Le politiche monetarie delle banche centrali, dalla Bce alla Fed, con mosse che continuano a condizionare i mercati finanziari, riflettono l’andamento positivo delle Borse europee e statunitensi. Da una parte, per quel che riguarda l’Europa, il presidente della Bce, Mario Draghi, ha confermato ancora una politica monetaria espansiva, valutando anche l’opportunità di portare in negativo, a -0,1%, il tasso, già ridotto a 0,25% qualche settimana fa.
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L’obiettivo dei tassi sotto lo zero è per sostenere la ripresa delle attività economiche in Europa ed in realtà, come detto da Filippo Diodovich, market strategist di IG “La misura potrebbe avere qualche effetto sul mercato del credito, ma da sola non sarebbe sufficiente per aumentare la liquidità in modo da riequilibrare il comparto”. Negli Stati Uniti, la Fed ha deciso di rallentare gli acquisti di asset nelle prossime riunioni se le condizioni economiche lo consentiranno.
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Stando ai dati divulgati dalla stessa Fed, infatti, i dati saranno in linea con la prospettiva di cambiamento favorevole delle condizioni di mercato e questo nei prossimi mesi sosterrebbe un calo degli acquisti di asset. Il piano di acquisto di asset è corrispondente a 85 miliardi di dollari, di 40 miliardi di dollari di titoli legati ai mutui e 45 miliardi di dollari di titoli del Tesoro.
Intanto i mercati valutari vedono una nuova crescita delle quotazioni del dollaro Usa, secondo il commento di Davide Marone, analista valutario DailyFX, “Il mercato, seppur con diversi tentennamenti durante la giornata di oggi, conferma la sostanziale predominanza del dollaro nei confronti delle altre valute”.