Nonostante gli sforzi compiuti nelle scorse settimane dal Governo per evitare il tradizionale caro – benzina estivo del periodo di Ferragosto, gli automobilisti italiani non sono stati totalmente esenti da “rincari” dovuti ad attività parzialmente lecite o illecite. Al di là dei prezzi di mercato, infatti, che in molte zone sono rimasti su livelli abbastanza alti, il problema maggiore è stato rappresentato dalle pratiche scorrette e in alcuni casi dalle vere e proprie truffe messe in atto dai gestori dei distributori al fine di accrescere le proprie percentuali di guadagno.
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Nel corso delle due ultime settimane, infatti, la Guardia di Finanza ha ispezionato 1216 distributori in tutta Italia, rilevando molte irregolarità e non solo di carattere amministrativo. I controlli si sono quindi risolti con 11 denunce e 59 sequestri per i reati di aggiotaggio e truffa.
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Ai danni dei consumatori italiani e del Fisco erano infatti state preparate irregolarità di ogni tipo: manomissioni e rimozioni dei sigilli di taratura, annacquamenti di gasolio, alterazione delle schede elettroniche dei contalitri, violazioni della disciplina dei prezzi.
Da Varese a Palermo, dunque, l’ Italia della benzina è risultata essere nell’ ultimo periodo tutto un grande Paese. Le associazioni dei consumatori hanno quindi chiesto maggiori controlli da parte della GdF e sanzioni più severe.