L’Argentina nel mirino degli investitori

 C’è ancora da ragionarci su, ma quello che sta succedendo in Argentina è emblematico. Il paese, nonostante abbia allontanato lo spettro del default è ancora in lotta e gli indignados portano in piazza concetti e valori come la democrazia, denunciando la corruzione della classe politica.

Il presidente argentino in carica è Cristina Fernandez de Kirchner che ha già ricoperto due mandati e ufficialmente ha portato l’Argentina fuori dal default. Peccato che gli analisti ed ora anche i cittadini non sia concordi nel dire che si tratta della migliore soluzione possibile per il paese.

La Kirchner, infatti, sta per far approvare una riforma costituzionale che le garantirebbe un terzo mandato a partire dal 2015. A questo punto gli indigandos hanno detto “no” e aiutati dai social network, si sono organizzati per protestare in piazza. 

A parte la numerosità dei partecipanti alla protesta, quello che ha fatto drizzare le antenne degli investitori sono stati i  numeri portati per avvalorare la tesi che la Kirchner non è il Presidente che può guidare la ripresa. Con lei, infatti, l’inflazione è salita oltre il 25% e questo vuol dire che al di là di tutte le classi sociali si assisterà ad una depressione dei consumi. Da aggiungere a questo dato anche il calo della popolarità della Kirchner.

Come scegliere un broker

Chi investe in opzioni binarie si affida a strumenti di semplice utilizzo e facile comprensione che a fronte di un acquisto poco consistente garantiscono sempre un rendimento molto alto. Molto della propria attività di trading con questi strumenti si deve agli intermediari.

La scelta del broker rappresenta un momento fondamentale nel processo d’investimento del proprio denaro. Molte sono le guide per la scelta dell’intermediario perfetto ma è comune sentire il consiglio che invita gli investitori a mantenere i piedi per terra, optando per il broker riconosciuto dagli enti regolatori.

Questi rappresentano degli organismi indipendenti, atti a vigilare sulla regolarità delle transazioni finanziarie ma anche sulla trasparenza delle operazioni d’intermediazione.

Chi è in procinto di acquistare opzioni binarie con l’aiuto del broker
farà bene a consultare il sito dell’intermediario, a valutare la lista degli iscritti che già sono presenti sul sito, senza prendere in esame spread e titoli disponibili durante il primo contatto.

A quel punto è bene vedere se il broker è nelle liste degli intermediari riconosciuti dagli enti regolatori che sono tanti ma in Italia si può partire semplicemente dagli elenchi della Consob, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa. Tra i broker che operano in Italia e sono autorizzata dalla Consob c’è per esempio la Saxo Bank.

Abbonamento RAI: guida per gli enti pensionistici

 I pensionati che non superano i 18 mila euro di reddito annui possono chiedere il frazionamento dell’abbonamento RAI per l’anno prossimo ma devono inviare la richiesta al loro ente pensionistico entro il 15 novembre. A quel punto, l’ente che riceve la domanda, che deve fare?

Una volta ricevuta la richiesta di frazionamento dell’abbonamento RAI l’ente pensionistico deve valutare che il richiedente abbia effettivamente tutti i requisiti per inoltrare la domanda. Entro il 15 gennaio deve essere comunicata l’accettazione o il rifiuto della domanda.

In caso di accettazione è necessario predisporre la rateizzazione del pagamento dell’abbonamento RAI senza applicare gli interessi, con 11 rate da gennaio fino alla fine del mese di novembre.

Il pagamento del canone, poi, dovrà essere comunicato al pensionato tramite l’invio del CUD. Se la richiesta invece è respinta dall’ente, il pensionato deve pagare l’abbonamento RAI secondo i modi e i tempi previsti per tutti i cittadini.

Un caso particolare enunciato dall’Erario è quello del pensionato che dopo aver richiesto il frazionamento dell’abbonamento RAI, si veda sospeso il pagamento della pensione. In quel caso è l’ente pensionistico che comunica al pensionato oppure ai suoi eredi quali rate sono state già pagate e quante devono ancora essere corrisposte. Se la pensione non basta al pagamento delle rate, allora  l’importo deve essere suddiviso ma tutto deve essere pagato entro novembre.

Il frazionamento dell’abbonamento RAI

 I pensionati che non superano i 18 mila euro annui di reddito possono chiedere il frazionamento del pagamento dell’abbonamento RAI in undici rate. L’istanza per la richiesta di frazionamento o rateizzazione che dir si voglia deve essere inoltrata entro il 15 novembre.

C’è ancora qualche giorno di tempo per chiedere al fisco di pagare in 11 rate l’abbonamento alla Radiotelevisione Italiana. La Rai da sempre invita tutti i cittadini a pagare l’abbonamento ma si sa che agli italiani, il canone, non va proprio giù e insieme all’Imu è una delle imposte peggio sopportate dai nostri connazionali.

Il pagamento dell’abbonamento Rai del prossimo anno, però, si potrà rateizzare. Invece che pagare tutto l’importo dovuto alla Rai entro la fine di dicembre, chi ne fa richiesta entro il 15 novembre 2012, può ottenere una dilazione. L’importante è inviare la domanda al proprio ente previdenziale con l’autorizzazione alla detrazione di una quota già calcolata dalla rata della pensione.

Possono inoltrare la richiesta soltanto i pensionati che non superano i 18 mila euro annui di reddito. Siccome la richiesta è annuale, anche chi l’aveva già inviata l’anno scorso per ottenere il frazionamento dell’abbonamento RAI nel 2012, deve rifare la domanda per il 2013 al proprio ente pensionistico.

Chi è titolare di due pensioni ma non supera i 18 mila euro, può scegliere l’ente pensionistico cui inviare la richiesta.

Qualche appuntamento fiscale per il 16 novembre

 Il 16 novembre, molte categorie di contribuenti, sono chiamate a regolarizzare la propria posizione con il fisco. Ecco qualche appuntamento che è bene non dimenticare.

Il versamento dell’acconto mensile Irap dovuto sulle retribuzioni, sui redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente e sui compensi corrisposti nel mese precedente è in scadenza il 16 novembre per tutti gli enti e gli organismi pubblici e per le Amministrazioni centrali dello stato tenute al versamento di quell’imposta.

Il pagamento deve essere espletato tramite il Modello F24 EP con modalità telematica.

Sempre entro il 16 novembre i contribuenti Iva trimestrali sono tenuti al versamento della rata relativa alle spese fatte nel terzo trimestre dell’anno. Il versamento va effettuato con il modello F24 in modalità telematica. Il codice tributo da usare è il 6033.

Numerosi gli appuntamenti per i sostituti d’imposta che entro il 16 novembre prossimo devono versare le ritenute alla fonte su cessione di titoli e valute corrisposti o maturati il mese precedente, devono versare le ritenute alla fonte su redditi di capitale diversi corrisposti o maturati sempre nel mese precedente, oppure le ritenute alla fonte sulle rendite AVS corrisposte il mese precedente.

I sostituti d’imposta con il codice tributo 3802 devono versare anche la rata dell’addizionale regionale dell’Irpef trattenuta ai lavoratori dipendenti e ai pensionati sulle competenze del mese precedente a seguito del calcolo del conguaglio di fine anno.

Gli incentivi alle imprese a Bologna

 La Camera di Commercio di Bologna mette a disposizione una serie d’incentivi per favorire la ripresa e lo sviluppo delle aziende. Quest’anno ha pubblicato un bando per fornire “Aiuti in conto interessi a sostegno del credito alle PMI 2012“.

Come dice il titolo stesso del bando, i beneficiari di questi aiuti sono le Micro, le Piccole e le Medie Imprese che rispettano i requisti indicati nell’articolo 3 del bando per gli interventi elencati invece negli articoli 5, 6 e 7. Si tratta di imprese che hanno già ottenuto un finanziamento bancario, ma lo hanno ottenuto soltanto con l’intermediazione dei Consorzi di Garanzia Fidi che sono stati riconosciuti come intermediari dalla Giunta camerale.

I Confidi sono i Consorzi Fisi e le Cooperative di garanzia che senza scopo di lucro si occupano di favorire le attività delle imprese fornendo dei prestiti alle imprese tramite le banche convenzionate.

Il contributo oggetto del bando della Camera di Commercio di Bologna, serve in pratica ad abbattere gli interessi pagati dalle imprese per i finanziamenti che hanno ottenuto tramite i Confidi. In generale è erogata una somma che equivale al 40% del tasso d’interesse iniziale del finanziamento. L’importo è erogato in un’unica soluzione da parte della Camera di Commercio tramite bonifico bancario.

Tutte le altre informazioni possono essere percepite da questo sito.

Programma UE per la salute

 L’Unione Europea finanzia tantissimi progetti a tema salute ed attualmente è in vigore un programma per la salute che va a coprire un quinquennio, dal 2008 al 2013. Il che vuol dire che in base alla disponibilità di fondi europei, c’è ancora un anno di tempo per presentare le proprie proposte.

In effetti a livello europeo è stata anche definita una strategia Europa 2020 che si propone di raccogliere tutti gli investimenti nella salute e affrontare con più determinazione un problema che affligge quasi tutta l’Europa, l’invecchiamento demografico.

Ogni anno sono fissati il piano di lavoro, gli inviti a presentare proposte, le sovvenzioni e non solo. Una volta pubblicati i bandi di gara, chi può partecipare, presenta le proposte poi valutate dall’UE.  In generale sono chiamati a presentare delle proposte anche le organizzazioni dei paesi che non aderiscono al programma, a patto che siano d’aiuto nella realizzazione degli obiettivi.

La partecipazione ai bandi è aperta agli istituti di ricerca e alle università, alle autorità pubbliche, alle ONG e alle imprese e le norme sono variabili in base al tipo di finanziamento erogato. Per partecipare devono compilare un modulo di candidatura e poi contattare un referente nel proprio paese che sia in grado di conoscere la tematica oggetto del bando.

Tutte le informazioni possono essere consultate in questo sito.

Bankitalia: prestiti più cari al Sud

 400 banche hanno partecipato all’inchiesta di Bankitalia sulle economie regionali. L’istituto di via Venti Settembre ha cercato di capire gli aspetti strutturali dell’economia del nostro paese e le dinamiche più recenti. Il risultato dell’inchiesta è arrivato il 9 novembre.

Il primo risultato evidenziato è stato quello relativo al secondo trimestre dell’anno che ha mostrato un comprato dei mutui e dei prestiti fortemente condizionato dalla contrazione della domanda di mutui. Il settore si è praticamente calcificato sulle posizioni della domanda e dell’offerta. Il picco che era stato toccato alla fine del 2011, nel 2012 si è leggermente ammorbidito ma i trend sono stati confermati.

Alla fine del 2011, infatti, le condizioni per l’erogazione di mutui e prestiti, erano sembrate molto condizionate dalla cautela delle banche e delle finanziarie soprattutto nel Centro e nel Sud Italia. L’irrigidimento di domanda e offerta, invece, era meno consistente al nord.

Si prevedeva quindi che anche per il 2012, questa sarebbe stata la situazione. In effetti nel secondo trimestre del 2012 si nota che una riduzione dei tassi d’interesse sui mutui immobiliari. Il costo dei mutui a tasso fisso al Centro e al Sud Italia è rimasto ai livelli del dicembre 2011, rispettivamente al 4,7 e al 5 per cento. Nel Nord Ovest e nel Nord Est gli stessi prodotti sono erogati al 4,5% che è due punti in meno di quello che si prevedeva alla fine del 2011.

Come leggere una visura catastale

 Quando siete in procinto di concretizzare l’acquisto di una casa avete la necessità di mettere a posto tutta una serie di documenti che riguardano la compravendita per essere sicuri che al momento del rogito non abbiate problemi con la banca.

Non parliamo certo dei documenti anagrafici che identificano le parti in causa, acquirente e venditore. Facciamo invece riferimento ai documenti della casa, quelli che certificano che la casa vista e descritta nella perizia sia la stessa che conosce il catasto, quelli che spiegano chi sono i reali proprietari dell’immobile.

In genere la verifica sulla congruità dei documenti deve essere fatta dal notaio che nominate per seguire l’atto di compravendita e il rogito. Ma se siete un po’ preoccupati di come stanno andando le cose, se ci volete vedere più chiaro o semplicemente se siete fissati con il controllo di tutta la pratica, potete entrare in possesso della visura.

Si tratta di un documento che si deve soprattutto imparare a conoscere ed è rilasciato dall’Agenzia del Territorio. Nella visura si parla di “foglio”, “particella” e “subalterno”, ma a cosa ci si riferisce?

Foglio, particella e subalterno servono a localizzare geograficamente e con precisione casa e terreno in vendita. “Categoria”, “Classe”, “Consistenza” e “Rendita” sono i dati che classificano la casa in base ai criteri “economici” e poi esiste una terza parte dedicata agli intestati con “dati anagrafici”, “codice fiscale”  e “diritti ed oneri reali” degli intestatari dell’immobile.

Il portafogli perfetto esiste?

 Parlando in termini pratici, non si può affermare che esista un portafogli di investimento perfetto, un portafogli, cioè, in cui rischi e rendimenti attesi si bilancino alla perfezione. Quello di cui si può parlare è un portafogli efficiente.

Il portafogli di investimento efficiente è tale solo se a parità di rendimento atteso comporta minor rischio di qualsiasi altro, o se, a parità di rischio, ha maggiore rendimento atteso di qualsiasi altro. Quindi, come si può costruire un portafogli di investimento che si possa definire efficiente?

Il primo passo da fare è quello dell’analisi del profilo rischio/rendimento delle diverse attività finanziarie e delle relative correlazioni, procedimento attraverso il quale si possono individuare quelle azioni per le quali è atteso un rendimento maggiore e che, allo stesso tempo, hanno un rischio relativo minore. Questo procedimento è particolarmente complicato e, anche nel caso si sia deciso di gestire da soli il proprio portafogli, è sempre meglio rivolgersi, per la scelta delle singole voci che lo comporranno, a dei consulenti o degli esperti del settore.

Solo un esperto, infatti, potrà capire quale sia la miglior composizione di un portafogli in base alle azioni da inserire, al profilo rischio/rendimento dell’investitore e all’ammontare del capitale da investire.