Chartis Casa protegge la tua abitazione

 Quando si compra una casa, in genere, la banca chiede all’aspirante mutuatario di sottoscrivere con l’istituto di credito le polizze obbligatorie incendio e scoppio legate all’abitazione. La compagnia Chartis, invece, punta a rendere più completa la copertura domestica.

La polizza “Chartis Casa” ha come obiettivo quello di tutelare il patrimonio dell’assicurato dalle perdite economiche che possono essere causate da danni imprevisti. Per esempio un terremoto, un cedimento strutturale del territorio o un altro evento imprevisto può causare un danno all’abitazione. In questi casi la polizza obbligatoria non copre tutte le spese.

Con la polizza Chartis Casa l’obiettivo è mettere al sicuro la casa anche dai danni provocati a terzi dai componenti del nucleo famigliare, dai collaboratori domestici e dagli animali domestici. Insomma, una copertura a 360 gradi.

La polizza Chartis Casa offre una copertura in caso di danni all’abitazione e al suo contenuto, è semplice, è personalizzabile sulla base delle esigenze di spesa del cliente e riassume sotto lo stesso cappello i principi delle polizze sparsi in tanti prodotti assicurativi.

Sette le sue caratteristiche principali, che possono essere lette sulla scheda informativa enunciata sul sito ufficiale della compagnia. Sicuramente molto interessante la possibilità di abbinare la Chartis Casa alla sottoscrizione di un Mutuo Immobiliare. 

Linear: la promozione 1+1

 I rincari delle assicurazioni, in questo momento di crisi, non sono di certo una buona notizia ma molte compagnie assicurative si stanno “armando” per offrire sconti ai clienti, nuovi e di vecchia data. Una consuetudine è quella di offrire sconti sulla seconda polizza.

Se avete già sottoscritto una polizza auto, facciamo un esempio, con una certa compagnia, potete avere uno sconto sulla seconda polizza, se decidete di assicurare con la stessa compagnia anche la moto.

Una proposta interessante, in questo senso, arriva da Linear che propone alle famiglie la soluzione 1+1. In generale con la polizza Linear si ottiene uno sconto sulla polizza della Responsabilità Civile al secondo contratto. Nel dettaglio esistono due tipi di sconti.

Lo sconto famiglia. Linear offre ai suoi clienti che assicurano anche la seconda auto di famiglia con la stessa compagnia, uno sconto del 4 per cento sulla Responsabilità Civile. Per usufruire della promozione è necessario che l’intestatario dell’assicurazione sia il cliente di Linear o una persona che appartiene al suo stesso nucleo famigliare. La promozione non è cumulabile.

Lo sconto Dueruote. E’ il secondo tipo di sconto di Linear e consiste i una riduzione del 5 o del 15 per cento sulla garanzia della Responsabilità civile se, dopo aver assicurato la macchina decidete di assicurare con la stessa compagnia anche un motociclo o un ciclomotore.

Scende l’EUR/USD: una spiegazione

 Quando il mercato è in movimento, il primo settore a subire l’impatto delle oscillazioni è sicuramente quello delle valute. Oggi il ForEX è influenzato dal rapporto tra la moneta unica del Vecchio Continente e il Dollaro americano.

La coppia EUR/USD dopo diversi mesi in cui si era tenuta all’interno del range 1375-2800, ha rotto al ribasso nelle scorse ore e questo dipende dall’incremento di valore della moneta americana. In questo andamento però, la rielezione di Obama c’entra poco, nel senso che ha avuto maggiore incidenza la dichiarazione pessimistica di Draghi sulla condizione della Germania.

Fatta questa premessa c’è da considerare che pesa molto sul ForEX e sulla coppia EUR/USD anche l’incertezza della Spagna nel chiedere aiuti all’Europa e la decisione di Atene di chiedere più soldi per la gestione del debito, da restituire in un lasso di tempo più ampio.

Junker si è dimostrato fiducioso verso Atene che fino a questo momento, con l’ennesimo varo del pacchetto di austerity, è riuscita ad assolvere agli impegni presi con il resto degli stati membri dell’UE.

Sul fronte americano, invece il dollaro è trainato dalle buone sensazioni sulla ripresa americana. Si ha molta paura del cosiddetto fiscal cliff ma gli analisti sono convinti che l’America ce la farà ad uscire dalla crisi.

 

Su Piazza Affari pesa la Grecia

 Analizzare la riapertura delle borse ci aiuta a comprendere meglio quali sono gli elementi in grado di influenzare l’andamento dei titoli nostrani. La prima giornata di contrattazioni di questa seconda settimana di novembre, è iniziata con una serie di timori.

L’incertezza dell’analisi e dell’andamento dei titoli è legata alle aspettative sul rapporto della troika sulla Grecia. BCE, UE e FMI hanno detto che Atene, in questo momento, sta rispettando le promesse fatte ma avrà bisogno di più soldi e di più tempo per restituirli.

Un’evenienza, quest’ultima, che ha fatto sobbalzare i mercati: lo spread italiano, per esempio, è salito a quota 370 punti. Tutto il resto degli indici è stato sostanzialmente trascinato verso il basso dall’effetto Grecia. Il Ftse Mib per esempio, ha chiuso la giornata con una perdita dello 0,39%, il Ftse Italia All-Share, invece ha perso lo 0,42%.

Per i titoli bisogna fare un discorso diverso. Sicuramente fa piacere vedere il recupero di Telecom con un rialzo del 4,2% legato alla dichiarazione d’interesse di Naguib Sawiris, disponibile a comprare una quota di minoranza dell’azienda.

In ascesa anche Ferragamo e Pirelli, con incrementi più contenuti prossimi al 1,5 per cento, ma anche Atlantia e Tod’s. 

Sul fronte opposto perde quota il titolo Campari, -5,70% e così anche A2A, Finmeccanica, Fiat e Monte dei Paschi di Siena. 

Il paradigma del pollo di Russell

 Chi investe in opzioni binarie sa benissimo che oltre ad un’accurata scelta del broker, è molto importante che l’investitore conosca i trend finanziari e per farlo deve studiare gli elementi passati del mercato e fare previsioni per il futuro. Ma può bastare?

La cosiddetta analisi tecnica che, partendo dai dati tendenziali, prova a definire delle strategie d’investimento future, proprio per questa sua caratteristica di usare il passato per interpretare il futuro, è considerata fallibile. Sicuramente spesso si rivela adatta perché un’analisi condivisa indirizza gli investitori, ma in generale il paradigma del pollo di Russell è valido.

Questa storiella è stata raccontata da Bertrand Russell proprio per spiegare la fallibilità di un certo tipo di analisi. La storia è questa.

Il pollo che nasce nell’ambiente del pollaio si abitua fin da subito al rispetto di alcune regole ferree. Sa che la mattina presto ci si sveglia al sorgere del sole e dopo poco tempo il contadino passa per somministrare il rancio, il mangime. Ad una certa ora della sera ci si rintana nel proprio angolo per il riposo.

Tutte le mattine, allora, il pollo tira fuori il collo alla stessa ora per mangiare. La mattina di Natale, il contadino passando, tira fuori il pollo dal pollaio. Una fine prevedibile quella del pennuto, impossibile da calcolare per lo stesso.

Il mutuo a rata costante della Carismi

 L’offerta di mutui in giro per il paese è molto variegata ma soltanto poche banche, nella pratica, dimostrano di aver studiato i loro prodotti per andare incontro a tutti i tipi di clienti. E’ il caso della Carismi, la Cassa di Risparmio di S. Miniato. 

L’istituto di credito in questione, infatti, ha una tradizione secolare nell’ascolto delle esigenze di tutta la popolazione, soprattutto di chi abita nei piccoli centri e non è raggiunto dai servizi “tradizionali”. La Carismi è stata fondata nel 1830 da Monsignor Torello Pierazzi e gli scopi inseriti nello statuto originario, sono quelli ancora alla base dell’attività della banca.

I prodotti finanziari offerti, ad esempio la gamma di mutui, è contraddistinta dalla chiarezza della proposta e dalla trasparenza delle condizioni. Si sa perfettamente l’ammontare delle rate mensili, si conosce il piano d’ammortamento e il loan to value previsto, ma si ha sempre la possibilità di modulare tassi e scadenze di pagamento in completa trasparenza.

Uno dei prodotti più interessanti è il Mutuo “Affitto”, un mutuo a tasso variabile e rata costante che serve a coniugare gli aspetti positivi di entrambi i prodotti. Il Mutuo “Affitto” è caratterizzato da una rata mensile assimilabile ad un affitto, dalla durata convenzionale del piano d’ammortamento tra 15 e 20 anni, dalla variabilità del tasso per l’intero periodo e dalla possibilità di finanziare fino all’80 per cento del valore dell’immobile.

A chi affidare i propri risparmi?

 Quando un cittadino decide di provare ad aumentare il suo capitale attraverso degli investimenti, ha due opzioni: la prima è quella di fare tutto da solo, la seconda è di affidare i propri risparmi a persone o strutture qualificate, le quali hanno a disposizione i mezzi e gli strumenti per la corretta gestione del risparmio.

La seconda opzione è ovviamente la migliore ma, prima di affidare i propri risparmi a qualcuno, è necessario conoscere quali sono le possibilità di scelta e il modo di operare di ognuna di queste.

Impossibile dare una lista esaustiva e completa, ma è possibile, invece, capire quando un investitore si può considerare qualificato (ossia adatto a operare in questo settore).

Secondo il decreto del Ministero del Tesoro n. 228 del 24/5/1999, gli investitori qualificati sono:

– le imprese di investimento, le banche, gli agenti di cambio, le società di gestione del risparmio, le SICAV, i fondi pensione, le imprese di assicurazione, le società finanziarie capogruppo di gruppi bancari e i soggetti iscritti negli elenchi del testo unico bancario;
– i soggetti esteri autorizzati a svolgere le medesime attività di cui sopra;
– le fondazioni bancarie;
– le persone fisiche e giuridiche e gli altri enti in possesso di specifica competenza ed esperienza in operazioni in strumenti finanziari.

Questi soggetti devono svolgere le seguenti funzioni:
intermediazione (collegamento tra soggetti in surplus e in deficit finanziario);
investimento, in base alle esigenze del soggetto (profilo rischio/rendimento);
gestione collettiva delle risorse;
consulenza.

Risparmio gestito

 Con la locuzione risparmio gestito si intende il capitale che ogni risparmiatore decide di affidare ad uno o più gestori professionali. Questi hanno il compito, una volta accettato il mandato, di amministrare le risorse del contribuente nel miglio modo possibile.

All’interno della definizione di risparmio gestito ricadono diverse tipologie di attività, tra le quali si trovano i fondi comuni di investimento mobiliare, le SICAV, l’attività di gestione di patrimoni mobiliari individuali e le attività di investimento operate dai fondi pensione e dalle compagnie di assicurazione (previdenza complementare).

Tutti i prodotti finanziari che rientrano nel risparmio gestito hanno la caratteristica comune che i rischi legati alle oscillazioni dei titoli del portafogli sono a carico dell’investitore, diversamente da quanto accade per i prodotti dell’intermediazione bancaria.

Esiste anche una definizione più ristretta di risparmio gestito, con la quale si indicano le sole gestioni di portafogli, che possono essere collettive e individuali.

Il risparmio gestito è regolamentato dal TUIF (Testo Unico delle disposizioni in materia di Intermediazione Finanziaria, decreto legislativo n. 58 del 24/02/1998), un testo che, andando a sostituire alcuni articoli del codice civile, ha dato la possibilità di avere una legislazione uniforme in materia che viene costantemente aggiornata attraverso i regolamenti attuativi emanati da Consob e Banca d’Italia.

La Green Economy traina il mercato del lavoro

 Qualche giorno fa è stato presentato il rapporto dell’Istat e di Coldiretti  Prospettive per l’economia italiana nel 2012-2013 in cui si presentavano le cifre riguardanti la Green Economy in Italia e il suo impatto nel comparto economico generale. Nel rapporto si sono evidenziate le ottime performance a livello occupazionale di questo settore, il cui trend occupazionale segna un +4,2% di addetti nel secondo trimestre del 2012.

A ribadire l’importanza della Green Economy per il mercato del lavoro italiano un altro rapporto stilato da Unioncamere e Fondazione Symbola. Green Italy 2012 mette in evidenza come

il 38,2% delle assunzioni complessive programmate (stagionali inclusi) da tutte le imprese italiane dell’industria e dei servizi per l’anno in corso si deve alle aziende che investono in tecnologie green.

La regione che maggiormente punta sulle tecnologie green è la Lombardia con 69.000 eco-imprese, seguita dal Veneto con quasi 34.000 e, al terzo posto, il Lazio con 33.000 imprese. Le tipologie di aziende che maggiormente credono e investono nella Green Economy sono quelle farmaceutiche (41%), le manifatturiere (27%) e il terziario (al 21,7%).

Gli esperti attribuiscono alla Green Economy un valore fortemente anticrisi:

Sul totale di 631.000 assunzioni complessive programmate, 241.000 sono ascrivibili ad imprese che credono nella green economy; delle 358.000 imprese che hanno investito negli ultimi tre anni in tecnologie green, ben il 20% prevede nel 2012 di assumere.

Il land grabbing non dà i risultati sperati

 Se il Land Grabbing (locuzione che in italiano si può tradurre come accaparramento delle terre) è un fenomeno storico e economica presente lungo tutto il corso della storia dell’uomo, così come si sta trasformando ora rischia di essere più deleterio che benefico, sia per gli investitori sia per i paesi  coinvolti.

Anche la Fao è da sempre stata favorevole all‘investimento straniero nell’agricoltura nei paesi in via di sviluppo, un modo di operare che, se da un lato fa gioco all’economia dei paesi sviluppati, che hanno maggiori possibilità di coprire le richieste alimentari della popolazione, dall’altro si configurava come un modo per aiutare anche le economie dei paesi in via di sviluppo , sia in termini di produzione che di infrastrutture.

Ma, da quanto emerge dal rapporto Trends and Impacts of Foreign Investment in Developing Country Agriculture:

Il numero dei posti di lavoro creati è stato decisamente inferiore a quanto non fosse stato inizialmente annunciato ed in alcuni casi perfino i posti di lavoro per mano d’opera poco qualificata sono stati presi da personale non locale.

Mentre diversi studi documentano con chiarezza gli effetti negativi delle acquisizioni di terra su larga scala nei Paesi in via di sviluppo, non ci sono molti riscontri sui loro possibili benefici per il Paese ospite, specialmente nel breve periodo e a livello locale.

Le alternative ci sono – accordi di agricoltura contrattuale, sistemi di piantagioni satellite con condivisione del capitale e joint ventures tra le compagnie che investono e le cooperative contadine locali – ma, per raggiungere questi obiettivi è necessario un intervento più profondo dei singoli governi e delle istituzioni che dovrebbero concentrarsi di più sui benefici alla popolazione e non a quelli delle  grandi multinazionali che investono  in questi territori.