Caratteristiche e regolamentazione dei fondi pensione complementari

 La disciplina che regolamenta i fondi pensione complementari è il decreto legislativo 21 aprile 1993, n. 124, che definisce questo tipo di fondi come organismi che hanno la funzione di raccogliere i contributi dei lavoratori (o dei datori di lavoro) e di gestirli in maniera collettiva. Il lavoratore che vi partecipa ha diritto, al termine della sua attività lavorativa, ad un vitalizio o ad un capitale.

In Italia, diversamente da quanto accade in altri paesi, i fondi pensione complementari non hanno avuto un grande successo, soprattutto perché i benefici non erano paragonabili alle prestazioni. La previdenza pubblica, infatti, garantiva alte prestazioni ed è mancata una politica fiscale adeguata. Con le nuove manovre del governo si sta procedendo ad una semplificazione e promozione di questi fondi pensione.

I vantaggi dei fondi pensione complementari sono sia per i lavoratori che decidono di sottoscriverli (come, ad esempio, la  regolarità e la prevedibilità delle entrate e delle uscite), sia per le imprese (hanno fondi da investire) e per i sistema economico in generale, in quanto provvedono a garantire risorse per investimenti ad alto rischio che non sarebbe possibile reperire altrove.

I fondi pensione complementari sono vigilati dalla COVIP, Commissione di Vigilanza sui fondi Pensione, secondo le direttive del Ministero del Lavoro e di quello del Tesoro.

 

 

SGR – Società di Gestione del Risparmio

 Le SGR, sigla che identifica le Società di Gestione del Risparmio, sono state introdotte in Italia con il D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58  in recepimento della Direttiva europea 85/611/CEE.

Questo tipo di società hanno la possibilità di svolgere attività come la promozione, istituzione ed organizzazione dei fondi comuni di investimento; la gestione del patrimonio degli organismi di investimento collettivo del risparmio; la gestione di portafogli di investimento per conto terzi e di fondi pensione.

Esistono diverse tipologie di SGR che si distinguono in base alle funzioni che svolgono: le principali sono SGR promotrici e SGR di gestione.

Le SGR, per svolgere le loro attività, devono essere autorizzate dalla Banca d’Itali e dalla Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) che, nel caso rivelino un non ottimale gestione del risparmio possono revocarla. I requisiti delle SGR sono:

– essere una società per azioni;

– avere sede legale e direzione generale nella Repubblica Italiana;

– avere un capitale minimo di  1 milione €;

– avere statuto, atto costitutivo e programma di attività iniziale;

Le SGR hanno diritto di voto sugli strumenti finanziari dei fondi amministrati, diritto che devono esercitare nell’interesse dei partecipanti alla società. Inoltre, per una maggiore trasparenza e sicurezza dei risparmiatori, devono far revisionare i bilanci ad una società di revisione iscritta in apposito albo della Consob.

BCE su disoccupazione: dati stabili ma c’è ancora da fare

 Il bollettino di novembre della Banca Centrale Europea non parla solo della contrazione del Pil nell’Eurozona, ma anche dei dati riguardanti la disoccupazione e le misure che devono ancora essere prese al fine di rimettere in circolo forza lavoro e capitali tra i paesi dell’Unione.

Progressi evidenti sono stati compiuti nella correzione del costo del lavoro per unità di prodotto e degli squilibri delle partite correnti. Tuttavia occorrono ulteriori misure per accrescere la flessibilità e la mobilità nel mercato del lavoro in tutta l’area. Tali misure strutturali servirebbero a integrare e favorire il riequilibrio delle finanze pubbliche e la sostenibilità del debito.

Nella seconda metà dell’anno i dati riguardanti il tasso di disoccupazione hanno continuato a salire, per fermarsi a settembre sull’11,6%, il che vuol dire che c’è stato un incremento di 1,3 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Le perdite maggiori di posti di lavoro si sono registrate nell’industria e nei servizi.

Tra il primo e il secondo trimestre dell’anno, il numero di occupati è rimasto stabile, dopo tre trimestri di crescita negativa. Le ore lavorate sono invece diminuite ulteriormente dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. A livello settoriale, si è registrato un calo congiunturale degli occupati nell’industria, specie nel settore delle costruzioni, mentre nei servizi l’occupazione è stata più stabile.

 

 

 


Lavorare nel turismo con Bluserena

Bluserena Club & Hotels è una delle realtà turistiche più solide del paese. Anche in questo difficile periodo, infatti, l’azienda è riuscita a chiudere bene la passata stagione estiva con quasi 800.000 presenze.

In tutto Bluserena può vantare 3200 camere, 8 Villaggi-Resort, Centri Congressi e Terme, dislocati in alcune delle migliori zone turistiche italiane (Sardegna, Puglia, Sicilia, Abruzzo, Calabria e Piemonte). Per gestire al meglio le sue strutture l’azienda da sempre investe molto sui suoi collaboratori, sia nella motivazione che nella professionalità.

L’azienda sta cercando, in questo periodo, moltissime figure professionali da inserire nel proprio organico per le sedi di n Abruzzo, Calabria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Piemonte. Si va da figure professionali di alto livello come direttori di struttura, primi e secondi chef, capi partita e capi partita pasticceri.

Spazio anche per maitre di sala, responsabili del ricevimento, commis di sala e cucina, macellai, addetti bar, cameriere e governanti. Serve anche personale tecnico e addetti alla manutenzione, come idraulici, termoidraulici, tecnici per  sistemi di condizionamento, elettricisti e manutentori di attrezzature industriali (cucine e lavanderie).

Richiesta breve esperienza nel mondo alberghiero. Per tutte le info visitare la pagina Lavora con noi del sito Bluserena.

Coca Cola – Stage per neolaureati

 Per entrare nel mondo del lavoro una delle strade preferenziali è quella dello stage, uno strumento che le aziende usano per formare nuove figure professionali che poi andranno ad inserire nel loro organico.

Soprattutto se si vuole lavorare in realtà aziendali molto grandi lo stage è un passaggio quasi obbligato. Se il desiderio è quello di entrare a far parte di una realtà come quella della Coca Cola, non lasciatevi sfuggire l’occasione di partecipare alla nuova campagna stage, la “Sales Experience 2013”, che si rivolge a giovani laureati con ottima conoscenza dell’inglese e spiccate doti di leadership.

Il settore per cui la multinazionale ha organizzato  lo stage è quello delle vendite e, durante il percorso di studio e lavoro, sono previsti tirocini nel settore commerciale per apprendere tutte le tecniche e le strategie necessarie per svolgere al meglio questo tipo di lavoro.

Il requisito richiesto, oltre alla conoscenza dell’inglese, è un diploma di laurea, triennale o specialistica, conseguita con una votazione finale minima di 105/110.

Le selezioni sono già iniziate e la “Sales Experience 2013” inizierà con l’inserimento dei primi stagisti a febbraio 2013. Per tutte le info sull’invio della candidatura e ulteriori dettagli consultare la sezione Lavora con noi di Coca Cola, inserendo nella ricerca “Sales experience 2013”.

CreditExpress Mini: Unicredit per le piccole somme

 Si chiama CreditExpress Mini ed è un prestito pensato per chi ha bisogno – in modo snello e veloce – di avere piccole somme subito a disposizione per espletare acquisti di piccolo taglio.

Come spiega bene la scheda di questo prodotto finanziario offerto dal gruppo Unicredit, se le esigenze del richiedente sono quelle di finanziare le spese personali e della famiglia con pochi soldi che possono essere poi rimborsati in poco tempo, allora il prodotto da adocchiare è CreditExpress Mini.

Non possono accedere a questo particolare finanziamento coloro che hanno bisogno di una certa somma per sostenere l’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale e – a livello anagrafico – non accedono a questo prestito nemmeno coloro che superano i 75 anni d’età alla scadenza del prestito.

I soldi erogati da Unicredit devono essere usati per l’acquisto di beni di consumo e di beni durevoli, oppure per l’acquisto di mezzi di trasporto che possono essere camper, auto, moto e quant’altro. Il finanziamento può essere impiegato anche per l’acquisto di mobili, mentre non si può usare per acquistare immobili, terreni, oppure per le ristrutturazioni di immobili e pertinenze. 

Il prestito CreditExpress Mini può andare da un minimo di 1000 ad un massimo di 3000 euro da rimborsare per un periodo che oscilla dai 18 ai 36 mesi.

La scheda integrale del prodotto può essere letta nel pdf messo a disposizione da Unicredit sul sito.

Caratteristiche prestiti personali

 Il prestito personale è un finanziamento erogato a tasso fisso che ha un piano d’ammortamento ben definito con rate costanti e uguali per sempre, in genere rimborsate mensilmente. Ma quali sono – più nel dettaglio – le caratteristiche di un prestito personale?

In primo luogo si parla di requisiti di ammissibilità, un po’ come per i mutui, ad indicare che anche per la richiesta di un prestito è necessario rispettare dei criteri anagrafici e creditizi. Per esempio, in genere, si concedono prestiti a persone di età compresa tra i 18 e i 70 anni.

Una volta scelto l’ente erogatore è bene consegnare nelle mani del finanziatore i documenti che provano la capacità e il merito creditizio del richiedente. E’ bene dimostrare di non essere mai stati protestati e di non aver acceso già un altro prestito.

Quando il prestito è accordato, la somma richiesta è accreditata direttamente sul conto del cliente, tramite bonifico e allo stesso modo, il rimborso può essere effettuato con RID bancario. In alterativa ci sono i classici bollettini.

Diversamente rispetto a quanto accade per i mutui, i finanziatori non richiedono garanzie aggiuntive oltre alla busta paga, alla dichiarazione dei redditi e alla carta d’identità. Al massimo è chiesto al cliente d’indicare il nome di un garante.

Rinnovabili: il mercato è in crisi

 Chi investe nelle opzioni binarie vuole essere sempre al corrente delle tendenze del mercato, vuole sapere se ci sono settori dell’economia che, più degli altri, stanno mostrando un’inaspettata vitalità. Oggi, sotto osservazione c’è il mercato delle energie rinnovabili.

Secondo una buona parte degli analisti, infatti, ancora scettici sulla diffusione massiccia di questo stile energetico, le energie rinnovabili stanno vivendo un momento di gloria ma è solo una bolla economica, come quella che interessato internet e l’ICT in generale all’inizio del 2000.

I toni euforici con cui sono state salutate le aziende che si occupano di energie rinnovabili, oggi, si sono attenuati per due motivi fondamentali: per lo stallo nella ricerca della green economy e per il taglio di tantissimi incentivi e sovvenzioni. 

Il legame con gli incentivi statali determina tra l’altro lo spostamento continuo verso terreni d’investimento più redditizi. Un caso emblematico è quello dell’azienda danese Vestas che si occupa di energia eolica.

L’azienda ha annunciato che presto taglierà ben 5 impianti di produzione localizzati nei paesi scandinavi. Ci saranno circa 3000 posti di lavoro vacanti e la possibilità di essere riallocati sì, ma altrove, in particolare in Spagna dove l’energia eolica è in espansione e dove, soprattutto lo stato prevede numerosi incentivi.

db Contocarta

 db Contocarta è la soluzione prepagata offerta da PrestiTempo che “traduce” le offerte finanziarie del Gruppo Deutsche Bank in prodotti accessibili agli utenti non proprio legati al mondo delle carte di credito.

I portali che si occupano di comparare le carte di credito, come Supermoney, definiscono questo prodotto come il più conveniente per chi ha la necessità e il desiderio di spendere fino a 500 euro con una carta prepagata.

Il circuito di riferimento di db Contocarta è Visa Electron e si tratta nello specifico di una Carta conto, prepagata, ricaricabile, dotata di un proprio IBAN. L’offerta attuale è vincolata alle richieste inviate entro il 31 dicembre 2012. Per tutti i nuovi clienti, fino alla fine dell’anno, c’è la possibilità di ottenere una db contocarta con canone gratuito.

Analizziamo adesso, più nel dettaglio, i costi di questo prodotto. Per i primi tre anni il canone è pari a zero euro. Non ci sono costi da sostenere per ricariche e mancano anche spese periodiche, bonus annuali e commissioni sul prelievo di contanti.

Non è invece disponibile il calcolo degli interessi per i pagamenti rateali. Tra i limiti di questo prodotto il fatto che può essere ricaricato con massimo 50 mila euro e non si possono superare i 5000 euro di spese mensili. Non è prevista la sottoscrizione di una polizza assicurativa.

CartaSì Business

 CartaSì offre una vasta gamma di prodotti creditizi che puntano ad assecondare gusti e richieste di un gran numero di clienti. Abbiamo già parlato delle carte co-branded, nella cui categoria rientrano ben due prodotti.

CartaSì Quattroruote è pensata per chi fa molti viaggi e vuole sempre fare trasferte sicure, senza il pensiero dell’assistenza in caso di sinistri, di motore fermo e quant’altro. La CartaSì Campus, invece, si rivolge agli studenti e ai loro genitori per agevolare con spese sicure il loro percorso verso il conseguimento della laurea.

Il prodotto che vogliamo presentare oggi, invece, è la CartaSì Business Plus che è rivolta al vasto pubblico dei liberi professionisti che hanno intenzione di incrementare il loro business. Liberi professionisti dal fatturato ingente ma anche artigiani che che desiderano pagare in differita le spese sostenute per viaggi, rappresentanza e approvvigionamenti.

Il punto forte di questo prodotto è la rendicontazione che è chiara e finalizzata a semplificare la vita fiscale dei clienti. In più ci sono dei servizi e dei vantaggi che possono essere usati per l’incremento dell’attività “commerciale”.

La funzionalità di CartaSì Business si evince anche dalla sua disponibilità sui circuiti internazionali Visa e Mastercard nelle sue versioni oro, Base e Confindustria, anche se quest’ultimo prodotto è soltanto per le aziende associate.