Matteo Renzi è riuscito nel suo intento: con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Irpef, dal prossimo mese i datori di lavoro italiani si troveranno con 80 euro in più in busta paga.
Non si tratta certo di una agevolazione in grado di cambiare le sorti delle tante famiglie che attualmente si trovano in difficoltà economica, ma è comunque un sostegno da non sottovalutare dato che, a fine anno, si arriverà ad accumulare 640 euro.
Ed è proprio questo il punto da cui si sono scaturite le polemiche degli ultimi giorni: il bonus di 80 euro, infatti, sarà di tale entità solo per il 2014, mentre per il prossimo anno ogni mese saranno accreditati in busta paga solo poco più di 50 euro al mese, per l’esattezza 53.33 euro.
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Il motivo è presto detto: il bonus è stato calcolato come complessivo sullo stipendio dei 12 mesi, quindi i 640 euro sono stati suddivisi per 8 mesi nel 2014, ovvero i mesi da maggio (compreso) alla fine dell’anno, il che ha portato alla cifra di 80 euro. Dal 2015, l’importo totale del bonus Irpef di 640 euro sarà diviso per 12 mensilità, ‘riducendosi’, quindi, a 53.33 euro al mese.
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Sicuramente si tratta di una piccola delusione per tutti i lavoratori dipendenti che si aspettavano 80 euro in più al mese per sempre, ma non è da sottovalutare che il governo, date le tante problematiche che ci sono state per il reperimento delle coperture, abbia comunque voluto dare l’intero importo previsto anche se il decreto è stato pubblicato ad anno lavorativo inoltrato.