Bandi UE del Settimo Programma Quadro in scadenza

 La pubblicazione delle cosiddette Call for proposals dell’Unione Europea, in merito agli obiettivi del Settimo Programma Quadro, è avvenuta ormai nel luglio del 2012 sulla Gazzetta Ufficiale UE – serie C n. 202. I cittadini sono stati chiamati a presentare delle proposte nell’ambito dei seguenti programmi di lavoro: Cooperazione, Idee, Persone e Capacità.

Il Settimo Programma Quadro, in generale, si occupa delle azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione. Abbiamo impropriamente parlato di cittadini in apertura, in realtà i beneficiari di questa iniziativa sono le imprese sia piccole che grandi, le università, i ricercatori, i centri di ricerca pubblici e privati e ogni altro soggetto giuridico.

Il fondo complessivo ammonta ad 8,1 miliardi di euro stanziati dall’UE ma soltanto 1,2 miliardi di euro sono stati destinati alle piccole e medie imprese. Adesso, in scadenza a dicembre ci sono i seguenti bandi per il programma specifico cooperazione:

Altre scadenze a gennaio sono previste per il programma cooperazione, sia sul tema energia, sia sul tema scienze socioeconomiche e scienze .

Conto corrente IwBank: la scelta che conviene

 Il conto corrente, al giorno d’oggi, non è più soltanto uno strumento per evitare di nascondere i soldi sotto il materasso. Gli italiani ma in genere i risparmiatori sono infatti desiderosi di far fruttare quei pochi risparmi che hanno a disposizione.

Ecco perché i conti correnti come quello di IwBank, sono sempre molto appetibili. Cosa ci sarebbe di tanto innovativo e conveniente? Almeno due caratteristiche: l’essere un conto corrente zero spese e la disponibilità di un rendimento sui depositi fino a giugno 2013 o fino a dicembre 2013, garantito del 4,20 per cento.

Zero spese. Il conto corrente in questione prevede depositi numerati, la possibilità di fare bonifici, ricariche e tutti i pagamenti online gratuitamente. I prelievi e i versamenti sono disponibili presso le filiali UBI e negli uffici postali, in più si può controllare il conto sempre e si dispone di un’assistenza clienti telefonica, via email e via chat. Il conto è sempre disponibile su cellulare grazie ad un’applicazione per iPhone e iPad.

Tramite il simulatore online è possibile sapere anche quanto si guadagna mettendo da parte su IwBank i propri risparmi. Il simulatore illustra gli interessi netti semestrali. Per 10000 euro, si ottengono 197,92 euro fino a giugno e poi altri 168,46 euro fino a dicembre, per un totale di 366,38 euro.

Prestito Prontissimo del gruppo PosteItaliane

 Poste Italiane mette a disposizione due tipi di prestiti per i clienti e per chi, pur non avendo conti correnti postali e libretti di risparmio, vuole approfittare della linea prestiti del gruppo. Esistono infatti il Prestito BancoPosta per i correntisti e il Prestito Prontissimo Bancoposta per chi non è correntista.

Prendiamo in esame il secondo dei due prodotti. Prestito Prontissimo Bancoposta è accessibile a tutti, anche a coloro che non hanno un Conto BancoPosta o un altro conto corrente bancario. La risposta alla richiesta di finanziamento è sempre immediata e, a stretto giro, è erogata anche la somma di denaro richiesta.

Con Prestito Prontissimo Bancoposta possono essere chiesti da 1750 a 10000 euro da rimborsare con un piano d’ammortamento che varia dai 24 ai 72 mesi. Gratuite le spese d’istruttoria, le commissioni di incasso rata, l’invio delle comunicazioni e l’estinzione anticipata del mutuo.

Il rimborso può avvenire tramite bollettini postali e l’erogazione del fondo si effettua tramite bonifico domiciliato nell’Ufficio Postale.

Per avere un’idea della convenienza del prodotto, sul sito di Poste Italiane c’è anche una simulazione: la richiesta è di 5000 euro di prestito. Con il TAEG al 13,72% gli interessi da corrispondere per il fondo sono di 1787,20 euro. La somma può essere rimborsata in 60 rate mensili da 113, 12 euro. Nella prima rata deve essere inclusa anche l’imposta di bollo di 14,62 euro, cui si aggiunge l’imposta di bollo di 1,81 euro sull’invio annuale delle comunicazioni.

Alla fine dei conti per 5000 euro richiesti occorre restituirne 6809,06.

Scopri con noi anche le polizze Affetti Protetti e Sempre Presente di Poste Italiane.

 

IwDrive auto, sconti anche con Linear e Quixa

 I clienti di IwBank probabilmente conoscono già il ramo assicurativo dell’istituto di credito che, in collaborazione con alcune agenzie molto conosciute, offre sconti sulle polizze auto. Stiamo parlando chiaramente del prodotto IwDrive auto. 

La polizza in questione è offerta in promozione ai clienti della banca se stipulata con una delle assicurazioni in convezione: UBI Assicurazioni, Genialloyd, Linear e Quixa. Delle prime due abbiano già considerato le specificità.

Passiamo quindi a valutare le caratteristiche delle polizze auto di Linear e Quixa per i clienti IwBank.

Linear. L’assicurazione riserva uno sconto particolare del 5 per cento sul premio RCA per polizze auto, moto e ciclomotori ma consente anche di risparmiare fino al 40 per certo sul premio grazie alla personalizzazione del prodotto. La carta verde è consegnata insieme alla polizza, in più si può contare sul Servizio Sinistri, sull’Assistenza stradale 24 ore su 24, sul Bloccapremio, sulle garanzie addizionali e su una copertura extra di 15 giorni nel caso in cui l’assicurato non abbia ancora deciso se rinnovare la polizza o meno.

Quixa. Lo sconto offerto da Quixa, per tutto il 2012, è pari al 10 per cento su polizze auto, moto e ciclomotori: il 3 per cento per i clienti IwBank e il 7 per cento su RCA e garanzie accessorie. Il tutto vale fino al 31 dicembre 2012. Anche in questo caso si può contare sulla convenienza del prodotto, sulla rete di carrozzerie in convenzione e sulla consulenza personalizzata sui prodotti.

IwDrive auto, sconti con UBI Assicurazioni e Genialloyd

 IwBank non è soltanto un istituto di credito con mutui tra i più convenienti del periodo. Nella vasta gamma di prodotti che la banca mette a disposizione dei suoi clienti, infatti, ci sono anche depositi, investimenti, finanziamenti e assicurazioni.

Oggi vogliamo parlare di IwDrive Auto, l’assicurazione auto che fa scegliere al cliente tra le migliori compagnie dirette, assicurandogli lo sconto riservato ai clienti IwBank, con la possibilità di calcolare online con pochi click il preventivo del premio.

Le assicurazioni auto proposte sono quelle di UBI Assicurazioni, Genialloyd, Linear e Quixa con le speciali offerte riservate ai clienti IwBank. Vediamo cosa riservano UBI assicurazioni e Genialloyd.

UBI Assicurazioni. Per calcolare il preventivo occorre avere alla mano la data di scadenza della polizza, le caratteristiche del veicolo e la classe di merito maturata. Si può poi scegliere tra la copertura RCA al netto delle garanzie aggiuntive (Light), la copertura Base che aggiunge all’RCA anche la tutela giudiziaria e la copertura Top che unisce alle precedente anche altre garanzie aggiuntive.

Genialloyd offre uno sconto di 20 euro sul premio a chi salva un preventivo entro il 31 dicembre 2012. Prevede tre formule: la Guida esperta per chi sa chela macchina sarà guidata da automobilisti che hanno superato i 23 anni d’età ed hanno la patente da almeno due anni; la formula Guidatore Unico per chi sa di essere l’unico conducente dell’auto e la formula Guida Libera per chi vuole essere al sicuro anche con i neopatentati al volante.

Previdenza complementare: fondi pensione negoziali

 Diversamente dai fondi pensione aperti, i fondi pensione negoziali sono destinati a raccogliere le adesioni di determinate tipologie di lavoratori.

I fondi pensione negoziale si istituiscono attraverso una contrattazione collettiva su iniziativa di associazioni senza scopo di lucro (nella maggior parte dei casi sono i sindacati o le associazioni di categoria ad occuparsi della loro istituzione).

Esistono due tipologie principali di fondi pensione negoziali, che si distinguono in base alla forma di adesione: si hanno i fondi aziendali o di gruppo (destinati ad una singola azienda o ad un gruppo di aziende); i fondi di categoria o comparto (destinati a specifiche categorie di lavoratori) e i fondi territoriali (raccolgono le adesioni dei lavoratori di una determinata area territoriale).

Anche in questo caso si tratta di una forma di risparmio gestito, in quanto i patrimonio del fondo pensione negoziale (che è diverso e distinto da quello dell’azienda), viene assegnato ad una società di gestione del risparmio, compagnia di assicurazione, banca o SIM (società di intermediazione mobiliare), che si occupa, secondo quanto esposto nella normativa di riferimento, di massimizzarne i rendimenti.

 

Previdenza complementare: fondi pensione aperti

 Esistono diverse forme di previdenza complementare, tra quelle che sono maggiormente apprezzate dai risparmiatori ci sono anche i fondi pensione aperti. Vediamo di cosa si tratta.

I fondi pensione aperti sono degli strumenti di investimento previdenziali, che possono essere istituiti da una società di gestione del risparmio (SGR) o da un altro intermediario che abbia chiesto e ottenuto l’autorizzazione delle istituzioni preposte al controllo. Essendo un fondo aperto raccoglie il patrimonio che i risparmiatori decidono di investire attraverso una partecipazione tramite quote.

Questa tipologia di fondi pensione viene detta aperta anche perché vi può partecipare ogni tipologia di lavoratore, indipendentemente dal lavoro svolto e dalla mansione ricoperta e si può aggiungere alla pensione contributiva elargita dall’Inps o dalla cassa previdenziale di appartenenza.

I fondi pensione raccolgono il TFR (Trattamento di fine rapporto) di chi aderisce, sia che lo faccia in modo individuale che su base contrattuale collettiva. In questo ultimo caso è un organismo di sorveglianza che garantisce una adeguata rappresentanza per i lavoratori che hanno aderito al fondo; per i fondi ad adesione individuale la legislazione di riferimento prevede la presenza di un responsabile del fondo.

Chiariti i termini per le comunicazioni con i centri per l’impiego

 Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 192/2012, inserito nella Gazzetta Ufficiale del 15 novembre, sono cambiati, oltre alla modalità dei pagamenti alle aziende, anche i termini per la comunicazione di dimissioni, revoca e risoluzione consensuale di un rapporto di lavoro.

La nota n. 18273 del Ministero del Lavoro ha chiarito le tempistiche e le modalità di comunicazione ai centri per l’impiego. Nello specifico si sono dati chiarimenti per quanto riguarda il dies a quo, ossia il giorno da cui parte il conteggio dei cinque giorni di tempo per l’invio delle comunicazioni.

Per il Legislatore i termini per la comunicazione della risoluzione del rapporto di lavoro devono essere certi e, anche in caso di effetti retroattivi del licenziamento, non devono incidere sui termini di effettuazione dell’obbligo di comunicazione al Centro per l’impiego: nella nota viene spiegato che l’obbligo di comunicazione decorre dal momento in cui si risolve il rapporto, ossia quando si ha la certezza delll’esito delle procedure di licenziamento.

Lo stesso varrà per le dimissioni, pratica per la quale i 5 giorni di tempo per la comunicazione iniziano da quando viene effettivamente fatta decorrere la risoluzione di dimissioni. Nel caso in cui, poi, ci fosse una revoca della decisione presa (sia per il licenziamento che per le dimissioni) dal giorno in cui si attua la risoluzione partono anche i cinque giorni di tempo per la comunicazione al centro dell’impiego.

 

Mutuo pratico a tasso misto di Deutsche Bank

 Deutsche Bank offre in esclusiva ai clienti di Mutuionline.it un Mutuo pratico a tasso misto rivedibile ogni due anni con partenza a tasso variabile. Vediamo insieme la scheda del prodotto sulla base delle indicazioni dell’intermediario.

Innanzitutto occorre dire che si tratta di un mutuo riservato a persone fisiche che risiedono in italia da almeno 3 anni che alla scadenza del piano d’ammortamento non abbiano superato i 75 anni d’età. I soldi erogati dall’istituto di credito possono essere usati per l’acquisto della prima o della seconda casa e per la ristrutturazione della stessa.

Il tasso proposto è un tasso misto con un loan to value abbastanza ampio visto che l’importo massimo finanziato è dell’80 per centro del minore tra valore dell’immobile e valore di perizia. In caso di ristrutturazione l’importo massimo è il 40 per cento del valore dell’immobile attribuito dalla perizia.

Interessante la vasta gamma di piani d’ammortamento: 5, 10, 15, 20, 25, 30, 35 e 40 anni.

Il tasso proposto è un variabile per i primi due anni, calcolato come somma tra l’Euribor a 3 mesi 360 cui si deve aggiungere uno spread del 2,85%. Ogni due anni, il cliente, può scegliere se optare ancora per il tasso variabile, oppure scegliere un tasso fisso. In questo secondo caso l’indice di riferimento è l’IRS a 2 anni.

Non ci sono spese periodiche, ma occorre versare 390 euro per le spese di perizia e 500 euro per le spese di istruttoria. Tutte le altre informazioni possono essere reperite sul sito di Mutuionline.

Calcolo e pagamento dell’acconto di novembre

 Il contribuente che secondo i requisiti definiti dall’Agenzia delle Entrate si trova a dover pagare l’acconto in scadenza al 30 novembre 2012, deve considerare innanzitutto l’importo inserito nella dichiarazione secondo il modello Unico 2012, nel Rigo RN33 (differenza).

In questa losanga si riporta l’imposta dovuta per l’anno fiscale 2011, al netto delle detrazioni, dei crediti d’imposta e delle ritenute subite. L’acconto da pagare entro il 30 novembre è il 96% di questa cifra. Se l’importo calcolato non supera i 52 euro, allora non si deve pagare nulla. 

Se invece l’importo è compreso tra 52 euro e 257,52 euro, occorre saldare senza rateizzazioni. Infine se ci sono acconti di misura superiore ai 257,52 euro, allora è necessario pagare in due rate: la prima è il 40 per cento dell’imposta dovuta e doveva essere pagata entro il 9 luglio, la seconda è il 60 per cento e va pagata entro il 30 novembre.

Sono esonerati dal pagamento dell’acconto anche coloro che nel 2012 percepiscono per la prima volta un reddito, per cui non hanno presentato la dichiarazione relativa al 2011.

Chi ha un guadagno grosso modo stabile non ha problemi e può usare anche un metodo di calcolo storico, ma se ci sono redditi variabili è meglio fare una previsione con calcolo presuntivo. Per coloro che non pagano per tempo è sempre disponibile il ravvedimento operoso.