Fitch taglia le stime di crescita dell’economia mondiale

 L’economia mondiale cresce poco e a rilento e, secondo le ultime stime dell’agenzia di rating Fitch pubblicate nell’ultimo Global Economic Outlook, la crescita del Pil mondiale sarà più bassa di quanto stimato in precedenza.

Per il 2012 Fitch prospetta una chiusura di anno con un agenzia di rating (le stime precedenti riportavano un 2,1%) e anche gli anni successivi non fanno ben sperare: il Pil mondiale del 2013 è stimato con una crescita del 2,4%, mentre in precedenza era stato stimato un progresso del 2,6%.

Previsioni al ribasso anche per il 2014. Per il periodo si è stimata la crescita mondiale è stata corretta al 2,9%, 0,1% in meno rispetto alle previsioni precedenti.

Le cause di questo abbassamento delle prospettive di crescita sono da imputare, secondo Fitch, alla debolezza della zona euro, alla situazione di incertezza riguardo al Fiscal Cliff americano e al rallentamento delle economie dell’India e del Brasile, paesi sui quali erano riposte delle grandi speranze. Sono soprattutto i ridimensionamenti di queste due economie ad aver indotto Fitch a rivedere al ribasso le stime di crescita, sulle quali pesano anche i tassi di interesse che verranno applicati dalla varie banche centrali.

A pesare anche la questione delle banche europee e della possibile riunione di queste sotto l’egida della banca centrale Europea.

Firmato il nuovo contratto nazionale per i metalmeccanici

 Il nuovo accordo per i lavoratori metalmeccanici è stato sottoscritto, avrà una durata di tre anni (dal 2013 al 2015) e prevede un aumento salariale di 130 euro. La firma è avvenuta tra Federmeccanica-Fim Cisl e Uilm. Seconda assenza per la Fiom-Cgil, che già  nel 2009 si era rifiutata di siglare l’accordo contrattuale.

I sindacati si ritengono soddisfatti per ciò che sono riusciti ad ottenere (incremento salariale di 130 euro al quinto livello):

Gli aumenti – spiega il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella – verranno corrisposti ai lavoratori nell’arco dei prossimi tre anni, cioè 35 euro il 1 gennaio 2013, 45 euro il 1 gennaio 2014 e 50 euro il 1 gennaio 2015. Si tratta di un risultato importante per il settore metalmeccanico, dato che il comparto industriale è stato gravemente colpito dalla recessione economica in essere nel Paese.

Ma non solo l’aumento di stipendio, i due milioni di lavoratori metalmeccanici saranno interessati anche da:

importanti innovazioni normative per quanto concerne l’inquadramento, il salario, la flessibilità e l’orario di lavoro, la tutela delle malattie e la previdenza integrativa sanitaria.

Ma la Fiom la pensa in modo opposto, dal palco della manifestazione dei metalmeccanici a Milano Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, dichiara che i sindacati non sono stati in grado di difendere i lavoratori e che la firma di questo contratto nazionale a queste condizioni sancisce la morte della categoria dei metalmeccanici.

 

Il controllo dei valori bollati

 L’Agenzia delle Entrate mette a disposizione degli utenti un gran numero di servizi telematizzati di cui i contribuenti si possono avvalere. Alcuni servizi sono sottoposti alla registrazione ai servizi Entratel, facile e gratuita da ottenere, utile per tenere sotto controllo il proprio cassetto fiscale.

Altri servizi, invece, possono essere usati anche senza essere registrati al portale dell’Erario. In questo secondo insieme rientra ad esempio il servizio di controllo dei valori bollati.

Il contribuente è guidato nella fruizione del servizio. In primo luogo si ricorda che per avere un esito, nella maschera di dialogo deve essere inserito il codice di 14 numeri presenti sopra il codice a basse, nella parte bassa del contrassegno.

Se il contrassegno è stato emesso prima del 15 marzo 2006 allora devono essere inseriti soltanto gli undici numeri finali senza digitare le prime tre cifre che sono “010”.

Perché verificare la validità di un contrassegno? Perché potrebbe essere stato contraffatto, per esempio, stampandolo su etichette rubate o semplicemente smarrite. Nel momento in cui il contrassegno risulta annullato nel sistema, il contribuente sarà chiamato a consideralo non valido. Il tabaccaio, infatti ha annullato il contrassegno stesso con la procedura messa a sua disposizione e i contrassegni annullati non possono essere venduti.

A questo punto la ricerca si effettua inserendo obbligatoriamente il numero dello scontrino e facoltativamente la data della sua emissione.

Attive le comunicazioni tributarie via PEC

 PEC è l’acronimo che indica la Posta Elettronica Certificata, uno strumento di comunicazione che dovrebbe aumentare la chiarezza dei bilanci e degli affari delle aziende, ormai obbligate a dotarsi di un indirizzo certificato. All’inizio la registrazione era corrisposta gratuitamente, adesso, ottenere un indirizzo PEC è diventato oneroso, nel senso che occorre pagare un abbonamento.

Le aziende interessante, che non hanno ancora provveduto a dotarsi di una PEC, possono far riferimento ai maggiori gestori di posta elettronica per ottenerla e magari optare anche per il servizio di firma elettronica. Molto comune è la sottoscrizione dell’abbonamento per la PEC tramite il portale Aruba che fornisce anche questo tra gli altri servizi di hosting, stampa, etc.

Dopo una fase di sperimentazione, dal 4 dicembre 2012, è attivo un provvedimento che rende operative le comunicazioni via PEC, relative ai processi tributari, in tutti i territori della Penisola. In pratica si potrà e si dovrà usare la PEC per l’invio degli atti nei processi tributari.

Questa innovazione comporta un risparmio di tempo sicuramente ma alleggerisce anche la spesa delle amministrazioni. Il decreto che estende l’uso del canale telematico di comunicazione alle Commissioni tributarie regionali e provinciali di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Puglia e Trentino Alto Adige, è stato pubblicato in Gazzetta il 3 dicembre.

Gli accordi fiscali con la Svizzera

 L’Italia sta per firmare un accordo fiscale con la Svizzera che va ad intaccare il patrimonio di chi ha esportato illegalmente dei soldi in questi paradisi fiscali. Se ne discute da tempo anche perché la Svizzera sta provando a raggiungere un accordo anche con la Germania e sembra che la proposta sia stata bloccata dal parlamento tedesco.

In pratica la Svizzera deve trovare un modo per consentire all’Italia e agli altri paesi di tassare i capitali che i loro cittadini portano in Svizzera. Prima della fine dell’anno potrebbe essere raggiunto un accordo nel nostro paese, soprattutto perché il problema è entrato nell’agenda politica dopo essere stato oggetto di un confronto televisivo per le primarie del PD.

Chi ha portato i capitali in Svizzera lo ha fatto per una questione di convenienza, infatti i depositi bancari in questo paese sono sottoposti ad una fiscalità molto appetibile e vantaggiosa. In più è proverbiale il silenzio, la riservatezza degli istituti di credito svizzeri.

Dopo l’ultimo incontro tra Passera e due rappresentanti del Governo svizzero, si sono scatenate le indiscrezioni nel senso che si discute ancora di quanti sono effettivamente i capitali italiani presenti dall’altra parte del confine. Sembra siano circa 100 miliardi di euro. Se fossero accettate le aliquote più alte, si potrebbe ottenere qualcosa come 37 miliardi di euro, ma i più prudenti parlano di un gettito immediato di 10-15 miliardi di euro.

Quando gli eredi sono risarciti dal notaio

 Il tema su cui si è pronunciata questa volta la Corte di Cassazione è la dichiarazione di successione che deve essere inviata dal notaio che ha ottenuto il mandato per farlo dagli attori coinvolti nell’atto. In soldoni, la sentenza numero 21082 del 27 novembre 2012, spiega che il notaio deve risarcire gli eredi in caso di ritardo nella presentazione dell’atto di successione.

Il fatto alla base del pronunciamento. Un contribuente, in proprio e in qualità di legale rappresentante dei suoi figli non ancora maggiorenni, ha portato davanti al Tribunale di Roma il notaio che aveva incaricato di presentare la denuncia di successione.

La richiesta del contribuente era quella di accertare che la responsabilità del ritardo fosse del notaio e al tempo stesso obbligarlo a pagare le sanzioni pecuniarie definite dall’Agenzia dell’Entrate, tenuto conto della rivalutazione e degli interessi.

I porporati hanno accertato che l’incarico dato al notaio era pervenuto nel tempo utile a predisporre la dichiarazione e quindi il ritardo è esattamente responsabilità del notaio. Il Tribunale di Roma ha quindi condannato quest’ultimo al pagamento di un risarcimento al contribuente.

Il risarcimento era equivalente alla pena pecuniaria con gli interessi. Il notaio ha fatto ricorso in appello e spiegando i dettagli della pratica, la quale si è sviluppata in due step successivi, ha ottenuto una riduzione della pena e dovrà corrispondere al contribuente un risarcimento minore rispetto a quello definito dal giudice di primo grado.

Incentivi alla pesca: quali soggetti ottengono quanto

 La Regione Abruzzo ha messo a disposizione un fondo per incentivare lo sviluppo dell’attività della pesca sulle sue coste individuando due zone d’intervento: la Costa Blu e la Costa dei Trabocchi che corrispondono alle zone costiere della provincia di Teramo e delle province di Pescara e Chieti.

Abbiamo già considerato il GAC COSTA BLU spiegando quali sono le finalità del bando e gli interventi ammissibili. Adesso passiamo a considerare quanti soldi ci sono a disposizione per ciascuna azione e con che criteri saranno selezionate le domande.

Gli incentivi a disposizione.  Le risorse pubbliche assegnate complessivamente al GAC COSTA BLU sono 660 mila euro da ripartire in questo modo:

  • 10 interventi per la realizzazione delle microstrutture: max 7.200 euro con un carico di spesa per il beneficiario del 60%;
  • 5 interventi per il sostegno alla commercializzazione integrata: max 7500 euro con il 50% di spesa a carico del beneficiario;
  • 1 intervento per il sostegno alle forme innovative di commercializzazione: max 12000 euro con il 50% di spesa da sostenere da parte del beneficiario;
  • 5 interventi per l’adeguamento delle imbarcazioni all’attività di pesca turismo: max 36782,64 e la spesa del beneficiario cambia in base alla stazza delle imbarcazioni;
  • 3 interventi per il recupero e l’adeguamento delle abitazioni dei pescatori all’attività di B&D;
  • 7 interventi per il la realizzazione dei punti di sosta a fini di ristoro: max 25000 con una spesa a carico del beneficiario del 50%
  • 4 interventi per la realizzazione di poli di attività ricreative in mare: max 15000 euro con una spesa a carico del beneficiario del 50%.

Le domande pervenute per tempo, saranno valutate in base alla congruità e al rispetto dei requisiti, della documentazione e della modulistica. Costituiranno un titolo preferenziale le richieste inviate da piccole e medie imprese, che sfruttano il prodotto locale.

Gli incentivi alla pesca della Regione Abruzzo

 I soggetti pubblici e i privati che lavorano ed hanno intenzione di ampliare il loro business nel settore della pesca in Abruzzo, possono accedere agli incentivi che mette a loro disposizione la Regione.

Sono stati pubblicati alla metà di novembre, precisamente il 13 del mese, due bandi pubblici per le aree dei Gruppi di Azione Costiera, i cosiddetti GAC: COSTA BLU e COSTA DEI TRABOCCHI. La richiesta di benefici e incentivi vanno inviate entro il 13 marzo 2013, attraverso la compilazione della modulistica messa a disposizione sul sito della Regione. 

Prendiamo in esame le finalità e gli interventi ammissibili del GAC COSTA BLU.

L’obiettivo del bando è quello di promuovere azioni di valorizzazione del potenziale produttivo dell’area, migliorare le condizioni di vita degli operatori della pesca e la fruibilità dell’area da parte dei cittadini stessi, valorizzare l’immagine dell’area e offrire assistenza tecnica nella progettazione e nell’implementazione della strategia.

Per quali interventi si ottengono gli incentivi. Per la realizzazione di strutture dedicate alla vendita diretta o alla trasformazione del pescato, per il sostegno alla commercializzazione integrata di prodotti ittici, turistici ed agricoli, per il sostegno di forme innovative di commercializzazione, per l’adeguamento delle imbarcazioni all’attività di pesca turismo, per il recupero delle abitazioni nella disponibilità dei pescatori da dedicare al Bed and dinner, per la realizzazione di punti di sosta attrezzati a fini di ristoro e per la realizzazione di politi di attività ricreative in mare.

Per conoscere l’entità dell’incentivo si consiglia di leggere il bando sul sito della Regione Abruzzo.

IMU e seconde case: la questione

 Il saldo IMU è considerato dai più una stangata. Tutti erano a conoscenza delle difficoltà finanziarie dei comuni e si aspettavano un incremento delle aliquote di base comunicate a giugno. Sono molti oggi, i proprietari di case, che devono prendere atto che la peggiore prospettiva si sta trasformando in realtà.

I siti dei comuni mettono a disposizione un servizio per calcolare l’IMU una volta inseriti i dati dell’immobile e dei proprietari, ma tanti sono poi quelli che fanno ricorso alla consulenza dei CAF. La scadenza del saldo IMU non è cambiata ed è per il 17 dicembre.

In conseguenza dell’imposta come si sta comportando il mercato immobiliare? C’è una corsa alla vendita delle seconde case e delle case usate per le vacanze. Il fatto è che l’IMU su queste abitazioni vale qualcosa come 15 miliardi di euro.

Un’indagine sulla vendita delle seconde case l’ha fatta il portale Casa.it che ha intervistato i proprietari i quali hanno dichiarato, nel 48,8 per cento dei casi, che modificheranno l’uso della seconda abitazione. Soltanto il 31,8 per cento degli intervistati venderà la seconda casa per via dell’IMU, mentre il 10,2%, ha deciso di affittarla tutto l’anno e il 6,8 per cento si arrangerà affittando l’immobile nei periodi in cui pensa di non usarla.

Interessante come il 20% degli intervistati che non posseggono una seconda casa, abbia dichiarato di voler approfittare del calo dei prezzi e del crollo delle compravendite per investire nel mattone già l’anno prossimo.

Lavoro nella moda in tutta Italia

 La Divisione Moda&Lusso dell’Agenzia per il Lavoro Articolo1 ha raccolto le richieste di numerose aziende della moda, dell’abbigliamento e del lusso per la selezione di diversi profili professionali in diverse città italiane, che saranno impiegati con contratti a tempio determinato, indeterminato o di somministrazione.

I ruoli ricercati vanno dagli addetti alle vendite fino a ruoli di grandi responsabilità nella gestione aziendale. Vediamoli nello specifico.

1 Marketing Planner per la provincia di Como

1 Visual Merchandiser per la provincia di Como

1 Resposabile Logistica per la provincia di Treviso

1 Capo reparto settore gioielli per la sede di Milano

1 Buyer accessori Europe (Milano)

1 Merchandiser Collezione Bambino per la provincia di Milano

IT Support Specialist per la provincia di Milano

10 Sales Assistant (addetti vendite) per le sedi di Milano, Roma, Firenze, Bologna, Venezia, Verona

1 Sales assistant Aeroporto Malpensa

1 Impiegato Ufficio Import per la provincia di Treviso

1 Export Area Manager per la provincia di Treviso

5 Sales Assistant per Roma (centro storico)

2 Sales Assistant (madrelingua Araba) per Milano (centro)

5 Sales Assistant (madrelingua portoghese) per Milano (centro)

10 Sales Assistant (madrelingua cinesi) per Milano, Roma, Venezia

Per tutte le informazioni sulle posizioni aperte e i requisiti minimi per la candidatura:

[email protected]

Divisione Moda&Lusso di Articolo1 Agenzia per il Lavoro, Via Gustavo Fara, 20 – 20124 Milano, Fax 02 29533524.