno dai pensieri di chi ha la valigia pronta sull’uscio.

Per esempio, la polizza in questione tutela il cliente nel caso in cui sia costretto ad annullare il viaggio per motivi che non dipendono dalla sua volontà e c’è il rischio di perdere tutti i soldi investiti nell’acquisto dei biglietti dei mezzi di trasporto e nella prenotazione dell’alloggio.

In più Travel Guard di Chartis tutela dallo smarrimento del bagaglio, assicura il pagamento di spese mediche ed è anche una polizza a responsabilità civile. Sul sito di CercAssicurazioni è possibile fare il preventivo.

 

In calo i prestiti alle famiglie

Calano i prestiti bancari. Questi i dati resi noti da Bankitalia:

“Ad ottobre, gli impeghi all’intero settore privato sono scesi dell’1% rispetto a settembre, registrando il terzo calo consecutivo. I prestiti alle sole famiglie sono scesi dello 0,1% registrando il primo calo da 13 mesi a questa parte, mentre i finanziamenti alle imprese hanno segnato il sesto calo consecutivo scendendo del 2,9% rispetto al mese precedente dopo il -3,2% registrato a settembre. Sul versante della raccolta, a ottobre si segnala un aumento del 4,7% sul mese precedente, quando l’incremento su base mensile era stato del 5,7 per cento. In lieve aumento le obbligazioni (+11,8% mensile). Per quanto riguarda i tassi sui depositi si segnala un lieve aumento, dall’1,27 all’1,28 per cento, a cui si associa un incremento della remunerazione dei tassi sui conti correnti (dallo 0,54 allo 0,55 per cento)”.

Bankitalia ha anche fornito le ultime rilevazioni sui tassi dei mutui, nonché sul credito al consumo:

“Scendono, intanto, i tassi sui mutui e sul credito al consumo. A ottobre i tassi applicati sui prestiti per l’acquisto di abitazioni sono scesi al 4,06% dal 4,10% del precedente mese di settembre (e ai minimi dal novembre 2011). Più sensibile la flessione registrata per il credito al consumo: in questo caso il calo è stato dal 9,73% di settembre al 9,65% di ottobre”.

Lavorare nell’animazione turistica

 Anche se sembra ancora presto per pensarci, chi lavora nel campo del turismo sa che questo è il periodo migliore per trovare un impiego per la prossima estate. L’offerta che vi proponiamo oggi è quella di Eventi Animazione, in collaborazione con EURES Milano, che sta cercando 300 giovani da impiegare come animatori per villaggi vacanze e altre strutture ricettive in Italia e nel resto del mondo.

E’ offerto un contratto di lavoro a tempo determinato – la retribuzione varia dai 400 ai 1200 euro mensili in base al tipo di mansione e all’impegno richiesto – nelle strutture presenti in Lazio, Marche, Abruzzo, Veneto e Sicilia per quanto riguarda l’Italia e quelle di Egitto e Cipro.

Nello specifico, le figure ricercate sono:

Capo animazione
Hostess
Addetti all’infanzia
Istruttori sportivi
Dj / Tecnici del suono
Scenografi
Fotografi
Addetti alla boutique
Istruttori acquagym / fitness / balli di gruppo
Animatori di contatto / pubbliche relazioni

Ai candidati viene richiesta disponibilità al trasferimento, età compresa tra i 18 e i 30 anni, buona conoscenza della lingua inglese (livello intermedio) e predisposizione al contatto con il pubblico.

Per chi vuole candidarsi c’è tempo fino a questa sera. Per farlo è necessario inviare il proprio curriculum vitae all’indirizzo di posta elettronica [email protected], specificando la sede dove fare il colloquio tra Padova, Milano, Torino, Genova, Firenze, Napoli, Reggio Calabria e Catania.

 

La Spending Review delle famiglie

Le famiglie fanno la loro personalissima Spending Review. Come? Risparmiando su telefono, benzina, gasoli per le automobili, casa, bar. Ad un anno di distanza dalla partenza dell’operazione i conti domestici iniziano a tornare e la pressione fiscale (salita di quasi due punti percentuali negli ultimi dodici mesi) è stata tenuta a bada. Il potere d’acquisto crolla e per risalire la china occorre fare un lavoro certosino. Tagliare le entrate e cambiare tutto nel proprio lifestyle. Ciò ha regalato agli italiani un taglio (mancata spesa) di 33 miliardi.

Unione Petrolifera sottolinea il taglio alle auto:

“L’auto è la vittima eccellente dell’austerity casalinga. Una scelta quasi obbligata: la raffica di aumenti delle accise (sulla verde sono salite del 22% tra gennaio e agosto 2012, sul diesel del 33%) ha fatto decollare i prezzi del carburante. E noi, difficile fare diversamente, ne compriamo sempre meno. Nei primi 10 mesi dell’anno abbiamo tagliato del 9,9% la spesa per il pieno. Nei nostri serbatoi sono entrati 3,4 miliardi di litri in meno, quanto basta per fare un milione di volte il giro della Terra – pari (in teoria) a un risparmio secco di 6 miliardi”.

Econometrica vede così le spese della famiglia:

“Peccato che l’aumento delle tasse si sia mangiato con gli interessi i sacrifici. Secondo Econometrica la spesa delle famiglie tricolori alla voce “benzina e gasolio” salirà quest’anno di 4 miliardi a 71,8 miliardi. Solo tra gennaio e ottobre le entrate dello Stato grazie alle tasse sui carburanti sono cresciute di 3,5 miliardi malgrado il crollo dei volumi. Nessuno si stupisce, visti i costi di gestione, se in tantissimi hanno rimandato l’acquisto dell’auto. Le vendite sono crollate del 20% rispetto a un anno fa e quest’anno gli italiani investiranno “solo” 28,7 miliardi per sostituire la loro quattroruote, 7 miliardi in meno del 2011″.

Avanzano le trattative, ma il Fiscal Cliff zavorra il Pil americano

 Nel rapporto di Moody’s Analytics firmato dal capo economista Mark Zandi si legge che, dato per raggiunto l’accordo tra democratici e repubblicani per evitare il Fiscal Cliff, l’economia americana continuerà a sentirne il peso per tutto l’anno a venire. I cambiamenti proposti da Obama, se verranno accettati al Congresso – aumento delle introiti fiscali da 1.400 miliardi in dieci anni grazie anche alla riduzione degli sgravi fiscali – peseranno sul Pil per l’1,25%.

“Gli impedimenti alla crescita saranno significativi, soprattutto nella prima metà dell’anno, ma gestibili. Con ulteriore chiarezza su tasse e budget, le aziende, le banche e le famiglie dovrebbero tornare ad essere più aggressive su investimenti, assunzioni, prestiti e spese.”Gli impedimenti alla crescita di cui si parla nel rapporto di Moody’s sono la scadenza degli sgravi fiscali dell’era Bush, che comporterà un aumento della pressione fiscale per i grandi patrimoni (questo è il punto su cui i repubblicani stanno cercando maggiori opposizioni), la riduzione dell’aumento delle aliquote e i tagli della spesa.

Barack Obama continua a lavorare alacremente per raggiungere l’accordo, che deve essere raggiunto entro e non oltre la fine dell’anno.