ContoSuIBL Libero

 Depositare i proprio risparmi e vederli crescere di giorno in giorno. E’ questo l’obiettivo del ContoSuIBL Libero che ha tra le caratteristiche l’assenza di spese e il rendimento elevato.

Come si deduce dalla pagina di presentazione, c’è ancora un mese, fino al 31 dicembre 2012, per scegliere questo Conto corrente ed ottenere un rendimento lordo sui risparmi depositati, pari al 3,03 per cento, sulle somme che non superano il milione di euro.

Le somme che devono offrire un rendimento possono esser vincolata per 3, 6, 12, 18 e 24 mesi in modo da avere interessi ancora maggiori. Il bello di questo prodotto è che rispetto alle altre forme d’investimento come possono esserle azioni, obbligazioni, pronti contro termine e polizze varie, è più sicuro, visto che si appoggi al Fondo Interbancario di Tutela dei depositi.

Ecco quindi tutti i vantaggi del ContoSuIBL Libero. Per prima cosa la gratuità del prodotto che non prevede spese d’apertura, gestione, chiusura conto, non comporta il pagamento dell’imposta di bollo né del canone mensile.

Non ci sono vincoli di tempo o limiti al rendimento e gli interessi maturati possono essere ritirati in ogni momento. Il Conto conviene anche per la promozione sul rendimento al 3,03 per cento. In più non manca l’Internet Banking per la gestione dei servizi online.

Sicuramente il vantaggio maggiore è nella sicurezza di questo conto, tutelato dal FITD che offre una copertura massima di 100.000 euro per ogni depositante.

Montezemolo vuole che Monti resti Premier

Fino a qualche tempo fa si pensava che Luca Cordero di Montezemolo scendesse in politica.

Così non sarà, ma Montezemolo proseguirà tuttavia nel suo intento di migliorare l’Italia dal punto di vista economico.

L’uomo scelto da Montezemolo per il futuro del Nostro Paese è l’attuale Presidente del Consiglio: Mario Monti per Montezemolo, dunque, dovrebbe fare il bis.

Se ne è parlato durante il meeting del “Manifesto Verso la Terza Repubblica” svoltosi a Napoli.

Montezemolo ha sottolineato

“Credibilità, competenza e moralità di Monti che conferma di lavorare per dare legittimità ad un eventuale prossimo governo Monti”

Inoltre l’ex presidente di Confindustria ha aggiunto:

“Guardiamo a lui, ma attraverso una legittimazione che porti a un rinnovamento del Parlamento. Monti, quindi, come il migliore capo del governo possibile in questo periodo e come il migliore rappresentante all’estero per credibilità, affidabilità e competenza”.

In occasione del meeting, Montezemolo ha proseguito il suo discorso soffermandosi sul sistema politico, da criticare aspramente:

“Non voglio più vedere l’amica, la fidanzata, l’amico personale in Parlamento. Non li porterei in una mia azienda. Non vogliamo più vedere un rapporto tra forze politiche che sembra un derby all’ultimo sangue. Dobbiamo avere una visione comune. Bisogna modernizzare le Province, la Camera e il Senato per rendere l’Italia meno lenta e più all’altezza della situazione”.

Confindustria: “Crisi in Italia peggiora”

Alla faccia delle previsioni positive di Goldman Sachs per il 2013. Il quarto trimestre non è positivo. I dati economici italiani, analizzati da Confindustria, non lasciano intravedere nulla di buono. Nello specifico, il Centro studi dell’Ente dimostra che in corso c’è un aggravamento. Il Pil è in flessione e la situazione da Settembre ad oggi è peggiorata.

Nello specifico, gli economisti di Confindustria hanno dichiarato che

“Il Pil italiano ha registrato nel terzo trimestre 2012 il quinto calo consecutivo, ma si è attenuato il ritmo di contrazione: -0,2% congiunturale dopo il -0,7% del secondo e il -0,8% del primo. Si delinea un contesto molto negativo nei mesi autunnali. Anche l’attività industriale segna una flessione con un -0,5% a Novembre, mentre a Ottobre la flessione era dello 0,4%, arrivando al -1,2% nel quarto trimestre. In calo anche le commesse in volume dell’1%”.

Un altro dato negativo che interessa l’Italia è la disoccupazione che aumenta. A rilevarlo è sempre Confindustria:

“L’espansione della forza lavoro ed il conseguente aumento del tasso di disoccupazione dovrebbero proseguire in quanto originati dalla spinta delle persone inattive a cercare un impiego per salvaguardare i redditi familiari in calo. Inoltre aumenta la paura delle persone di perdere il lavoro, aspetto che può influenzare i consumi visto anche che la contrazione dell’occupazione è effettivamente presente”.

 

Goldman Sachs punta sull’Italia

Nel 2013 l’Italia sarà una sorpresa. Lo dice Goldman Sachs, che auspica una possibile uscita dalla crisi e la fine di tutte le previsioni negative in termini economiche. Pil, disoccupazioni e consumi preoccupano, ma Goldman Sachs oggi, nella persona del suo presidente Jim O’Neill ha fatto trapelare una notizia positiva:

“L’Italia sarà la sorpresa positiva del 2013, specie considerando il basso livello da cui parte e le opinioni negative che la circondano”.

L’economista e la sua Goldman Sachs hanno reso noto un rapporto che tiene in considerazione i principali trend macroeconomici e relativi agli investimenti fino al 2014 dove all’Italia vengono date diverse possibilità. Jim O’Neill ha proseguito dicendo:

“Nonostante la recessione nel Paese, gli indicatori che utilizziamo suggeriscono che l’economia abbia toccato il fondo del ciclo e che sia pronta a ripartire. Bisogna quindi avere fiducia nel prossimo anno per vedere la ripresa, quando tutti gli altri indicatori vedono l’uscita dal tunnel più lunga? Bé, in effetti l’economia italiani il fondo l’ha toccato ed è ora di risalire.”

Le affermazioni di O’Neill, tuttavia, lasciano trapelare che i mercati stanno acquisendo nuovamente fiducia nei confronti dell’economia italiana e delle sue potenzialità. La banca americana, in ogni caso, non si sbilancia su un dato specifico come quello della crescita.

O’Neill ha concluso dicendo:

“Oltre alla necessità di una riforma del mercato del lavoro, rileviamo che in Italia la maggior parte delle aziende sono piccole e medie imprese che soffrono particolarmente del problema dell’accesso al credito”.

Prestazioni della previdenza complementare: il riscatto

 Se un soggetto si iscrive ad un fondo pensione integrativo e poi, a causa di vari fattori quali possono essere una diversa posizione lavorativa, perde i requisiti per parteciparvi, ha due possibilità per mantenere il fondo: il trasferimento e il riscatto.

Attraverso la procedura di riscatto, che può essere diversa in base al fondo pensionistico prescelto e sottoposta a diverse condizioni, il lavoratore può richiedere la posizione individuale accumulata o la conservazione della posizione individuale già accantonata presso il fondo, ma senza continuare a contribuire.

Esistono due tipologie di riscatto:

il riscatto parziale: fino al 50% del montante maturato se la disoccupazione dopo la cessazione della precedente attività lavorativa è compreso tra 12 e 48 mesi o nel caso di mobilità e cassa integrazione:

il riscatto totale: nel caso in cui il periodo di disoccupazione sia superiore ai 48 mesi o sia occorsa una invalidità permanente grave.

Il riscatto della posizione maturata può essere richiesto anche in caso di decesso dell’aderente prima della maturazione del diritto alla prestazione pensionistica. In questa eventualità sono gli eredi o le persone indicate dal sottoscrittore del fondo a beneficiare del montante.

 

Ok agli acquisti in buona fede

 Molti cittadini, per risparmiare sull’acquisto di una casa o di un altro bene, in genere, prendono parte alle aste, ma in qualche caso questi strumenti si rivelano dei tranelli. O meglio, l’acquirente, in buona fede acquista un cespite pignorato e poi si trova con la famosa gatta da pelare.

Il fisco o meglio la giustizia, arrivano in soccorso dell’acquirente e viene premiata la buona fede espressa nell’atto d’acquisto. La storica decisione è stata presa dalle Sezioni unite civili della Corte di Cassazione attraverso la sentenza 21110/12, pubblicata il 28 novembre. 

L’acquisto di un cespite pignorato, effettuato da una terza persona in buona fede, proprio nell’ambio di un’asta, deve essere premiato e resta valido, nonostante il titolo che giustificata l’esercizio dell’asta, in realtà sia venuto meno.

La buona fede va dimostrata, nel senso che non devono venire fuori collusioni tra gli acquirenti e i creditori e l’asta deve essersi svolta secondo le regole.

L’esecutato, tra l’altro conserva il diritto di ottenere il ricavato dalla vendita ma poi ha la possibilità di chiedere un risarcimento del danno nei confronti del creditore.

Il ricavato della vendita spetta al contribuente che ha anche la possibilità di fare causa ad Equitalia per responsabilità processuale aggravata. Tutte le indicazioni sono state annunciate nei migliori siti dedicati al mondo delle aste immobiliari.

Prestazioni della previdenza complementare: il trasferimento

 Oltre alla possibilità di ottenere un’anticipazione su quanto versato al fondo che si è scelto per la propria previdenza integrativa, si può anche accedere al capitale attraverso la formula del trasferimento. In realtà non si tratta di una vera e propria possibilità di avere una parte del montante accumulato in liquidità, ma della possibilità di passare ad un altro fondo pensione.

Con l’entrata in vigore della riforma delle pensioni del 2007, chi ha sottoscritto un fondo di previdenza integrativa ha il diritto al trasferimento volontario verso un’altra forma pensionistica di sua scelta, a patto che siano passati almeno due anni dalla prima sottoscrizione.

Il trasferimento è stato previsto soprattutto per quei lavoratori che perdono i requisiti di partecipazione ad un determinato fondo, come accade, ad esempio, nel caso di una sottoscrizione ad un fondo pensione negoziale se si cambia la tipologia di lavoro, senza perdere nulla del montante accumulato.

Infatti, qualunque sia la motivazione del trasferimento ad un altro fondo pensione, il lavoratore ha diritto a mantenere intatta la sua contribuzione, sia per quanto riguarda il TFR maturato fino a quel momento sia per quanto riguarda la contribuzione del datore di lavoro se prevista dal contratto del fondo pensione che si abbandona.

Saldo IMU anche alle Poste

 I contribuenti, in queste ore, hanno appreso che la dichiarazione IMU che doveva essere presentate entro 90 giorni dall’entrata in vigore della relativa normativa può essere presentata anche l’anno prossimo, fino al 4 febbraio 2013, prendono atto invece che il saldo dell’IMU è invariato.

Entro il 17 dicembre, dunque, tutti i contribuenti dovranno pagare la tassa. Per questo, molti giornali si affrettano a fornire ai proprietari di un immobile, le delucidazioni sulle modalità di pagamento. In primo luogo si specifica che dovrà avvenire dietro compilazione di un apposito modello F24.

Il modello è molto simile alla vecchia dichiarazione ICI ma spesso è necessario affidarsi ad un professionista per non sbagliare il conteggio. Nella compilazione dell’F24 è necessario inserire sicuramente i dati anagrafici del contribuente, cioè codice fiscale, nome, cognome, data e luogo di nascita. In più occorre fornire il codice catastale del Comune cui si versa l’IMU.

In ultima analisi occorre indicare la tipologia d’immobile per la quale deve essere pagata l’IMU, vale a dire l’abitazione principale, i fabbricati rurali, i terreni agricoli, le aree fabbricabili e gli altri fabbricati. I fabbricati rurali non erano stati presi in considerazione nel pagamento dell’ICI.

La novità sul pagamento è che si può fare telematicamente anche presso Poste Italiane. Il contribuente ottiene la conferma dell’avvenuto pagamento e tutte le prove vanno conservate in caso di accertamento.

Lavorare a Milano per l’Expo 2015

 Il polo espositivo che accoglierà l’Expo 2015 (Esposizione Universale Milano 2015) è in preparazione e si stima che alla manifestazione parteciperanno 130-150 paesi espositori.

E’ prevista, quindi, una grande affluenza di persone a Milano, soprattutto nella zona della Fiera Milano, situata nei comuni di Rho e Pero, tra espositori e persone che arriveranno per prendere parte all’evento. Per fare fronte ad un evento di tale portata è prevista la creazione di oltre 70 mila posti di lavoro, tra quelli diretti e l’indotto.

Expo 2015 S.p.A., la società costituita dal Governo Italiano, dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Milano, dal Comune di Milano e dalla Camera di Commercio di Milano per l’organizzazione e la gestione dell’Expo, ha già pubblicato i bandi per la selezione del personale da impiegare come:

Auditor (laureati in Economia o Giurisprudenza con alcuni anni di esperienza)
Product Specialist e Telecommunication Specialist (richiesta conoscenza ed esperienza di Product e Project Management)
System & DB Specialist (diplomati ITIS o in Informatica, richiesti 3 anni di esperienza in ambito sistemistico).

Per tutte le posizioni richiesta la conoscenza della lingua inglese. I contratti di lavoro, data la temporaneità dell’evento, saranno a tempo determinato.

Ogni giorno la società pubblica delle nuove offerte per far fronte alle necessità che si incontrano nella preparazione dell’evento, per questo, e anche per l’invio della candidatura, è sempre meglio monitorare costantemente il sito di Expo 2015 S.p.A alla pagina ricerche in corso.

 

 

Dichiarazione IMU rinviata a febbraio

 Nonostante i fraintendimenti sorti in questi ultimi giorni, ad essere rinviato non è stato il pagamento dell’Imu ma la consegna della dichiarazione, necessaria soltanto per alcuni tipi di immobili.

La dichiarazione IMU 2012 doveva essere consegnata entro dicembre ma secondo un comunicato del ministero dell’Economia e delle Finanze, questa scadenza è stata posticipata ed ora chi deve presentarla, secondo quanto riportato dall’articolo numero 9, comma 3, lettera b, del Dl 174/2012, ha tempo fino al 4 febbraio 2013.

Tutto rinviato al prossimo anno. La versione attuale della norma, infatti, stabilisce che la dichiarazione deve essere inviata entro 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto in cui era stato inserito il modello approvato. Questa pubblicazione è avvenuta il 5 novembre scorso e di conseguenza, la precedente scadenza che era quella del 30 novembre 2012, è stata superata. 

Questo rinvio, l’abbiamo anticipato, non interessa tutti i proprietari di un immobile, ma soltanto quelli che al primo gennaio 2012 dovevano inviare obbligatoriamente la dichiarazione. La rivista dell’Agenzia delle Entrate che tratta approfonditamente il tema della dichiarazione Imu, spiega che comunque i contribuenti possono inviare tutto anche rispettando i tempi ordinari.

Vuol dire che c’è tempo fino a febbraio ma se poi si vuole presentare la dichiarazione entro il 30 novembre, non è certo vietato. In una nota si ribadisce invece che il pagamento del saldo Imu deve avvenire entro il 17 dicembre.