Chiusura positiva per la Borsa Giapponese: l’indice prova a uscire dalla fase di incertezza vista nel corso delle ultime settimane e archivia le negoziazioni a 14696,03 punti, con un progresso dello 0,50%. Il Nikkei dovrà tuttavia mostra la grinta necessaria per sferrare l’attacco risolutivo ai 15000 punti, una resistenza oltre la quale sarebbe lecito ipotizzare il riavvicinamento a 16000 punti ed un allungo verso 16320, record di fine dicembre 2013. Conferme in tal senso al superamento di 14790,48 punti, gap ribassista del 14 marzo.
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La mancata rottura di area 15000, seguita dal cedimento del supporto offerto in area 14200 dai minimi delle ultime due settimane, metterebbe in seria discussione le prospettive di ripresa dell’indice spiega Fta On Line. Se poi i prezzi dovessero scendere anche al di sotto del supporto critico dei 14000 punti, dove si colloca il 61,8% di ritracciamento del rialzo partito lo scorso giugno, verrebbero create le premesse per un affondo fino a 13613, per la copertura del gap rialzista del 3 settembre, preludendo ad un approfondimento fino ai minimi di giugno 2013 a 12415. Positivo anche il Topix che ha terminato la seduta a 1186,52 punti (+0,82%).
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Molte le cifre macroeconomiche pubblicate questa mattina: in febbraio il Tasso di Disoccupazione giapponese e’ risultato pari a +3,6% in calo rispetto al dato rilevato ne l mese precedente e alle aspettative, entrambe fissate su un indice pari al +3,7%. In Giappone e’ stato reso noto che la spesa delle famiglie ha evidenziato, nel mese di febbraio, un calo del 2,5% su base annuale (consensus pari a +0,1%). Nella rilevazione precedente era stato rilevato un valore pari a +1,1% a/a. Il Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni giapponesi ha reso noto il dato relativo all’inflazione “core”, ovvero al netto dei cibi freschi. Nel mese di febbraio tale rilevazione ha fatto segnare un incremento dell’1,3% su base annuale in linea con le attese. Il dato totale sull’inflazione nazionale e’ risultato in crescita dell’1,0% di pocp superiore alla rilevazione precedente pari al +0,9%. Il valore si sta progressivamente avvicinando all’obiettivo di inflazione del 2,0% fissato dalla Bank of Japan. La crescita dell’inflazione rappresenta l’ultimo segnale che l’allentamento monetario aggressivo da parte della Banca del Giappone stia contribuendo a spingere il Giappone fuori dalla deflazione che ha ostacolato l’economia per quasi due decenni.