Carta di credito: come utilizzarla al meglio

 Dal momento che non è più possibile utilizzare denaro contante per i pagamenti sopra i mille euro, la carta di credito è diventata uno strumento indispensabile per la gestione delle spese famigliari. Ma, come ben noto, le carte di credito possono avere dei costi molto alti e solo un loro utilizzo oculato permette di poter tagliare le principali voci di spesa legate a questo strumento.

Il canone della carta di credito

Uno dei principali costi della carta di credito è il canone che viene richiesto dalla banca per questo servizio. Molti istituti inizialmente propongono un periodo gratuito, ma, una volta scaduto, il costo del canone può variare da 30 a 200 euro, in base all’istituto e al tetto di spesa previsto.

Per questo, nell’ottica di una gestione economica delle carte, è meglio possederne una sola che si appoggia ad uno dei circuiti più utilizzati.

Carte di credito e contanti

A differenza del bancomat, le carte di credito prevedono delle commissioni molto alte per il prelievo dei contanti allo sportello, per questo andrebbero usate a questo scopo solo in caso di reale necessità.

Rimborso delle spese effettuate con carta di credito

Le spese effettuate con carta di credito possono essere rimborsate alla banca in diversi modi. Tra le varie opzioni quella da evitare per risparmiare sull’utilizzo di questo servizio è il rimborso rateale (carte revolving) che non permettono di tenere sotto controllo l’effettivo ammontare delle spese e hanno solitamente dei tassi molto alti.

Le spese del conto corrente

 I conto corrente hanno delle spese che spesso, quando si stipula un contratto per la sua attivazione, non vengono messe in evidenza e ci accorge della loro presenza solo al momento del saldo. Per questo motivo è importante conoscere quali sono, per riuscire a tagliare e risparmiare su questa importante voce del portafoglio familiare.

Di seguito le quattro voci di spesa principali e gli strumenti per riuscire a ridurle.

Bonifici

Il bonifico è il trasferimento di denaro dal proprio conto corrente ad un altro e, secondo recenti stime, questa operazione può costare fino ad 8 euro. Da evitare bonifici allo sportello, che hanno i costi più elevati. Meglio optare per bonifici allo sportello o per quelli ripetitivi. I più convenienti sono i bonifici on line.

Prelievo di contanti

Il primo modo per risparmiare sul prelievo di contanti è l’utilizzo del Bancomat e non della carta di credito (che ha commissioni più alte) e preferire sempre il ritiro presso ATM della propria banca (che solitamente sono a costo zero). Inoltre, è meglio evitare di prelevare allo sportello, dove le commissioni arrivano fino a 3 euro.

Movimenti conto corrente 

La richiesta della lista dei movimenti del proprio conto fatta all0 sportello può rivelarsi molto costosa, anche in questo caso è sempre meglio farla allo sportello automatico.

Invio della lettera di trasparenza

Obbligatorio da parte della banca, che però può addebitare per questa operazione anche fino a 2 euro. Richiedere, ove possibile, l’invio on line.

 

La Corte dei Conti richiede un tempestivo risanamento dei fondi pensione

 Due le priorità evidenziate dal referto della Corte dei Conti per quanto riguarda la gestione dei fondi pensionistici  dell’Inps: in primo luogo un controllo più attento delle conseguenze che le riforme del lavoro e della previdenza obbligatoria hanno sulla spesa pensionistica, in secondo luogo la necessità di ripensare la previdenza integrativa e complementare.

Sono i fondi pensione complementari a preoccupare in modo particolare la Corte, in quanto l’adesione a queste forme di previdenza integrativa sono a livelli molto bassi tra i lavoratori dipendenti italiani, con una percentuale che si assesta intorno al 127% del totale.

Le misure intraprese dal governo in tal senso, come l’abbassamento dei tassi di sostituzione tra l’ultimo stipendio e il primo assegno pensionistico, non si sono dimostrate efficaci per incentivare i dipendenti a intraprendere questa strada. Il report della Corte dei Conti è un invito piuttosto perentorio al Governo: è necessario educare e informare i lavoratori sulla previdenza integrativa, come già succede da molti anni in diversi paesi d’Europa, anche attraverso un ripensamento dell’offerta previdenziale, che dovrebbe risultare più chiara e univoca.

Solo grazie ad una riduzione della parcellizzazione dell’offerta, che per ora è spalmata su proposte troppo spesso in contrasto (piani individuali pensionistici (Pip), fondi negoziali e di categoria), si potranno convincere i lavoratoti dipendenti ad assicurarsi una adeguata copertura pensionistica.

Esodati: diatriba Parlamento e Governo crea confusione

La Commissione Lavoro, per prima, approva l’emendamento alla legge di Stabilità, quindi le garanzie per gli esodati sembrano esserci. Poi la commissione Bilancio della Camera blocca lo stesso emendamento, che giudica inammissibile, quindi le garanzie non ci sono.

Poi, ancora, il ministro Fornero, parla di coperture per almeno 140mila esodati, che dovrebbero arrivare sempre attraverso la stessa legge di stabilità.

Il problema è sempre lo stesso, cioè la mancanza di una adeguata copertura finanziaria per le garanzie, emersa solo al momento del passaggio delle proposte di emendamento in commissione bilancio, che ha portato al blocco degli stessi, in particolare quelli riguardanti la ricongiunzione contributiva onerosa e l’allargamento delle categorie di esodati tutelati.

La notizia che ha dato nuove speranze a tutti i lavoratori che, loro malgrado, si sono venuti a trovare in questa situazione è arrivata in queste ore dal ministro del Welfare Elsa Fornero, secondo la quale le garanzie potrebbero essere estese a 140.000 persone. Anche in questo caso, però, la smentita non ha tardato ad arrivare: è il capogruppo del Pd in commissione Lavoro Cesare Damiano che avverte che la possibilità delle’estensione delle garanzie deve essere annunciata solo quando sia il Governo che l’Inps avranno i numeri esatti degli accordi di mobilità stipulati nel 2011.

 

Il cambio di governo in Cina

 La Cina, in questo momento, sta per attraversare un periodo molto complesso, si avvia infatti verso un cambio di governo che avviene in un momento altrettanto topico per l’economia internazionale. Gli elettori americani stanno scegliendo in queste ore il loro nuovo presidente.

Il mercato valutario, quindi, dovrà fare i conti con due nuovi leader che guideranno l’economia nazionale e definiranno alcuni assetti macroeconomici, validi almeno per i prossimi dieci anni. E’ chiaro che sulla base della scelta del leader sarà plasmata anche la politica monetaria di Cina e Stati Uniti.

In Cina, il partito comunista cinese avvia il Diciottesimo Congresso Nazionale alla fine del quale dovrà essere definito il nuovo leader destinato a guidare il paese. La Cina, in questo periodo, sta assistendo ad una battuta d’arresto dell’economia, nonostante la crescita continui.

In Cina i candidati alla guida del paese sono il Vice presdente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping e il Primo ministro del consiglio di stato, Li Kequinag.

Gli investitori si aspettano nuove misure di stimolo all’economia al fine di supportare la crescita del paese e condizionare positivamente l’andamento dei titoli asiatici. Sicuramente ha influito molto il taglio dei tassi d’interesse che c’è stato due volte in questo ultimo anno, ma servono interventi extra.

Bankitalia: prospettive nere per le imprese italiane

 I dati del sondaggio congiunturale condotto dalla Banca d’Italia sulle imprese industriali e dei servizi  in questi ultimi mesi ha rilevato una situazione molto pesante per il mondo delle imprese italiane: il 2012 vedrà una impresa su tre chiudere l’anno con i conti in rosso e con notevoli tagli della forza lavoro.

Oltre a questo, il sondaggio ha evidenziato anche una forte contrazione della domanda di credito, data la riduzione del saldo (confrontando i dati con quelli della scorsa primavera), tra le aziende che hanno richiesto un prestito e quelle che, invece, non lo hanno fatto.

Nello specifico il 30,2% delle imprese hanno già annunciato una chiusura in rosso per la fine del 2012, una percentuale nettamente maggiore delle stime dello stesso periodo dello scorso anno, quando le aziende in questa situazione erano il 23,6% del totale. Le aziende che hanno riscontrato maggiori difficoltà negli utili sono quelle del terziario e dei servizi, con un picco per i settori della ristorazione e alberghiero.

Stessa situazione anche per i dati che riguardano l’occupazione: anche in questo caso un terzo delle aziende italiane ha fatto registrare un calo, aziende che si concentrano nella classe dimensionale tra i 20 e 49 addetti.

Questi dati mettono in evidenza una perdita di competitività delle aziende italiane rispetto a quelle straniere e, secondo le voci che arrivano dagli imprenditori stessi, le motivazioni principali di questa situazione risiedono nel costo del lavoro e nella pressione fiscale.

 

I partner di CartaSi Quattroruote

 CartaSi Quattroruote è la carta di credito pensata per gli automobilisti perchè offre loro la possibilità di risparmiare sul carburante, ma anche la sicurezza di avere sempre l’assistenza massima e una seriei di sconti sulla sottoscrizione delle polizze assicurative.

In generale i costi ed in vantaggi della CartaSi Quattroruote li abbiamo già esposti. Adesso passiamo a considerare i partner che offrono sconti sui carburanti e sulle assicurazioni.

Il primo partner è sicuramente la Esso che consente di fare il pieno di carburante, pagando con carta di credito, senza commissioni sul prezzo dell’acquisto e con un ulteriore sconto del 2 per cento sul rifornimento. Il bonus è accreditato a gennaio, ad aprile, a luglio e ad ottobre e può essere verifcato nell’estratto conto CartaSi.

Per quanto riguarda le assicurazioni, sono convenzionate con CartaSi Quattroruote la Genialloyd, Filo Diretto Assicurazioni, Quixa e Zurich Connect.

Genialloyd offre sconti del 3 per cento sull’RC Auto, uno sconto del 5% sull’ADR e uno sconto del 10 per cento su infortuni, casa e famiglia, viaggio e volo. Ma per conoscere i dettagli dell’offerta si possono effettuare delle simulazioni sul sito dell’assicurazione inserendo un codice di vantaggio.

Filo Diretto Assicurazioni offre una tariffa speciale per le polizze Tutela Ptente e viaggio Amieasy. Quixa invece riserva ai clienti CartaSi Quattroruote uno sconto del 5 per cento sulle polizze RC Auto sottoscritte online.

Infine Zurich Connect offre sconti extra del 3 per cento sull’RC auto e del 10 per cento sulle garanzie furto e incendio, infortuni del conducente e ritiro della patente. Gli sconti sono cumulabili con altre iniziative.

I market mover di oggi

 Cosa succede oggi di così importante per il mercato valutario? Ci sono le elezioni americane che porteranno alla definizione del nuovo presidenti degli States. Il mercato è in fibrillazione e gli investitori non sanno ancora scegliere se per l’economia americana sia meglio Obama oppure Romney.

Il calendario economico di oggi è denso d’appuntamenti che possono influire sulle oscillazioni delle quotazioni del dollaro australiano, dell’euro, della sterlina e della moneta usata in Nuova Zelanda.

Per quanto riguarda il dollaro americano è fondamentale la decisione sui tassi d’interesse che dovrà prendere la banca centrale australiana. Gli analisti scommettono su un taglio dei tassi di almeno 0,25 punti che porterebbero il board da 3,25 al 3 per cento.

La sterlina, invece, sarà condizionata dalla diffusione dei dati sulla produzione del settore manifatturiero. L’equivalente inglese dell’Istat pubblicherà il solito rapporto mensile sulla produzione manifatturiera che nel paese rappresenta l’80 per cento della produzione industriale. Gli analisti si aspettano un miglioramento, lieve ma positivo, dell’indice.

Per quanto riguarda invece la Nuova Zelanda, si prende atto del fatto che entro questa sera la Reserve Bank of New Zealand rilascierà un rapporto sulla stabilità finanziaria. Un documento rilasciato semestralmente che approfondisce alcuni aspetti dell’economia del paese, per esempio crescita, inflazione e condizioni economiche.

Prestiti per studenti meritevoli

 Sul sito del Ministero della Gioventù sono riportate una serie d’iniziative dedicate ai giovani che, eccellendo negli studi, voglio accendere una linea di credito con una banca o un altro istituto abilitato. Tutto rientra nella grande iniziativa “Diritto al futuro”.

Il fondo di cui vogliamo parlare oggi, quello dedicato agli studenti meritevoli, è pensato per i ragazzi che a livello scolastico ed universitario ottengono risultati molto buoni ma poi non hanno degli strumenti finanziari per approfondire gli studi, per intraprendere un percorso che gli consente di avere una preparazione più adeguata al mondo del lavoro.

Il fondo, complessivamente, dispone di risorse pari a 19 milioni di euro.

I beneficiari sono cittadini di età compresa tra i 18 e i 40 anni, che devono risultare iscritti: ad un corso di laurea triennale o specialistica a ciclo unico, che fino a questo momento abbiano pagato le tasse e si siano diplomati con una valutazione minima di 75/100; ad un corso di laurea magistrale ed hanno già una laurea conseguita con almeno 100/110; ad un master universitario di primo e secondo livello;  ad un corso di specializzazione successivo al conseguimento della laurea magistrale; oppure ad un dottorato di ricerca.

I prestiti sono cumulabili fino ad un ammontare massimo di 25 mila euro. Per tutte le informazioni è bene consultare il sito del ministero.

Check online per le partite Iva

 Le partite Iva, il loro grado di attività e la certezza che il proprio interlocutore sia affidabile, sono tutte informazioni che adesso di possono ottenere con pochi click a partire dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

Se avete bisogno di un professionista, magari di un artigiano che vi presta “soccorso” documentando la prestazione erogata, potete chiedere aiuto all’Agenzia delle Entrate e controllare online che sia possessore di una partita Iva attiva. Se siete un’impresa e volete conoscere meglio il vostro partner in affari, dovete sempre ricorrere al servizio indicato sul sito dell’Erario.

In pratica l’Agenzia delle Entrate ha reso raggiungibile in modo facile ed immediato lo stato di attività di una partita Iva, i dati identificativi del soggetto titolare. Un servizio cui si accede nella sezione “servizi online” del sito dell’Erario e va ad aggiungersi al servizio di controllo delle partite Iva comunitarie Vies che consentono la verifica del codice fiscale.

Un modo pratico per ridurre le frodi e facilitare le operazioni commerciali. Contribuenti ed imprese possono verificare la correttezza delle partite iva nazionali. Le informazioni ottenute riguardano: lo stato della Partita Iva (sospesa, cessata o attiva), la denominazione oppure il nome e cognome del titolare, la data d’inizio attività e le eventuali date di sospensione e cessazione dell’attività.