Nikkei in moderato rialzo al termine della seduta di questa mattina. L’indice giapponese ha chiuso le contrattazio ni a quota 14411,27 con un progresso dello 0,94% che non modifica il quadro grafico di fondo, estremamente indebolito nelle ultime settimane: i prezzi non riescono a superare i massimi di venerdì a 14540 circa, lasciando aperto uno spazio fino a 14790 punti. La permanenza al di sopra dei 14000 punti rimane un requisito fondamentale per sperare in una ripresa. Discese sotto questo riferimento rischiano invece di ampliare la portata della correzione verso 13613, per la copertura del gap rialzista del 3 settembre, preludendo al ritorno sui minimi di giugno, a 12415 spiega il report di Fta On line. Per scongiurare la realizzazione di questo scenario l’arrivo in area 14000 dovrà offrire ai prezzi uno spunto per reagire con forza alle pressioni ribassiste; l’indice dovrà comunque compiere uno sforzo notevole e riportarsi stabilmente al di sopra dei 15000 punti: solo la rottura di 15380 permetterebbe infatti di archiviare la fase di debolezza riattivando il cammino verso area 16000. Rimbalza anche il Topix che si è attestato a 1165,94 punti (+0,95%).
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Sul versante macroeconomico, il Ministero delle Finanze giapponese ha annunciato di aver collocato 1097,8 mld yen in titoli a 20 anni. Il rendimento del JGB e’ salito all’1,527% dall’1,459% dell’asta di febbraio e le richieste hanno superato il quantitativo offerto di 3,69 volte contro le 3,67 volte dell’asta precedente.
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Il Ministero del Commercio cinese ha reso noto che gli investimenti diretti esteri in Cina sono aumentati del 10,40% nei primi due mesi dell’anno rispetto ad un anno fa, al di sotto del 16,10% rilevato il mese precedente. Gli investimenti diretti esteri non finanziari sono aumentati del 37,2% nel periodo gennaio-febbraio a 11,5 miliardi di dollari. A febbraio i prezzi delle case in Cina sono cresciuti del 8,70%, dopo aver registrato una variazione positiva del 9,60% nel mese di gennaio.