Ancora in difficoltà la borsa di Tokio che non riesce a superare l’enpasse nonostante Il consolidamento dello yen dopo i attuali rialzi, dopo la corsa del 2013, mentre in Europa i listini procedono nervosi ma volgono al meglio dopo i dati sul mercato del lavoro in Germania che vedono il tasso di disoccupazione rimanere abbastanza stabile al 6,9% a dicembre, in linea con quanto ci si attendeva.
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Sempre da Berlino si registra un progresso delle vendite al dettaglio di novembre, aumentate dell’1,6% su base annua e dell’1,5% rispetto allo scorso mese di ottobre. Si tratta di un buon miglioramento in paragone a ottobre, quando il commercio aveva visto un calo dello 0,2% su base annua e dello 0,8% su base mensile. Ancora dati positivi anche dalla Francia, il nuovo “grande malato” d’Europa, dove sembra migliorare la fiducia dei consumatori con l’indice di dicembre che si tocca 85 punti, uno in più di novembre. La solidità della ripresa è però messa in forse dai dati sull’inflazione europea, che a livello annuale è scesa di nuovo a dicembre a 0,8% da 0,9% a novembre.
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Ma gli operatori finanziari, al momento restano sulla difensiva perché stanno ancora smaltendo i forti rialzi del 2013 e perché guardano ai prossimi appuntamenti internazionali, che riportano al centro le banche centrali. Domani negli Usa saranno pubblicati i verbali dell’ultimo Fomc, il board della Federal Reserve che ha comunicato il via al “tapering” (la stretta agli stimoli); giovedì ci sarà la prima riunione del 204 della Banca Centrale Europea anche se gli analisti non si attendono novità. Venerdì, infine, ancora grande interesse verso i dati degli Stati Uniti con importanti dati sul lavoro.