Il fatto che l’euro non vada per niente bene sul mercato valutario non impensierisce soltanto i paesi che stanno affrontando delle difficoltà enormi a livello politico e finanziario, ma incide parecchio anche su quel che succede in Germania. Per via dell’euro, infatti, al baluardo della Merkel è stato assegnato un ruolo sempre più importante nello scacchiere UE.
►I problemi monetari partono dalla BCE
Ora, se è vero che l’abbandono dell’euro da parte di uno solo dei paesi membri dell’Eurozona, può scatenare un effetto a catena disastroso, il discorso vale anche per la Germania che nelle ultime settimane ha messo a dura prova la BCE criticandola per l’atteggiamento accomodante verso i paesi in crisi.
Non si è fatta attendere poi molto la replica di Mario Draghi che dall’Eurotower ha cercato d’inviare un messaggio diretto alla Germania. Il numero uno della BCE ha spiegato che restare nell’euro non è una questione meramente economica o valutaria ma si tratta di un atto di responsabilità.
►Bibow affronta il rapporto tra euro e Germania
In questo momento, infatti, il Vecchio Continente sta attraversando una fase di stabilizzazione e l’incertezza iniettata sui mercati dalle continue frecciatine di sfiducia, non fa certo bene all’Europa nel suo intero. Danneggiare l’euro vuol dire infatti danneggiare l’economia europea e il mercato interno del lavoro.