Sono di gran lunga più bassi in Italia i numeri riguardanti le rapine agli sportelli bancari. Durante lo scorso anno sono scese a 587, dalle 941 del 2013, facendo registrare una diminuzione del 37,6%.
E il calo supera addirittura l’80% se si fa il paragone con il 2007. La regione più virtuosa è stata la Basilicata, con un calo del 72,7% delle rapine (da 11 a 3), mentre i colpi sono aumentati Calabria (da 2 a 5), Liguria (da 13 a 26) e Trentino Alto Adige (da nessuna a 2).
I numeri sono il risultato di un’indagine dell’Ossif, il centro di ricerca dell’Abi, presentata oggi nel corso del convegno ‘Banche e Sicurezza 2015’. Dallo studio è emerso inoltre che in netto calo è risultato anche il cosiddetto indice di rischio, ovvero il numero di rapine che si verificano ogni 100 sportelli, passato da 3 a 1,9.
L’Abi ha ricordato che le banche italiane investono ogni anno circa 700 milioni di euro per rendere le proprie filiali più sicure e protette. Il trend positivo degli ultimi anni, ha precisato tuttavia l’associazione bancaria, è frutto anche del lavoro congiunto con le forze dell’ordine. Secondo gli ultimi dati del ministero dell’Interno, le rapine commesse ai danni delle dipendenze bancarie rispetto al totale di quelle denunciate, sono passate dal 5,5% del 2004 al 2% del 2014.
Tra le altre regioni, le rapine sono diminuite del 65,9% nelle Marche (da 44 a 15), del 62,5% in Umbria (da 16 a 6), del 46,9% in Lombardia (da 177 a 94), del 41,9% in Veneto (da 43 a 25), del 41% in Piemonte (da 78 a 46), del 40% in Molise (da 5 a 3), del 39,5% in Toscana (da 81 a 49), del 38% in Abruzzo (da 36 a 22), del 37,5% in Emilia Romagna (112 a 70), del 37,2% in Lazio (da 94 a 59), del 35% in Sicilia (da 134 a 87), del 26% in Campania (da 52 a 38) e del 17,1% in Puglia (da 35 a 29). Nessun colpo in banca invece in Valle d’Aosta, mentre le rapine sono rimaste invariate in Sardegna (3) e Friuli Venezia Giulia (5).