Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno incrementato il costo del capitale delle imprese italiane che coprono di 100pb per le imprese nazionali e proporzionalmente per quelle internazionali. Inoltre hanno tagliato le stime di utile per azione per quelle esposte al Regno Unito o alle turbolenze dei mercati finanziari.
Complessivamente, hanno abbassato le stime di eps 2016-2018 in media del 3,3% e i target price del 7%. I settori più colpiti dal taglio dei target price sono quello finanziario (-14%), media (-14%) e dei trasporti (-12%), mentre i meno colpiti quello delle utilities e della casa e dell’abbigliamento. Gli analisti hanno precisato quanto segue:
Abbiamo comunque confermato tutti i nostri rating e le nostre azioni preferite: Atlantia, Buzzi Unicem, Erg, Intesa Sanpaolo, Leonardo-Finmeccanica,Mediaset, Moncler, Prysmian e Telecom Italia. Il voto Brexit ha portato il team di strategist a declassare l’Europa nell’asset allocation globale, in quanto le azioni europee sono suscettibili di mantenere un più alto premio per il rischio a lungo. Di conseguenza il costo del capitale delle aziende coperte è stato aumentato di 50 pb per l’Europa e di +100 bps per l’Italia, declassata da neutral a underweight (sottopesare). Oggi, e in questi ultimi giorni, abbiamo tagliato i nostri target price sulle società italiane in media del 7% dopo aver alzato il cost of equity di 100bps per quelle aziende in gran parte esposte in Italia, in proporzione meno per le multinazionali. Abbiamo anche tagliato le nostre stime per quelle esposte al mercato del Regno Unito e alla sterlina, oltre che per quelle società finanziarie che risentono delle performance negative dei mercati.
I comparti più colpiti dai tagli sono quello finanziario (-15%), media (-14%), trasporti (-12%), servizi di telecomunicazione (-10%) e automobilistico (-9,4%), mentre le utility sono le meno colpite (eps sostanzialmente invariato), insieme al comparto della casa e dell’abbigliamento (-2%) e al lusso (-4%).
Nello specifico, nel caso del settore finanziario, la settimana scorsa gli esperti hanno tagliato le stime di utile netto 2016-2018 delle banche e delle società di risparmio gestito in media dell’8,6% dopo un taglio del 3% dell’asset under management e del 4% delle commissioni per tener conto dell’impatto della performance negativa del mercato. In seguito a questo e all’aumento di 100bp del costo del capitale, il broker ha tagliato i target price in media del 15%.